Ciba_c_cio

Ciba_c_cio Contenitore di esperienze creative, emozionali, gustative attorno al cibo.

L’attenzione alla relazione con il Cibo è l’intuizione e, assieme ad essa, l’ispirazione di Ciba(c)cio Project.

WHAT IF \ E SESto seguendo un nuovo corso.Si intitola Food & Design, e data la mia instancabile curiosità e la necessità...
15/12/2021

WHAT IF \ E SE

Sto seguendo un nuovo corso.
Si intitola Food & Design, e data la mia instancabile curiosità e la necessità, dopo questi mesi di fermo dalla pratica della cucina, e di evoluzione personale, di dare al Cibo un nuovo valore, che per un po’ mettesse a zittire quello da sempre indagato, psicologico, eccomi!

Dopo la prima puntata ci è stato assegnato un compito: descrivere la nostra vita professionale e privata come se avessimo già realizzato la carriera dei nostri sogni, come se fossimo in corsa nel viverla.
Testo scritto e video, ma con i video per ora resto impacciata!

Sono appena rientrata da un viaggio di sei mesi in Asia.
Sono stata in India, Shrilanka, Nepal e Indonesia, dove ho lavorato all’interno di svariate comunità femminili, per conoscere e sperimentare stili alimentari diversi, che abbiano in comune fra loro l’obiettivo di guarigione, inteso come ripristino della connessione profonda con noi stessi e con la Natura, siamo un Uno.
Relazioni e salute sono all’ordine del giorno, si lavora s**o.
Pratico yoga, meditazione, silenzio. Cucino e pulisco. Ascolto tanto.

Ho solo qualche giorno per riposarmi e prepararmi al Tour Europeo dell'Aperitivo Lunare che toccherà capitali come Roma, Parigi, Londra e Berlino, solo per citarne alcune.
Lì non solo incontrerò alcuni dei miei più cari amici, molti dei quali stanno collaborando a questo progetto, terapisti della salute, musicisti, creativi che introducono la propria arte in questo spazio, offrendola per gli eventi, ma entrerò in contatto con persone diverse che vogliono vivere un'esperienza gastronomica straordinaria attraverso i menù creati seguendo le fasi lunari e studiando intorno al cibo ogni singolo dettaglio per stimolare nuove domande.
Nomade per altri tre mesi, seminerò nuove connessioni e imparerò ancora tanto su me stessa, sulle relazioni e sul cibo.

Nel frattempo il documentario FoodTalks è pronto per essere trasmesso, ancora non ci credo!!!
Ci sono voluti tre anni per raccogliere le interviste sul rapporto delle persone con il cibo, testimonianze toccanti di una relazione antica!
Mi sento grata e fortunata di poter dare loro voce.

E il tuo WHAT IF cosa racconta?

A volte abbiamo bisogno di ricordare a noi stessi o che qualcuno ci ricordi cosa ci ha ispirato a cominciare o a continu...
15/05/2021

A volte abbiamo bisogno di ricordare a noi stessi o che qualcuno ci ricordi cosa ci ha ispirato a cominciare o a continuare a fare ciò che facciamo. E quando lo facciamo sentiamo che è ciò che vogliamo? Nel mio libro di coaching, quello che da giorni sto cercando di leggere fino alla fine, questo viene definito obiettivo sogno. È ciò che da scopo e significato al lavoro che si compie, è essenzialmente il grande “Perché”.
Il mio lavoro con il Cibo, la motivazione che mi ha spinta ad iniziare a cucinare è da sempre la medesima, la stessa che 9 anni fa scrissi sulla mia tesina finale per gli esami del corso professionale di pasticceria: far sorridere gli altri, dare gioia, creare emozione. E nutrire me stessa in questo modo, con la reciprocità del Cibo, che è scambio continuo fra chi lo offre e chi lo riceve.
Oggi che il futuro desiderato mi appare spesso incerto, che la vision risente a tratti del mio malessere, li riaffioro cucinando, mettendo in pratica le mie abilità e provando a ridimensionare l’obiettivo in modo ragionevole, per farlo restare.
“Quanto sei disposta ad investire nel processo?” è poi la domanda che segue. Il mio lavoro in cucina va di pari passo alla mia crescita personale, nella quale sto sul serio investendo tutta me stessa, perché non voglio che il mio sogno resti incompiuto.
Solo ragazzi, c’è ancora moltissimo lavoro da fare, e volevo assicurarvi che lo sto facendo.
E niente, così vi ho lasciato anche uno spunto di riflessione, se mai vi servisse, rispetto ad uno dei punti fondamentali del coaching: stabilire gli obiettivi.
E soprattutto un’ispirazione per come presentare i vostri asparagi questo mese, che sono ancora in voga e di stagione, anche nella versione con salsa olandese vegana 🚀🚀🚀
Vi voglio bene!

