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12/12/2019
I sei dolci tipici di Natale in provincia di Frosinone

Tradizioni Ciociare,
i dolci NataliziI sei dolci tipici di Natale in provincia di Frosinone
"La Ciociaria vanta una tradizione culinaria antica per quanto riguarda i dolci tipici del periodo natalizio. Su tutte le tavole ciociare ci sono dolci che in questo periodo dell’anno non possono assolutamente mancare. “
I sei dolci tipici di Natale in provincia di Frosinone
"I Torroncini di pasta di reale di Alvito“
"Il Panpepato di Anagni“
"Il Panfrutto di Ferentino“
"Il Serpentone di Guarcino“
"I Canascionetti di Supino“
"I Mostaccioli"
Non potranno mancare i Tozzetti, gli Amaretti di Guarcino, la Ciambella Ciociara, le Ciambelline al vino e tantissimi altri.. Tradizioni CIOCIARE..

24/11/2019

La cucina Ciociara una tradizione e antichi sapori che stanno scomparendo..
Ormai il ritmo della vita e la cucina moderna, stanno prendendo il sopravento sulle vecchie tradizioni e arte culinaria.. Oggi gran parte delle coppie lavorano, non hanno tempo per cucinare, mangiano piatti pronti precotti comprati nei supermercati basta riscaldarli. Tante coppie se vogliono fare un pranzo o cena di vecchia tradizione, devono mangiare dai genitori, unici che ancora seguono la cucina tradizionale.
Gran parte dei giovani oggi mangiano nei locali di McDonald's o locali simili, hamburger e patatine, preferiscono i panini caldi e bere coca cola, oppure mangiare nei ristoranti cinesi per curiosità e prezzo pietanze esotiche..
Pochissimi giovani mangiano la classica cucina locale italiana a tavola.Tantissime famiglie nei giorni festivi approfittano per andare a mangiare in locali tipici, ordinare piatti del passato e vedi i loro figli mangiare cotoletta panata e patatine fritte, vedere la loro faccia schifata mentre i genitori mangiano una minestra di fagioli, oppure una polenta con spuntature e salsicce..Intere famiglie la domenica scappano dalla città per andare a mangiare in agriturismi o ristoranti tradizionali piatti locali, convinti di assaporare quei piatti ormai spariti..Li vedi andare via soddisfatti se hanno mangiato bene, grande è la soddisfazione di chi ha servito e cucinato se il cliente è rimasto soddisfatto..Io come tanti Ristoratori d'Italia, abbiamo un sogno rilanciare la propria cucina locale, io sono ciociaro, rilanciare la mia cucina, la vera cucina Ciociara..Riportare a tavola quei piatti semplici e genuini, far riscoprire e gustare piatti ormai dimenticati..Sono anni che mi documento, che giro la Ciociaria chiedendo ricette di piatti ormai spariti, devo dire che ho tantissime ricette, che prestissimo metterò a tavola..La mia soddisfazione vedere le persone felici che gustano quel piatto del passato, soddisfatto per aver dato loro la gioia di assaporare, quel piatto che erano anni che non mangiavano, sentir dire è buono come faceva mia nonna o mia madre.. Devo ringraziare tutte le nonne e le mamme Ciociare che mi hanno dato ricette e consigliato cosa mettere per non alterare i sapori originali..Ringrazio in anticipo chi mi darà ricette Ciociare, sicuramente tante mi saranno sfuggite e non voglio perderle..GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE!

19/11/2019

Curiosità di Filettino..
Dal 1938 al 1945 il comune si chiamò Filettino Graziani, in omaggio al maresciallo d’Italia Rodolfo Graziani che nacque a Filettino nel 1882.

Nel 2011 il paese di Filettino è stato famoso a livello nazionale in quanto si autoproclamò indipendente come Principato di Filettino, l’autonomia comunale non è stata poi ovviamente riconosciuta.

