ANCR MC - Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Macerata

ANCR MC - Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Macerata Unisciti all'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci!

Combattiamo per la Veritร , onorando con orgoglio chi ha servito la Patria in armi nelle ore cruente della sua storia. ๐Ÿ‡ฎ๐Ÿ‡น
www.ancrmacerata.it

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15/02/2025

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La nave di 2000 tonnellate, varata nel 1920, requisita dai tedeschi, salpรฒ l'11 febbraio 1944 da Rodi alle 17,40 per il Pireo. A bordo piรน di 4000 prigionieri italiani che si erano rifiutati di aderire al nazismo o alla RSI dopo lโ€™Armistizio dell'8 settembre 1943, 90 tedeschi di guardia o di passaggio e l'equipaggio norvegese.

L'indomani, 12 febbraio, colto da una tempesta, il piroscafo affondรฒ presso Capo Sounion, a 25 miglia dalla destinazione finale, dopo essersi incagliato nei bassi fondali prospicienti l'isola di Patroklos (in Italia erroneamente nota col nome di isola di Goidano).

I soccorsi, ostacolati dalle pessime condizioni meteo, consentirono di salvare solo 37 italiani, 6 tedeschi, un greco, 5 uomini dell'equipaggio, incluso il comandante Bearne Rasmussen e il primo ufficiale di macchina.

L'Oria era stipata all'inverosimile, aveva anche un carico di bidoni di olio minerale e gomme da camion oltre ai nostri soldati che dovevano essere trasferiti come forza lavoro nei lager del Terzo Reich.

Su quella carretta del mare, che all'inizio della guerra faceva rotta col Nord Africa, gli italiani in divisa che dissero no a Hi**er e Mussolini vennero trattati peggio degli ignavi danteschi nella palude dello Stige: non erano prigionieri di guerra, di conseguenza senza i benefici della Convenzione di Ginevra e dell'assistenza della Croce Rossa. Allo stesso tempo, poi, il loro sacrificio fu ignorato per decenni anche in patria.

Nel 1955 il relitto fu smembrato dai palombari greci per recuperare il ferro, mentre i cadaveri di circa 250 naufraghi, trascinati sulla costa dal fortunale e sepolti in fosse comuni, furono traslati, in seguito, nei piccoli cimiteri dei paesi della costa pugliese e, successivamente, nel Sacrario dei caduti dโ€™Oltremare di Bari. I resti di tutti gli altri sono ancora lร  sotto.

(da https://piroscafooria.it/ )

Il ricordo รจ importante.

12 febbraio 1944

La tomba dimenticata di 4200 soldati italiani
Pochi sanno del naufragio del piroscafo norvegese Oria e degli tantissimi militari italiani che vi hanno perso la vita.
Il piroscafo norvegese Oria, sequestrato dai tedeschi, naufraga nei pressi dell'isola di Patroklos con piรน di 4000 soldati prigionieri italiani che si erano rifiutati di aderire al nazismo o alla RSI dopo lโ€™Armistizio dell'8 settembre 1943.

Per la foto, il testo ed il il link si ringrazia il Gruppo ricerca naufragio piroscafo oria.

Continua a leggere su ---> https://www.piroscafooria.it/

Grazie Corriere del Conero per l'attenzione.
15/02/2025

Grazie Corriere del Conero per l'attenzione.

Macerata, 14 febbraio 2025 โ€“ Questa mattina, presso il Sacrario Militare della provincia di Macerata, si รจ tenuta una solenne celebrazione eucaristica in memoria dellโ€™unica vittima maceratese delle foibe, il Bersagliere Vittorio Vecchioli, di tutti i Caduti in guerra e delle vittime della barba...

