13/12/2022
Che quella appena finita sia stata una stagione strapiena, frenetica, stancante, super emozionante, stramba, distruttiva, piena di imprevisti (belli e meno belli), ricca di tante soddisfazioni, sicuramente lo avrete letto e riletto in tanti post di colleghi e operatori del settore.
Lo è stata anche per me, per noi.
Mesi in apnea.
Mesi durante i quali il mio unico pensiero rivolto a qualsiasi cosa non riguardasse il lavoro (compresi amici, famiglia, cose scontate e banali della mia quotidianità) è stato "se ne parla a fine stagione".
Poi la fine della stagione è arrivata e mi sono sentita un po' persa.
Mi sono sentita completamente scarica, incapace di guardare e gioire delle tante soddisfazioni che conunque, sopra ogni cosa, questa stagione ci ha regalato.
Ma soprattutto mi sono sentita in colpa.
In colpa per aver trascurato tutto e, soprattutto, tutti al di fuori del lavoro.. compresa me stessa.
In tutto questo, tra qualche lacrima e pensieri confusi, la cosa meravigliosa è che, nonostante tutto e come spesso penso accada in queste situazioni, guardandomi indietro mi sono resa conto che in realtà in questi mesi di apnea non mi sono MAI sentita sola.
La mia famiglia, i miei amici, tante persone con cui lavoro (un lavoro di cui ho la fortuna di essere innamorata), coppie di sposi, mi hanno stretta in un abbraccio fortissimo e, ogni giorno passato (e continua a passare), mi fanno capire che non esiste nulla di più bello e rassicurante del sentirsi amati.
Quindi questo Natale, con la mia casetta addobbata per la prima volta da quando ci abito e lo spirito da elfo che si è risvegliato dopo un lungo letargo, mi godo il regalo più grande che la vita mi potesse mai fare.
Anime belle, persone speciali che ho incrociato nel mio cammino, sempre pronte a tenermi per mano ❤️
Grazie a per la foto.