Tra le manifestazioni più importanti che si svolgono a Filettino troviamo la Festa della Madonna Addolorata (ultima domenica di Luglio) e la Festa del Nome di Maria (Settembre); fra i piatti tipici della tradizione abbiamo le Patate sotto il coppo, farcite con la pancetta e la Pizza con gli sfrizzoli, ovvero pezzetti di carne di maiale. Poi il resto è cucina Ciociara che potrai gustare nei tanti ristoranti e Agriturismi di zona..Ne citiamo alcuni.. Casina della Neve, Ristorante Bar le Scalette, Hotel Ristorante Monteviglio Di Cacciotti Rolando,Trattoria la galleria.. Potrai gustare minestre , polenta spuntature e salsiccia, fettuccine ai funghi porcini, maialino, al forno con patate, gustose grigliate e abbacchio al forno o alla scottadito e gustose verdure di stagione..Formaggi e salumi prodotti da bravi produttori locali..I dolci Famosi gli amaretti di Guarcino, ciambelline al vino, ciambellone , Panpapato, tozzetti con le mandorle..
Il vino è il locale Cesanese del Piglio..

Se volete vedere qualche luogo vicino a Filettino vi consiglio di farvi una piacevole passeggiata nella località turistica degli Altipiani di Arcinazzo o visitare i borghi di Trevi nel Lazio, Affile e Fumone. Per gli amanti dei luoghi spirituali, dovete assolutamente visitare i monasteri benedetti di San Benedetto e Santa Scolastica a Subiaco o il santuario della Santissima Trinità nel vicino paese di Vallepietra..Puoi visitare Filettino in qualsiasi periodo dell'anno per rilassarti nei fine settimana passeggiare nei suoi sentieri di montagne ,sciare, Vedere le sue bellezze artistiche e gustare i suoi piatti tipici e locali..
BENVENUTI A FILETTINO!

19/11/2019

Un altro motivo che deve spingervi a visitare Filettino è la maestosa natura che lo circonda. Infatti, è uno dei sette comuni che rientrano nel territorio del Parco Regionale dei Monti Simbruini, la riserva che con i suoi 30.000 ettari è la più grande del Lazio. Dal borgo si possono ammirare il Monte Viglio (2156 metri) e il Monte Cotento (2015 metri), le cime più alte della riserva naturale.

Oltre i bellissimi monti qui scorrono le limpide acque dell’Aniene, che in alcuni punti creano degli scenari stupendi come nella zona di Fiumata.

18/11/2019

Filettino è un piccolo paese medievale ma ricco di bellezze d'ammirare.. Filettino è caratterizzato da un centro storico davvero carino, infatti è ricco di: stretti vicoli, archi, gallerie, piccole porte e portali in pietra. Fra i palazzi più importanti citiamo: Palazzo Parboni-Arquati, Palazzo Pesci, Palazzo Giovannoni e Palazzo Ottaviani. La chiesa parrocchiale è quella di Santa Maria Assunta che possiede un bel campanile; le altre chiese di Filettino sono: San Giovanni, Sant’Antonio, San Bernardino, San Nicola e quella dedicata alla S.S. Trinità. Altro piccolo simbolo di Filettino è la Fontana delle tre cannelle, che riceve l’acqua della sorgente dell’Aniene.

Foto 1) Affresco Chiesa di Santa Maria Assunta.
Foto 2-3-4-5-6) Borghi di Filettino.
Foto 7) Fontana Pubblica.
Foto 8) Lavatoio.
Foto 9- 10) Scorci.

18/11/2019

Un po di storia di Filettino..
Prima della conquista romana, l'area in cui sorge Filettino apparteneva agli Equi. Filettino fu fedele a Roma in occasione della battaglia delle Forche Caudine e durante la seconda guerra punica.Non si hanno comunque notizie certe di un insediamento denominato Filettino fino all'atto dell'XI secolo con il quale papa Niccolò II sopprimeva la diocesi di Trevi nel Lazio e ne accorpava il territorio alla diocesi di Anagni.Nel 1297 il paese passò sotto i Caetani. Nel 1438 vi soggiornò Bernardino da Siena, che, nel corso della sua permanenza, secondo una leggenda protesse la popolazione dall'assedio dei briganti mediante una miracolosa pioggia di ghiande di ferro. Proprio in virtù di questo episodio san Bernardino è oggi il patrono del paese.Dal XVII al XIX secolo Filettino ebbe una fase di prosperità, dovuta all'allevamento di ovini, bovini ed equini e al fiorente commercio locale.

