17/05/2024
Dedico questo magnifico scritto di Roberto Potocniack a tutte noi. Ogni volta che abbiamo l’impressione di amare troppo e non essere ricambiate, di non riuscire a trovare la persona “giusta” o di trovare uomini che sono la fotocopia di quelli precedenti.
Queste parole incarnano l’essenza di quanto sia importante stare in relazione solo dopo aver realmente imparato ad amare noi stesse. Solo allora può bussare alla porta un Amore che non sia un “tappabuchi” reciproco e diverso dai precedenti.
Buona lettura 🙏🏻
La vostra Valentina
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WAKE UP! - COME TROVARE L'ANIMA GEMELLA
Non sai quante persone vengono da me lamentandosi perché non trovano l'amore, non trovano l'anima gemella, mi dicono.
Come rispondo io?
Rispondo che per trovare l'anima gemella, prima devi avere un’anima tu.
Prima serve che tu diventi più amorevole, più centrato e più cosciente.
Prima serve che tu non vada in cerca di qualcuno perché hai bisogno di qualcuno.
La mia esperienza mi ha insegnato che per attirare amore devi prima essere amore; e se sei amore, non senti alcun bisogno di stare in una relazione.
Voglio proprio che riflettiamo su questo termine: bisogno.
Aver bisogno di qualcuno…
Che cosa stiamo davvero dicendo?
Che vediamo un uomo o una donna come un oggetto che deve soddisfare i nostri bisogni, i nostri desideri e tappare i nostri buchi.
È orribile andare in cerca...
Non possiamo parlare d'amore se vai a caccia di un uomo o di una donna come un leone va a caccia di una preda. Carne.
Se tu hai un'anima, se in te c'è amore, se sei cosciente e se hai piacere di condividere il tuo essere con qualcuno, senza volere qualcosa in cambio...
Allora qualcuno con un anima arriverà a te.
Qualcuno che vorrà condividere il suo amore senza chiederti niente in cambio, perché neanche tu sei un oggetto da usare.
Ma come ben sappiamo, la colpa è sempre dell'altro e pochi hanno il coraggio di guardarsi dentro.
Noi vogliamo, ci aspettiamo che ci venga dato questo e quello.
Ma dove c'è aspettativa, non c'è amore.
Se pretendi qualcosa, anche a livello inconscio, stai sicuro che di amore non ne vedi.
Se c'è attaccamento e possesso, succede la stessa cosa. Niente amore all’orizzonte.
C’è solamente bisogno di avere qualcuno per tappare i tuoi buchi. Un cerotto per le ferite, paure e bisogni psicofisici altrui.
E allora ti chiedo: Come fai a condividere ciò che non hai, visto che vai in giro a chiederlo agli altri?
Guardati attorno.
La maggior parte delle relazioni traggono la loro forza dalla paura della solitudine, dalla paura dell’abbandono, dalla comodità delle abitudini, dal bisogno di sicurezza, dalla paura del cambiamento, dal processo di identificazione e attaccamento, dal bisogno di possedere qualcuno per sentire di valere, dal piacere generato dal fatto che qualcuno si sta interessando a noi.
Ma se la relazione non serve a condividere il proprio amore, amore che si dovrebbe già avere in se stessi, amore che si dovrebbe essere coscienti di vivere in se stessi, allora, la relazione serve solamente come una sorta di pausa per non sentire i propri affanni.
Infatti, grazie all'altro, per un po' di tempo, puoi dimenticare te stesso, puoi dimenticare le tue ferite irrisolte, le tue frustrazioni, i tuoi conflitti, le tue sofferenze.
Ma solo per un po' di tempo…
Troppe coppie vivono come se l'amore fosse realmente presente, ma non sono in uno stato d’amore. Come possono essere felici, innanzitutto con se stessi?
Ognuno cerca di spremere la propria relazione per ottenere ciò che non gli riesce di ottenere da se stesso: amore verso se stesso.
Da qui nascono tutti i conflitti dove ognuno pretende attenzione, amore e riconoscimento dall'altro, in pratica, tutto ciò che uno non riesce a provare per se stesso.
In qualsiasi caso, si tenta di amare e di farsi amare attraverso la mente, perché il cuore rimane chiuso.
