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Italia, territorio unico sul panorama mondiale e se pensiamo al vino, l’eccellenza in assoluto, tutto da scoprire. Grazi...
19/05/2022

Italia, territorio unico sul panorama mondiale e se pensiamo al vino, l’eccellenza in assoluto, tutto da scoprire. Grazie a persone che hanno interesse, passione e cultura del vino, ho avuto il piacere di degustare i vini di una cantina che si colloca su un territorio storico da sempre vocato all’allevamento della vite; la si trova a Vignanello, paese in provincia di Viterbo, molto particolare parte della struttura ricavata da grotte in pietra, ottimo ambiente per la maturazione del vino. Le viti di Sangiovese e Ciliegiolo si trovano a 350 msl per un allevamento complessivo di 3 ettari, la cura e il rispetto della natura fanno parte della filosofia aziendale, e degustando i loro vini si percepisce in maniera netta e precisa. Le colline e le ampie pianure, senza dimenticare le caratteristiche si un territorio vulcanico, regalano a Sangiovese Ciliegiolo le condizioni migliori per l’allevamento della vite e per la maturazione del frutto. Il “Mosaico” è il vino che ho degustato, ottenuto da un blend di sangiovese e ciliegiolo, da sempre vitigni affini per la produzione di grandi vini e anche in questo caso capaci di sorprendere per caratteristiche organolettiche, sensoriali e tattili che si discostano da ciò che fino ad ora avevo incontrato. Il colore è di impatto, si presenta nel bicchiere con un bel rosso rubino brillante e una capacità tintorea non indifferente di buona consistenza e gli archetti che si sviluppano all’interno del bicchiere fanno presagire una certa alcolicità, al naso si percepiscono sentori di ciliegia e viola, tipici del varietale, ma è l’impatto gustativo che ci riporta al terroir: piacevole freschezza, delicata speziatura e buona persistenza, rendono il Mosaico un vino piacevole di facile beva, nonostante la struttura e i 14 gradi di titolo alcolometrico volumico, si chiude con un tannino importante e equilibrato, mai invasivo. Gli abbinamenti possono essere diversi ma sicuramente di grande struttura, i piatti locali a base di carne o pasta si addicono perfettamente. Un vino con un’impronta diversa che ci ha permesso di apprezzare e conoscere una zona vitivinicola da sempre vocata al vino.

Senza di lui i brindisi di capodanno non sarebbero stati così!Senza di lui la spumantistica italiana non sarebbe tra le ...
31/12/2021

Senza di lui i brindisi di capodanno non sarebbero stati così!
Senza di lui la spumantistica italiana non sarebbe tra le più rinomate e rispettate del mondo!
Il 2021 si chiude con l'addio di una grandissima persona.
Ci auguriamo e vi auguriamo che il 2022 possa essere pieno di soddisfazioni e belle notizie!
E questa notte...brindiamo italiano!!!!!

#2022

Un carissimo augurio a tutti dal team di .stappo 🎄🎄🎄🎄Tanti brindisi felici con i vostri cari 🍾🍾🍾🍾🍾🍾🍾🍾🍾🍾🍾🍾🍾🍾
25/12/2021

Un carissimo augurio a tutti dal team di .stappo 🎄🎄🎄🎄
Tanti brindisi felici con i vostri cari 🍾🍾🍾🍾🍾🍾🍾🍾🍾🍾🍾🍾🍾🍾

Prima di augurarvi Buon Natale vi ricordiamo di non perdervi la diretta di lunedì 27 alle 14.00 sul canale fb di  dove  ...
24/12/2021

Prima di augurarvi Buon Natale vi ricordiamo di non perdervi la diretta di lunedì 27 alle 14.00 sul canale fb di dove sommelier di .stappo vi accompagnerá nella ricerca delle migliori bollicine per brindare al nuovo anno.
Si parlerà di bollicine italiane, delle differenze di produzione e degli abbinamenti migliori.
Da non perdere!!!🍾🍾🍾🍾


#2022

Lo apriamo o non lo apriamo??Bel dilemma.....ma alla fine abbiamo apprezzato un grande  .Classe, intensità e struttura p...
01/11/2021

Lo apriamo o non lo apriamo??
Bel dilemma.....ma alla fine abbiamo apprezzato un grande .
Classe, intensità e struttura per questo Ville Rustiche 2011 del nostro carissimo amico

É SOLO QUESTIONE DI TEMPO.Difficile aspettare anni prima di degustare un vino che sai già essere straordinario, ma se vu...
17/10/2021

É SOLO QUESTIONE DI TEMPO.