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14/02/2025

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La data del 14 febbraio riveste un duplice valore simbolico: da un lato, festa di ๐—ฆ๐—ฎ๐—ป ๐—ฉ๐—ฎ๐—น๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ถ๐—ป๐—ผ, da sempre associato allโ€™amore e allโ€™armonia fra le persone; dallโ€™altro, la Chiesa ricorda i ๐—ฆ๐—ฎ๐—ป๐˜๐—ถ ๐—–๐—ถ๐—ฟ๐—ถ๐—น๐—น๐—ผ ๐—ฒ ๐— ๐—ฒ๐˜๐—ผ๐—ฑ๐—ถ๐—ผ, gli apostoli degli slavi che, con la creazione di un alfabeto per tradurre i testi sacri, promossero un ponte di dialogo tra culture diverse. Entrambi i richiami sottolineano lo spirito di riconciliazione cui questo momento di raccoglimento si รจ ispirato, specialmente in relazione alla tragedia delle foibe e al doloroso esodo di tante famiglie italiane di ๐—œ๐˜€๐˜๐—ฟ๐—ถ๐—ฎ, ๐——๐—ฎ๐—น๐—บ๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ฎ ๐—ฒ ๐—ฉ๐—ฒ๐—ป๐—ฒ๐˜‡๐—ถ๐—ฎ ๐—š๐—ถ๐˜‚๐—น๐—ถ๐—ฎ.

Al termine della Santa Messa รจ stato ribadito che il Bers. ๐—ฉ๐—ถ๐˜๐˜๐—ผ๐—ฟ๐—ถ๐—ผ ๐—ฉ๐—ฒ๐—ฐ๐—ฐ๐—ต๐—ถ๐—ผ๐—น๐—ถ fu lโ€™unico maceratese infoibato. Nato a Macerata il 5 gennaio 1925, morรฌ a Chiapovano (Slovenia) il 18 dicembre 1943: secondo ricerche del Cav. ๐— ๐—ฎ๐—ฟ๐—ถ๐—ผ ๐—•๐—ฎ๐—ฟ๐—ฏ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฎ ๐—•๐—ผ๐—ฟ๐—ฟ๐—ผ๐—ป๐—ถ fu murato vivo in una grotta insieme ad oltre 100 commilitoni per prolungarne l'agonia. Ricordiamo che, il 29 aprile 2006, lโ€™allora Presidente della Repubblica ๐—–๐—ฎ๐—ฟ๐—น๐—ผ ๐—”๐˜‡๐—ฒ๐—ด๐—น๐—ถ๐—ผ ๐—–๐—ถ๐—ฎ๐—บ๐—ฝ๐—ถ conferรฌ alla famiglia una medaglia d'onore e un attestato ยซIn riconoscimento del sacrificio offerto alla Patriaยป.

La memoria di questi martiri diviene monito e invito a non dimenticare le sofferenze vissute da tutti sono coinvolti nella โ€œbarbarie della guerraโ€, nelle persecuzioni e negli esodi forzati. A conclusione della celebrazione, la Preghiera del Bersagliere รจ stata declamata solennemente davanti ai labari delle varie Associazioni Combattentistiche, a testimonianza della profonda vicinanza verso ogni singolo milite italiano caduto.

Le Associazioni presenti (๐—”๐—”๐—”, ๐—”๐—ก๐—•, ๐—”๐—ก๐—–, ๐—”๐—ก๐—–๐—œ, ๐—”๐—ก๐—–๐—ฅ, ๐—”๐—ก๐—™๐—œ, ๐—”๐—ก๐— ๐—œ๐—š, ๐—”๐—ก๐—ฃ๐—ฆ, ๐—”๐—ก๐—ฉ๐—–๐—š, ๐—–๐—œ๐—ฆ๐—ข๐— , ๐—–๐—œ๐—ฉ ๐—–๐—ฅ๐—œ, ๐—œ๐—ก๐—”, ๐—จ๐—ก๐—จ๐—–๐—œ) con questa celebrazione hanno voluto ribadire il loro impegno incondizionato a custodire la memoria per onorare e ricordare tutti i Caduti senza alcuna distorsione o faziositร ; a promuovere incessantemente la pace e la concordia tra i popoli; a sostenere il riconoscimento del dramma degli esuli, esprimendo solidarietร  verso quanti, ancora oggi, subiscono le terribili conseguenze della guerra.

