03/07/2024
Intervista ai Common Grave!
PINO: Ciao ragazzi presentatevi, come vi siete approcciati alla musica?
KAALT: Ciao Pino. Io ho cominciato con la chitarra classica. Ho fatto lezioni per qualche anno fino a che, a scuola, tra le medie e le superiori ho scoperto il punk rock e poi il metal e mi sono innamorato del suono del basso elettrico. Il primo basso fu un grezzissimo Ibanez GSR200 che ho ancora. L’approccio più consapevole alla musica però è cominciato quando ho scoperto il black metal norvegese e soprattutto Burzum e la traccia Dunkelheit. Da quel momento ho deciso anche di sperimentare con la musica elettronica e i primi sequencer per creare musica (Madtracker).
BLACKTHORN: Uno dei primi approcci con la musica è stato quando mia madre mi propose di comprare al mercato una musicassetta di Michael Jackson, Bad. Mi disse: “Guarda qui, sai chi è questo?” Io ovviamente risposi di no, avrò avuto più o meno 5 o 6 anni. A suonare la batteria ho cominciato quasi per caso.. Avevo problemi di comportamento/vivacità a scuola e quando anche la professoressa di musica ha convocato mia madre, le ha proposto di farmi suonare la batteria visto che avevo un buon senso del ritmo, così forse, avrei sfogato un po’ dell’energia che avevo in eccesso. Avevo appena cominciato ad ascoltare metal: Iron Maiden, Metallica, Sepultura per lo più. Mentre per quanto riguarda il primo “amore” nei confronti della produzione musicale e studio recording, avvenne durante le sessioni di registrazione di Sons Of The Hate con gli Storm Frost, il programma mi pare fosse Digital Performer.
MZ: Posso dire di aver iniziato ad ascoltare musica con l’album “Ride the lightning” dei Metallica, regalato da un amico in cassetta a tredici anni. Ho iniziato a prendere lezioni di chitarra classica un paio di anni dopo.
XXVII: Guardando al passato credo di aver sempre avuto un’inclinazione per la musica estrema. Anche prima di scoprire il metal ho sempre prediletto le sonorità più pesanti e martellanti. Poi nei primi anni 90 comincio a sentire attraverso i muri la musica che ascoltava mio cugino EM, di qualche anno più grande, che abitava accanto a me e che anni dopo ha fondato i Common Grave assieme a me e MZ.. Dopo Metallica e Iron Maiden, la folgorazione per l’estremo è arrivata vedendo i Cannibal Co**se in Ace Ventura: da lì in poi non sono più tornato indietro.
MAX: Come vi siete conosciuti e come è nata la vostra band?
XXVII:Io, MZ ed EM abitavamo nello stesso paese, inoltre io ed EM siamo cugini. MZ ed EM hanno iniziato a suonare la chitarra più o meno nello stesso periodo e si incontravano in sala prove per fare pratica assieme, condividendo anche gusti musicali simili. Io nel frattempo avevo cominciato a cantare per conto mio, imparando a memoria gli album di Cannibal Co**se, Deicide, Immolation, Morbid Angel. Da lì alla f***e idea di formare una band non è passato molto. Ufficialmente il gruppo è nato nel 1999 con XXVII alla voce, MZ e EM alle chitarre. L’anno successivo si unì Blackthorn alla batteria e AR al basso per completare la prima line up. All’inizio lo stile era Brutal Death, e solo in seguito abbiamo cominciato a comporre qualche canzone Black Metal. Nel 2001 Suffer sostituisce EM alla chitarra portando il gruppo verso il Black Metal che si concretizzerà nel primo singolo del 2005 Memories. Nel 2009 Kaalt subentra al basso al posto di AR.
PINO: Descrivete il genere musicale della vostra band. Quali artisti hanno influenzato la vostra scelta musicale?
KAALT: Per quanto mi riguarda, sicuramente il BM norvegese e il depressive francese come Alcest, Amesoeurs, ed ovviamente i nostrani Forgotten Tomb. Più avanti anche Shining e Bethlehem. Mettere etichette è per me sempre un po 'riduttivo. Io metterei tre generi: doom, black metal e depressive inteso come “dark metal” alla Bethlehem. Le composizioni nascono principalmente dalle chitarre e le idee si articolano in una linea che evolve, cambia e raramente si ripete. Un po come la narrazione di una storia.