Difficile aspettare anni prima di degustare un vino che sai già essere straordinario, ma se vuoi scoprirne i profumi, le note, le sfumature più evolute devi attendere e cogliere l'attimo!
Lo Albareda di racchiude l'essenza di un territorio vocato alla viticoltura vera.
Il tempo lo ha levigato, affinato, regalando note di confettura di lampone, rosa essiccata, vaniglia, e tabacco da p**a. In bocca la potenza diventa elegante, morbida, con un tocco di acidità.
Finale lungo di liquirizia e noce moscata.
Assieme alla polenta di mais rosso della formano un connubio perfetto.

Un omaggio ad un territorio fantastico dove peró il   é secondario.Il   é patria dell    e l'azienda Giovanni Almondo ne...
10/10/2021

Un omaggio ad un territorio fantastico dove peró il é secondario.
Il é patria dell e l'azienda Giovanni Almondo ne é un caposaldo con il suo Bricco delle Viole.
Sará anche secondario ma questo Bric Valdiana 2010 é un espressione pura e viva del nebbiolo piemontese.
Elegante, di corpo, profumato.
Un signor vino, un produttore eccellente, una terra unica.

Finalmente siamo tornati!!!Con una bellissima degustazione in stile   Luca e Mariagrazia hanno intrattenuto i commensali...
18/07/2021

Finalmente siamo tornati!!!
Con una bellissima degustazione in stile Luca e Mariagrazia hanno intrattenuto i commensali con una degustazione dal tema "i vini vulcanici".
Il risultato è stato ottimo ( ovviamente....😎 ) Ma la soddisfazione più grande è quella di poter condividere insieme la passione per il vino!
E questo sarà solo l'inizio.....

Buona Pasqua dal team .stappo 🐰🐣💐
04/04/2021

Buona Pasqua dal team .stappo 🐰🐣💐



A volte basta soltanto aspettare....
28/03/2021

A volte basta soltanto aspettare....

Semplicemente...BUON NATALE!
25/12/2020

Semplicemente...BUON NATALE!

Le confezioni non finiscono mai...Speriamo, anzi, VOGLIAMO accontentarvi tutti! info@stappo.wine per il listino e pochi ...
10/12/2020

Le confezioni non finiscono mai...
Speriamo, anzi, VOGLIAMO accontentarvi tutti!
[email protected] per il listino e pochi giorni per garantire le consegne.
Christmas Is coming!!🎄🍾🎁

Toscana per Natale?? No problem...Mandaci una mail a info@stappo.wine e richiedi anche tu il nostro listino speciale!Chr...
07/12/2020

Toscana per Natale??
No problem...
Mandaci una mail a [email protected] e richiedi anche tu il nostro listino speciale!
Christmas Is coming...🎄🎄🍾🍾




Ed eccoli finalmente!!! I primi panettoni di   stanno per essere infornati.Per degustarli assieme ad una bottiglia selez...
27/11/2020

Ed eccoli finalmente!!! I primi panettoni di stanno per essere infornati.
Per degustarli assieme ad una bottiglia selezionata da noi di .stappo 🍾🍾 vai su www.foodjoy.it : scegli il gusto e la bottiglia che preferisci.
Riceverai entrambi a casa tua! 🎁🎁
Christmas Is coming 🎄🎄🎄

CHRISTMAS IS COMING! 🎄🎄Noi di .stappo stiamo già preparando le prime confezioni.Se vuoi ricevere anche tu il nostro cata...
24/11/2020

CHRISTMAS IS COMING! 🎄🎄

Noi di .stappo stiamo già preparando le prime confezioni.
Se vuoi ricevere anche tu il nostro catalogo manda una mail a [email protected]

Colori d'autunno...
11/11/2020

Colori d'autunno...

Il caos ordinato.
25/10/2020

Il caos ordinato.

