Il Chiostro di Sant’Audeno di Aversa | Wedding, Eventi, Party Privati, Feste a tema, Cerimonie, Arte, Food e alta Ristorazione.
Un luogo di charme in una location unica e irripetibile, anticonvenzionale.
Situato nei resti dell’antico chiostro normanno dell’anno mille e completamente restaurato si presenta per natura diverso da tutti.
La cucina è quella della tradizione napoletana, che coniuga creatività ed eccellenza dei prodotti agroalimentari campani con le tendenze dell’alta ristorazione di qualità.
Il culto di Sant’Audeno è quasi sconosciuto in Italia ed è limitato ai territori conquistati dai Normanni agli inizi dell’anno mille quando con l’unificazione sotto un’unica corona di tutti i territori del sud, nasceva il più grande stato unitario italiano. La nuova entità geopolitica e militare, prima come Regno di Sicilia e poi attraverso varie vicende dinastiche contesa da Svevi, Angioini, Aragonesi, Spagnoli e Austriaci, sarebbe arrivata fino alla metà dell’Ottocento come Stato Sovrano, il Regno delle due Sicilie, sotto la dinastia dei Borbone.
I cavalieri normanni di Rainulfo Drengot, dopo essersi stabiliti come mercenari sul nostro territorio, ebbero il riconoscimento della loro potenza militare con la fondazione della prima contea italiana, per l’appunto quella di Aversa, la cui data ufficiale è il 1030. L’avventura era appena iniziata, la Contea diveniva la patria o se si vuole il punto di approdo in Italia degli uomini del Nord. Lo stesso Rainulfo, invio in Normandia emissari per attirare forze nuove in “quel regno del sole” un vero eldorado per avventurieri con idee aperte al domani. Accettarono in tanti e si ebbe una migrazione di “agentes et locupletes” (poveri e ricchi) molto differente dagli avventurieri che erano discesi precedentemente. Queste nuove famiglie, o gruppi etnici diversi, “crearono saldi nuclei familiari e introdussero nella contea usi e costumanze proprie dei paesi d'origine indicate come mos Francorum, costituendo un diritto consuetudinario nuovo che si staccava sia da quello bizantino vigente nel ducato di Napoli, sia dal longobardo del principato di Capua, affermando anche nel regolamento della loro vita civile la piena autonomia dai paesi finitimi”. Intorno alla prima cinta muraria nascevano in poco tempo diversi borghi, uno di questi fu per l’appunto quello nato intorno alla chiesa di Sant’Audeno che era anche sede parrocchiale. Audoeno o Ouen era un santo molto venerato nei territori franchi del nord e i nuovi abitanti di Aversa gli erano legatissimi. Patrono di Rouen capitale ecclesiastica della Normandia, quando i feroci guerrieri discendenti dei vichinghi occuparono saldamente la regione della Neustria vi trovarono anche il sepolcro del Santo (custodito a Rouen) e ne divennero devoti. Era nato nel 609 a Sancy nei dintorni di Soissons a nord est di Parigi. Ricevette una pia educazione cristiana e fanciullo, fu benedetto da san Colombano, ospite dei genitori. Qualche tempo più tardi dopo una serie di incarichi istituzionali era diventato un punto di riferimento per tutta la comunità. La fama della pietà di Audoeno fece si che egli nel 640 fosse eletto ancora laico vescovo di Rouen sede arcivescovile vacante dalla morte di S. Romano. Eletto nel 639, fu consacrato a Rouen ventiquattresimo vescovo di quella diocesi il 21 maggio, del 640, insieme al suo amico S. Eligio, (che divenne Vescovo di Moyon). Il 13 maggio 641, dopo aver trascorso un anno nell'approfondire lo studio della dottrina fu ordinato sacerdote da Dieudonne, Vescovo di Macon. Quel che resta della chiesa e del suo chiostro è davvero una testimonianza eccezionale e rarissima. Esistono infatti soltanto altre tre chiese in Italia dedicate a sant’Audeno e con certezza possiamo affermare che quella aversana è la più antica. Le altre sono a Bisceglie (1074) e a Serra di Pratola (Avellino). Buona parte dell’edificio è andato perso, ne resta il portale ad arco ogivale con le mensole in pietra grigia che sorreggono l’architrave e la base del campanile, un bell’esemplare a vela con due archetti. Le strutture sopravvivono nei locali adiacenti, quelli del chiostro che conserva delle bellissime grotte e che dopo il restauro è oggi una bellissima location per eventi.
La parrocchia aversana ha anche un altro primato, sembra essere l’unica chiesa d’Italia ad aver dato «vitae spiritualis ianua» a due grandi compositori e musicisti italiani: Niccolò Jommelli (Aversa,10 settembre 1714) e Domenico Cimarosa (Aversa, 17 dicembre 1749) entrambi nati e battezzati nella stessa parrocchia di S. Audeno.
I luoghi accessibili attraverso una stretta stradina, hanno il fascino di uno slargo medioevale e sostandovi sembrerà a molti di potervi respirare la storia.
Il venerdì e il sabato ospitiamo anche eventi di qualità, intrecci tra musica, arte e danza, con eventi a tema
Per ulteriori informazioni e prenotazioni contattare il numero 335 674 7238 e 3385057984 oppure il pulsante messaggio della pagina.