01/02/2024
Ti salutiamo così.
Quando fu l’ora
gli orologi avevano avevano perduto la voce
la pietra lunare del cui bagliore
sinistro s’era nutrito il mio esilio
scivoló in mare dove qualcuno
un giorno la troverà, qualcuno che invidio
perché sarà come me triste e ilare
quand’io non potrò più esserlo. Camminerà sulle rive
dei miei pensieri di ora
credendo d’essere solo, solo e diverso,
e un giorno, dopo una pioggia in una grotta del cielo
vedrà un celeste limpido e disperato
e lì potrebbe scorgere, mestamente confuse,
le tracce dei miei passi nell’infinito.
Vittorio Bodini