GUADO AL MELO – Bolgheri Rosso Superiore ATIS 2009 DOCQuando l’attesa non è vana…quante volte abbiamo stappato bottiglie...
13/10/2020

GUADO AL MELO – Bolgheri Rosso Superiore ATIS 2009 DOC

Quando l’attesa non è vana…
quante volte abbiamo stappato bottiglie troppo presto e non abbiamo potuto godere a pieno dei suoi profumi e del suo gusto? E quante volte invece ci siamo accorti solo per caso che quella bottiglia è rimasta per anni in cantina e ci domandiamo se non è il caso di utilizzarla per sfumare le scaloppine? In questo caso abbiamo la fusione dei quesiti ed il risultato è questo meraviglioso Bolgheri!
Di Bolgheri ne abbiamo già parlato e vogliamo soffermarci sul vino prodotto dall’azienda Guado al Melo dei Prof. Attilio e Michele Scienza. Un blend di Cabernet sauvignon, Cabernet franc e Merlot provenienti da micro parcelle, lavorate vinificate separatamente. L’affinamento in legno è di 2 anni in legno nuovo e segue un altro anno in bottiglia prima della messe in commercio.
Questi anni hanno fatto bene ad Atis donando un naso intenso ma gentile fatto di confettura di mora e lampone, peperone ed eucalipto per poi passare al pepe e vaniglia. In bocca un tannino presente avvolge il palato mentre la buona freschezza e la sua sapidità ci ricordano le origini “costiere” del vino; un finale lungo e caldo fanno si che questo vino lo si può abbinare a piacere ad un secondo piatto di carne succulento come spezzatini e brasati.
Insomma, il tempo è amico solamente di chi produce vini di qualità!
Il Team STAPPO

Altra "storica" cantina per .stappo in quel di Bolgheri. è l'eccezione...è l'esaltazione del monovitigno nella mecca del...
11/09/2020

Altra "storica" cantina per .stappo in quel di Bolgheri.
è l'eccezione...è l'esaltazione del monovitigno nella mecca del taglio bordolese.
Il Bolgheri Rosso ( unico taglio aziendale ) si presenta pronto con note erbacee e di frutta rossa matura con note lievi di cacao, in bocca è fresco, minerale e leggermente sapido.
Il Paleo è la cantina ( Cabernet Franc )! Ogni gesto del calice rivela profumi nuovi: viola, eucalipto, menta, liquirizia, sottobosco, rosa essiccata; in bocca è caldo, setoso, dal tannino presente, persistente, finale lungo e leggermente sapido.
Lo Scrio è per chi vuole osare...uno Syrah gentile dove la speziatura ed il chiodo di garofano sono pari alle note minerali. Spicca una gran freschezza in bocca.
Vini eleganti, armonici...unici!

Dopo le vacanze di agosto dove si va??? A Bolgheri!!! Non potevamo iniziare meglio con la visita allla  Una delle cantin...
08/09/2020

Dopo le vacanze di agosto dove si va??? A Bolgheri!!! Non potevamo iniziare meglio con la visita allla
Una delle cantine più "antiche" del bolgherese ( tanto da iniziare a produrre il Grattamacco come vino da tavola! ). Tradizione e rispetto per l'ambiente sono i dettami di questa cantina. Un Vermentino unico per struttura e persistenza, l'Alberello corposo dal tannino ben presente con un naso erbaceo e di liquirizia, il Grattamacco sempre un gran vino armonico e complesso.
Una garanzia di qualità che dura da decenni! Meritava proprio una visita!

“LA DEGUSTAZIONE DEL WEEK-END”Attems Friulano Collio DOC 2016Siamo giunti al terzo e conclusivo incontro con i vini dell...
26/07/2020

“LA DEGUSTAZIONE DEL WEEK-END”

Attems Friulano Collio DOC 2016
Siamo giunti al terzo e conclusivo incontro con i vini della cantina Attems, raccontata e descritta ampiamente negli articoli delle scorse settimane.
Come ultimo vino in degustazione abbiamo scelto e lasciato il posto al più rappresentativo della zona del Collio… e forse il più discusso, viste le vicissitudini legate al nome:
Friulano o Tokaj Friulano??
E’ dal 1993 che la disciplinare indica per noi italiani la denominazione FRIULANO ma non possiamo dimenticare che per secoli è stato chiamato Tokaj Friulano. Per questioni più politiche che di tradizione si è dovuto discutere a chi concedere il nome Tokaj.
Ebbene..è’ spettato agli ungheresi poter chiamare Tokaj il proprio vino…… ma a noi poco importa di chiamare un prodotto in un modo o nell’altro…..una volta degustato lo riconosciamo in tutta la sua espressione olfattiva e gusto-olfattiva come i vini di questo meraviglioso terroir.
Il Friulano Collio DOC 2016 di Attems rappresenta a pieno il vino bianco del Friuli, anche se con qualche anno di riposo in bottiglia in più, esprime carattere e ricchezza dal primo impatto olfattivo e trova corrispondenza in bocca regalando note minerali uniche in termini di persistenza con sfumature fruttate che ricordano l’albicocca matura.
Un vino che non stanca mai e che dimostra versatilità in abbinamento a piatti di carni bianche e primi piatti di pesce e non solo. Dimostrazione di qualità di un vitigno che ha segnato la storia dei vini bianchi italiani e poco importa se non sarà più un Tokaj…per noi sarà sempre il nostro fantastico Friulano!!!
Così si conclude il trittico dei vini Attems, diversi tra di loro, ma accumunati da un filo conduttore che il produttore ha saputo valorizzare….il territorio del Friuli.
A presto e…buone vacanze!!!

