27/04/2023
Era il dicembre 1946, a Roma una donna, vestita sobriamente, con il volto triste, entrò in un negozio, si avvicinò al padrone e umilmente, gli chiese se poteva prendere quegli alimenti a credito. Con delicatezza gli spiegò che suo marito era un mutilato di guerra e non poteva lavorare, e i loro sette figli avevano bisogno di cibo. Il padrone non accettò e le intimò di uscire dal negozio. Conoscendo la reale necessità della sua famiglia la donna supplicò: «Per favore, signore, glielo pagherò non appena posso». Il padrone ribadì che non poteva farle credito, e che lei poteva rivolgersi a un altro negozio. In piedi, vicino al banco, si trovava un giovane sacerdote malvestito che aveva ascoltato la conversazione tra il padrone del negozio e la donna. Egli si avvicinò e con un accento straniero disse al padrone del negozio che avrebbe pagato quello che la donna avrebbe preso per il bisogno della sua famiglia. «Chi mi garantisce che voi abbiate la somma sufficiente per pagare ciò che vorrebbe la signora?», esclamò con tono villano il negoziante, evidentemente temendo di non essere pagato da quel sacerdote vestito così poveramente. Allora il sacerdote insistette:
«Facciamo così. La signora metterà la sua lista della spesa sul piatto della bilancia, e io le pagherò tanta merce quanto pesa la sua lista». «Va bene!», esclamò il negoziante con un ghigno, evidentemente certo di prendersi gioco di quel prete, sapendo che un pezzo di carta, indipendentemente da ciò che vi fosse scritto, non può pesare più di qualche grammo. «Mettete pure qui la vostra lista!», intimò alla donna. La donna esitò un attimo e, chinando la testa, cercò nel suo portafoglio un pezzo di carta, vi scrisse su qualcosa e poi posò il foglietto sul piatto della bilancia. Gli occhi del padrone e dei presenti si dilatarono per lo stupore, quando videro il piatto della bilancia, dove era stato posato il biglietto, abbassarsi di colpo e rimanere abbassato. Il padrone del negozio, fissando la bilancia, disse: «E’ incredibile!», Il giovane sacerdote sorrise, e il padrone cominciò a mettere sacchetti di alimenti a caso sull’altro piatto della bilancia, come se già sapesse cosa serviva alla donna. Pur continuando a mettere molti alimenti, il piatto della bilancia non si muoveva, fino a che si riempì. Solo quando quest’ultimo fu pieno di tutto ciò che la signora desiderava, i due piatti tornarono perfettamente in equilibrio. La donna mise tutto nella sua sporta, ringraziò il sacerdote e uscì dal negozio. Solo allora il negoziante prese il foglietto di carta, e quando lo lesse restò ancora più confuso. Non era una lista della spesa! Era una preghiera, che diceva: «MIO DIO, TU CONOSCI LA MIA SITUAZIONE E SAI CIÒ DI CUI HO BISOGNO. METTO TUTTO NELLE TUE MANI!». Il giovane sacerdote sorrise, e consegnando una banconota da 50 lire, disse al padrone: «Ora sappiamo quanto pesa una preghiera».
Karol Wojtyla (da un episodio reale della sua vita)