26/06/2024
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I L
B I C E R I N
T O R I N E S E ..Mi ero spinto sino a uno dei luoghi leggendari della d’allora. Vestito da gesuita, e godendo con malizia dello stupore che suscitavo, mi recavo al Caffè Al Bicerin , vicino alla , a prendere quel bicchiere, odoroso di latte, cacao, caffe e altri aromi. Non sapevo ancora che del avrebbe scritto persino Alexandre Dumas, uno dei miei eroi, qualche anno dopo, ma nel corso di due o tre scorribande in quel luogo magico avevo appreso tutto su quel nettare... La beatitudine di quell’ambiente dalla cornice esterna in ferro, i pannelli pubblicitari ai lati, le colonnine e i capitelli in ghisa, le boiseries interne di legno decorate da specchi e i tavolini di marmo, il bancone dietro al quale spuntavano i vasi, dal profumo di mandorla, di quaranta tipi diversi di confetti... Mi piaceva pormi in osservazione in particolare la domenica, perchè la bevanda era il nettare di chi, avendo digiunato per prepararsi alla comunione, cercava conforto uscendo dalla Consolata - e il bicerin era ricercato in tempo di digiuno quaresimale perchè la cioccolata calda non era considerato cibo.
Ipocriti. Ma, piaceri del caffe e del cioccolato a parte, ciò che mi dava soddisfazione era apparire un altro: il fatto che la gente non sapesse chi ero davvero mi dava un senso di superiorità. Possedevo un segreto.
Umberto Eco || .1763.torino || Torino
☝️Un’esperienza da fare almeno una volta nella vita, in alternativa non ti puoi definire un se non conosci il sapore antico di questa bevanda…non basta solo il classico Gianduiotto 😉
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