04/12/2023
Grazie a Bresslin e a Francesco Pozzi per la review!
BRESSLIN REVIEW: SAJ FINAL BOUT 2
Di Francesco Pozzi
Lo scorso 2 dicembre a Cesate si è svolto l’ultimo show dell’anno della Squash A Jobber, federazione ormai in rampa di lancio da mesi dopo l’ottimo 2023 e in grado di proporre pro wrestling di livello e recentemente anche storyline piuttosto coinvolgenti. A questo giro i conti in sospeso da risolvere erano molteplici e i match prestigiosi non sono mancati. Una card breve ma intensa, andiamola a scoprire.
ASCA TAG TEAM TITLE: BOISTEROUS BEHAVIOUR (LEON SLATER & MAN LIKE DEREISS) (C) VS SCD GRIT (CONNOR MILLS & SPENCER): Un opener azzeccato, principalmente per l’idea di mettere sul ring in un incontro di coppia quattro worker in grado di regalare manovre aeree spettacolari e azioni tag team interessanti, senza contare quanto Dereiss e Spencer siano ormai due istituzioni della SAJ grazie al contributo che danno nella costruzione e nello sviluppo dei loro personaggi, specialmente nel caso del Sad Boy che ormai sembra lanciato verso una run da heel odiatissimo alla Dominik Mysterio. L’azione non è mancata e alla fine è un intervento di Kid Lykos ad essere determinante nella vittoria dei SCD Grit, i quali si laureano nuovi campioni di coppia dell’ASCA. Peccato solo per un finale un po’ troppo tentennato, ma ciò non compromette la qualità di una contesa molto valida. VOTO: 7.75/10
KID LYKOS VS LUPO: Manco il tempo di essere cacciato a suon di fischi dal ring che Lykos torna subito in scena per affrontare un avversario incazzato come una faina, solo molto più grosso: si tratta di Lupo, quel Maschio Alfa sicuramente amareggiato per la sconfitta subita contro Luke Jacobs nel main event di Twinsanity e desideroso di rifarsi prendendo a calci in c**o un compagno di stable dell’odierno sfidante alla cintura Openweight. Entrambi hanno combattuto bene, sfoderando i loro colpi migliori e a fare da vero collante per il tutto è stata la partecipazione molto sentita del pubblico di Cesate, tutto ovviamente dalla parte di Lupo e in particolare sprezzante di quel Kid Lykos arrivato in SAJ per fare il bello e il cattivo tempo fin dal suo debutto contro Sebastian DeWitt poco più di sei mesi fa. A poco servono le interferenze di Mills e Spencer – anche qui fischiato peggio di Mario Borghezio in visita a Livorno - perché Lupo schiaccia al tappeto lo Sh*twolf aggiudicandosi la contesa e vendicando, almeno in parte, la perdita del match contro Jacobs. Nota a margine: per Lykos questo era il primo incontro combattuto senza maschera sotto la sua gimmick più famosa, un grande onore potervi assistere. VOTO: 7.5/10
MERAK VS YOICHI: Incontro nato dalla necessità dato che quell’imbecille di Joey Janela, troppo impegnato a fare i boccaponci a quella federazione di m***a che è diventata la Game Changer Wrestling, si è scordato di rinnovare il passaporto e tanti saluti, in Danimarchen tu Bad Boyen non passaren e Italien vedere con cannocchialen. Debbo dire comunque che, nonostante tutti i disagi per la “pesca” del sostituto, è stata una grande idea contrapporre Merak ad un worker così peculiare, proprio in quanto rappresentante di uno stile come quello del puroresu le cui influenze nel moveset, nel modo di muoversi e gestire i tempi e i ritmi della contesa si sono fatte chiare fin dai primi minuti. Tambo ha retto benissimo sia la pressione sia i colpi dell’avversario ed ha anche azzeccato il mindset col quale affrontare una situazione tanto diversa dai canoni tipici dei suoi incontri. Di fatto si è trattato di un match molto violento e sentito, nel quale non è mancato il fighting spirit e il cui risultato è stato davvero incerto fino all’ultimo momento. Il caro Inamura alla fine fa sua la contesa, ma tanto di cappello a Merak. VOTO: 8/10
SAJ TAG TEAM TITLE TOURNAMENT FINAL: THE FRESHNAS (FABIO & MARTIN STEERS) VS GGG (EL G & JJ GALE): Miglior match della serata senza ombra di dubbio; l’atmosfera, il pathos, le big fight feel, il lottato... c’è stato davvero di tutto. G e JJ ormai sono over come Cristo a Natale e sono riusciti a costruire un tag team solido, compatto e divertentissimo da guardare. Dal canto loro i Freshnas sono risultati essere una coppia molto funzionale allo scopo di lanciare qualche volto internazionale nuovo all’interno del panorama italiano e si sono presentati quasi da worker comedy nei primi tempi di militanza in SAJ, per poi far comprendere di star facendo sul serio già solo con la vittoria contro i BBB in quel di Twinsanity. Qui, poi, si sono resi protagonisti di una serie davvero molto veloce di cambi in tag, manovre combinate, scorrettezze tipiche di questo tipo di contesa ovviamente fischiatissime dal pubblico, ma anche tanta passione da rendere il risultato finale incerto. Alla fine, però, in un tripudio di palloncini blu, urla belluine e festeggiamenti a suon di birrazze offerte e tracannate, sono Gale e G ad aggiudicarsi il torneo e le cinture. Un traguardo meritatissimo e mi sento di dire che più li guardo, più penso come i primi campioni tag team di questa promotion stiano lentamente diventando la mia coppia improvvisata preferita della storia del pro wrestling. Gran bel discorso, inoltre, da parte di JJ sia per ringraziare i fan sia per sfidare i BBB al più presto con le cinture in palio, giusto per poter dire senza remore di essere il miglior tag team in Italia. VOTO: 8.5/10