Di fronte alle sciagure che il conflitto porta con sรฉ, si leva ancora una volta un appello corale alla ricerca della veritร  storica, alla salvaguardia della dignitร  umana e alla costruzione di un futuro fondato sul rispetto reciproco e la coesistenza pacifica. Le Associazioni Combattentistiche e dโ€™Arma di Macerata rinnovano cosรฌ il loro proposito congiunto di contribuire attivamente, con spirito di fratellanza, a un domani libero dallโ€™odio e dagli errori del passato. A tal proposito, sarร  ripristinata una celebrazione presso il Sacrario di Via Panelli, a cadenza mensile.

Per ulteriori informazioni, richieste e collaborazioni si puรฒ contattare il coordinamento delle Associazioni Combattentistiche e dโ€™Arma di Macerata all'email di ALFA INTESA: [email protected] (Mauro Radici)



Paolo Renna Comune di Macerata
Sacrario Militare della provincia di Macerata
Associazione Nazionale Bersaglieri - Regione Marche
Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Sede Centrale

12/02/2025


Era lโ€™alba del 3 febbraio 1997 quando lโ€™ispettore Gianluca Angelozzi e l'assistente Leonardo Caucci della della questura a Macerata , impegnati in un servizio antidroga, rimasero coinvolti in un incidente stradale lungo la strada statale che collega Civitanova Marche a Macerata ๐Ÿ˜”
A distanza di 28 anni, in un momento di forte emozione, i giovani colleghi sono stati ricordati presso la caserma "Paola" di Macerata insieme ai familiari

Dopo aver letto su Il Manifesto un editoriale di Eric Gobetti sul Giorno del Ricordo - condiviso in un gruppo sugli IMI ...
11/02/2025

Dopo aver letto su Il Manifesto un editoriale di Eric Gobetti sul Giorno del Ricordo - condiviso in un gruppo sugli IMI (un pezzo che peraltro, marginalizza totalmente il sacrificio dei nostri soldati e ignora del tutto la tragedia degli esuli istriani, giuliani e dalmati, civili innocenti) - alla ricerca di una fonte che riportasse una visione equilibrata e ben documentata sul tema, ci siamo imbattuti in un interessante articolo firmato da Emanuele Mastrangelo per โ€œStoria in Reteโ€ dal titolo "Giorno del Ricordo: 10 punti di risposta a negazionisti, giustificazionisti e ignorazionisti."

Il testo propone unโ€™analisi in dieci punti che prova a fare chiarezza su uno dei capitoli a nostro avviso piรน dolorosi e complessi della storia italiana, offrendo spunti di riflessione utili a chiunque, come noi, desideri avvicinarsi allโ€™argomento in modo serio e libero da faziositร .

Crediamo si tratti di un tentativo apprezzabile e prezioso, poichรฉ insiste sullโ€™importanza di fonti, dati storici e contestualizzazione per opporsi a ogni forma di negazionismo, riduzionismo o strumentalizzazione politica o ideologica.

Consigliamo la lettura di questo articolo a chiunque abbia a cuore la memoria dei caduti e voglia tentare di comprendere con le dovute obiettivitร  e rispetto la tragedia delle foibe e le violenze subite dalle popolazioni "del confine orientale".

Alle polemiche ideologiche contro il Giorno del Ricordo รจ possibile rispondere in maniera fredda e scientifica: i fatti e i documenti parlano da soli