BLACKTHORN: Per quanto riguarda i termini più tangibili come il sound, lo stile musicale, l’arrangiamento, la composizione e il riffing vero e proprio: Non saprei dire in che forma quello che ascoltavo ha influenzato quello che ho creato o proposto nei Common Grave, o almeno credo non avvenisse in maniera così diretta. E’ come se fossi su due mondi completamente diversi quando ascolto e quando creo non vedendone corrispondenza. Credo che l’influenza tra i due “mondi” avvenga in maniera più profonda e quindi senza la mia completa consapevolezza. Mentre mi rendo perfettamente conto che all’inizio gruppi come Mayhem, Marilyn Manson, Cradle Of Filth, Burzum, Dissection ecc ecc (potrei fare una lista molto più lunga) avevano una sorta di affinità con quello che inizialmente avevo intenzione di proporre musicalmente, in questo momento sto parlando in termini molto più astratti, quindi a livello di sensazioni, emozioni ecc
MZ: Penso che il termine black metal non si addica completamente al nostro stile anche se sicuramente può descriverne la sensazione generale. Agli inizi durante il periodo Brutal Death avevamo preso come riferimento i Cannibal Co**se e i Deicide, successivamente posso dire che gruppi come Emperor, Mayhem, Satyricon, e voglio ricordare i Beatrik, hanno di certo influenzato le nostre composizioni le quali hanno avuto però sempre un carattere molto personale.
XXVII: mi ritrovo molto in quello che ha scritto MZ riguardo lo stile e Blackthorn riguardo alla distinzione tra ascolto e composizione. Ho sempre visto la nostra musica come atipica, anche se affine a certi generi e stili. Non a caso spesso siamo stati associati a band che non conoscevamo nemmeno quando abbiamo composto le prime canzoni.
MAX: Cosa avete portato a compimento finora e qual è il lavoro che avete prodotto al quale siete più legati?
Quello che abbiamo pubblicato: Il Singolo “Memories” (2005), i due full length: “Il Male Di Vivere” (2008) e “Dust Of My Existence” (2015).
KAALT: il Male Di Vivere è il lavoro a cui tengo di più perchè è quello che ha definito la band in termini di stile musicale, di concept e di direzione. Tutto quello che è stato fatto dopo lo abbiamo sempre riferito a questo disco. Anche il fatto della title track in italiano, gli arpeggi di collegamento tra le varie canzoni hanno creato un lavoro di cui siamo molto orgogliosi. Per questo stiamo pensando ad una riedizione in Vinile.
BLACKTHORN: Personalmente non sono legato maggiormente ad un lavoro piuttosto che ad un altro ma le varie release penso rispecchino la nostra evoluzione artistica e quindi sento ovviamente più vicine a me le ultime (pensando anche a quelle più recenti non ancora pubblicate o in fase di ultimazione.); intendo proprio a livello cronologico quindi le sento più nel mio presente, in quello che sto vivendo ora.
MZ: Per fare una precisazione, negli anni precedenti la pubblicazione del singolo “Memories”, abbiamo composto numerosi brani, ma per svariati motivi non li abbiamo mai registrati o pubblicati. “Il male di vivere” è stato il nostro primo grande lavoro e concordando con Kaalt ha definito il nostro stile. Senza parlare dell’aspetto emotivo che ha portato a quell’album. Siamo sicuramente legati a quel disco. Ovviamente dopo tanto tempo siamo maturati sia dal punto di vista musicale che personale e i lavori nuovi saranno diversi, ma le emozioni alla base sono sempre le stesse.
XXVII: Abbiamo lavorato talmente tanto e talmente a lungo a “Il male di vivere” che sicuramente è e sarà il nostro manifesto per sempre. Quello che è venuto dopo e che verrà è la naturale prosecuzione di un processo che accompagna le nostre vite e la nostra maturazione soprattutto interiore.
PINO: Parliamo del vostro ultimo lavoro pubblicato. Quali sono le tematiche dell'artwork e dei testi?
XXVII: L’artwork di Dust Of My Existence, come anche de “Il male di vivere”, è opera mia. Nella copertina ho cercato di rendere visivamente le tematiche del disco: oppressione, frustrazione, mancanza di senso e motivazione, un malessere che si trascina dal primo disco passando da emotivo a esistenziale. La nausea, del cui libro omonimo vengono citati alcuni passaggi nel testo di “Stranger to myself” è il centro di tutto. Le figure del booklet sono i nostri corpi, trasfigurati, feriti, distorti, oscurati e consumati da essa.
MAX: Qual'è, a parer vostro, la band più sopravvalutata del Rock/Metal?
KAALT:Io preferisco nominare band che invece meritano più attenzione invece di fare più pubblicità a quelle sopravvalutate. Ci sono chiaramente band che nascono per moda, e band che invece suonano musica. Come Eyelessight, Deadly Carnage, Afraid Of Destiny.. per citarne alcuni tra moltissimi.
XXVII: mah, alla fine è tutta questione di gusti. Sicuramente ce ne sono tante che sono più brave a promuoversi che a comporre, ma anche quello fa parte del gioco. In generale comunque non mi sono mai messo a far classifiche che lasciano il tempo che trovano…ascolto quello che mi piace, come tutti.