GORO VS MITCH WATERMAN: Attendevo a gloria questo match e l’assenza di Crimi, al quale comunque auguro di tornare presto, lo ha permesso. Dopo la sconfitta super combattuta contro Arez, Goro si misura contro un altro avversario di altissimo livello in Mitch Waterman, pluricampione australiano e recentemente uscito da un feud contro Buddy Matthews con in palio la cintura più importante della Melbourne City Wrestling. A livello personale credevo l’intenzione della SAJ consistesse in una serie di sconfitte anche per Goro, la cui determinazione lo avrebbe però portato ad essere praticamente il Kobashi di Cesate, ma a quanto pare la voglia di rischiare, di spingere e di puntare sui giovani validi in questo Paese c’è ancora. Dopo un incontro molto ben lottato e soprattutto raccontato (il che fa ancora più impressione vista la mentalità chiusa o peggio ancora dedita al cosplaying di talenti già affermati in questo Paese, specialmente se rapportata alla giovanissima età del nostro conterraneo), Goro riesce a chiudere di rapina e a festeggiare quasi in lacrime coi fan. Nota a margine: è venuto ad abbracciare proprio me ed è stato un momento incredibile, soprattutto perché da persona che non è mai riuscita a salire sul ring mi fa emozionare vedere chi ha una passione davvero grande e decide di metterla al servizio di noi fan esibendosi in incontri molto belli come questo. Soprattutto, trovo che la maturità che sta dimostrando questo ragazzo sia quasi ineguagliata nella storia della disciplina tricolore e ribadisco di avere un solo desiderio per la fine del 2023: vederlo campione Openweight. Oh, sognare non costa nulla, dopotutto, ditelo a lui... VOTO: 8.25/10
SAJ OPENWEIGHT TITLE: ADRIANO (C) VS LUKE JACOBS: Due imbattuti, due macchine da guerra. Uno il campione della gente, l’altro l’invasore. Chi vuole tenere il trono e chi vuole occuparlo. Insomma, le premesse per un incontro intensissimo e pieno di colpi di scena e capovolgimenti di fronte c’erano tutti. Ma sarà stato all’altezza delle aspettative? Beh, direi proprio di sì. Intendiamoci, mi è piaciuta di più la difesa contro Titus Alexander a Twinsanity, ma questo Main Event possiede qualcosa che quella contesa non aveva: la possibilità di mettere il punto all’annata e lanciare qualcosa di nuovo, di fresco, di sentito, in grado di regalare a noi fan una continuità come si deve e farci caricare per i prossimi show, impresa che per quanto mi riguarda davvero poche altre promotion in Italia hanno già fatto e sicuramente nessuna con la costanza di nomi e di coerenza come la SAJ. Il match poi è stato parecchio duro ed anche qui il pubblico si è fatto sentire (Luke Jacobs, le mie p***e sono a disposizione come ti ho detto dalla seconda fila, tvb), sostenendo il Leone di Roma e tirando una quantità esorbitante di m***a a Jacobs. Purtroppo, sul finale, è proprio quest’ultimo ad aggiudicarsi match e cintura e tutto sommato va bene così. Il regno di Adriano volge al termine, diverse difese interessanti e la consapevolezza di aver convinto una folla intera, divenendo una pietra miliare della Squash A Jobber e comunque pronto a tornare in p***a magna già all’inizio del 2024 nello show congiunto con la Break Pro Wrestling. Un finale amaro di match, certo... ma un finale di stagione come si deve. VOTO: 8.5/10
Insomma tagliamola corta, ragazzi: la SAJ ci ha regalato due ottimi show di fila, questo è stato certo inferiore a Twinsanity da un punto di vista qualitativo vista anche la proposta più ridotta di incontri, ma sono convinto anche grazie a fonti molto attendibili che l’obiettivo fosse proprio quello di regalarci uno show che servisse più da conferma per alcuni e da “istituzionalizzazione” per altri al fine di cominciare l’anno nuovo col botto. A me va benissimo, dopotutto non ho mai fatto mistero del mio amore per gli show cosiddetti “secondari” da integrare ai big event nei quali la card è parecchio ricca e sicuramente più “vendibile”. Se non siete mai stati ad un loro show, comunque, l’unico consiglio che mi viene da darvi è di recuperare e andarci di corsa. Fino ad allora, have a nice day, bang bang. E ricordate che a marzo viene Gr**go Loco (sono l’unico che ha tirato il boato quando è stato annunciato, fa niente, so di essere uno smanettone).