10/01/2025
Quando i nostri figli urlano, piangono o si ribellano, è difficile non sentirsi sopraffatti, impotenti o addirittura arrabbiati. Mantenere la calma non è solo difficile, è una sfida continua. Eppure, quando ci fermiamo, respiriamo e scegliamo di non farci travolgere, mostriamo ai nostri figli che le emozioni, anche quelle più forti, si possono gestire. Non si tratta di essere perfetti, ma umili abbastanza da chiedere loro scusa quando ci capita di cedere.
Quindi, in pratica?
• riduciamo al minimo le situazioni di stress in cui pretendere da loro più di quanto possano dare.
• quando la crisi arriva, abbassiamoci al loro livello guardandoli negli occhi per dire loro che “ci siamo”.
• non sottovalutiamo il loro sentire - in quel momento, un pianto inconsolabile per un paio di scarpe, un gioco, una manciata di caramelle o un gelato prima di cena, per il bambino è un disagio REALE. Frasi come “cosa piangi a fare?” rischiano solo di innescare la fase successiva. Armiamoci di pazienza e sforziamoci piuttosto a chiedere loro “cos’è successo?” e magari accoglierli in un abbraccio.
• aiutiamoli a capire il tempo a loro disposizione per continuare a giocare, vedere un cartone, sguazzare nel bagnetto. Saperlo anziché interrompere di colpo, li aiuterà a prepararsi e forse a evitargli la frustrazione.
• non umiliamoli in pubblico. La scenata alla cassa del supermercato ci richiede nervi saldi. Prendiamo il bambino, anche di peso se serve, e portiamolo in un posto più tranquillo, dove poter elaborare insieme e mettere in atto tutti i punti sopra.
Ricordiamo: i bambini non lo fanno “apposta”. In quel momento, stanno provando un vero momento di disagio che solo in età adulta possiamo ridimensionare. Per loro, senza strumenti innati, è una vera e propria tragedia.
Tutto questo non significa dover cedere a tutti i loro voleri e viziarli, perché il punto si mantiene. Si esce dal bagnetto, si smette di guardare il cartone, si indossa il cappotto e non si mangia il gelato prima di cena. L’autorevolezza viene preservata ma non senza mostrare loro il nostro rispetto.
Proviamo. Una volta dopo l’altra. Senza giudicarci. Ma proviamo. Per loro e per noi. ♥️