Dal 1938 al 1945 il comune prese il nome di Filettino Graziani, in omaggio al maresciallo d'Italia Rodolfo Graziani che vi era nato nel 1882.

Il 24 settembre 2011, per protestare del mancato pagamento da parte dell'ACEA dell'acqua attinta alle sorgenti poste sul territorio comunale, il Comune di Filettino si autoproclama "principato" indipendente[5]; l'autonomia comunale non è stata riconosciuta.

Il centro storico è molto grazioso. Sulla piazza principale si trova la Fontana Caraffa (o delle 3 cannelle) da cui secondo la tradizione ha origine l’Aniene. Tante sono le chiese e chiesette rurali, chiamate “cone”, come la Chiesa di San Bernardino da Siena che conserva dei bellissimi affreschi quattrocenteschi o la Chiesa di San Nicola, con affreschi del XIII secolo che riproducono una scena del Giudizio Universale opera dello stesso Frater Romanus che lavorò nel Sacro Speco di Subiaco.
Foto 1 ) Fontana del Caraffa..
Foto 2) Chiesa Santa Maria Assunta
Foto 3) Chiesa Sant'Antonio.
Foto 4) Chiesa San Giovanni.

18/11/2019

Dopo tanto tempo riesco a scrivere sulla mia pagina..
Inizio parlandovi di un paesino, un paesino di 520 abitanti, un comune Italiano che si trova in Ciociaria..Filettino è il comune più alto del Lazio per altitudine del punto in cui è situata la casa comunale ed è anche il comune con minore densità di popolazione della provincia Ciociara
Nome abitanti Filettinesi
Santo Patrono San Bernardino da Siena - 20 maggio..
Oltre alla bellezza paesaggistica, Filettino è conosciuto anche per la località sciistica, Campo Staffi, circa 15 chilometri di pista, e per le sorgenti del fiume Aniene..
E’ situato al confine nord della provincia di Frosinone, nel cuore dei monti Simbruini. Documenti storici fanno risalire le sue origini all’anno 1000.
Si accede allo splendido centro storico attraverso l’arco della Piazza e, percorrendo un intricato percorso fatto di antiche porte, vicoli e viuzze, si giunge al Cotardo (Cos Ardua) dove furono costruite le prime case in fila, da qui il nome Filettino..
Da qui si può ammirare un incantevole fondovalle che permette allo sguardo di spaziare a 360° ed ammirare la corona montuosa formata dalle catene degli Ernici, dei Cantari e dei Simbruini..

11/11/2019

Untitled Album

11/11/2019

Dopo un anno finalmente sono riuscito a riprendermi la mia pagina..Qualcuno era riuscito a entrare nel mio account e non mi faceva pubblicare..Ma le buone maniere alla fine ripagano sempre..
Questa pagina è pulita non si parla di politica, si parla solo di Ciociaria, dei suoi comuni della sua terra, dei suoi prodotti, cucina e popolo..
Tantissime persone seguono questa pagina, mi scuso con loro se non hanno avuto più notizie, oggi riprendo e sono sicuro di fare meglio..Grazie a tutti per aver continuato a seguire anche se non trovavano più notizie fresche..GRAZIE AMICI NON VI DELUDERO' !

11/11/2019

Delizie di Anagni..

05/10/2018

Prendi un paesaggio unico, aggiungi tanto sole ed una splendida natura, passeggiate e benessere a volontà, mescola il tutto con un ottimo vino ed una cucina ciociara, infine, servi il tutto con il calore dell’ospitalità. Il risultato è garantito! Vuoi gustare tutto questo?
I piatti tipici della tradizione di Acquafondata sono sostanzialmente collegati alle stagioni e ai prodotti della terra. Le patate e i legumi sono gli alimenti base della cucina tradizionale,seguiti immediatamente dalla farina di mais con la quale si realizza il "Tardaglione", polenta "verde" con le r**e. Lo spezzatino di pecora, il soffritto con le interiora dell'agnello e "l'Abbuoto" sono peculiari ai giorni festivi. Sempre dalla pecora si ricava il latte per la realizzazione di formaggi, modesta produzione a livello familiare unitamente alle salsicce di maiale, essiccate e conservate nello strutto. Per il Natale e il Capodanno ogni famiglia del paese confeziona gli "sciusc" ciambelline di pasta di pane, fritte e mangiate calde. La pastiera di riso invece è la regina incontrastata della tavola Pasquale, insieme alla grande frittata di salsicce e menta selvatica, realizzata con trentatré uova, uno per ciascun anno di Cristo.