“Ti sarebbe di aiuto se condividessi cosa funziona per me?” invece di “Sai cosa dovresti fare?” è la differenza che vogl...
05/05/2021

“Ti sarebbe di aiuto se condividessi cosa funziona per me?” invece di “Sai cosa dovresti fare?” è la differenza che voglio ci sia qui, come persona che si esprime su un Social, io Esther, come donna che ha sofferto di Disturbi Alimentari e la cui guarigione è ancora in processo, come persona che attraverso il Cibo ha scoperto la via per ascoltare e ascoltarsi e molto più profondamente per mettersi al servizio altrui come proposito di vita.
Quando è nato, quasi un anno fa, iniziai da subito a pubblicizzare i servizi che sarebbero esistiti in senno a questa nuova iniziativa, colma di intraprendenza e buoni propositi. Le cose erano alquanto diverse per me allora, e nonostante l’entusiasmo non sia minimamente calato, anzi, la situazione sì e con essa mi sono trasformata anch’io, decidendo piano piano di dare alla realtà del mio progetto un’impronta diversa, più responsabile verso chi vi accede e sicuramente più vera rispetto a me che la offro.
L’esperienza del primo mi diede modo a giugno dello scorso anno, di percepire la necessità di emozionarsi, non solo da parte mia che lo avevo preparato con cura, nei minimi dettagli, soprattutto da chi ebbe il piacere di esserci, e scoprire un’altra forma di esperienza, ovvero l’energia del nutrirsi dalle mani della Terra, del Cielo e di chi si è fatto loro veicolo.
I me lo confermano in continuazione, quanto ci sia bisogno di togliere anonimi significato alle parole, anche quelle che accompagnano il Cibo, per tornare alla sua semplice essenza, che altro non è che la condivisione di infiniti elementi, tra cui le persone, di fondamentale importanza.
La è per me una risorsa, e il è nato da un bisogno personale con l’intento di vedere se anche a voi poteva essere di aiuto. Lo è?
Non voglio smettere di credere di poter fare la mia parte, nonostante la resistenza a volte sia più ostinata, quindi domani sera non ho nessun ospite disponibile, che dite, ci provo da sola a fare questa diretta e sconfiggere il dubbio?
Fatemi sapere...nel qual caso facciamo a insaputa l’insalata della vittoria ✌️
Vi lovvo, mi lovvo (un po’ di più ora dopo avervi scritto!)

Alcuni lunedì per me arrivano troppo velocemente, e mi trovano impreparata ad accoglierli fin dalle prime luci dell’alba...
03/05/2021

