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Naima Promotion PROMUOVERE LA MUSICA AFRO-AMERICANA E LE BAND ITALIANE CHE SI RICHIAMANO A QUESTA MUSICA
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Dal 1982 sono passati dal Naima club di Forlì circa 300.000 persone, oltre 7.000 musicisti, tra questi...dei veri miti, circa 300 band giovanili, e...milioni di emozioni!!!

IL PROGRAMMA DEFINITIVO DELLA RASSEGNA PER I 40 ANNI DI JAZZ E BLUES AL NAIMA CLUB I FORLì
06/12/2023

IL PROGRAMMA DEFINITIVO DELLA RASSEGNA PER I 40 ANNI DI JAZZ E BLUES AL NAIMA CLUB I FORLì

IL PROGRAMMA DEFINITIVO DELLA RASSEGNA PER I 40 ANNI DI JAZZ E BLUES DEL NAIMA CLUB
27/10/2023

IL PROGRAMMA DEFINITIVO DELLA RASSEGNA PER I 40 ANNI DI JAZZ E BLUES DEL NAIMA CLUB

22/04/2023

NAIMA E’ UN LUOGO DELL’ANIMA, E SI TROVA A FORLI...

Ero qualche settimana fa a cena con il gruppo storico dello Staff del mitico Naima jazz club, come avviene un paio di volte all’anno, da quando il club ha chiuso la sua attività nel dicembre del 2013, e lancio l’idea di organizzare un grande evento per celebrare nel prossimo autunno i 40 anni del club che ha fatto la Storia della Musica Jazz nella nostra città, nella nostra regione, ma non solo, quando mi sento rispondere da Renato Lombardi, il titolare delle Amplificazioni Lombardi che ci hanno accompagnato in tutti questi anni: “Ma cosa vuoi celebrare, Michele, il Naima è morto e sepolto dai ricordi ormai da più di dieci anni”.

Io rimango per un po’ interdetto, annichilito, stupito, e non riesco a replicare alcunchè, poi ci rimugino tutta la notte e la mattina successiva mi metto davanti al computer e mi vengono fuori questi pensieri che avrei dovuto esprimere a Renato Lombardi e che oggi racconto con questa lettera aperta, attraverso la stampa locale, a tutte quelle migliaia di persone che sono venute ad assistere ai nostri concerti in questi 30 anni, più 10 anni di eventi vari, grazie anche ad alcuni suggerimenti presi in prestito dalla bella prefazione che aveva scritto il prof. Francesco Giardinazzo, dell’Università di Bologna-Forlì, nella prefazione al mio libro “La notte che si bruciò il Jazz”.

Ho portato a Forlì 7.125 musicisti da tutto il mondo e ben 335.000 spettatori amanti del jazz e del blues, e li ho fatti “ appassionare al “Naima”, nome magico ed esotico, tanto più magico ed esotico se pensiamo che è allignato in un angolo tranquillo della Romagna, trasformando il fiume Montone nel Mississippi e la via Emilia nella Route 66 o nella Highway 61. E a questo sogno ci hanno creduto in tanti, eppure l’elenco pare incredibile, inaugurato com’è da Chet Baker, astro splendente di quella musica che ci ha fatto crescere dentro una nostalgia che altrimenti non ci sarebbe, come questo posto, che è il posto naturale di questa nostalgia, dove la musica è stata padrona accogliente e ospitale, dove generazioni di desideri, sogni, vittorie e sconfitte hanno avuto la luce del palcoscenico e i bicchieri per brindare o dimenticare.
La storia importante del Naima è la storia di 30 anni di sfide regolarmente combattute contro ogni evidenza e buon senso. Ma per seguire un sogno, il buon senso e l’evidenza non servono, e se molti si sono premurati di spiegare che i mulini a vento non sono giganti, io i giganti veri li ha portati qui a suonare, mentre agli altri è rimasto solo il ventilare inutile delle loro cautele e niente più.
Il luogo di questa epopea, il Naima appunto, è il segno tangibile ed evidente che la storia e la memoria della musica che davvero ha cambiato gli anni in cui è stata vissuta ed ascoltata è un documento vivente che di anno in anno ha ospitato pagine appassionate, che ha vestito la nostra realtà di abiti altrimenti difficili o impossibili da indossare.
Così, il Naima ha dato senso ad un luogo, cioè al nostro modo di essere che coincide con il nostro modo di vivere, ha fatto di Forlì una città fatta di molte e stratificate piccole metropoli: il Circolo Karl Marx, la prima sede del club, il Ciaika, la Vecchia Stazione, la Taverna Verde, l’affetto di Martin Scorsese e il Liveinvolvo di Vinicio Capossela; la storia di una musica che ha cercato il mainstream è l’ha trovato anche a costo di bilanci in rosso e detriti a frenare la corrente, conti che non tornano e soddisfazioni difficili da raccontare a meno che uno non possa dire “Io c’ero”…

E per concludere questa mia chiacchierata con voi, vi voglio riportare le belle parole della prefazione del prof. Giardinazzo: “ Il Naima deve diventare uno di quei luoghi dell’anima che la gente non deve, a nessun costo, lasciare nel dimenticatoio o permettere che si scontri con difficoltà sempre più ingombranti. Sarebbe come spegnere la musica di una città, lasciando soltanto il rumore confuso e senza scopo che rende sordi e che ci fa scordare che sappiamo ancora sognare e soprattutto che i sogni hanno una musica ben precisa: quella che per 30 anni il Naima ha lasciato scivolare nel cielo sopra Forlì.