05/10/2018

Monumenti e luoghi d'interesse..
Chiesa parrocchiale arcipretale di san Giovanni Battista
L'edificio sacro sorge nella parte più elevata del borgo antico di Acquafondata, al centro del primo nucleo abitativo, che nasce come castello..
Chiesa parrocchiale di sant'Antonio di Padova
Costruita nel 1856 nella frazione Casalcassinese..
Santuario della Madonna del Carmine È un piccolo santuario che costeggia la strada provinciale 41.. Apparentemente è una chiesetta semplice e graziosa, immersa nel verde di tigli secolari e di boschi di conifere..
I resti dell'antico castello di Acquafondata..
la sorgente della Fontana vecchia..
Acquafondata, centro storico: la processione del santo Patrono attraversa una delle porte di accesso al castello.
La Madonna del Carmine la cappellina "dell'apparizione" 16 luglio del 1841..

Tradizioni e folclore
Il Fuoco per il Bambino; tradizionale falò che viene approntato la notte di Natale sulla piazza antistante la chiesa.
Tradizionale fiaccolata del 16 luglio, quando si ricorda l'anniversario dell'apparizione della Madonna del Carmine.
Pellegrinaggio a piedi al santuario della Madonna di Canneto il 21 agosto.
Salita al monte Monna..

05/10/2018

Acquafondata..
Nella seconda guerra mondiale
Per la sua collocazione geografica tra il Lazio e il Molise, si ritrovò lungo la Linea Gustav. Il suo territorio divenne teatro di violenti combattimenti fra gli eserciti tedeschi e Alleati, e nel 1944 il paese venne quasi distrutto. A ricordo delle azioni militari, reduci francesi e polacchi, rispettivamente, hanno innalzato monumenti alla memoria dei loro caduti.
Ai primi di Marzo del 1944 l’intera zona di Acquafondata e dei comuni limitrofi era appena stata liberata dai Nazisti a seguito delle azioni dalle Truppe marocchine, che facevano parte del Corpo di Spedizione francese e che avevano usato ogni forma di violenza, stuprando e rapinando la popolazione civile. Acquafondata ricevette la visita del Principe Umberto di Savoia, che successivamente ricoprirà la carica di ultimo Re d'Italia. Una lapide, sulla facciata della casa ove sostò il Principe, fa memoria dell'evento.
Medaglia di bronzo al Merito Civile
«Piccolo comune montano, occupato dall'esercito tedesco a bloccare l'avanzata alleata, subì rastrellamenti e razzie da parte delle truppe naziste e violenti bombardamenti che provocarono numerose vittime civili e la quasi totale distruzione dell'abitato. Nobile esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio.»
— Acquafondata (FR), 1943-1945