Il Team di STAPPO

Il miglior metodo classico d’Italia? Per gli inglesi è l’Alta Langa.Gli inglesi non hanno dubbi: il miglior metodo class...
22/07/2020

Il miglior metodo classico d’Italia? Per gli inglesi è l’Alta Langa.

Gli inglesi non hanno dubbi: il miglior metodo classico d’Italia è l’Alta Langa. Le bollicine piemontesi guidano in solitaria la classifica “Premium Italian Sparkling Wines” di Decanter, la più autorevole testata di critica enoica in Uk. Il Il panel di esperti ha analizzato vini metodo classico provenienti da Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia, da tutte le denominazioni storiche come la stessa Alta Langa, il Trentodoc, la Franciacorta e non solo. E dei 95 vini degustati, i due migliori, gli unici giudicati “outstanding” (entrambi con 95 punti su 100) sono stati il Millesimato Brut Alta Langa 2016 di Deltetto e Millesimato Extra Brut Alta Langa 2016 di Marcalberto, e molti altri sono quelli più quotati.
E’ certamente un grande riconoscimento per il “Piemonte con le bollicine” che in pochi anni ha saputo affermarsi in un mercato affollato e molto agguerrito. Un plauso va al consorzio che ha saputo supportare e tutelare i produttori affiancandoli in tutte le fasi, soprattutto quella commerciale e del marketing. Un altro metodo classico italiano da annoverarsi tra le eccellenze mondiali.
Adesso le Langhe non saranno solo Barolo, Barbaresco, tartufo e nocciole ma anche bollicine, segno di un settore legato alle proprie tradizioni ma che guarda al futuro e all’innovazione.

Il Team STAPPO

“LA DEGUSTAZIONE DEL WEEK-END”ATTEMS PINOT GRIGIO VENEZIA GIULIA IGT 2016I primi testi sul Pinot risalgono al III-IV sec...
19/07/2020

“LA DEGUSTAZIONE DEL WEEK-END”

ATTEMS PINOT GRIGIO VENEZIA GIULIA IGT 2016

I primi testi sul Pinot risalgono al III-IV secolo d. C.. In quest’epoca si trovano tracce in numerosi scritti che fanno riferimento all’imperatore Costantino e agli abitanti della città di Autun nella zona della Cote de Nuits in Borgogna. In particolare, si legge di un vigneto divenuto famoso per la sua altissima qualità. Stiamo parlando appunto del Pinot, chiamato così per la forma a “pigna” dei suoi grappoli.
Le varietà di uve pinot sono diverse e posso essere a bacca nera e a bacca bianca: pinot nero, pinot meunier, pinot bianco e pinot grigio. Il Pinot si è diffuso in molte zone europee come l’Alsazia, la zona del Reno in Germania e sulle pendici delle Alpi Svizzere e Italiane.
Il particolare in Italia, il grande successo avuto in Veneto e Friuli ha offuscato negli anni la produzione di vini da vitigni a bacca rossa, prediligendo Pinot Bianco e Pinot Grigio!
Il Pinot grigio, che oggi degusteremo per voi, è una varietà di uva molto interessante. Tipicamente vinificata in bianco ma se lasciato a contatto con le bucce da un colore ramato.
Di carattere generoso, strutturato, rotondo e lungo in bocca, presenta aromi complessi di sottobosco, a volte leggermente affumicati o floreali.
Oggi vogliamo dedicarci ad un pinot che arriva dal meraviglioso terroir friulano del Collio. Siamo in provincia di Gorizia in un territorio a 60 metri sul livello del mare e a pochi chilometri dall’Adriatico, un contesto davvero interessante per l’allevamento della vite e la maturazione delle uve. In questo territorio la cantina Attems ha trovato la giusta dimora.
Il Pinot Grigio 2016 di Attems si presenta alla vista di un color giallo dorato chiaro, molto luminoso e con leggeri riflessi verdolini. L’impatto olfattivo è invitante e di buona intensità: note floreali fini ed eleganti, biancospino e acacia.
In bocca è suadente, buona freschezza e una notevole sapidità si bilanciano in un finale lungo e persistente, buona corrispondenza gusto-olfattiva.
Un vino versatile, per tutte le occasioni, da gustare come aperitivo, primi piatti e pietanze a base di pesce ma non disdegna l’abbinamento con carni bianche.
Il viaggio nel Collio e nella cantina Attems continua…