Alcuni lunedì per me arrivano troppo velocemente, e mi trovano impreparata ad accoglierli fin dalle prime luci dell’alba, perché trascino ancora i sogni della domenica cercando di farli entrare tutti nel presente, perché il futuro ci stanno insegnando, va lavorato fin da subito.
Ieri, studiando uno dei libri della formazione in coaching, ho letto questa frase che mi è rimasta impressa: ‘Non puoi gestire ciò che non puoi misurare’ e si adatta molto bene all’inizio della settimana. Ho pensato che forse il lunedì arriva proprio con questo insito compito, aiutarci a misurare i giorni a seguire: si osserva come butta in termini di umore tra colleghi e famigliari e amici, si verifica la pianificazione lavorativa da oggi a venerdì, si adotta la strategia più consona ed efficace per superare gli ostacoli, e ci si misura con il pensiero di esserne capaci. Stabilito questo, allora tutto diventa più facilmente affrontabile, sappiamo gestirlo perché ci siamo concessi il tempo necessario a guardare la realtà esterna ed interna.
La mia pratica favorita in questi casi è la visualizzazione, che arriva puntuale come ne faccio appello, anche per le ricette da preparare qui per voi, e l’immaginazione si fa strada...
FARINATA DI CECI FERMENTATA CON DECORAZIONI DALL’ORTO
🦋Ingredienti :
🌱400 g farina di ceci
🌱2 cucchiai di yogurt o 1 cucchiaio di miso
🌱700 g di acqua (ogni farina è diversa nel grado di assorbimento dei liquidi, dipende dalla qualità e dalla sua finezza, ricordate che normalmente si aggiunge il doppio di acqua rispetto alla farina, l’importante ed che l’impasto sia cremoso senza essere troppo fluido)
🌱1 cucchiaino di curcuma
🌱sale e pepe q.b.
🌱Asparagi Verdi, erbe aromatiche, fiori eduli
🦋Procedimento:
✔️Mescolate tutti gli ingredienti assieme dentro un recipiente di acciaio, e lasciate a temperatura ambiente coperto per 24 ore in modo che inizi una leggera fermentazione, che sapete essere ottimale per intestino e digestione, vero?
✔️Trascorse le 24 ore, se preferite la prima volta lasciatela solo 12 nel processo, ungete una teglia e cuocete in forno a 180 gradi per circa 20 minuti.
✔️Visualizzate il vostro paesaggio di riposo e ripresa, decorate a piacere!

 🌙Lei è nell’incontro con il Cancro 🦀 ancora per oggi, facendoci sentire esposti e vulnerabili. Se ogni energia possiede...
19/04/2021


🌙Lei è nell’incontro con il Cancro 🦀 ancora per oggi, facendoci sentire esposti e vulnerabili.
Se ogni energia possiede un’opportunità, quella che questo transito porta con sé è quella di farci provare tutte le emozioni che stiamo vivendo, invitandoci a prendere il tempo per riconoscere il carico che stiamo trasportando, e concederci un po’ si spazio per elaborarne il peso.
Per tenerci in piedi, forti e presenti in questo sforzo di attenzione e cura verso l’energia presente, la di oggi è quanto di più confortante e accogliente possa esserci in un pasto mattutino, insaporito dalle spezie indiane che aiutano a dissolvere l’emozione regalandoci il calore della terra da cui provengono.

CHAI PORRIDGE DI QUINOA
🦀1 tazza di quinoa
🦀2 tazze di latte di mandorla
🦀1 tazza di acqua
🦀1 cucchiaio di spezie per il chai
💡L’abbreviazione chai sta per masala chai, letteralmente tè speziato, il modo in cui gli indiani cominciarono a bere il tè, durante la dominazione inglese. Nel masala chai sono presenti tè nero, latte intero, zucchero o miele e spezie. Le spezie più comuni sono cardamomo, cannella, chiodi di garofano, zenzero, anice stellato o semi di fi*****io, pepe.
🦀2 cucchiai di sciroppo di datteri o se preferite zucchero di cocco
🦀Frutta fresca per decorare ➡️ io ho aggiunto della Papaya che in India mangiavo quotidianamente e mandorle a scaglie
🦀1 pizzico di sale ➡️ il mio è dorato ✨
🥣Le spezie vanno pestate e fatte tostare in una pentolina per qualche secondo, poi si aggiunge il latte e si lascia sobbollire per una decina di minuti.
💡Per le dosi affidatevi al vostro gusto, personalmente abbondo di cannella e cardamomo, l’importante è che siano tutte presenti. Per facilitarvi questa è la ricetta che trovate online un po’ ovunque: 1 litro l’acqua, 5 chiodi di garofano, 10 semi di cardamomo, 3 fettine di zenzero, 1 anice stellato, 5 grani di pepe.
🥣Dopo 5 minuti aggiungete la quinoa, meglio se precedentemente lasciata in ammollo per 12/24 ore in modo da ridurne i tempi di cottura, e mantenerne le proprietà oltre che velocizzare la preparazione della colazione.
🥣Cuocete per circa 10/15 minuti.
⬇️⬇️⬇️