05/10/2018

Acquafondata comune Ciociaro 300 abitanti, il comune più piccolo della Ciociaria..
Il toponimo Acquafondata deriva dall'espressione latina: Aqua fundata che indica "acqua che precipita, che scorre verso il basso".Trae origine dall'antico lago che occupava la vallata sottostante il centro abitato e che andava a formare il torrente Rava, scorrendo velocemente, appunto, verso il versante molisano. Il lago è stato prosciugato con la bonifica del 1901.
Situato al centro di una vallata e circondato dai monti della Meta, il centro abitato è posto a 926 m s.l.m., su di un poggio calcareo dominato dal Monte Monna Casale, (1395 m s.l.m.) nell'area meridionale delle Mainarde.
Breve storia di Acquafondata
Nel 744 d.C., Gisulfo II, duca longobardo di Benevento donò dei territori al monastero di Montecassino dando inizio alla signoria monastica della Terra di san Benedetto.
Un primo castello fu edificato nell'alto Medioevo, tra il 1017 e il 1022 dai conti di Venafro i quali reclamavano la proprietà del territorio; la contea di Venafro, infatti, era in lotta per la definizione dei suoi confini, in contrastato con la vicina Montecassino, che faceva invece appello alle suddette donazioni Longobarde. La costruzione arbitraria dei conti venafrani fu "distrutta dalla fondamenta" dalle truppe normanne al soldo dell'abate Atenolfo. Nel 1089 Montecassino finì per acquisire la piena signoria del castello, nel frattempo ricostruito, grazie al definitivo atto di donazione all'Abate Oderisio, da parte del conte venafrano Ugo Morino.
I Benedettini furono abili nel portare avanti il loro progetto di popolamento, disboscando e mettendo a coltura il territorio. Montecassino incrementò il popolamento dell'area per mezzo di coloni provenienti dalla Marsica, dall'Abruzzo e dal Molise. Acquafondata era proprietà dell’abbazia cassinese e i terreni venivano concessi con un contratto livellare per ventinove anni in cambio di un canone, di donativi o servizi. La comunità di Acquafondata, entrata a far parte della "Terra di San Benedetto", riesce a prosperare e rifiorire, soprattutto dopo il disastroso terremoto del Cassinate del 1349

01/10/2018

Ciociaria..
Benvenuti in Ciociaria, la terra dove è iniziata la storia, la terra dei sapori e delle bellezze naturali..
91 comuni ciociari vi danno il Benvenuto, ogni comune ha la sua bellezza, la sua cultura, la sua storia, tradizione e cucina..
Ciociaria la Terra di San Benedetto, della Valle del Liri, e del Comino e d'Amaseno
Le Città del Cesanese, dei Borghi e Città d'Arte sui Monti Ernici
Ciociaria, il nome di questa terra senza limiti geografici ben definiti è strettamente legato alle calzature laziali dette “ciocie”, un chiaro esempio dell'antichità dell'artigianato locale. Tradizionale calzare usato dai pastori è stato forse il primissimo prodotto dell'artigianato ciociaro. Primissimo e, oggi, simbolico. Una semplicissima calzatura che ha dato al paese il suo nome, la ciocia si fabbrica con un pezzo quadrato di pelle di asino o di cavallo, nei buchi viene infilato uno spago che avvolge il piede in modo che il sandalo si assottiglia verso la punta e termina con una curva; la gamba viene avvolta fino al ginocchio con tela grigia e ruvida, legata con molti spaghi di corda o di filo, così il ciociaro si muove liberamente nel campo ove la terra o sulle rocce badando alle pecore e alle capre, avvolto in un mantello o giacca di pelo grigia e corta.
In Ciociaria da visitare le ABBAZIE..
Abbazia di Montecassino, Abbazia di Casamari, la Certosa di Trisulti, Abbazia di San Domenico, Abbazia di Fossanova, Monastero di San Benedetto, Monastero di Santa Scolastica..

ACROPOLI E CICLOPI
L'Acropoli di Civitavecchia di Arpino, la Torre di "Cicerone" ad Arpino, l'Acropoli di Alatri, l'Acropoli di Ferentino,
Atina Potens, l'antica Anagnia, Veroli città Ernica..

Dalla mitologia alla Storia

CITTÀ D'ARTE E MUSEI
Città di Saturno..
Castelli e Borghi medievali..
Palazzi e dimore storiche..
Musei..
Aree archeologiche..
Borghi più belli d'Italia

NATURA
Le Grotte di Pastena..
Le Grotte di Collepardo..
Grotte di Falvaterra e Rio Obaco..
Laghi e Fiumi ..
Parchi e Riserve Naturali..
Orti Botanici..
Il Marmo di Coreno..

Visitare
La Via di San Benedetto,la Strada della Bufala,
sulle orme dei Ciclopi, la via Michealica

TERME E BENESSERE
Fonte Bonifacio VIII, fonte Anticolana Fiuggi,
Terme Pompeo a Ferentino,Terme Varroniane a Cassino,
centri Benessere e del Relax..
La cucina ciociara, prodotti tipici e artigianali..
Vieni a visitare la nostra terra, la Ciociaria la terra di tutti..

