Valerio Bellini

Valerio Bellini Attivista LGBT+, organizzatore e direttore artistico di The Shade e gaymer quando posso.

Pride in città diverse, pride diversi, pride belli, pride problematici, pride dal basso, pride corporate, pride misti, p...
14/08/2023

Pride in città diverse, pride diversi, pride belli, pride problematici, pride dal basso, pride corporate, pride misti, pride esclusivi e pride inclusivi.
Farli tutti per farsi un'idea di cosa sia un Pride giusto per me.
Quello giusto per me é quello in cui il Pride siamo noi. Quello in cui chiunque può marciare all'interno del Pride prima di tutto per sé stesso e poi per tutto il resto.

Poi ci sono tante sfumature, ci sono tante cose che ho visto e non mi piacciono e altre che invece sarebbero da portare in Italia.

Il problema sponsor é un problema se si lascia che il Pride sia lo sponsor, e ad Amsterdam ho visto cose "fuori dal mondo". Gli scorci più belli sono stati quelli nei quali c'erano le identità non sponsorizzate da brand, associazioni, enti pubblici o quant'altro.

Sogno un Pride in cui i carri rappresentano prima di tutto le identità e poi tutto il resto, perché se non riportiamo la centralità del discorso pubblico sull'identità saremo per sempre divisi dalle lotte interne tra tutte le realtà costituite istituzionalmente o formalmente.

Il nemico é là fuori, più forte che mai, e attacca proprio le identità. L'unica opzione possibile é gettare l'ascia di guerra e riunirsi intorno proprio alle identità, tutte, nessuna esclusa e nessuna prevaricante sulle altre.

Questa é l'unica via che vedo per arginare l'ondata fobica e fascista che ci sta per arrivare in piena faccia.

🤪Poi oh, so un cogl**ne come un'altro eh. Sicuro sbaglio e 50 anni di storia di lotte che hanno portato a poco o nulla si possono leggere invece come grandi conquiste 🙊

Sul treno per Roma con le vecchie cariatidi.Buona lettura.
26/07/2023

Sul treno per Roma con le vecchie cariatidi.

Buona lettura.

Se c’è una cosa che mi fa saltare i nervi è quando unə autricə viene costrettə a prendere delle decisioni che modifichin...
20/07/2023

Se c’è una cosa che mi fa saltare i nervi è quando unə autricə viene costrettə a prendere delle decisioni che modifichino la propria opera.

Il racconto in origine si intitolava come il meme dell’alt-right statunitense che trovate nel carosello: “Mi identifico sessualmente come elicottero d’attacco”.
Frase transfobica senza ombra di dubbio, mette in luce di quel percorso mentale - “Ahhh, se un uomo può identificarsi in una donna allora cosa impedisce che si identifichi in…” - aggiungere qualsiasi cosa vi venga in mente.
L’autrice cosa fa? Prende la “provocazione” in modo letterale e ci costruisce sopra un racconto di fantascienza distopica in cui immagina una società in cui l’identità di genere è stata “aperta” a tal punto che lo stato ha trovato il modo di utilizzarla a scopi bellici istituendo la possibilità, data dal progresso tecnologico, di far identificare e transizionare chiunque in una macchina da guerra.

Ciò che mi rode e mi fa incazzare è che l’autrice, per colpa di sh*tstorm su twitter e non solo, ha dovuto, per salvaguardare la sua salute mentale, chiedere la rimozione del racconto dal sito sul quale era pubblicato e successivamente a riproporlo con un titolo più, come dire, “neutro”. Le sh*tstorm arrivavano da tutti i fronti, dall’alt-right che si sentiva (giustamente) presa per il c***, dalla comunità LGBTQIA+ che si fermava al titolo e non capiva i vari layer costruiti dall’autrice e, immancabili cucciolotti amorosi che ci vogliono tanto bene ma spesso sarebbe meglio non si sostituissero alle nostre voci, dall3 alleat3.

Il titolo era così perfetto non solo per il suo significato ma anche per i layer sopra e sottostanti e vi consiglio di leggerlo pensando al titolo originale e se poi dovete fare delle critiche ben vengano ma facciamoci una promessa, non interverremo mai per far cambiare un’opera a un3 autric3. La possiamo analizzare, criticare, cestinare, sconsigliare, recensire male… ma non possiamo, MAI, fare pressioni perché l’opera si adegui ai nostri desideri, alle nostre istanze e alle nostre sensibilità. Perché in questo modo non solo silenziamo o depotenziamo l'opera, ma depotenziamo e silenziamo anche la nostra risposta, o la possibilità di arrivare a una sintesi tramite il dialogo e il confronto.

L'arte non deve essere rassicurante, non deve essere confermativa, può causare crisi, può farci arrabbiare, può farci unire in una voce comune, non deve consolarci, può risvegliarci… L'arte e l3 artiste possono indicarci delle vie ancora inesplorate.

Grazie ad Andrea Falcone per avermelo regalato e seguito nella stesura di questo post

Quante cose sono cambiate.Tante, veramente tante.In questa foto di  c'è qualcosa che ne evidenzia uno.Gli ultimi mesi so...
15/07/2023

Quante cose sono cambiate.
Tante, veramente tante.
In questa foto di c'è qualcosa che ne evidenzia uno.