Il Team STAPPO

I racconti di Mari - La storia del vino e della viticoltura in un percorso a ritroso nel tempo, dalle origini alla web s...
15/07/2020

I racconti di Mari - La storia del vino e della viticoltura in un percorso a ritroso nel tempo, dalle origini alla web society.

IL VINO E GLI ANTICHI EGIZI
Chi l’avrebbe mai detto che ancor prima che in Grecia, fu in Egitto che si iniziò a produrre vino.
Con ogni probabilità i primi vini giunsero nella terra dei faraoni grazie al fiorente scambio commerciale che esisteva fra la Palestina e l’Egitto.
In questa terra divenne ben presto la bevanda alcolica riservata alle classi nobili, ai sacerdoti e ai faraoni che lo usavano per il loro banchetti e nei riti religiosi. Venivano prodotti vini rossi, bianchi, dolci e anche mescolati. Sono proprio gli Egizi i primi a creare dei sistemi di allevamento della vite.
I geroglifici e le pitture ritrovate su giare e tombe rappresentano una preziosa fonte di queste informazioni.
Anche Tutankhamon era solito bere vino! Nel suo corredo funerario sono state rinvenute trenta anfore chiuse e sulle quali erano incisi i dati relativi al contenuto, all’anno di produzione, alla provenienza e al nome del produttore del vino. E’ grazie anche a questi ritrovamenti che gli archeologi sono stati in grado di datare gli anni del suo regno.
Ma questi sono anche gli albori dell’etichettatura! Incredibile ma è proprio così.

Il vino e la cultura dei popoli, un percorso privilegiato per indagare la nostra storia.

Il Team STAPPO

“LA DEGUSTAZIONE DEL WEEK-END”ATTEMS RIBOLLA GIALLA VENEZIA GIULIA IGTAttems: un punto di riferimento della storia del v...
12/07/2020

“LA DEGUSTAZIONE DEL WEEK-END”

ATTEMS RIBOLLA GIALLA VENEZIA GIULIA IGT

Attems: un punto di riferimento della storia del vino in Friuli Venezia Giulia.
La letteratura del luogo ci riconduce al primo documento che attesta i possedimenti di terre vocate alla viticoltura in Collio da parte della dinastia Attems già nel1106!!!
Nello specifico, i primi vitigni che hanno scritto la storia del territorio e della cantina sono la Ribolla Gialla e il Refosco registrati nei libri mastri del 1764, vitigni che esprimono il carattere e la personalità di un territorio difficile ma dalle grandi potenzialità...
Dobbiamo ringranziare il conte Douglas Attems, a lui dobbiamo il merito di aver fondato nel 1964 il Consorzio dei vini Friulani....molto social per il mondo attuale!!!
Dal 2000 Attems è di proprietà della famiglia Frescobaldi che continua a guidarla nel rispetto delle sue peculiari caratteristiche.
Oggi...come tanti anni fa....abbiamo la possibilità di degustare i vini Attems ritrovando la storia del territorio e della cantina, nel rispetto della migliore tradizione friulana ma con un tocco di modernità che però non ha offuscato il lustre passato.
In questo week end estivo degustiamo una Ribolla Gialla Venezia Giulia IGT 2016.
L’impatto olfattivo è dei più caratteristici...c’è tutto il terroir...Friuli, mineralità, sapidità e note fruttate.
Si presenta deciso ed equilibrato al gusto riconducendoci a ciò che abbiamo apprezzato all’olfatto proponendoci persistenza e struttura, il tutto avvolto da una grande eleganza.
Vino di facile beva da abbinare a 360°, dall’alperitivo più fresco o complesso sino ai piatti di pesce, (ottimo con una grlgliata).
I grandi vini ci regalano sempre grandi emozioni, scegliete voi il momento migliore per apprezzarli.