  _ le colazioni sul davanzale per iniziare la settimana assieme, vi propone un piatto salato oggi, tanto completo quant...
29/03/2021

_ le colazioni sul davanzale per iniziare la settimana assieme, vi propone un piatto salato oggi, tanto completo quanto confortante e saporito, che vi permetterà di viaggiare stando alla finestra di casa con gli occhi spalancati sulla fantasia dei vostri sogni.
Il Kitchari è fondamentale per lo stile di vita ayurvedico: composto da riso basmati e mung dal, ha tante varianti quanti sono i cuochi che lo preparano. Si tratta di un piatto unico originario del subcontinente asiatico e ha riferimenti che risalgono a migliaia di anni fa. L'uso abile di spezie e verdure può produrre effetti di equilibrio per i tre dosha corporei. Oltre alle sue innumerevoli qualità è veloce e facile da preparare rendendolo un piatto popolare per quasi tutti gli stili di vita.
Il riso Basmati e il mung dal insieme creano un alimento equilibrato con una buona combinazione di proteine e carboidrati, di facile digeribilità dona forza e vitalità perché nutre tutti i tessuti del corpo.
Si usa durante il digiuno mono cibo o durante i programmi di pulizia come il panchakarma per me sue eccellenti proprietà disintossicanti.
Oggi infatti inizia la fase calante della Luna, ieri piena in Bilancia, ed è proprio durante questo periodo del ciclo che siamo avantaggiat* a purificarci nel corpo e nella mente, perché come la Luna anche noi possiamo lasciar andare e prepararci ad una nuova semina.

🌙1tsp semi fi*****io macinati
🌙1tsp cumino macinato
🌙1tsp semi di senape scuri
🌙1 chiodo di garofano
🌙2tsp cardamomo macinato
🌙2 foglie alloro
🌙2tsp curcuma
🌙1tsp zenzero in polvere
🌙1tsp semi di cumino interi
🌙1tsp semi di fi*****io interi
🌙1 stecca cannella
🌙2 anice stellato
🌙mungo decorticati
🌙riso basmati bianco
🌙3 carote
🌙2 zucchine
🌙3 gambe di sedano
🌙olio di cocco o ghee
💧Per prima cosa mettete i fagioli a bagno per almeno 24h. E lo stesso fate con il riso. Sciacquate spesso e cambiate acqua.
🥕In una pentola capiente fate soffriggere le spezie con il grasso di cottura prescelto, per 1/2 minuti. L’unico inconveniente adorabile di questa operazione è che la vostra casa profumerà di India!
🥕Versatevi i fagioli e il riso e fate insaporire, poi coprite con acqua.
⬇️⬇️⬇️

Il distanziamento sociale degli ultimi mesi ha creato un crescendo di interesse verso la cucina, o meglio, verso la prep...
20/12/2020

Il distanziamento sociale degli ultimi mesi ha creato un crescendo di interesse verso la cucina, o meglio, verso la preparazione del Cibo, permettendo il tempo di sperimentazione a molti, che prima, forse, mai si erano cimentati.
Ecco così il nascere repentino e continuativo di corsi online utili a tutti per imparare le basi del mestiere, per migliorare le competenze e il diffondersi sempre più veloce di un desiderio di apprendimento.
Complice la parziale chiusura dei ristoranti, e l’impossibilità di uscire a cena e farsi servire del buon Cibo, si è fatta viva e presente la necessità di mangiare bene a casa, riducendo perché no anche la spesa senza rinunciare al gusto.
In molti casi però, mi capita spesso di sentirmelo ripetere, si è diffusa simultaneamente l’idea che cucinare richieda per forza una conoscenza in materia, di regole e strumenti, di competenze esterne da acquisire, che solo studiando e quindi tramite la frequentazione di corsi tenuti da professionisti possiamo fare nostre.
Il rischio però è quello di mirare ad eccellere e trasformare un atto potenzialmente creativo e divertente in una prestazione che genera ansia per il risultato da ottenere, seppur con diversa intensità e in differenti modalità. Ecco allora che entrano in scena auto critica e giudizio per il proprio operato che spesso finiscono per estendersi alla propria persona, la quale parlerà di sé con espressioni come: “In cucina sono un vero disastro!” “Non mi riesce mai niente di buono!” “Non sono assolutamente in grado di...”
Il punto è che questo senso distorto del cucinare può influire su di noi in termini di cura di sé, riducendoci a mangiare solo cibi confezionati, solo cibi già pronti, e fare pasti veloci dove non c’è attenzione per la propria salute olistica.
Può generare anche disagio nelle relazioni, che specialmente di questi tempi vedono spesso il consumo del Cibo entro le mura domestiche.