08/11/2017

Ferentino è anche relax..
Il turista può fare anche relax alle terme di Pompeo ..Terme di acqua solfurea..Una spa di tutto rispetto..
Sotto foto delle terme di Pompeo a Ferentino.

07/11/2017

Il turista che viene a Ferentino,oltre che vedere monumenti,vicoli storici pittoreschi,paesaggio incantevole può gustare la buona cucina Ferentinese e Ciociara..Gli pallocchi cull'erua piatto povero del luogo a base di polenta e verdure,fettuccine al ragù,fini fini al pomodoro e basilico,penne all'arrabbiata,polenta spuntature e salsicce,maltagliati con fagioli,fagioli e cotiche,coniglio alla cacciatora,fronne e patate, tantissimi i dolci:
i mostaccioli di Ferentino,il panfrutto,la crostata con le visciole,le ciambelline al vino e tantissimi altri sono i piatti che si possono gustare a Ferentino,da soddisfare qualsiasi palato..E il vino Passerina del Frusinate e Cesanese del Piglio..😋

05/11/2017

Il turista che viene a Ferentino e ama l'arte e la storia,può vedere cose bellissime perché Ferentino è ricca di storia può soddisfare qualsiasi esigenza di sapere .. Passeggiando lungo il corso si vedono vicoli e chiese stupende, storici resti di opere romane..
Una delle tantissime porte della città Archi di Casamari (Porta Maggiore),l'Acropoli di Ferentino,mercato Romano coperto (I secolo a.C.),le carceri di Sant'Ambrogio Martire,porta Montana,Abside di San Valentino, la Chiesa abbaziale di Santa Maria Maggiore,di notte poi si potrà vedere una veduta stupenda..Queste alcune delle tantissime cose che si possono trovare..

04/11/2017

Grazie a Martino Filetico Ferentino conobbe i fasti dell'Umanesimo, mentre in seguito fu teatro dell'assedio vinto dalle truppe spagnole guidate dal Duca d'Alba (1556), della fondazione di un ampio distretto artigianale (1740-1800) durante la prima rivoluzione industriale, delle lotte fra Sanfedisti e Giacobini (1798-1802), e del passaggio di Garibaldi. Importanti furono i bombardamenti subiti durante la Seconda guerra mondiale, in quanto retrovia del fronte di Cassino e snodo stradale strategico, e l'istituzione di un centro di accoglienza per gli sfollati, valsi la Medaglia d'Oro al Valor Civile.

Nel corso degli anni sessanta e settanta il territorio Ferentinate è stato oggetto di una forte industrializzazione per via delle agevolazioni permesse dai piani statali di sviluppo: l'economia del luogo, precedentemente fondata sull'agricoltura (coltivazioni di lino, vitigni ciociari) e sull'artigianato (scope di saggina, cotto fatto a mano), è stata convertita ad attività in quasi tutti i settori, principalmente farmaceutico e plastico.
Sotto alcune industrie di Ferentino..
Foto 1) La Patheon industria Farmaceutica.
foto 2) Henkel industria Chimica.
foto 3) Marangoni industria pneumatici.

