12/01/2023
Poesia 🥉classificata ex aequo di Manetti Cinzia Poggibonsi (Si)
"Fiore dell’Alba di Primavera che verrà"
A te Donna di Teheran, di Kabul,
fazzoletto nero, senza volto né dignità,
chinata all’angolo della nostra coscienza,
che preghi in silenzio nell’oscura notte senza stelle.
A te Donna di Mariupol, di Kiev,
che sei fuggita via lontana dall’olocausto dell’anima
salvando le tue creature, dalle bombe che scrosciano giù.
A te Donna profuga, delusa dalla violenza,
consumata dalla pornografia della guerra,
dalla solitudine che paralizza e trafigge il cuore.
A te Donna prigioniera dai fantasmi del ricordo,
che echeggiano e mordono dentro,
quando come timido germoglio
ti innamoravi di nuova speranza.
Nel tuo pianto silenzioso c’è tutto il dolore del mondo.
Nel tuo sorriso che risorge in mezzo alle macerie,
un fulgido Arcobaleno d’Amore.
A te che Donna che ogni giorno rinasci,
nei suoni e nei colori che precedono l’alba,
sciogli e liberi i tuoi capelli nel vento della vita.
Il fiducioso ba***re del tuo cuore
abbraccia e consola l’intera l’Umanità.
A te che sei piccola luce.
A te che sei una grande speranza.
Echeggia nel tuo cuore, un canto nuovo,
innamorato di sole, di chi miete speme e mai si stanca.
Apri le tue ali per volare sui fiori più belli dei campi della Vita.
Cambiare, fiorire non è un tradimento.
Il tuo fiorire come carezza di luce,
avrà acqua, avrà sole, avrà il vento, per sparpagliare semi di speranza,
che diffonderanno la fragranza vitale dell’Essenza di Donna.
Un fiore coraggioso germogliato nel deserto e sbocciato al sole,
bramata promessa dell’Alba di una nuova Primavera che verrà.