Cucinare per me dovrebbe essere un atto di conoscenza di sé, di ricerca di bellezza, è un allenamento quotidiano alla creatività che ognuno di noi possiede, consapevole o meno. Cucinare è un supporto al nostro benessere fisico, mentale e sociale, ma ciò che conta non è il risultato bensì l’intenzione, la tua presenza in ciò che fai.
È chi sei mentre fai ciò che fai. È chi sei mentre cucini.

Prova tu stess* ad approcciare il Cibo diversamente, e se ti va condividi come questo ti fa sentire. Ti aspetto!

Quando ho iniziato a cucinare, ripetutamente, cioè: giornalmente sceglievo qualche ricetta, uscivo a fare la spesa degli...
16/12/2020

Quando ho iniziato a cucinare, ripetutamente, cioè: giornalmente sceglievo qualche ricetta, uscivo a fare la spesa degli ingredienti necessari, mi facevo spazio in cucina spostando tutto il superfluo dal banco di lavoro, assolutamente non professionale e quindi pieno zeppo di chincaglierie non per forza utili nell’ambiente, e iniziavo a pelare, tagliare, pesare, grattugiare, annusare...non sapevo che un giorno lo avrei fatto come lavoro.
La verità è che ho iniziato a cucinare perché ero stata a far visita ad un naturopata su suggerimento di un’amica, e lui dopo aver studiato velocemente il mio caso analizzando sommariamente il mio vissuto fino a quel momento, mi chiese puntando i suoi occhi dritti nei miei: “La domanda a questo punto cara Esther è una sola: quanto vuole vivere? Perché una cosa è certa, se continua così il suo tempo sarà variabilmente breve!”. E mi consegnò un semplice figlio fotocopiato dove erano segnati gli alimenti permessi, quelli raramente permessi e quelli assolutamente vietati. Iniziava lì ciò che in seguito portai avanti non senza fatica e sacrifici, ma che mi avvicinò in modo irrimediabile a grembiule, coltelli, taglieri e forni, il Cibo.
Da allora ho seguito vari e svariati corsi, volevo sapere come si faceva e volevo farlo bene. Ho incontrato tanti maestri, tanti allievi sono diventati miei amici, e molti di loro continuano ad ispirarmi giornalmente, e non solo per la loro cucina. Anche se lui non è stato il primo questo corso mi ha regalato tanto, permettendomi di sentirmi più sicura di me, più capace e più vulnerabile al tempo stesso di fronte al Cibo, che in me suscita emozioni forti e contrastanti.
Era Milano, era il 2017, lui è Simone Salvini, questa era la GhitaAcademy e questa è la foto del giorno dell’esame assieme alle mie compagne di prova.
Quando ho iniziato a cucinare, per guarire, non avevo dubbi sul fatto che prima o poi, in qualche modo, con tutta la mia volontà, anche se non ancora, sarei guarita!

Perché in certi giorni è vero, c’è troppo da sapere, troppo da dimenticare, troppo da ricordare, troppo da rispettare, t...
14/12/2020

Perché in certi giorni è vero, c’è troppo da sapere, troppo da dimenticare, troppo da ricordare, troppo da rispettare, troppo da cambiare. E in quei giorni, forse, anche il Cibo ne è memoria di quel troppo.
In quei giorni c’è solo il CON•TATTO a servire davvero, prima di pensare, prima di agire, prima di fare, prima di apparecchiare, prima di sederti, prima di mangiare, usa il Tatto verso te stessa e concediti l’amorevole grazia della pazienza verso ogni tua traccia di dovere.
Abbracciati come questi Taralli, e lascia che quel troppo sia solo l’amore che ti dai, anche se quel giorno sarà fatto di poco.