10/02/2025
10/02/2025

Dopo lโ€™8 settembre 1943 e, in maniera ancor piรน sistematica, dal maggio 1945, migliaia di cittadini friulani, giuliani e dalmati furono eliminati dalle truppe jugoslave entrate a Trieste, Fiume, Gorizia, Zara e Pola.
La maggior parte di loro venne gettata nelle foibe, profonde cavitร  naturali, tipiche della zona carsica. Tra loro almeno 250 Carabinieri che, dopo l'Armistizio, si attennero scrupolosamente all'ordine ricevuto di "restare al proprio posto, continuare a svolgere il servizio ed evitare sbandamenti".
In ragione di questo e della loro funzione, rappresentativa dello Stato Italiano e delle sue istituzioni, furono colpiti duramente, assieme alle loro famiglie. I nostri militari non andarono soltanto incontro alle foibe, ma anche alla fucilazione dopo processi sommari, alla carcerazione e alle sevizie. Nonostante ciรฒ, mantennero il decoro e l'onore fino all'estremo sacrificio, presidiando e difendendo le loro piccole stazioni di confine.
Le loro storie non vanno disperse ma custodite in uno scrigno valoriale che resta motivo d'orgoglio e di esempio sull'essenza di vestire l'uniforme dei Carabinieri.


(Per il post si ringrazia la pagina facebook istituzionale dell'Arma dei Carabinieri)

    Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Sede Centrale
10/02/2025


Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Sede Centrale

10/02/2025

Iscriviti alla NewsletterResta sempre aggiornato sui contenuti di Storia in Rete! IscrivitiHo letto e accetto la Privacy Policy. Stampa italiana 1 Giorno del Ricordo: 10 punti per rispondere a negazionisti, giustificazionisti, ignorazionisti Stampa italiana 1 โ€œIsraele-Palestinaโ€: parla Pappe, st...

10/02/2025

10/02/2025

โ€œOggi, nel Giorno del Ricordo, lโ€™Italia rende omaggio alle vittime delle foibe e dellโ€™esodo giuliano-dalmata. รˆ un dovere istituzionale e morale commemorare chi ha sofferto e ha pagato con la vita o con lโ€™esilio il prezzo dellโ€™odio e dellโ€™intolleranza. Questa giornata non รจ solo un momento di memoria, ma un impegno a preservare la veritร  storica e a trasmetterla alle future generazioni. Il dramma delle foibe e le sofferenze di chi fu costretto a lasciare la propria terra sono ferite che appartengono allโ€™intera Nazione e che non possono essere dimenticate. Oggi celebriamo anche la resilienza e il coraggio degli esuli, che hanno saputo ricostruire le loro vite senza mai rinunciare alla propria identitร . Hanno trasformato il dolore in una testimonianza di speranza e di forza, contribuendo con la loro cultura e il loro lavoro alla crescita del nostro Paese. Ricordare significa anche riaffermare i valori della libertร , della democrazia e del rispetto della dignitร  umana, affinchรฉ le tragedie del passato siano monito per il presente e per il futuroโ€.

Cosรฌ il ministro dellโ€™Interno, Matteo Piantedosi, in occasione del Giorno del Ricordo.

"Il nostro โ€œmuro di Berlinoโ€ passava per il confine orientale, per la cortina di ferro che separava in due Gorizia, allo...
10/02/2025

"Il nostro โ€œmuro di Berlinoโ€ passava per il confine orientale, per la cortina di ferro che separava in due Gorizia, allontanando e smembrando territori, famiglie, affetti, consuetudini, appartenenze.

Il nuovo assetto internazionale, venutosi a creare con la divisione in blocchi ideologici contrapposti, secondo la logica di Yalta, fece sรฌ che passassero in secondo piano le sofferenze degli italiani dโ€™Istria, di Dalmazia e di Fiume.

Furono loro a pagare il prezzo piรน alto delle conseguenze seguite alla guerra sciaguratamente scatenata con le condizioni del Trattato di pace che ne derivรฒ.

Dopo aver patito le violenze subite allโ€™arrivo del regime di Tito, quei nostri concittadini, dopo aver abbandonato tutto, provarono sulla propria sorte la triste condizione di sentirsi esuli nella propria Patria. Fatti oggetto della diffidenza, se non dellโ€™ostilitร , di parte dei connazionali.

Le loro sofferenze non furono, per un lungo periodo, riconosciute. Un inaccettabile stravolgimento della veritร  che spingeva a trasformare tutte le vittime di quelle stragi e i profughi dellโ€™esodo forzato, in colpevoli - accusati indistintamente di complicitร  e connivenze con la dittatura - e a rimuovere, fin quasi a espellerla, la drammatica vicenda di quegli italiani dal tessuto e dalla storia nazionale.

