Il Planetario de L'Unione Sarda

Il Planetario de L'Unione Sarda Il più avanzato Planetario della Sardegna, aperto su prenotazione 7 giorni su 7. Aperto su prenotazione tutti i giorni!

Vieni a trovarci e potrai ammirare un magnifico cielo stellato e viaggiare nello spazio e nel tempo alla scoperta del nostro Universo. Informazioni
Lun–Ven: 9:00–14:00, 15:30–20:00;
Sab-Dom 10:00–20:00

070 6013552 – [email protected]

In queste notti autunnali di metà   in direzione Est/Nord-Est si osserva una stella brillante, così appare alla nostra v...
14/11/2025

In queste notti autunnali di metà in direzione Est/Nord-Est si osserva una stella brillante, così appare alla nostra vista il pianeta . Affianco a lui le tre stelle del triangolo invernale: Sirio in basso, Betelgeuse in alto a destra e Procione in altro a sinistra. La ripresa mostra Giove con il sul profilo del Nuraghe Piscu a Suelli. Ripresa della notte del del nostro astrofisico Floris
L'Unione Sarda Videolina Radiolina Sardegna Uno Televisione

  l'Aurora è tornata a vedersi in Sardegna. Questa mattina dalle ore 4 alle 5 del mattino, si è osservata l'Aurora in Sa...
12/11/2025

l'Aurora è tornata a vedersi in Sardegna. Questa mattina dalle ore 4 alle 5 del mattino, si è osservata l'Aurora in Sardegna. La tempesta geomagnetica causata dal gruppo di macchie solari AR 4274, ha impattato la Terra questa mattina e continuerà ad imperversare fino a stasera, quando dopo il tramonto si potrà nuovamente osservare. Eccola ripresa dalla fotografa Antonella Milos presso Torre del Pozzo a Cuglieri. Complimenti per aver immortalato un momento storico. E allora occhi puntati questa sera al cielo verso Nord, perchè dopo il tramonto lo spettacolo dell'Aurora si potrebbe ripetere.
L'Unione Sarda Videolina Sardegna Uno Televisione Radiolina

11/11/2025

e La macchia solare AR4274 ha prodotto questa mattina un intenso brillamento solare di classe X5.2, il più intenso registrato nel 2025. Questo brillamento vede la sua orgine in un gruppo di macchie solari denominato AR 4274 che si è già reso protagonista di altri tre intensi brillamenti nell'ultima settimana. Un brillamento può scatenare un vento di particelle cariche, in grado di causare una tempesta geomagnetica sulla Terra e aurore. Questa notte 811 novembre) la Terra sarà investita da una tempesta geomagnetica forte (classe G3), causata dai brillamenti di AR 4274 del 9 novembre e che potrebbe causare aurore forse visibili dall'Italia e dalla Sardegna fra le ore 2 e l'alba. Il brillamento di oggi, avrà i suo effetti nella giornata di domani , in questo caso è prevista una tempesta geomagnetica severa (classe G4) con possibili aurore anche nella nostra isola. La previsione delle tempeste geomagnetiche è complessa, non possiamo dare certezze di quanto si osserverà. La ripresa mostra il brillamento di classe X5.2 registrato questa mattina dalla sonda spaziale SDO Solar Dynamics Observatory preso dal sito Helioviewer.org.
L'Unione Sarda Videolina Radiolina Sardegna Uno Televisione

11/11/2025

Nella notte tra l’11 e il 12 novembre la Terra sarà investita da una forte tempesta geomagnetica originata da un’attività solare particolarmente intensa. A generarla è stata la macchia solare AR4274, che due giorni fa ha prodotto due brillamenti di grande potenza, scagliando verso il nostro pianeta una nube di particelle cariche provenienti dalla corona del Sole.

Secondo gli esperti, le onde di plasma arriveranno in due fasi successive: la prima colpirà il campo magnetico terrestre, indebolendolo, mentre la seconda potrebbe creare le condizioni per uno degli spettacoli più affascinanti della natura — un’aurora visibile anche a latitudini insolite, come quelle dell’Italia e della Sardegna.