C O N T A T T OVe lo ripeto spesso nei post che scrivo che il Cibo può già essere per alcuni e diventare per altri un ...
14/12/2020

C O N T A T T O
Ve lo ripeto spesso nei post che scrivo che il Cibo può già essere per alcuni e diventare per altri un mezzo di contatto con sé stessi. Ve lo ripeto spesso perché è ciò che è accaduto e che accade a me in continuazione, e perché questo suo lato introspettivo si incastra perfettamente con le ragioni del perché mi piace tanto ciò che faccio, perché mi diverto a farlo, e del perché forse per me altrimenti non funzionerebbe. Questo contatto è ciò che mi affascina, mi rigenera, mi redime e mi permette di conoscermi in risvolti con i quali mai avrei immaginato il Cibo avesse a che fare. Sto imparando che l’esperienza che io vivo con lui, il modo in cui a lui mi rapporto corrisponde e fa da specchio a come vivo in generale, al mio comportamento. Questa ragione per ora mi basta, ma oggi vorrei aggiungere qualcosa...
C O N • T A T T O
Se avete voglia di sperimentare questa strada, di incamminarvi lungo il sentiero che vi conduce dal Cibo ad una certa e sempre maggiore consapevolezza di voi stessi, fatelo con tatto. Non serve essere precipitosi, affrettati e impazienti, perché rischiate di prendervi a schiaffi inutilmente. Abbiate tatto nel toccarvi, attraverso gli ingredienti della vostra cucina. Fatelo nel tentativo di trovarvi, in un modo creativo, diverso, personale, perché la vostra motivazione sia autentica e dolce.
Ecco il mio intento qui è quello di prendere Contatto con voi, con Tatto, volevo solo che vi fosse chiaro, questo viaggio è tanto mio quanto vostro. Se vi va di condividerlo scrivetemi, sarò felice di ascoltarvi, tanto felice, nelle interviste .
Buona domenica di Tatto a Tutti ✨

Secondo me, secondo meIo vedo il mondo solo secondo meSecondo me, secondo meE scrivo al mondo solo secondo meChissà com'...
09/12/2020

Secondo me, secondo me
Io vedo il mondo solo secondo me
Secondo me, secondo me
E scrivo al mondo solo secondo me
Chissà com'è invece il mondo
Visto da te
Chissà com'è invece il mondo
Visto da te
Canta Brunori Sas.
Ecco perché esistono i FoodTalks_ColloquiSulCibo.
Perché sono curiosa di sapere come funziona quel mondo, quella relazione per voi. Perché per creare un servizio serve sapere cosa serve, di cosa c’è bisogno, di cosa avete bisogno, qual’è il vostro punto di vista. Per apparecchiare una tavola che vi corrisponda e risponda alle vostre domande.
Grazie a tutti coloro che si stanno offrendo con tempo e voglia di mostrarmi il loro lato intimo sul cibo!

• Cosa sono i FoodTalks?~ Sono degli incontri 1:1 sulla piattaforma Zoom dove si parla di cibo, e lo si fa aiutandoci co...
07/12/2020

• Cosa sono i FoodTalks?
~ Sono degli incontri 1:1 sulla piattaforma Zoom dove si parla di cibo, e lo si fa aiutandoci con le domande che ho preparato per agevolare la chiacchierata.
• A cosa servono i FoodTalks?
~ Favoriscono una maggiore attenzione da parte mia nella creazione di servizi che partano dalle reali esigenze delle persone, per questo ascoltarvi è fondamentale. Ma non solo, permettono anche a voi di scoprire qualcosa in più, sul cibo e su voi stessi.
• A chi sono indirizzati i FoodTalks?
~ A tutti coloro che hanno voglia di partecipare, qualsiasi età, qualsiasi esperienza, qualsiasi attitudine verso il cibo. Più la sfera di testimonianze è ampia, più posso essere di supporto e aiuto.
• Quanto durano i FoodTalks?
~ 45 minuti circa. (Anche se con qualcuno sono rimasta online 2 ore!)
• Servono competenze sul cibo per partecipare?
~ Assolutamente no, non è necessario saper cucinare, farlo di professione, avere particolare passione per la tavola.
• Perché dovrei partecipare?
~ Per dire la vostra, per vivere un’esperienza diversa che potrebbe permettervi di sedervi a tavola al pasto successivo attenti a particolari mai presi in considerazione prima, per rompere gli schemi che esistono attorno al mondo cibo e creare aspetti del tutto nuovi e che avete deciso voi.
(Io sono elettrizzata quindi per me le motivazioni sono infinite...)
• Altri vantaggi?
~ A chiunque partecipa ho deciso di offrire uno sconto del 20% sul primo servizio che acquisterà appena sarà possibile rientrare al lavoro.
• Come posso fare per partecipare?
~ Mi invii in pvt la tua mail, e lì riceverai in brevissimo tempo tutti i dettagli.

