08/09/2023
“ Supervisor Private Area Cala Grande”
Il 05 settembre 2023, grazie all'iniziativa del Comune di Santa Teresa Gallura, si è svolto un'intervento di sgombero e di bonifica del territorio di Cala Grande.
A questa operazione hanno partecipato le forze congiunte di
Carabinieri
Polizia
Polizia Municipale
Corpo a Forestale
L’operazione di sgombero si è svolta in sicurezza e pacificamente, i militari hanno dato prova di grande professionalità, competenza, attenzione e sensibilità.
All’intervento abbiamo partecipato anche noi, “ Supervisor Private Area Cala Grande”, incaricati dal Comune.
Questo primo massiccio intervento ha ottenuto dei grandi risultati poichè, per la prima volta, rispetto agli sgomberi avvenuti in passato, oltre all'allontanamento degli occupanti stanziali abusivi e dei campeggiatori, abbiamo effettuato anche un importante intervento di demolizione degli abusi e di rimozione dei rifiuti.
Successivamente gli inerti sono stati trasportati tramite un elicottero fornito dal Comune e presi in carico per lo smaltimento da Ambiente Italia.
Ora il nostro compito sarà quello di effettuare una sorveglianza attiva sul territorio che verrà presidiato e controllato durante tutto l'arco della giornata.
Questo territorio, già area S.I.C., in passato ha avuto una forte valenza identitaria per i Teresini, ma da troppo tempo era occupato e abbandonato all'incuria di chi lo ha sfruttato compromettendo l'integrità ambientale di un luogo che, oggi, potrebbe rappresentare il cuore pulsante dell’ Area marina Protetta Capo Testa - Punta Falcone.
Durante le attività di bonifica e demolizione, con l'aiuto delle forze militari e sempre supportati dagli operai del Comune, abbiamo rimosso circa QUARANTA QUINTALI di macerie e rifiuti provenienti dai vari rifugi costruiti abusivamente.
Oltre alla grande quantità di rifiuti e alle rocce rovinate dai falò e dal cemento, che tristemente ci si aspettava di rinve**re, ci ha colpito in particolar modo trovare pietre e minerali spaccati per farne gioielli, numerosissime canne e fiocine per la pesca e alcuni filaccioni innescati, bombolette, tempere e pennelli per imbrattare le rocce, conchiglie raccolte per la vendita e parti di anfore romane.
Speriamo dunque che queste foto possano finalmente sfatare il falso mito che narra di un'occupazione senza conseguenze per l'ambiente e possano fare prendere coscienza dei veri problemi generati dall'occupazione e la successiva necessità di sostentarsi, di centinaia di persone in un territorio privo di qualunque servizio e soggetto a stringenti norme di salvaguardia ambientale.