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L’Associazione Per…Corsi Enoturistici nasce a Caggiano nel 2021 per volontà di due appassionati di vino e non solo, il prof.Michele Trimarco e la dott.ssa Marika Valisena, entrambi assaggiatori professionisti di diverse matrici alimentari.

Visita alla Tenuta Macellaro Winery  L’Associazione Per … Corsi Enoturistici, ha fatto visita alla cantina di Ciro Macel...
08/10/2024

Visita alla Tenuta Macellaro Winery
L’Associazione Per … Corsi Enoturistici, ha fatto visita alla cantina di Ciro Macellaro in Postiglione. Pomeriggio autunnale bellissimo con clima ottimale per visitare il vigneto. Ci ha accolti Ciro da perfetto padrone di casa, abbiamo visitato il vigneto di Fiano, di Aglianico e di Aglianicone, dandoci le dovute spiegazioni sui metodi di allevamento della vite, sul perché ha impiantato quei vitigni, sul terreno e sul clima ventilato, tipico di quella zona, favorevole al vigneto perché non provoca ristagno di umidità e quindi meno soggetto a malattie ed all’uso di anticrittogamici. Ci siamo trasferiti poi in cantina e siamo passati alla degustazione dei vini. Abbiamo iniziato con il Ripaudo IGP Paestum, vino interessante costituito in prevalenza da Fiano e da una piccola parte di Falanghina per dare più profumi ed acidità al vino. Colore paglierino con profumi floreali e fruttati di frutta tropicale, con finale di bocca sapido e lungo. Successivamente siamo passati al Fianoro, Fiano Paestum IGP, un Fiano in purezza, piacevole bevuta, con sentori di frutta secca, come nocciola tostata, mandorla, ecc. che rendono il vino complesso ed accattivante con finale sapido e minerale. Oltre a questi due vini siamo passati all’assaggio di altre bottiglie di Fiano, facendoci constatare con mano, l’evoluzione del vino di questo vitigno, andando indietro fino al 2018 come annata, ben conservato, non mostrava nessun cedimento nella struttura, mettendo in risalto come il Fiano, un vino bianco, possa tranquillamente misurarsi col tempo, senza compromettere la sua bontà. Infine abbiamo assaggiato l’Aglianicone, Quercus Rosso Colli di Salerno, un vitigno sconosciuto ai più, ma che adesso si sta facendo strada perché si è capito che ha grandi potenzialità. Vino complesso, con profumi fruttati di sottobosco, floreali di violetta, speziato di pepe, equilibrato, piuttosto morbido. Tutti questi vini sono stati abbinati a degli affettati di salumi e formaggi della casa, ottimi partner di accompagnamento. Interessante il progetto sulla cosmesi denominato “Vinee” coordinato dalla moglie Carolina che consiste nella produzione e vendita di prodotti cosmetici, ottenuti con gli scarti della lavorazione dell’uva, come vinaccioli, bucce ed altro, estraendo sostanze preziose come vitamine, sostanze antiossidanti, ecc. importanti per la cura del corpo. Possiamo dire di Ciro e Carolina una bella copia affiatata anche nella vita lavorativa. Prossimamente Ciro e i suoi vini saranno a Caggiano! Per il momento non sveliamo ancora nulla. Alla prossima!!!

21/09/2024
La Carbonara Regina delle serate conviviali dell’Associazione Per … Corsi EnoturisticiAncora una volta in poco tempo la ...
29/05/2024

La Carbonara
Regina delle serate conviviali dell’Associazione Per … Corsi Enoturistici
Ancora una volta in poco tempo la Carbonara è stata la regina delle nostre serate. Come da programma l’Associazione Per … Corsi enoturistici ha organizzato una serata per i soci con tema: la Carbonara e il vino. Due sono state le versioni quella classica con: uova, guanciale, pecorino romano e spolverata di pepe, elaborata da Gabriella Altilio, giovane promessa dell’arte culinaria e la variante di mare con il baccalà, pensata da Pasquale Grippo in arte Bubù. Sono state gradite entrambe dai presenti, con predilezione dell’una o dell’altra secondo i gusti personali. La Carbonara, espressione della cucina popolare romana, apprezzata ovunque in Italia, da turisti e italiani, è (solo all’apparenza) uno dei piatti più semplici da preparare, dato l’esiguo numero d’ingredienti: pasta, uova, guanciale e pecorino romano. Tuttavia, dalla sapiente mescolanza di tali ingredienti, nasce un piatto carico di sapori, deciso nella consistenza e nei colori. Naturalmente la complessità di questo piatto porta ad abbinare vini di buona struttura e profumi. Noi abbiamo pensato a due vini di Regioni diverse, una Passerina bianca Testarossa Abruzzese Terre Aquilane IGP dell’azienda Pasetti annata 2022, siamo a Capodacqua (AQ) , dove questo vitigno raggiunge la sua massima espressione di qualità. All’ assaggio il vino ha evidenziato un colore giallo verdolino brillante, intenso di profumi, con aromi floreali di ginestra e fruttati di mela verde. Fresco, presenta una buona alcolicità (13°), sapidità e una marcata mineralità, con finale di bocca erbaceo ed elegante. L’altro vino, un Merlot Alto Adige DOC annata 2021, dell’azienda Hofstatter di Termeno (Bz). Un vino rosso che si fa amare per la sua capacità di unire freschezza e morbidezza. É vinoso e forte nei profumi caldi con note prevalenti di marmellata di more e sottobosco. In bocca è elegante, caldo e strutturato, grazie ad una robusta trama tannica ed alcolica (13°), piacevolmente persistente. E’stato un incontro felice tra la carbonara in duplice versione che ha fatto discutere i presenti in cui ognuno ha trovato l’abbinamento personale più idoneo al suo palato. Il finale di serata è stato dolce con una torta alle fragole …… preparata da Pasquale Lamattina ormai eletto da tempo pasticciere delle serate conviviali dell’Associazione Per … Corsi enoturistici.
Alla prossima!!!