04/11/2017

Breve storia di Ferentino..
Le origini di Ferentino sono antiche ed avvolte nel mito; la leggenda ne ascrive la fondazione al dio Saturno che, scacciato dall'Olimpo, si insediò in questo territorio ubertoso ove fondò città e diffuse le arti e le tecniche. A testimonianza della fondazione, antecedente a quella di Roma di almeno 300 anni, sono presenti le cosiddette mura ciclopiche, una cinta composta da blocchi di pietra (di volume anche superiore ai 25 metri cubi) posati a secco e ad incastro a formare fortificazioni lunghe circa 2.500 metri, comprendenti 12 porte. L'etimologia stessa del nome Ferentinum (participio presente del verbo latino ferre: produrre) fornisce una idea precisa riguardo alla fertilità del luogo e all'ingegnosità delle gente che lo abitava.
Fra il VI e il IV secolo a.C. Ernici, Volsci e Romani combatterono aspre battaglie per il possesso della zona: Roma trovò in Ferentino dapprima una fiera avversaria e in seguito una fedele alleata,avendo dato natali anche ad illustri personaggi, primo fra tutti Aulo Irzio, luogotenente di Giulio Cesare, conquistatore e governatore della Gallia, console romano e scrittore.
Proprio al suddetto periodo, è da ascriversi l’edificazione delle possenti mura di cinta megalitiche, onore e vanto della città, che tanto stupore ed ammirazione suscitano ancor oggi per le dimensioni incredibili dei massi, la tecnica sopraffina di costruzione e l’armonia delle forme. Celeberrima in tal senso è la descrizione che ne fece Marianna Candidi Dionigi nella sua famosa opera “Viaggi in alcune città de Lazio che diconsi fondate da dio Saturno” pubblicata nel 1809 e corredata anche da piantine ed illustrazioni pittoriche.
Gli oltre 2500 metri di cerchia muraria esterna, in buona parte ancora conservati, l’Acropoli con il poderoso bastione dell’avancorpo, i possenti ieroni a difesa delle 12 porte di ingresso, tra cui le celeberrime porta Sanguinaria, Porta Casamari e Porta Pentagonale, gli stupendi tratti di mura poligonali, l’affascinante percorso sotterraneo di Grotta Para, completamente architravato con grandi pietre ciclopiche, rendono Ferentino un luogo unico al mondo, che ha affascinato da sempre studiosi e viaggiatori.
Ma oltre alle mura e alle porte molte altre sono le testimonianze ancor oggi conservate dello splendore antico: il Mercato Coperto e il Teatro Romano, il Testamento di Aulo Quintilio Prisco, inciso nella viva roccia, i resti dell’acquedotto e del basolato stradale (per Ferentino transitava l’importante via Latina), le tracce delle antiche terme, le numerose epigrafi.
Ed anche nel periodo medievale Ferentino fu protagonista. Subito evangelizzata (pare già ad opera di S.Pietro) divenne ben presto sede di diocesi e si arricchì di luoghi di culto che sono anche straordinarie testimonianze d’arte: la Cattedrale dedicata ai santi martiri Giovanni e Paolo, edificata sui resti di un antico tempio pagano e di una precedente chiesa cristiana, risale al 1108, e dello stesso periodo è anche l’abbazia gotico cistercense di Santa Maria Maggiore; entrambe sono classificate come monumento nazionale
Degni di nota sono anche il monastero di S.Antonio Abate fondato da Celestino V, del quale ne ospitò per diversi anni le spoglie prima che fossero traslate nella vicina chiesa di S.Agata, dalla quale poi gli abitanti di L’Aquila le trafugarono per trasportarle nell’abbazia di Collemaggio. A Ferentino resta ancora il cuore di Celestino, custodito presso il monastero delle suore Clarisse. E in onore del Santo, compatrono della città, si celebra ogni anno il tradizionale Palio o giostra dell’anello.
Altre tradizioni che si conservano vive nei secoli sono la processione in onore del Patrono S.Ambrogio (centurione romano martirizzato nel 304 dopo essersi convertito alla fede cristiana) e l’infiorata per il Corpus Domini che si snodano entrambe lungo tutte le vie della città antica.
Per oltre 300 anni, dal 1198 al 1557, Ferentino è stato il capoluogo delle provincie di Campagna e Marittima (ovvero di tutto il Lazio meridionale) grazie al papa Innocenzo III che ne fece la sua sede privilegiata .E un altro ospite illustre che sin da bambino più volte soggiornò a Ferentino fu Federico II, Stupor Mundi che, ironia della sorte, subì la propria definitiva sconfitta proprio ad opera di condottiero ferentinate, Gregorio da Montelongo, legato pontificio, nella battaglia di Parma del 1309.
Molti ordini religiosi si stabilirono a Ferentino nel corso di quegli anni, fondando chiese e monasteri; fra i più attivi: i Benedettini, i Cistercensi, i Francescani, le Clarisse, e i Cavalieri Gaudenti.
Sotto foto 1 e 2) Mura ciclopiche
foto 3 e 4) Il Duomo dedicato ai Santi Giovanni e Paolo.
foto 5 e 6) Porta sanguinaria e porta Casamari..

