06/05/2022
Con riferimenti alla modernità e accenni di psichismo, l'impeto artistico di 𝐓𝐨𝐦𝐦𝐚𝐬𝐨 𝐎𝐜𝐡𝐬 ricorda alcuni frames del potentissimo film 𝑇ℎ𝑒 𝐸𝑛𝑑 𝑜𝑓 𝐸𝑣𝑎𝑛𝑔𝑒𝑙𝑖𝑜𝑛, con alcuni rimandi all'arte pittorica elettrica di David Lynch. 🤖👽👹
Classe 1991, comincia a sperimentare con tele e colori durante l’adolescenza. Un costante flusso di espressione denota un bisogno di catalizzare o esorcizzare i propri eventi privati, che inevitabilmente fanno parte della collettività. Precisamente, questo aspetto comincia ad acquisire preponderanza facendosi protagonista delle opere dell'artista, in cui sembra non esserci via di fuga per le composizioni e le figure ritratte. Ognuna di esse convive o viene sacrificata da altri elementi, come proiezioni, fusioni di immagini e ancora intersezioni e sovrapposizioni di altri elementi geometrici e umani. Atmosfere stranianti, colori infantili e rassicuranti vengono usati per raccontare questa caotica gerarchia di immagini. Ogni opera e un’istantanea dei nostri giorni. Vanno metabolizzate e osservate veramente, correndo il rischio di rivedere noi stessi dentro questi quadri. 🎨🖌️
Quelli di Tommaso Ochs sono specchi di pittura in cui sondare la nostra eccitazione e il nostro straniamento. Siete pronti a questo giro di giostra?
Vi aspettiamo in , 𝗶𝗹 𝟮𝟴 𝗲 𝗶𝗹 𝟮𝟵 𝗠𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼!