Chi siamo. Cominciamo col dire che COMICON รจ sopratutto una parola, uno stato dโanimo, un sostantivo che spesso si fa anche attributo: Passione. ร il segno distintivo, la caratteristica vincente, lโelemento scatenante e condizionante; una dedizione, un trasporto, un sentimento, che naturalmente parte con il Fumetto, primo grande motore di tutto il Salone, per poi allargarsi a tutti le sezioni di cui รจ composto il festival partenopeo, di cui vorrei provare a tracciare una breve storia, molto personale.
Passione, dunque, quella che muoveva un gruppetto di ragazzi napoletani, lettori e conoscitori del medium, che si fondono in forme associative, per poi aprire anche un piccolo comic-store nel centro storico di Napoli, dove catalizzano lโattenzione di altri appassionati. Siamo nella metร degli anni โ90, tempi strani anche per il Fumetto, di grande fermento, ma anche di profonde trasformazioni, si direbbe โgenerazionaliโ. Pazienza e Micheluzzi non ci sono piรน, autori protagonisti, a Napoli, di una felice stagione di festival e fiere, che perรฒ sono oramai un ricordo da troppi anni, lasciando un โvuotoโ culturale molto sentito.
La passione, dunque, รจ quella che muove il circa 25enne Claudio Curcio; รจ lui che gestisce la fumetteria, e che prova a movimentare le acque stagnanti della nostra cittร , nellโambito culturale scelto, ovvero quello della Nona arte, invitando autori, gestendo riviste, credendoci, insomma. E partecipando a molti festival, soprattutto alla storica Lucca Comics, da cui torna immancabilmente con in testa la magnifica idea di voler provare a realizzare anche nella cittร partenopea un evento di fumetti, guardando (sin dal nome che sarร poi scelto!) anche a esperienze dโaltri continenti, e con ambizione magari addirittura superiore, sicuramente per quel che riguarda lโofferta culturale,
COMICON, la scintilla creativa, lโidea, il sogno, รจ tutta lรฌ.
Come fare, cosa fare? La fumetteria diventa il primario centro di reclutamento di appassionati e volontari, di clienti nel frattempo diventati abituali frequentatori del negozio, anche solo per incontrarsi, scambiarsi informazioni (parliamo di un mondo senza ancora tanti forum, blog, facebook, etc.), condividere la passione, tra disegnatori, autori, qualche critico e operatore del settore, ma anche semplici lettori, come il sottoscritto, con la sua compagna diciamo omonima.
A tutti Claudio propone di mettere in campo le proprie competenze, per un evento importante, che doveva subito partire con il piede giusto, con unโidea diversa, con un elemento distinguibile.
Il nome, il logo (omaggio di Stefano Mandolese), la grafica, il programma, la promozione, tutti fattori di lavoro volontario e, anche qui, fatti con passione. Ma la vera svolta fu la location, il fattore in piรน di cui si parlava, individuata nel Castel SantโElmo, il punto piรน alto di Napoli, ma anche il piรน lontano nella โpercezioneโ dei napoletani, che ne hanno sempre sottovalutato le potenzialitร espressive. Sono e saremo sempre grati allโallora Soprintendente Nicola Spinosa, per quella che io definisco una grande lungimiranza, ovvero comprendere che dare un monumento storico a un pugno di appassionati di Superman (e di Spiegelman) poteva portare tantissime facce giovani in un maniero del โ400. E quella del 1998, la prima, in un umido ottobre, tra ingenuitร logistico-organizzative e mancanza di esperienza (passai una notte chiuso in quel Castello medievale, da solo!), con degli ospiti e mostre prestigiose (Mattotti, Sacco, Martin), fu unโedizione memorabile, molto apprezzata dal pubblico, dagli operatori, dai partecipanti e dalla critica.
E fallimentare. Economicamente.
Davvero un bagno finanziario che ricadde sulle nostre spalle, con strascichi contabili e psicologici che non starรฒ qui a rimembrare. E chiunque, con un poโ di sale in zucca, si sarebbe fermato lรฌ; e infatti molti lo fecero. Ricordo distintamente quando ci ritrovammo, dopo vari mesi, attorno a un tavolo, Claudio e noi, alino&alina: ci guardammo e dicemmo: โbeh, riproviamoci!โ.. e con un manipolo di pazzerelli, Alessandro, Costantino, Antonio, Mariella, lโabbiamo fatto davvero, dalla seconda edizione, nel 2000, a Villa Pignatelli, con il grande Enki Bilal, e poi per tanti anni alla sede naturale del Castel SantโElmo.