Il Team STAPPO

I Racconti di MariLa storia del vino e della viticoltura in un percorso a ritroso nel tempo, dalle origini a alla web so...
08/07/2020

I Racconti di Mari

La storia del vino e della viticoltura in un percorso a ritroso nel tempo, dalle origini a alla web society.


IL VINO NELLA MITOLOGIA
parte prima - IL VINO E LA SACRA BIBBIA

Abbiamo già scritto dei territori di origine della vite. Oggi quelle terre corrispondono alla Georgia e all’Armenia ed è curioso riscoprire che sono gli stessi territori che vengono citati nella Bibbia. Sono i luoghi dove sorge il Monte Ararat....vi rammenta qualcosa?
Secondo il racconto del Libro della Genesi a Noè, che proprio qui si è fermato con la sua Arca, viene attribuita l'invenzione del vino. Si narra infatti che piantò una vite che pare avesse trovato nel paradiso terrestre ed è noto il brano nel quale si ubriaca con il vino fatto da lui.
E come non ricordare e citare Adamo che dopo aver mangiato il frutto proibito coprì le proprie nudità con alcune foglie di vite...
E ancora...nel loro viaggio verso la terra promessa Mosè e sui seguaci trovarono molti vigneti...

Simbolicamente nella Bibbia il vino assume il significato di accoglienza, ospitalità, salvezza, vita, amore.. e assaporarne un calice diventa simbolo di piacere e delizia, ma attenzione, nella Bibbia gli ubriachi vengono deplorati.

Un monito a non farne un uso smodato...evitiamo gli eccessi!!

Bere bene..bere consapevole...il motto del Team di Stappo!

“LA DEGUSTAZIONE DEL WEEK-END”ALTO ADIGE VALLE ISARCO DOC ARISTOS GEWURZTRAMINER 2016Social. E’ la parola must degli ult...
03/07/2020

“LA DEGUSTAZIONE DEL WEEK-END”

ALTO ADIGE VALLE ISARCO DOC ARISTOS GEWURZTRAMINER 2016

Social. E’ la parola must degli ultimi anni, condividere, comunicare, stare insieme…abbastanza semplice nel mondo del divertimento e con gli amici ma quanto è difficile farlo nel mondo lavorativo? In Alto Adige le cooperative sociali sono un esempio di “socialità” ben prima dell’avvento della tecnologia: tanti piccoli vignaioli che conferiscono in un unico centro di produzione altamente innovativo e professionale con la certezza di ottenere un vino di qualità e avendo la “forza” di competere sul mercato come i grandi produttori privati. Un esempio di questa “ macchina meravigliosa” è la cantina Valle Isarco che conta 135 soci racchiusi sotto un unico motto: qualità senza compromessi. Nella cantina di Chiusa vengono prodotti i più conosciuti vini bianchi e rossi della zona e, tra tutti, spicca il Gewurztraminer della linea Aristos. Noi vogliamo proporvi l’annata 2016.
Sulle splendide pendici della valle le piante di Gewurztraminer crescono ad una altitudine di circa 650 msl sopra ad un terreno molto profondo di origine alluvionale ghiaioso ricco di scheletro. Le forti escursioni termiche giornaliere danno ai frutti una concentrazione di profumi eccezionale che renderanno questo vino una esplosione all’olfatto. Dopo la vendemmia il mosto viene lasciato fermentare in acciaio per qualche giorno e affina con, con le sue fecce nobili, per sette mesi in acciaio.
La nostra annata può dirsi pronta, nel pieno delle sue possibilità gustative. Al calice è giallo paglierino lucente, al naso si sprigionano note potenti di vaniglia, chiodi di garofano e geranio, moderata nota agrumata, iodata e di uva sultanina. In bocca è verace, intenso, leggermente sapido con delle note di retrogusto speziate. Finale lungo ed appagante.
Con cosa lo abbiniamo? In estate a 8°/10° come aperitivo dell’insalata di riso ai crostacei; quando fa freddo..perchè non provarlo con del Roquefort e Speck???

