Nelle vicinanze di Rocca Massima, in pochi minuti si possono raggiungere l'Oasi di Ninfa, l'Abbazia Cistercense di Valvisciolo (Secolo XIII), il castello Caetani e il centro medioevale di Sermoneta, l'Abbazia Cistercense di Fossanova, uno dei più importanti esempi in Italia di gotico cistercense dove nel 1224 morì San Tommaso D'Aquino. Nelle vicinanze di questo celebre monumento si possono raggiu
ngere le località turistiche di San Felice Circeo, Terracina, Sperlonga, Gaeta e Formia. Nel versante nord nord-est, a 10 Km sorge la città di Segni con la celebre cattedrale e la porta saracena. Da segnalare in questa cittadina l'HOTEL RISTORANTE LA PACE (Tel. 06 9767022). Lungo l'autostrada Roma-Napoli in pochi minuti si possono raggiungere da Rocca Massima la città medioevale di Anagni cosidettà città dei Papi con la celebre cattedrale e il Palazzo Caetani con la famosa Sala dello Schiaffo che ricorda il misfatto consumato nel 1303 sulla persona di Bonifacio VIII (Benedetto Cetani) dagli sgherri di Sciarra Colonna, congiurati dal rè di Francia Filippo il Bello. Più oltre la città termale di Fiuggi rinomata per la cura delle calcolosi renali e più a sud la città di Alatri con le celebri mura megalitiche nei cui dintorni sorge la celebre Abbazia Cistercense di Casamari. di auto si può raggiungere, mediante l'autostrada A1 la celebre Abbazia di Monteccassino. A pochi kilometri da segnalare il celebre Santuario della Madonna Del Buon Consiglio di Genazzano una cui immagine si trova nella Chiesa barocca di San Pietro in Vienna, donata dal Papa Leone XIII. STORIA DI ROCCA MASSIMA. Storia
Rocca Massima, il più alto comune della provincia di Latina (poco meno di 800 m. s.l.m.), domina dall’alto del Monte Massimo (ultimo contrafforte a nord ovest dei Monti Lepini) a ovest la Pianura Pontina dal Circeo, lungo la costa di Nettuno, Anzio fino a Lavinio; a nord ovest il Monte Artemisio alle cui pendici sorgono Velletri e Lariano; da nord a nordest fino a est i Monti Prenestini e Simbruini con Palestrina, Rocca di Cave, Olevano Romano, Bellegra, Genazzano, Paliano, Serrone, Piglio, Anagni fino alle montagne di Filettino e Campostaffi. Come si può arguire, da Rocca Massima si spazia per oltre 200° verso panorami, albe e tramonti che lasciano senza fiato. Ultimo paese a nord della provincia di Latina a cui fu accorpata nel 1932, il suo territorio confina con quelli di Cori (ovest-sud-ovest), di Segni (est), Artena (nord). Il primo nucleo umano fu probabilmente un insediamento per la difesa e gli avvistamenti del popolo dei Volsci. Successivamente - all’epoca delle prime espansioni romane – continuò a servire come castrum. Tra gli storici (Nibby) si è delineata la suggestione che l’odierna Rocca Massima corrisponda alla ARX Carventana o Carventum di cui parla Tito Livio nel IV libro della Storia di Roma. Altre ipotesi vorrebbero Rocca Massima sorta a scopo difensivo nel V secolo d.C. durante le invasioni dei Goti e dei Vandali oppure tra il VII e l’VIII secolo d.C. da abitanti dei territori limitrofi per rifugiarsi contro gli attacchi provenienti dal mare ad opera di orde barbariche o di eserciti nei trasferimenti da nord a sud della pen*sola. Tra tante incertezze, notizia documentata è invece il “Breve” pontificio con cui Innocenzo III (Lotario dei Conti di Segni) il 5 dicembre 1202 concesse al nipote Pietro Annibaldi il Monte Massimo perché vi costruisse un castrum per la difesa del territorio. L’evento è stato ricordato nel 2002 con la dedica al grande Papa di una piazzetta del centro storico nell’ottavo centenario di quella che indubbiamente è l’inizio della comunità civica di Rocca Massima. Altre date importanti della storia moderna di Rocca Massima:
1557 Il Duca d’Alba al soldo di Carlo V di Spagna in guerra con il Papa Paolo IV, occupa e rade al suolo il Castello di Rocca Massima
1603 costituita in Marchesato da Clemente VIII
1718 (21 dicembre) costituita in Principato da Clemente IX
1809 (2 agosto) fu istituita comune con decreto imperiale napoleonico
1870 (3 dicembre) Rocca Massima fu assegnata alla provincia di Roma
(R.D. 3 dic.1870)
1932 (18 dicembre) fu trasferita alla nuova provincia di Littoria
(R.D. 18 dic. 1932)