23/10/2021
GLI ANTICHI : TRA MAGIA E PAGANESIMO
Se, vi dicessi la parola “paganesimo”, probabilmente non vi verrebbe in mente nulla. Mentre se usassi la
parola: “politeismo”, vi torneranno alla mente quelle pagine dei libri che studiavamo alle elementari, dove
accanto alla parola sopracitata, c’erano nomi di civiltà antiche, come egizi, greci, romani, babilonesi e la
dicitura: “credevano in molti dei”. Si, ma quindi, che voglio dire? Nulla di strano in realtà: semplicemente, il
termine “pagano”, sconosciuto a molti di noi, significa la stessa cosa di “politeisti”. Ecco bene, da questo
ragionamento, possiamo intuire facilmente, che queste antiche popolazioni, credevano in dei diversi, legati
ad elementi naturali, valori, arti, mestieri, che venivano considerati parti integrati della vita comune;
e la cosa più bella sapete qual’è? Che queste popolazioni, si rispettavano tra di loro, pur essendo diverse e
rispettavano le credenze e gli Dei altrui, talvolta omaggiavano anche divinità a loro straniere, quando
passavano in un luogo a loro sacro, in segno di rispetto. Oltre al rispetto, che sta via via svanendo nella
attuale società in cui viviamo, sapete cosa era presente nella vita di tutti i giorni degli antichi? La magia.
E beh, voi ora penserete subito alle fantastiche avventure di Harry Potter, narrate da J.K Rowling nei suoi
romanzi, o a quelle bellissime serie, piene di flash luminosi, bacchette che scintillano, luci che escono dalle
mani e persone che si innalzano in volo! Siete fuori strada, mi duole dirvelo. La magia praticata dagli antichi,
non era affatto così, anzi piuttosto “semplice” e “naturale”, rispetto all’idea che abbiamo noi ora di questa
misteriosa materia.
Cos’è la magia? Cosa tratta? Detto in parole semplici, la magia per gli antichi era un miscuglio perfetto tra
arte e quella che noi oggi definiremo con la parola di “scienza”, ossia: arte, per l’affidarsi all’intuito e alla
creatività, alle emozioni e alla scienza poiché, secondo le antiche tradizioni di questi popoli, prima di
compiere un incantesimo bisognava studiare tutte le tecniche necessarie: dagli equilibri dell’universo a
quelli umani, dalla terra agli astri e così via. La magia dunque era praticata per lo più con elementi naturali
(erbe, piante, cristalli, astri etc), che erano associati ad intenzioni e Dei, ben precise. Ma quindi tutti i
pagani erano “stregoni”? No, anche questa è una falsa credenza. Alcuni pagani praticavano “l’Arte” con
dedizione e costanza, arrivando a ruoli di alto carico come quello di Sacerdoti/Sacerdotesse, altri si
limitavano ad adorare e rispettare gli Dei, chiedendo loro favori di tanto in tanto. Mi preme sfatare un altro
mito: non si faceva magia solo per fare del male. Spesso chi la praticava, la usava per aiutare la popolazione
e anche se stesso, per rendere la vita dignitosa ai suoi concittadini.
Per concludere, posso certamente dire che la magia oggi non è affatto scomparsa come alcuni credono, in
molti casi, si è riadattata e modificata, sopravvivendo ad accuse di ogni genere e tipo ed in altre tradizioni
questa è giunta sino a noi quasi perfettamente coerente, con poche modifiche apportate. Nel caso però in
cui abbia subito il processo di modifica non ha mai perso quei valori e quelle tradizioni che la rendono
ancora un patrimonio per pochi, poiché solo quei “pochi” la riescono a vedere e comprendere davvero.
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