28/04/2022
“Brutta.
Racchia, cessa, chiavica, ciospa, c***a, cinghiale, scorfano, cofano, paracarro, strega, mostro, nutria. La donna br**ta ha più nomi di Dio. Rutto, tegame, bidone, boiler, citofono, trabògano, copriruota, parafango, busta de fave o de pi**io. Ci sono mille modi per definire una donna che non sia conforme ai parametri estetici correnti, che non abbia un bel viso, una bella pelle, bei capelli, un indice di massa corporea pari o inferiore a 18, massimo 20. Roito, scrondo, cancello, purp’, boda, bueo, ritrécine, scùtu, lario, befana, carampana, scaldabagno, idealstandard.
La maggior parte di questi epiteti non ha un equivalente maschile, neanche quando la parola lo è. Il bersaglio, comunque, sono quasi sempre le donne.”
L’evento con Giulia Blasi, in una Sala Consiliare, a Monterotondo, con capienza ristrettissima - causa Covid. Ci sembra lontano, ma era solo qualche mese fa!
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