Il Team STAPPO

I racconti di Mari - La storia del vino e della viticoltura in un percorso a ritroso nel tempo, dalle origini alla web s...
01/07/2020

I racconti di Mari - La storia del vino e della viticoltura in un percorso a ritroso nel tempo, dalle origini alla web society.

LE ORIGINI DELLA VITE

La vite è considerata una delle piante più antiche del nostro pianeta, comprende oltre 40 specie e in origine era una semplice pianta rampicante che riusciva a raggiungere altezze anche di 20 metri.
In base alle scoperte fatte risulta che la Vitis Vinifera, ovvero quella da cui si produce vino , è originaria della regione transcaucasica indo-europea, attuale Azerbaijan, Georgia e Armenia. In queste terre si produceva vino già 8 mila anni fa.
Ma se parliamo semplicemente di Vitis andiamo ancor più indietro nel tempo. Le ricerche archeologiche hanno dimostrato come la vite affondasse le sue radici nella terra già 300 mila anni fa riuscendo a superare persino le ere glaciali: esistono fossili con l’impronta di foglie di vite vecchi di 60 milioni di anni e sono stati rinvenuti semi, spore e foglie di vecchie specie di Vitis in insediamenti risalenti al periodo Terziario e Quaternario.

La storia della vite inizia prima di quella dei nostri antenati ma si accompagna alla storia dell’uomo dando spunto per un meraviglioso viaggio nel tempo… attraverso antiche storie, mitologie, arte e vicende di popoli.

Non perdetevi il prossimo viaggio…insieme a Stappo.

Il Team STAPPO

“LA DEGUSTAZIONE DEL WEEK-END”SICILIA BIANCO DOC GRILLO ZAGRALa Sicilia offre un panorama vitivinicolo unico al mondo pe...
28/06/2020

“LA DEGUSTAZIONE DEL WEEK-END”

SICILIA BIANCO DOC GRILLO ZAGRA

La Sicilia offre un panorama vitivinicolo unico al mondo per varietà’ di vitigni e terroir estremamente diversificati.
Nell’antichità la viticoltura siciliana trova le sue radici in una bellissima e particolarissima zona: la Valle dell’Acate. Da sempre qui si allevano vitigni. In origine la produzione era destinata ai vini da taglio che servivano per dare corpo, colore e struttura a molti vini italiani ed esteri. E così rimase per secoli……
Oggi i viticoltori della zona (ma diremmo della Sicilia intera) hanno “cambiato rotta” creando vini di grande pregio e assoluto valore, capaci di trasmettere appieno l’identità del territorio.
Fra questi, emerge la cantina Valle dell'Acate di proprietà della famiglia Jacono, una delle migliori espressioni del territorio, connubio di storia, tradizione e modernità.
Per la degustazione del week-end abbiamo scelto Zagra, un vino bianco fermo ottenuto da uve Grillo e che si colloca all’interno della disciplinare SICILIA BIANCO DOC. Questo vitigno in passato veniva chiamato Riddu e trova le sue origini in Macedonia. Viene anche utilizzato per la produzione del Marsala e viene molto apprezzato se vinificato in purezza.
Appena versato nel bicchiere colpisce per il giallo paglierino intenso e brillante cui seguono profumi di fiori e agrumi, con note di mineralita’. Consistente. In bocca troviamo complessita’ gusto olfattiva che riconduce a ciò che già avevamo percepito all’olfatto. Vino persistente di spiccata mineralità accompagnata da una nota sapida mai invasiva.
Piacevole come aperitivo accompagnato da crudite’ di pesce, si abbina perfettamente a piatti piu complessi come fritture e primi piatti di pesce…..magari in buona compagnia apprezzando la vista del mare siciliano.

