24/01/2024
Eh, ma Il Collettivo che fa?
Aspetta il suo turno!
Rugterra tocca a te!
Conoscete già il motto:
“Per il Re, per la patria, per la gloria”
Ma se vi dicessi che qualcuno ha fatto arrivare ai miei occhi da postatore social ciò?
"Il Re guardò il suo specchio, diede un ordine, aspettò conferma, loro annuirono".
Chissà cosa vorrà mai dire. Va beh! Passiamo alla presentazione.
Si tratta di una monarchia feudale al centro-sud del continente. Il territorio è segnato dal vulcano spento "Rug", attorno al quale sorge la capitale.
La società, rigidamente stratificata in caste nobiliari, mostra una profonda riverenza verso il "Re Nero", detto anche il "Signore del Vulcano", tanto che esiste un rito obbligatorio di pellegrinaggio verso la capitale per omaggiare il sovrano.
Il figlio primogenito guida la Polizia Armata e la Polizia Segreta.
Cinque baroni e i loro sottoposti gestiscono il territorio.
La legge è severa, punendo la mancanza di rispetto alle casate nobiliari con schiavitù o tortura. Nessuno vorrebbe finire nel "Formicaio": la prigione sospesa, situata sopra un lago acido, da cui è impossibile fuggire.
La vita quotidiana è permeata dalla magia, la ricerca e l'uso delle arti magiche sono ampiamente promosse. Di qualsiasi tipo.
La morte è un rituale solenne, con il defunto messo in posizione fetale e un oggetto significativo posato tra le mani. La cerimonia, guidata da un membro della fazione, si conclude con la testa che, dopo essere stata tenuta dal cerimoniante tra le mani, viene lasciata, simbolo dell'uscita dal mondo terreno.
In Rugterra, l'onore, il dovere verso la patria e la magia sono tessuti nella quotidianità, creando una società stratificata, ma fortemente devota al Re Nero e al suo regno.
Per maggiori informazioni scaricate il relativo file PDF: urly.it/3zqby