“Okay, mi hai convinta questi sembrano essere davvero una cosa pazzesca! Ti ho già scritto!”
Cit.

Noi ci crediamo, e aspettiamo anche voi!

I am showing love for myself by knowing that I have the power to change and that my change can be powerful.Cleo Wade Qua...
02/12/2020

I am showing love for myself by knowing that I have the power to change and that my change can be powerful.
Cleo Wade

Qualche giorno fa che ha lavorato con me alla stesura della visione di e per questo ne conosce il dietro le quinte, mi ha sorriso, come fa sempre lei anche lasciando un messaggio vocale su Whatsapp, e mi ha ribadito che questo progetto esiste, è già qui, anche se per ora vive solo attraverso l’esperienza dei racconti che vi faccio.
Quando tutto questo finirà? Quando potremmo trovarci attorno ad un tavolo vivere l’esperienza vera e propria di un aperitivo lunare? Quando avrò la possibilità di vedervi cucinare e usare il cibo come mezzo di comunicazione con voi stessi e con le vostre emozioni?
Nessuno lo sa per ora.
Il punto è che il sogno è più forte di così, è lì sul piano di lavoro, pronto ad essere inciso, tagliuzzato, condito, farcito, massaggiato, marinato e poi ripreso per essere cucinato e servito! E vive anche grazie a voi che ci credete come me e che lo supportate, perché la sua missione è quella di farvi stare bene, spalleggiarvi in cucina come atto di crescita e creatività, e suggerirvi qualche istruzione sul benessere del corpo attraverso la nostra mamma in cielo, la Luna.
Durante i FoodTalks facciamo esattamente questo, parliamo di cibo, raccontiamo la nostra storia, ci incuriosiamo dell’altro, impariamo nuovi modi di vivere la relazione con il cibo, ci nutriamo di condivisione e nuove consapevolezze su noi stessi.

~La modalità è semplicissima:
_scrivimi la tua mail in pvt
_ti invio una breve descrizione del progetto
_se ti piace ci mettiamo d’accordo sulla data e l’orario
_ti invio il link per accedere a Zoom e ci dedichiamo 30/45 minuti, dipende sempre dalle cose che hai/vuoi dire!
In questo modo è vero aiuti me, e te ne sono grata, ma vedrai che scopriremo anche tante cose su di te!

Ti va di aiutarmi a crederci?
Dai cambiamo assieme 💫

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G R A Z I E✨

È grazie alla mia cara amica  che, invitandomi a partecipare come sua collaboratrice, diedi il primo corso di cucina. E...
30/11/2020