Il Team STAPPO

LA CARTA DEI VINIUn argomento poco trattato è certamente quello riguardante la carta dei vini che troviamo nei ristorant...
24/06/2020

LA CARTA DEI VINI

Un argomento poco trattato è certamente quello riguardante la carta dei vini che troviamo nei ristoranti e nei wine-bar. Molto spesso ci troviamo confusi e disorientati nello sfogliare “enciclopedie” infinite fatte di vini neanche lontanamente conosciuti oppure rimaniamo stupidi brandendo un semplice foglio di carta ( magari scritto su word ) dove troviamo a malapena una decina di referenze.
Una buona carta deve rispecchiare lo stile e l’identità del locale: se ci rechiamo in un ristorante tipico o in una osteria non dovranno mai mancare le etichette del territorio, vini semplici fatti con vitigni locali; i produttori dovranno spaziare tra i più affermati a quelli più giovani puntando soprattutto a quelli che rispettano i regimi biologici e alla lotta integrata. Qui il binomio cibo e vino del territorio sarà simbiotico.
Diversamente sarà per i ristoranti più “concettuali” ed i wine-bar dove la sperimentazione nella cucina andrà di pari passo con i vini: puntare a prodotti innovativi ( come i nuovi spumanti metodo classico prodotti con vitigni non convenzionali o le nuove zone vitivinicole ), offrire vini provenienti da altre zone del mondo sarà sicuramente un valore aggiunto al locale.
Certamente, una buona carta dei vini dovrà essere suddivisa tra spumanti, bianchi, rosati, rossi e da dessert. All’interno di ogni tipologia si dovranno trovare le regioni, l’annata e le uve utilizzate. Non crediamo che troppe descrizioni possano aiutare il cliente, in fondo, ci sarà il sommelier che saprà raccontarvi dettagli e informazioni orientandovi al meglio alla scelta.
E il prezzo? Beh…trovare il vino per ogni portafoglio sarebbe l’ottimo ma un buon professionista saprà sempre offrire il giusto vino per ogni tasca.


Il Team STAPPO

SAVE THE DATEMERCOLEDI' 24 GIUGNO 2020 ORE 19,30STAPPIAMOCINSICILIATorniamo nella private room della più emozionante ed ...
22/06/2020

SAVE THE DATE
MERCOLEDI' 24 GIUGNO 2020 ORE 19,30
STAPPIAMOCINSICILIA
Torniamo nella private room della più emozionante ed interattiva .WINE
firmata anche
Degusteremo insieme i Nostri e i tuoi vini della regione Sicilia
PER PARTECIPARE? Scrivici nei commenti o su [email protected] e ti daremo tutte le informazioni🍾🍾🍾
Vuoi degustare i vini della serata?
https://milanovino.it/altri-prodotti/categoria/dwine

“LA DEGUSTAZIONE DEL WEEK-END”CANTINA TRAVAGLINO CAMPO DELLA FOJADA RIESLING DOC 2017Se pensiamo all’Oltrepo’ Pavese cer...
19/06/2020

“LA DEGUSTAZIONE DEL WEEK-END”

CANTINA TRAVAGLINO CAMPO DELLA FOJADA RIESLING DOC 2017

Se pensiamo all’Oltrepo’ Pavese certamente pensiamo ad un panorama vitivinicolo molto ampio caratterizzato da diverse varietà di vitigni e diverse vinificazioni.
Per molti e’ sinonimo di Barbera e Bonarda, uve che danno origine e nome a vini profumati e di facile beva o ai più complessi Buttafuoco e Gutturnio……oppure ci riconduce al Pinot Nero, uva a bacca nera che può essere vinificata in rosso , in bianco, ferma o spumantizzata metodo classico.
Ma Oltrepò è anche terra di Riesling….un vitigno che ci fa viaggiare verso terre più a nord.
Suo habitat naturale infatti sono le regioni di Alsazia, Mosella e Reno, luoghi dai quali trae le sue più alte espressioni.
In Oltrepò, come nella sua terra di origine dove grazie ad una attenta scelta del terroir e curate vinificazioni in acciaio possiamo degustare interessanti ed eleganti vini ottenuti da uve RIESLING come quello che abbiamo nel calice:
CAMPO della FOJADA RIESLING DOC 2017 della Tenuta Travaglino localita’ Calvignano.
Un vino bianco fermo ottenuto da uve RIESLING (RENANO) vinificato in purezza e affinato in acciaio. Si presenta di color giallo paglierino con riflessi verdolini, consistente. Al naso spiccano i sentori del varietale, floreale, minerale con lievi note erbacee;buona corrispondenza gusto-olfattiva e un finale piacevolmente lungo ed avvolgente. Non disdegna il riposo in cantina.
Ottimi gli abbinamenti con antipasti di pesce e crostacei, ma anche piu’ semplicemente con formaggi di media stagionatura e perche’ no…con amici per un aperitivo.
Se vogliamo sorprenderci…riscopriamo il terroir Italia!!

Il Team STAPPO

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