Appunto! E’ quello che pensavo io quando ho proposto di celebrare-festeggiare i 40 anni del NAIMA nel prossimo autunno, riproponendo tutta una serie di eventi, al di là delle difficoltà ingombranti che abbiamo dovuto attraversare e che ci hanno costretti a chiudere la nostra attività nel 2013, e farò i salti mortali per poter realizzare, concretizzare questo evento che potrebbe prevedere 40 performances, tra concerti, mostre, convegni, film, video, libri, fumetti, etc…, che renderemo noto quanto prima.

Michele Minisci

Fondatore del Naima club, nell’ottobre del 1983.

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Dal 1982 sono passati dal Naima club di Forlì circa 335.000 persone, 7.320 musicisti, tra questi...dei veri miti, circa 300 band giovanili, e...milioni di emozioni!!! Da alcuni anni siamo collegati con una agenzia di nostri amici di New Orleans, coi quali facciamo promozione ed organizzazione di eventi jazz e blues.

Questi i gruppi Blues passati dal Naima club di Forlì: Eric Burdon, The Animals, North Mississippi All Stars, John Mayall, Roomful of Blues, Marcia Ball, Bruce Cockburn, Kelly Joe Phelps, Mick Taylor, Slow Feet, Albie Donnelly’s, Popa Chubby, Joe Galullo, Rudy Rotta, W.C. Clark, Eugenio Finardi, Fabio Treves, Roberto Ciotti, Paolo Bonfanti, Mississippi Gospel Choir, Dr. Feelgood, Andy J. Forest, Hot Tuna, The Big Brother Olding Company, Duke Robillard, Dave Alvin, Otis Grand, Snowy White, , Eric Sardinas, Spencer Davis Group, Billy Branch, Cooper Terry, Buddy Miles, Andrea Mingardi, Stan Webb’s, Colosseum, Aida Cooper, , Nine Belowe Zero, Vince Vallicelli, Eddy Clearwater, Tolo Marton, Climax, W***y Nile, Cheryl Porter, Willie Murphy, Tom Principato, Charlie Musshelwhite, Bill Perry, Melvin Taylor, Larry Garner, Nick Beccatini, Luciano Federighi, Ernesto De Pascale, Phil Guy, Joe Durso, Rick Margitza, Tammy Mc Cann, Joe Ely, John Hammond, Sonny Rhodes, Odetta, Alvin Lee, Bettye Lavette, Guitar Crusher, Corey Harris, Keith B. Brown, Joe Bonamassa, Bob Brozman, Sue Folley, Ginger Leigh, Candye Cane, Ana Popovic, Ray Wilson, Steven Clark, Osanna e David Jackson (Van der Graaf Generator), Eileen Rose, Michael McDermott, Sugar Blue, Otis Grand, Sax Gordon, , Robben Ford, Andy White, Tom Russel, Eric Taylor, Jason Reed, Billy Joe Shaker, Lurie e Carey Bell, Commander Cody, Say Zuzu, Savoy Brown, Calvin Russel, Bettie Lavette, Phil Cody, Eric Woods, , Walter Trouht, Louisiana Red, Steve Earle, Mick Abrams, Arthur Miles, Billy Gregory, Guido Toffoletti, The Holmes Brothers, Paul Lamb, Billy Branch, Tammy McCann, Noel Reding, Otis Grand, Felicia Hasty, Chester Wilson, Mike Anderson, Ron Sexsmith, Barbara Carr, Barbara Walker, Marc Abrams, Mark Egan, Irma Thomas, Sharrie Williams, Dave Taylor, Doug Jay, Gary Willis, James Thompson, The Black Roses, China Berry, Billy Gregory, Steve Wynn, The Friendly Travelers, Charlie Wood, The Big Dawgs, Lost Tribe, Melissa Walker, Adrianne West, John Henry, China Berri, Ranzie Mensha, Linda Young, Beverly Watson, Mitch Woods, Vermenton Plage, Johnny Mars, Bill Thomas, Benoit Blue Boy, Elton Dean & Harry Beckett, Paul Orta, Stevenson Clark, Sea of Cortez, The Barefoot, , Marianne Gray, Preston Reed, Danny Bryant, Lisa Manara, Shamekia Copeland, and more ….