Il momento di massimo dell’evento è atteso tra le 4:00 e le 6:00 del mattino, ma la possibilità di osservare il fenomeno dipenderà dalle condizioni meteorologiche e dall’intensità del vento solare. Se l’attività geomagnetica dovesse restare elevata, il cielo potrebbe tingersi di sfumature verdi e rosate anche sull’isola.

Non è escluso che lo spettacolo possa ripetersi: la stessa macchia solare ha infatti emesso due nuovi brillamenti ancora più potenti nella mattina dell’11 novembre, segno che l’attività solare è tutt’altro che conclusa. Tra 48 ore potremmo dunque assistere a una nuova possibilità di aurora anche in Sardegna.

Non resta che attendere e volgere lo sguardo al cielo. Seguiteci per gli aggiornamenti in tempo reale su questa straordinaria danza di luce proveniente dal Sole.

🎙️ A cura di Manuel Floris, astrofisico e direttore de Il Planetario de L’Unione Sarda

07/11/2025

Una nuova e intensa tempesta geomagnetica sta investendo la Terra in queste ore, con effetti spettacolari che potrebbero essere visibili anche alle nostre latitudini. La causa è un’attiva regione del Sole, dove si trovano due grandi macchie solari. AR 4274 è la causa di due potenti brillamenti solari osservati nei giorni scorsi.

Questi eventi hanno generato una espulsione di massa coronale (CME), una nube di particelle cariche che, viaggiando nello spazio, ha raggiunto il campo magnetico terrestre provocando una tempesta geomagnetica già nella mattinata di oggi.

Secondo gli esperti, una nuova ondata potrebbe verificarsi nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 novembre, quando i fenomeni potrebbero essere più intensi.

Se le condizioni atmosferiche lo permetteranno, le aurore polari – solitamente visibili solo nelle regioni artiche – potrebbero manifestarsi anche in Italia, fino alle latitudini più basse del Nord e, in casi eccezionali, persino nel Centro e nel Sud. Non è quindi da escludere che qualche scia luminosa possa essere avvistata anche in Sardegna, specialmente nelle aree meno illuminate e lontane dalle città.

Le macchie solari, quindi AR 4274, spiegano gli astrofisici, stanno ruotando verso una posizione in cui saranno direttamente rivolte verso la Terra. Questo significa che nuovi brillamenti e ulteriori tempeste geomagnetiche potrebbero verificarsi nei prossimi giorni.

🔊 Manuel Floris, astrofisico e direttore de Il Planetario de L’Unione Sarda!

  la   calante sorge nel crepuscolo incontrando il Castello di San Michele a Cagliari. Foto del nostro astrofisico Manue...
07/11/2025

la calante sorge nel crepuscolo incontrando il Castello di San Michele a Cagliari. Foto del nostro astrofisico Manuel Floris.

03/11/2025

5 novembre: notte di Superluna, notte di meraviglia.
In questa data la Luna apparirà completamente illuminata dal Sole proprio nel momento in cui si troverà più vicina alla Terra: circa 357.000 chilometri ci separeranno dal nostro satellite naturale.

Sarà dunque una luna piena speciale, più brillante e più grande del solito: fino al 30% più luminosa e circa 12-14% più grande rispetto alla media delle lune piene dell’anno. Un piccolo miracolo celeste che potremo ammirare a occhio n**o, senza bisogno di strumenti.

La Superluna sorgerà poco prima del tramonto del Sole e resterà visibile per tutta la notte, accompagnandoci fino all’alba. Un invito a fermarsi, a sollevare lo sguardo e a riscoprire la bellezza del cielo.

Da sempre la Luna ispira poeti, scienziati e sognatori. È simbolo di mistero e di ritorno, ma anche di futuro. E proprio il futuro, oggi, guarda di nuovo verso di lei. Gli esseri umani potrebbero raggiungerla nel febbraio 2026, in una missione preparatoria che apre la strada all’obiettivo più ambizioso della NASA e dei suoi partner: tornare a calcare nuovamente la superficie della Luna entro il 2030.

Questa del 5 novembre sarà la seconda Superluna del 2025, e forse la più suggestiva. Un’occasione per lasciarsi incantare, per fotografarla, per raccontarla.
Perché la Luna non smette mai di parlarci: cambia forma, si avvicina, si allontana, ma resta sempre lì, fedele custode dei nostri sogni e del nostro tempo.
Quel giorno guardiamola.

