14/08/2023
Pride in città diverse, pride diversi, pride belli, pride problematici, pride dal basso, pride corporate, pride misti, pride esclusivi e pride inclusivi.
Farli tutti per farsi un'idea di cosa sia un Pride giusto per me.
Quello giusto per me é quello in cui il Pride siamo noi. Quello in cui chiunque può marciare all'interno del Pride prima di tutto per sé stesso e poi per tutto il resto.
Poi ci sono tante sfumature, ci sono tante cose che ho visto e non mi piacciono e altre che invece sarebbero da portare in Italia.
Il problema sponsor é un problema se si lascia che il Pride sia lo sponsor, e ad Amsterdam ho visto cose "fuori dal mondo". Gli scorci più belli sono stati quelli nei quali c'erano le identità non sponsorizzate da brand, associazioni, enti pubblici o quant'altro.
Sogno un Pride in cui i carri rappresentano prima di tutto le identità e poi tutto il resto, perché se non riportiamo la centralità del discorso pubblico sull'identità saremo per sempre divisi dalle lotte interne tra tutte le realtà costituite istituzionalmente o formalmente.
Il nemico é là fuori, più forte che mai, e attacca proprio le identità. L'unica opzione possibile é gettare l'ascia di guerra e riunirsi intorno proprio alle identità, tutte, nessuna esclusa e nessuna prevaricante sulle altre.
Questa é l'unica via che vedo per arginare l'ondata fobica e fascista che ci sta per arrivare in piena faccia.
🤪Poi oh, so un cogl**ne come un'altro eh. Sicuro sbaglio e 50 anni di storia di lotte che hanno portato a poco o nulla si possono leggere invece come grandi conquiste 🙊