Gli ultimi mesi sono stati per me dei mesi di scoperta di chi sono veramente, di presa di coscienza di parti di me che ignoravo esistessero e soprattutto di come percepisco la realtà e l'altrə.
Troverò il tempo per raccontare e raccontarmi, a prescindere che a qualcuno interessi, ma alle volte bisogna seguire l'istinto e se questo ti dice "è il momento di farlo" forse è veramente il momento di farlo.

Mattia è il mio compagno di vita, mio marito e la persona accanto alla quale voglio morire.
Si ok, embè? A parte la sdolcinatezza che ci stai a dire?
Avete presente quella vocina, autosabotatrice, che vi ripete che non siete bravi, che non siete giusti, che non ve lo meritate?
Ad un certo punto era diventata così forte che mi ha fatto dubitare che veramente lui mi amasse. Non c'è mai stato nessun Drama a riguardo perchè ero consapevole che quella vocina era un autosabotaggio e infatti è rimasta lì a lungo.

Ma sei sicuro che ti ami? Proprio a te che sei come sei? E che cosa avresti mai fatto per meritarti il suo amore? Cosa avrai mai fatto per meritarti l'amore di qualcuno? Chi ti credi di essere per credere che qualcuno al mondo possa amarti?

Tutto questo ragionamento tossico interno, richiuso in una stanza dove l'avevo relegato per farlo stare buono, aveva iniziato a produrre... è difficilissimo da spiegare... che mi stavo fidando che lui mi amasse. In pratica che non lo credessi veramente o non lo credessi possibile.
Mi stavo fidando delle sue parole con quella vocina maledetta che mi continuava a dire "non è possibile, ti stai sbagliando, non ti fidare che ti fai male".

Poi è successo qualcosa, è successo mentre eravamo a casa, una sera durante... emh... un rewatch... di... Don Matteooooo... in religioso silenzio... che qualcosa si è sbloccato e il fidarmi ha lasciato spazio non al credere, come pensavo sarebbe potuto succedere, ma al sentire. Ho iniziato ad avvertire che lui mi ama davvero. E' una sensazione che non avevo mai provato prima in vita mia. Non ho parole per descriverla. E' strano.

Strano non avere il dubbio su qualcosa, stranissimo non avere il dubbio su questa cosa specifica.
Non avere più quella vocina costantemente accanto a me è come quando una persona tossica con cui passi tanto tempo, amico o collega, si trasferisce in un'altra città e invece di mancarti ti accorgi che ti senti molto più libero e tranquill3, che di quella persona proprio non ne potevi più. Ma moltiplicato per 1000. Ma che dico mille, centomila, mille milioni.

La vocina non se n'è andata del tutto eh, ma quando torna so come dimostrargli che ha torto e per un bel pezzo non si fa sentire.

Io non lo so se questa mia esperienza è comune ad altrə o se sono io che sono pazza ma avevo bisogno di metterla per scritto e affermarla con un bel post.
Nel caso a qualcuno risuoni si faccia sentire.
Ora è qui, tuttə lo sanno, la prossima volta che quella vocina si palesa so cosa fargli vedere.

Fatti sotto!

15/12/2022

la società olandese Shake The Dust mette in guardia su qualcosa che sta avvenendo su Google Maps riguardo i centri per l'ab**to.

**to **to

Ci vediamo domani 💜❤️💜❤️💜❤️
03/09/2022

Ci vediamo domani 💜❤️💜❤️💜❤️

Praticamente domenica succede questa cosa bellissima: in occasione di Vinokilo Events: Italia , Alice sarà a Lasciati Fiorire Fratival con un talk -che si prospetta indimenticabile - su Raffaella Carrà!

Sul palco de La Limonaia ci sarà Paolo Armelli (co-founder di Quid Media ) con il suo libro "L'arte di essere Raffaella Carrà" [ Blackie Edizioni] insieme all'attivista (tra le mille cose che fa) Valerio Bellini 🚀

Raffaella che canta, balla e brilla. Che lotta, ride e si commuove. Raffaella che rischia, che sbaglia. Che sceglie, sempre. Ognuno ha la sua Carrà, un motivo per cui volerle bene.
È l’eredità più grande di un’artista che, credendo fermamente in sé stessa, ha dato fiducia e ha liberato tutti quanti.

IL PROGRAMMA DI DOMENICA ALLA LIMONAIA

📍h 18 • Nicola Mondaini + Violeta Benini talk a cura di Novaradio Città Futura
Scienza d’amore: incontro tra lo yin e lo yang della sessualità

💃h 16:30 • Paolo Armelli + Valerio Bellini talk a cura di Alice Storyteller
L’arte di essere Raffaella Carrà

🎶 h 15 - 16:30 • Co.Lore + Lunatica dj set
👗 h 10 - 21:30 • Vinokilo Vintage Market

🎟️ Ingresso festival 3€ con accesso gratuito al vintage market!

Le foto di  sono belle, peccato che io abbia sempre una faccia orribileQui stavo moderando, insieme a , il talk di  con ...
27/04/2022

Le foto di sono belle, peccato che io abbia sempre una faccia orribile
Qui stavo moderando, insieme a , il talk di con .
Nei prosimi giorni uscirà il podcast.

Indirizzo

Via Caracciolo 3
Firenze
50133

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