È grazie alla mia cara amica che, invitandomi a partecipare come sua collaboratrice, diedi il primo corso di cucina. Era quasi Natale ed era l’anno 2015! Fu lì che scoprii anche di essere una gran chiacchierona, ed è per questo che continuo con le presentazioni:
🧆Il primo piatto che preparai per gli studenti del corso e che ebbe un ruolo fondamentale in quelli a seguire, furono gli spaghetti di zucchine crude con polpette di broccoli
🍪Ho un diploma professionale in pasticceria, ma non seguo mai una ricetta come si dovrebbe, con il pizzico di sale ci aggiungo anche quello personale
✏️Sono laureata in Design di Moda e la mia cucina è un’alchimia di istinto, creatività e buongusto
🥛Adoro il latte di avena che metto tutte le mattine nel mio caffè
🍵Quando preparo una vellutata di verdure devo contenermi nelle dosi perché rischio di mangiarne anche 4 piatti di fila
🍇Ho iniziato a mangiare uva contando i chicchi per 3 da quando scoprii che ogni unità contava 10 calorie
🥥Il mio frutto preferito è il cocco
🥞Ho creato un corso di cucina centrato solo sui pancakes e su tutti i modi che esistono di farli e mangiarli
🍅Siccome mi sono stufata di andare al ristorante e dover mangiare solo verdure alla griglia, cioè zucchine dato che le solanacee per me sono out, ho deciso di creare un servizio per i ristoranti di supporto ad una cucina vegana facile ed economica
🥒Non amo che mi definiscano una cuoca, ma l’esperienza ha fatto sì che il cibo diventasse il mio lavoro, il veicolo per arrivare agli altri, per relazionarmici e allora, se preferite, dite pure che lo sono
🥨Ho origini tedesche, sono cresciuta a würstel e bretzel, ora mi restano i capelli biondi
🍷Credo che un buon bicchiere di vino avvicini le persone come fa con i bicchieri, ecco allora che sulla mia tavola degli ospiti non manca mai
🎂Festeggio il mio compleanno per 1 settimana solitamente, ma posso far a meno della torta, a meno che non sia una crostata con la marmellata
💫Le stelle più belle le vidi da bambina in Africa, seduta in spiaggia con mia sorella, e poi nei miei occhi quando capii che questo era quello che amavo fare
🍗La sola carne che mi manca è quella del pollo arrosto

Quando tengo un corso di cucina, oppure ospito un evento, quando cucino per qualcuno per poi servirgli il cibo preparato...
28/11/2020

Quando tengo un corso di cucina, oppure ospito un evento, quando cucino per qualcuno per poi servirgli il cibo preparato, e anche quando mi ritrovo tra persone sconosciute che mi chiedono quale sia il mio lavoro, parto sempre presentandomi:
🥬Mi chiamo Esther Fontanella, ho 41 anni (ancora per 51 giorni), sono di Conegliano ma da un anno ho scelto di vivere a Vicenza, perché mi sono innamorata a prima vista del Santuario della Madonna di Monte Berico la prima volta che ci andai.
💫Il mio segno zodiacale è il Capricorno ♑️, il mio ascendente è il Toro ♉️ e la mia Luna Natale si trova nel segno della Vergine ♍️.
Sì lo so, quanta Terra per una che vive sempre con la testa tra le nuvole!
🥑Ho scelto di seguire un’alimentazione vegana ormai da 5 anni, però gli ultimi mesi ho integrato con grande sforzo del pesce 2 volte la settimana, perché come allora, anche oggi la mia salute richiede una scelta.
🍆Non mangio peperoni, melanzane, pomodori e ho ridotto al massimo le patate, perché mi piace tantissimo fare l’aperitivo e alle chips proprio non resisto! Niente glutine, niente zuccheri e farine raffinate! La pizza non mi piace e il mio comfort food è il cibo indiano (prima del viaggio in India era il riso alla cantonese).
🥕Non credo che siamo ciò che mangiamo, ma so per esperienza personale che ciò che mangiamo influenza radicalmente chi siamo.
🧅Piango spesso, ma ridere mi da più soddisfazione.
🍌La mia colazione preferita è il gelato alla banana, anche se un buon porridge caldo in inverno può risollevare il morale di una giornata fredda e piovosa.
🥦Sono una di quelle donne da amare perché amano mangiare i broccoli al vapore.
🗣Studio le emozioni perché sono convinta che il corpo le comunichi a noi attraverso infiniti segnali, spesso indecifrabili, e sto provando a sviluppare questo ascolto su di me per trasferire il mio vissuto agli altri.
👄Nutrirsi non significa mangiare, ecco perché sono studentessa di Kabbalah e astrologia, pratico la meditazione e lo stretching dei meridiani e seguo diversi corsi di crescita personale.
🥜Evito di comprare il b***o di arachidi perché ne sono altamente dipendente.
📝Vuoi saperne di più?
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