La ferocia che si scatenรฒ contro gli italiani in quelle zone non puรฒ essere derubricata sotto la voce di atti, comunque ignobili, di vendetta o sommaria giustizia contro i fascisti occupanti; il cui dominio era stato โ€“ sappiamo - intollerante e crudele per le popolazioni slave, le cui istanze autonomistiche e di tutela linguistica e culturale erano state per lunghi anni negate e represse.

Le sparizioni nelle foibe o dopo lโ€™internamento nei campi di prigionia, le uccisioni, le torture commesse contro gli italiani in quelle zone, infatti, colpirono funzionari e militari, sacerdoti, intellettuali, impiegati e semplici cittadini che non avevano nulla da spartire con la dittatura di Mussolini.
E persino partigiani e antifascisti, la cui unica colpa era quella di essere italiani, di battersi o anche soltanto di aspirare a un futuro di democrazia e di libertร  per loro e i loro figli, di ostacolare lโ€™annessione di quei territori sotto la dittatura comunista.

Le foibe e lโ€™esodo hanno rappresentato un trauma doloroso per la nascente Repubblica che si trovava ad affrontare lโ€™ereditร  gravosa di un Paese uscito sconfitto dalla guerra.

Quelle vicende costituiscono una tragedia, che non puรฒ essere dimenticata.

Non si cancellano pagine di storia, tragiche e duramente sofferte.

I tentativi di oblio, di negazione o di minimizzare sono un affronto alle vittime e alle loro famiglie e un danno inestimabile per la coscienza collettiva di un popolo e di una nazione.

Lโ€™istituzione del giorno del Ricordo - con tante iniziative da essa scaturite, con ricerche, libri, dibattiti - ha avuto il merito di riconnettere la memoria collettiva a quel periodo e a quelle sofferenze, dopo anni di rimozione.

Ha reso veritร  a tante vittime innocenti e al dolore dei loro familiari

Tutto questo รจ stato importante, doveroso, pur se in ritardo, giusto. Ma non รจ sufficiente.

Il ricordo, la memoria della persecuzione e delle tragedie, deve essere fecondo, deve produrre anticorpi, deve portarci a fare in modo che simili lacerazioni crudeli nei confronti della libertร , del rispetto dei diritti umani, della convivenza appartengano a un passato irripetibile".

Queste le parole del Presidente Mattarella in occasione del Giorno del Ricordo del 2024.



Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Sede Centrale

10/02/2025
10/02/2025

Si รจ svolta questa mattina, nella Sala consiliare della Provincia di Macerata, la cerimonia di consegna delle medaglie dโ€™onore promossa dalla Prefettura in collaborazione con il Comune, lโ€™Unimc / Universitร  degli Studi di Macerata e l' Istituto Storico di Macerata in occasione del Giorno della Memoria. Dopo gli interventi istituzionali, il prefetto Isabella Fusiello ha consegnato le medaglie dโ€™onore riservate ai cittadini italiani, militari e civili e ai famigliari dei deceduti che sono stati deportati o internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per lโ€™economia di guerra nellโ€™ultimo conflitto mondiale.

10/02/2025

MACERATA - Nel Giorno della memoria il prefetto Isabella Fusiello ha consegnato le medaglie d'onore nel corso di una cerimonia in Provincia. ยซSiamo in un periodo delicato, la pace รจ in bilico e tutta la comunitร  democratica deve combattere affinchรจ sia sempre presente nelle nostre societร ยป. Il...

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Le Finalitร  dellโ€™Associazione Nazionale Combattenti e Reduci

Estratto dallo Statuto Edizione 2019 dellโ€™Associazione Nazionale Combattenti e Reduci:

Art. 2 Lโ€™Associazione persegue le seguenti specifiche finalitร :

a) Il culto della Patria;

b) La glorificazione dei Caduti in guerra di tutti i fronti, nei campi di prigionia e di internamento, e la perpetuazione della loro memoria;