Lasciamoci toccare da quella luce antica, che da milioni di anni illumina il cammino dell’umanità.

🔊 Manuel Floris, astrofisico e direttore de “Il Planetario de L’Unione Sarda”

Quando si tornerà sulla  ? Dopo 52 anni, nel febbraio 2026, la NASA ha in programma un sorvolo umano della Luna, ma scen...
01/11/2025

Quando si tornerà sulla ? Dopo 52 anni, nel febbraio 2026, la NASA ha in programma un sorvolo umano della Luna, ma scendere sulla superficie del nostro satellite non sarà semplice. Nella nuova corsa alla Luna gli Stati Uniti ed i loro partner non sono soli, la Cina incalza e modulo di allunaggio non è pronto. Di tutto questo ne ha parlato il nostro astrofisico Manuel Floris su Radiolina con il fisico Paolo Ferri, ex responsabile delle operazioni spaziali dell'ESA.

La NASA ha annunciato che a febbraio 2026 tornerà l’uomo a orbitare intorno alla Luna con la missione Artemis II.

  notte di   . In questa notte la   si è mostrata in fase crescente, in attesa del   quando avremo la     più grande e l...
01/11/2025

notte di . In questa notte la si è mostrata in fase crescente, in attesa del quando avremo la più grande e luminosa del 2025. Foto del nostro astrofisico Manuel Floris .
L'Unione Sarda Videolina Radiolina Sardegna Uno Televisione

31/10/2025

Scoperto un buco nero “impossibile”: si chiama QSO1 ed è stato osservato dal James Webb Space Telescope in una galassia lontanissima, a 13 miliardi di anni luce da noi.

Questa galassia è primordiale, formatasi quando l’universo aveva appena 700 milioni di anni — praticamente un neonato in termini cosmici.
Eppure, al centro di questa giovane galassia, si trova un buco nero già enorme e sviluppato, con una massa pari a 10 milioni di volte quella del Sole.

Per capirci, è più del doppio del nostro Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio che si trova al centro della Via Lattea.
La domanda che lascia gli scienziati senza risposta è semplice quanto affascinante:
come può esistere un buco nero così grande in un universo così giovane?

Non avrebbe avuto il tempo di formarsi secondo i modelli tradizionali. Un buco nero nato dal collasso di una stella, infatti, non avrebbe potuto crescere tanto in così poco tempo, nemmeno inglobando materia a un ritmo estremo.

Gli astrofisici parlano di un vero e proprio “buco nero impossibile”, perché la sua esistenza mette in discussione ciò che sappiamo sulla nascita e l’evoluzione di questi oggetti cosmici.

Forse QSO1 non è nato da una stella, ma da un processo completamente diverso, legato alla collassazione diretta di enormi nubi di gas nei primissimi istanti dell’universo.

Oppure, come ipotizzano altri studiosi, potrebbe trattarsi di una nuova tipologia di buco nero, ancora sconosciuta alla scienza.
E la cosa più sorprendente? QSO1 potrebbe non essere l’unico.

Il James Webb avrebbe già individuato altri oggetti simili in quelle regioni remote e antichissime del cosmo, segno che i primi buchi neri potrebbero essersi formati molto prima di quanto immaginassimo.

Un mistero affascinante, che ci costringe a riscrivere i confini della nostra conoscenza sull’universo e sulle sue origini.

📹A cura di Manuel Floris, astrofisico e direttore de “Il Planetario de L’Unione Sarda”

29/10/2025

la Cometa C/2025 A6 Lemmon ripresa nella volta celeste dalle luci del crepuscolo al suo tramonto dietro al Nuraghe Piscu a Suelli. Nuvole scorrono a coprirla, ma al tramonto la cometa si mostra nella sua bellezza. Riprese del nostro astrofisico .it

Indirizzo

Piazza Unione Sarda
Cagliari
09122

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Il Planetario de L'Unione Sarda pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a Il Planetario de L'Unione Sarda:

Condividi

L’Universo con te, viaggia con noi nello spazio e nel tempo.

Aperto come da programma e su prenotazione tutti i giorni! Informazioni Lun–Ven: 9:00–14:00, 15:30–20:00; Sab-Dom 10:00–20:00 070 6013552 – [email protected]