PINO: Raccontateci un aneddoto particolarmente divertente che vi è capitato
XXVII: credo che ogni band con qualche anno sulle spalle ne abbia a tonnellate, soprattutto legati alle persone e alle loro personalità, e quindi sarebbe difficile sceglierne uno ma ancor di più far capire veramente perché fa ridere. Ad ogni modo mi viene in mente un nostro amico che fa vedere il c**o ai Mayhem mentre vanno via a bordo del tour bus, dopo il concerto.
MAX: Come immaginate la vostra band fra 10 anni?
KAALT, BLACKTHORN e MZ: Io non sono abituato a vedermi nel futuro, ma nonostante gli inevitabili cambiamenti dovuti al passare del tempo, e della vita personale di ognuno, vedo i Common Grave comporre, suonare, e registrare musica anche fra 10 anni. I Common Grave non si sono mai posti limiti in quanto a musica. È un progetto in cui ognuno da un input e che da sempre evolve con i componenti. Non posso prevedere che musica ci sarà tra 10 anni, ma sono abbastanza convinto che staremo comunque davanti al mixer in studio a registrare. Magari anche in acustico!
XXVII: tra 10 anni non solo immagino, ma sono sicuro che staremo apportando qualche ultima modifica all’album che stiamo mixando adesso.
PINO: Se poteste aprire il concerto della band dei vostri sogni, quale sarebbe?
BLACKTHORN: Sinceramente non è un mio sogno aprire il concerto ad una band, non lo dico assolutamente per un senso di superiorità, anzi, ma sinceramente non mi interessa minimamente. Andare a vedere live qualche band dei miei sogni si! Mi sarebbe piaciuto vedere live gli Iron Maiden, magari ai tempi.. (Ma forse per questo sono ancora in tempo, mi sembrano ancora belli in forma hahahahah) I Deicide ai tempi di Legion, rivedere i Dissection.. Chissà quanti ne sto dimenticando.. ma mi è venuto in mente che andrò a vedere qui a Luglio gli Ancient per il The Cainian Chronicle tour.. Ecco, quello era proprio un disco che al tempo del nostro “Il male di vivere” io e Suffer ascoltavamo a manetta, ci imparavamo a memoria i testi e ce li dicevamo a vicenda a mo 'di interrogazione mentre andavamo in giro assieme.. Che bei tempi.. Ah tra l’altro The Cainian Chronicle è stato anche il mio primo album Black Metal acquistato in CD.
MZ: A dire la verità mi hanno fatto sempre un po’ di tristezza quei gruppi di apertura ai grandi nomi, costretti a suonare su metà del palco per poi essere spazzati via dal gruppone che tutti stanno aspettando. Perciò penso sia più importante realizzare un concerto tra band affini e regalare una serata emozionante a chi ascolta piuttosto che aprire la serata ad un gruppo enorme che è molto distante da noi, anche se appartenente allo stesso genere. In ogni caso, se ci fosse l’occasione, direi gli Emperor.
XXVII: Emperor, non mi sembra sia già stato detto . Mi sarebbe piaciuto molto anche suonare con Drudkh, i vecchi Negura Bunget e Beatrik, per affinità.
MAX: Avete fatto/farete dei live in futuro? Anche all'estero? Avete un etichetta? Cosa ne pensate delle agenzie di promozione live?
Abbiamo fatto molti live in Italia ed alcuni all’estero. Abbiamo condiviso il palco con tante band validissime. Non escludiamo che ci siano altri live in futuro, anche all’estero. Devo dire che suonare live è sempre stato importante per noi, e abbiamo \dedicato molto impegno nella composizione e nello studio dei brani, e il riscontro con il pubblico è sempre stato molto positivo. L’etichetta è la nuova DEEP SOUND RECORDS, vi invitiamo a seguirla (https://deepsoundrecords.bandcamp.com/). Per quanto riguarda le agenzie di promozione live, abbiamo avuto esperienze negative in passato. Magari siamo stati sfortunati ma da quel momento abbiamo smesso di usarle.
XXVII: gli ultimi live risalgono al 2016, anno in cui ci sono stati problemi di line up che hanno portato ad interrompere il tutto. Proprio quando stavamo per riprendere è arrivato il covid. Ad ogni modo mi farebbe piacere tornare a suonare, nonostante nel tempo diventi sempre più complicato, soprattutto per impegni familiari.
Un messaggio che vi rappresenta da lasciare ai seguaci di Naonian Alliance:
KAALT: Supporto totale a chi si sbatte ogni giorno per dare il proprio contributo al metal e alla musica in generale.
BLACKTHORN: Prendetevi il giusto tempo quando ascoltate musica o quando create per riuscire a perdervi nei meandri di voi stessi.
MZ: Sia maledetta l’oscura ipocrisia del nostro tempo.
XXVII: Gutta cavat lapidem