E più il nostro cuore rimarrà serrato, tanto più il nostro cosiddetto amore non sarà altro che un insieme di dinamiche istintive/psicologiche/emozionali.
Perché ho così bisogno di una relazione?
Mi viene in mente una mia studentessa una volta.
Era sulla trentina quando venne da me disperata.
“Non trovo un uomo, non riesco ad avere una relazione e io ne ho bisogno” mi diceva. “Le mie amiche sono tutte sposate ormai, anche con figli e io non riesco nemmeno a trovarmi un uomo, come devo fare? Le ho provate tutte!”
La domanda che le rivolsi io fu questa:
“Perché?”
Sì, lo chiedo anche a te, perché?
Perché hai così bisogno di una donna/di un uomo?
E perché ti attacchi così tanto una volta che ce l’hai, così tanto da farti consumare dalla gelosia?
Ti rispondo io.
Sentire un forte bisogno d’amore significa solo una cosa:
sei scollegato da te stesso, nel profondo, dove si trova la sorgente d’amore nel tuo Essere.
Il nostro Essere più profondo è Consapevolezza, Amore, Compassione, Libertà, Gioia e Creatività.
Ed è proprio il vivere disconnessi da lui a creare la necessità dell’altro, il bisogno assoluto dell’altro, la dipendenza dall'altro.
Perché non si ha se stessi e si vive anni luce dal proprio Centro che è amore.
L’altro è la tua fissazione, l’unico rubinetto nei paraggi dove potersi attaccare e bere.
È lui a dare senso alla tua vita, non tu.
Se sbirciamo nelle case di quelle coppie sposate da anni, in cui marito e moglie si guardano a malapena e condividono solo il tetto sopra la testa, possiamo vedere che la relazione serve anche a tenersi occupati.
Con l'abitudine ti dimentichi di te stesso, della tua condizione, buco interiore, sofferenza, ferite e del tuo non-esistere ancora.
Quando non si ha se stessi, l’altro agisce da anestetico.
Se ci pensi, il bisogno si porta dietro anche un bel paradosso.
Infatti quando non hai nessuno soffri.
E quando trovi qualcuno?
Eh, soffri comunque.
Soffri perché ora hai paura di perdere la persona amata.
Soffri comunque perché non hai te stesso.
Nessuno potrà mai usare un’altra persona per completare se stessa, al massimo la potrà usare come specchio per vedere se stesso e ciò che proietta sul partner.
Solamente chi ha ritrovato il suo Essere e ha fatto un profondo lavoro di integrazione interiore, non userà gli altri come tappo per i suoi buchi.
E lì comincia la strada che porta verso l’amore.
Vorrei che capiste bene che l’amore non parte mai da una condizione di vuoto, di bisogno, ma da uno stato di pieno, il piacere di condividere il proprio amore, gioia e comprensione.
Noi confondiamo l’amore con quel profondo piacere e sollievo che proviamo per essere riusciti finalmente a trovare un tappo che si adatta perfettamente al nostro buco.
Ma per riconoscere l’amore da tutto ciò che non è amore devi prima realizzarlo in te stesso.
So che potresti pensare che consiglio di stare da soli, ma non è assolutamente così.
Solo perché le vecchie relazioni non hanno funzionato, questo non vuol dire che d’ora in poi non devi più stare in coppia, che non sei capace o che evidentemente non fa per te…
Stare in relazione è una tra le tante esperienze dell’anima e non ha nessun senso privarsene, come non ha nessun senso rinunciare all’amore.
Però è necessario non delegare a una persona responsabilità che non gli competono.
E questo per il bene di entrambi.
Non stare con qualcuno per i motivi sbagliati.
Perché l’amore non è una relazione, ma si condivide in un relazione.
Impara a rinunciare all’amore con attaccamento, che amore non è.
Ritrova il tuo Centro, il tuo Essere e la necessità dell’altro semplicemente scomparirà.
Ciò che rimarrà sarà il puro piacere della condivisione e nessun bisogno, nessuna dipendenza, nessuna ossessione, nessuna sofferenza.
Il piacere dello stare assieme, del condividere la propria vita e la propria crescita e con un'altra persona.
Perché possiede un'anima matura chi riesce a stare da solo come se fosse in coppia e riesce a stare in coppia come se fosse da solo.
R.Potocniak