04/11/2017

Ferentino è un comune italiano di 22.000 abitanti della Ciociaria. «Se ti piace la tranquillità ed il sonno fino al levar del sole, se ti infastidiscono la polvere e lo strepito dei carri e le osterie, ti consiglierei di andare a Ferentino; infatti, non ai soli ricchi è dato di godere..»

04/11/2017

Alberghi,ristoranti e agriturismi a Cassino non mancano per chi vuole passare un fine settimana lo può passare tranquillamente..
Potrei citare alcuni nomi, ma sono tanti e tutti preparati all'accoglienza e a fare bella figura perché molto professionali..La cucina è paesana e Ciociara,ma preparati anche alla cucina Nazionale..Posso solo dire:
Buone vacanze e benvenuti in Ciociaria!
Alcune foto di luoghi da visitare una volta giunti a Cassino..

01/11/2017

Prodotti tipici di Cassino la mozzarella di bufala,ricotta, formaggi vari,salumi..
Il vino Terra di San Benedetto rosso Cabernet di Atina Cantina Russo, Roccaforte - Cabernet di Atina D.O.C Tenuta Valmonte.Olio terra di San Benedetto Cantine Russo..

01/11/2017

Cassino aveva e possiede ancora una sua cucina tipica, continuamente sfruttata da moltissimi suoi cittadini, probabilmente non elaborata rispetto ai grandi della gastronomia contemporanea, ma sempre capace di esprimersi al meglio nella tradizione festiva e che mantiene la sua autonomia senza grandi difficoltà
In sostanza, e` ancora possibile ritrovare a Cassino "sapori antichi dimenticati" da destinare sia all’eredità tipicamente nostrana e sia al "turista che arriva", desideroso di mangiare in modo, casareccio e sano.
alcuni primi piatti tipici di cassino
PRIMI PIATTI RISO E FAGIOLI (RISO E FASULE):
CECI E TAGLIERINI (CICI E TAGLIARIEGLIE),
PASTA E FAGIOLI (PASTA E FASULE),
SPAGHETTI E BROCCOLI (VERUOCCLE),
PASTA E CAVOLFIORE (CAVULAFFIORE),
PATATE E ZUCCHINE (CUCUZZE),
POLENTA E "PASTARDUNE" (Broccoli neri) o BROCCOLETTI,
PASTA E PATATE,
ZUPPA DEL MONTANARO.
SECONDI PIATTI CAPRETTO CACIO E UOVA:
POLLO SFRACASSATO CON PATATE E PEPERONCINO,
SOFFRITTO,
CORATELLA ALLA CACCIATORA,
CERVELLA E ANIMELLE DI VITELLO DORATE,
TRIPPA DI VITELLO DETTA BUSECCHIA DI VITELLO,
CORATELLA ALLA CASSINESE,
LUMACHE ALLA CASSINESE ("Ciammaruche"),
FRITTELLE DI FIOR DI ZUCCHINE (O DI ACCIUGHE),
SCAROLA BOTTONATA (INDIVIA),
PATATE AFFOGATE,
PANCETTA, COTICHE E FAGIOLI,
DOLCI SUSAMELLE,
CIAMBELLE PASTA SAPIENZA,
CANISCIONE (Cassinese).
I piatti sono tipici locali,oltre a questi il resto è cucina Ciociara.
Sotto alcuni piatti della cucina Tipica del luogo.

01/11/2017

Cassino oggi oltre che agricola e industriale è turistica..
Cassino oggi si presenta al visitatore città moderna.
Come ogni anno Cassino è visitata da turisti che vengono da tutto il mondo.. I turisti riescono a rimanere soddisfatti dalle sue bellezze,anche se Cassino è stata completamente ricostruita..Possono ammirare l'abazia di San Benedetto una tra le più belle abazie che ci sono,resti archeologici dell'era romana, l'anfiteatro Romano,ancora oggi l'imponente Rocca Janula,Statua del Santo Benedetto all'ingresso della città,Monumento alla pace,la campana della Pace..

Indirizzo

Anagni
03012

Telefono

+3284580533

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