Ossessionati da un lato dallโaspetto economico, tra budget risicati e speranze di risorse entranti, sempre protesi a sanare i debiti accumulati negli anni, oltre ad aspettare finanziamenti istituzionali (โbenedettiโ, sia chiaro) che arrivavano da un anno allโaltro, senza grandi certezze, costringendoci a โstraordinarieโ nottate, abbandono di qualunque vita sociale, mesi e mesi di pizze per cena davanti allo schermo. Ma, dallโaltro, dritti verso il grande sogno che avevamo, ovvero quello di affrancare il Fumetto dallโessere mero intrattenimento per bambini o per otaku, senza valenza artistica, senza cura nelle esposizioni, senza professionalitร nellโofferta estetica, culturale ed anche didattica.
Tutto questo ovviamente grazie alla possibilitร di avere altre entrate, perchรฉ sicuramente del Salone non รจ riuscito a โviverciโ nessuno per molti anni, almeno per un lungo e forse anche โnaturaleโ (si dice โstartupโ, ho poi imparato) periodo che รจ durato anche oltre un decennio. Nel frattempo la grande famiglia dellโAssociazione COMICON, dai soli 3 partecipanti iniziali, si allargava a tanti bravissimi amici e professionisti, chiaramente parlo di Alessandro su tutti, di Luca Boschi, uno dei massimi esperti al mondo di fumetto, che sin dal 2001 ha creduto nel nostro progetto e ci ha accompagnati per molte edizioni, ai tantissimi collaboratori di cui non farรฒ i nomi perchรฉ rischio di tralasciare qualcuno di importante.
Negli anni, intanto, la piccola manifestazione prima (anche unica) del Sud Italia diventava uno dei maggiori Saloni del Fumetto (e del Cinema e Animazione, del Gioco e Videogioco, e di molte altre โanimeโ che chi conosce COMICON apprezza e segue) al mondo, con una rete di collaborazioni internazionali di altissimo profilo, un numero infinito di ospiti avvicendatisi nelle 16 edizioni, una quantitร esorbitante di tavole originali e cornici esposte e spostate su e giรน per le anguste scale del Castello prima e alla piรน comoda Mostra, ora.
Ed un seguito di appassionati e fan che รจ cresciuto cosรฌ tanto, in una progressione enorme e anche inaspettata, da โcostringerciโ a dover abbandonare il maniero antico, che non ci conteneva piรน, per riposizionarci nei grandi spazi della Mostra dโOltremare di Napoli, nel quartiere di Fuorigrotta, dove siamo da circa 5 anni, continuando a aumentare esponenzialmente il nostro pubblico, in quello che ormai viene atteso in cittร come una grande โfestaโ. Una โcrisiโ di crescita che abbiamo sempre cercato di gestire al meglio, magari sbagliando, a volte, ma sempre con grande buona fede e mantenendo la Passione di cui sopra.
Nel frattempo la struttura di COMICON รจ anchโessa cresciuta, siamo ora un cooperativa di nome VisioNa, e ora con noi ci sono Antonella, Noemi, Emanuele, Carlo, Paolo tutto il grande entourage di Peppone e Legacy, e poi ancora Lorenzo, Glauco, Peppe, Roberto, Walter, Marcello, Raffaele, Davide e tantissimi altri nomi e collaboratori oscuri e preziosi. Le nottate si fanno lo stesso, le feste si saltano lo stesso, le responsabilitร sono cresciute, perรฒ ora tutto si affronta con un altro passo.
Il successo di COMICON รจ innegabile, tangibile e certificato dai numeri e dalla considerazione cittadina e nazionale; ed in questi casi si rischia di oscillare tra la voglia di glorificare questโaffermazione, ed invece il contrastante bisogno di far sapere e comprendere a tutti che le difficoltร sono state e sono ancora tante, sia economiche che strutturali, in questa nostra meravigliosa ma difficilissima cittร partenopea, da cui, testardamente, continuiamo a non andare via, verso rifugi piรน comodi e forse redditizi, per continuare qui il sogno di Claudio, e la passione che tutti hanno imparato ad apprezzare.
alino