08/08/2024
Ci vuole la categoria Trans!!1!1!
(seguitemi in questo delirio)
Trigger Warning
Tratterò la questione nell’unico modo possibile, senza guanti e in modo totalmente irrispettoso per le identità delle persone coinvolte.
Scoprirete alla fine il perché di questa scelta.
“Secondo me le persone trans dovrebbero avere una categoria a parte” detto da persone comuni, professionisti (psicologi?) e politici in modo volutamente offensivo per indicare quelle persone come feccia.
E allora dai.
Seguitemi in questa decostruzione e ricostruzione delle categorie sportive totalmente no sense.
“Ad armi pari”, sembra un buon presupposto no?
Quindi una categoria per le persone trans non basta, né servono due.
Una per le donne trans e una per gli uomini trans.
Però ci sono vari modi di vivere l’esperienza trans no?
Quanti? Infiniti ma per continuare il ragionamento diciamo 4.
Persone trans che non fanno nessun tipo di transizione, che prendono solamente ormoni, che intervengono anche chirurgicamente ma non del tutto e che intervengono del tutto.
4 che va raddoppiato per 2, uomini trans e donne trans.
Quindi 8 categorie per le persone trans.
Ma andiamo avanti.
Al momento sono state studiate più di 40 varianti per le persone intersessuali, diciamo 40.
Ma anche le persone intersessuali possono essere trans, e siccome abbiamo detto che le persone trans le dividiamo in 4, dobbiamo moltiplicare le possibilità intersessuali per 4.
Ricapitolando:
2 categorie cis;
8 categorie Trans;
40 categorie Intersessuali cis (qualsiasi cosa voglia dire);
160 categorie per le persone intersessuali trans.
Totale
210 Categorie per far sfidare “ad armi pari” l’umanità.
Singolare che questo “armi pari” non venga menzionato quando si parla di altre questioni.
Classe sociale, hanno tutt* le stesse possibilità economiche?
Allenamento, hanno tutt* le stesse possibilità di allenamento?
Alimentazione?
Passaporto?
Qualsiasi altra questione che vi viene in mente?
Non è che il concetto “armi pari” dovrebbe essere trattato come il “safer place”?
Cioè, il più sicuro possibile, il più ad armi pari possibile.
O forse, non è che si potrebbe mettere in discussione, e decostruire, tutto il sistema di valutazione, competizione che si è creato insieme al capitalismo?
Quando l’ho detto l’altro giorno a provocazione a un’amica mi ha riso in faccia.
Oppure, forse esistono delle discipline a cui alcune persone sono biologicamente più predisposte?
Magari la boxe diventerà “lo sport delle persone intersessuali”.
Saremmo pronti come società ad accogliere questa possibilità?