World Nutella Day: ovvero cosa sarebbe il mondo senza la NutellaIl 5 febbraio 2007, è nata questa ricorrenza, il “ World...
13/02/2024

World Nutella Day: ovvero cosa sarebbe il mondo senza la Nutella
Il 5 febbraio 2007, è nata questa ricorrenza, il “ World Nutella Day ”, da allora tutti gli appassionati di questa crema spalmabile si sono riuniti per festeggiarla in tutto il mondo. Anche noi dell’Associazione Per … Corsi Enoturistici ci siamo uniti ai festeggiamenti, promuovendo una serata per i nostri soci con gli abbinamenti più strani e impensabili fino a quel momento e la nostra crema ha saputo “tenere botta “, tenendo alta la sua fama di regina dei momenti felici. L’abbiamo degustata nature al cucchiaio, con grissini e crackers con e senza sale, con fritti tipo struffoli rustici ed altro, con pizze rustiche e ripiene ed infine nella torta sbriciolata alla nutella e ricotta, sapientemente elaborata da Pasquale Lamattina che dimostra ogni volta la passione per la pasticceria. Naturalmente abbiamo scelto per lei (Nutella) dei partner all’altezza per non farla sfigurare, due vini interessanti come l’ALA Amarascato della Cantina Duca di Salaparuta siciliano, della provincia di Trapani, un vino aromatizzato alle foglie di amarena messe in infusione, insieme a spezie ed aromi vari. Bel prodotto, dal colore rosso granato carico, tendente all’aranciato. Profumo intenso, complesso, piacevole, etereo, con note di marasca, mandorla e spezie varie. Al gusto dolce ma non troppo, con piacevole finale di bocca, speziato. Alcol 17,50%. L’altro vino scelto è stato lo Cherry Don Zoilo di 12 anni, spagnolo, dell’Andalusia, da vitigno Pedro Ximenez, alcol 18%. Un vino dal colore ambrato intenso, tendente al mogano, denso, impenetrabile, molto intenso e molto complesso all’olfatto, con un ampio ventaglio di profumi che spaziavano dalla frutta secca (fichi secchi), all’etereo, allo speziato, al cioccolatoso. Due vini interessanti, entrambi rientrano nella categoria vini liquorosi fortificati, classificati come vini speciali. L’Ala Amarascato è un vino aromatizzato per infusione, lo Cherry invece è prodotto col Metodo Soleras, con cui si maturano anche alcuni Marsala in Italia. I due vini sono stati molto apprezzati dai presenti, anche per aver trovato il giusto abbinamento con le pietanze proposte e la Nutella. La serata è iniziata con un aperitivo a base di finger food, in accompagnamento con il vino Lugana Doc Sansonina. Arrivederci al prossimo incontro!

Viaggio studio nei territori Irpini del vino di qualità e non soloAlle 8,00 in punto di domenica 28 gennaio, il gruppo d...
02/02/2024

Viaggio studio nei territori Irpini del vino di qualità e non solo
Alle 8,00 in punto di domenica 28 gennaio, il gruppo di appassionati di vino dell’Associazione Per… Corsi Enoturistici di Caggiano, è partito alla volta dell’Irpinia per conoscere da vicino i territori e i luoghi del vino di qualità e dei suoi derivati. Prima tappa Venticano alla distilleria Antonellis, dove Paolo il proprietario, ci ha accolti con garbo da perfetto padrone di casa. Successivamente ci ha accompagnato nella sua distilleria, dove lui, da esperto mastro distillatore produce acquaviti, illuminandoci sui vari processi di approvvigionamento e distillazione delle vinacce. Passo successivo è stato vedere dall’esterno, la stanza di conservazione delle grappe appositamente chiusa e sigillata dagli agenti di controllo (guardia di finanza …) Continuando il nostro percorso, all’interno dell’opificio, abbiamo assaggiato una serie di grappe di diversa tipologia, fattura e invecchiamento, suscitando molte emozioni e spiritosità tra i presenti, non a caso i francesi chiamano la grappa ed i distillati “eau de vie” acqua della vita. Tappa successiva Taurasi alla Cantina Caggiano dove ad attenderci vi era proprio il titolare Antonio Caggiano, dopo i saluti, il figlio ci ha accompagnati all’interno della cantina facendoci conoscere le bellezze di essa, la sua storia, la lungimiranza e l’estro artistico del papà Antonio, il tutto, passeggiando tra barrique piene di Aglianico atto a divenire Taurasi, tra silos di acciaio inox che conservavano il vino Greco, Fiano, Falanghina. Particolarmente attraenti sono state le pupitre, che sostenevano le bottiglie di spumante Metodo Classico, in formazione, sospese negli incavi dei cavalletti, in attesa del remuage da parte del cantiniere. Dopo la visita in cantina siamo passati alla sala ristorante dove abbiamo consumato un piacevole pranzo e degustato i vini della cantina abbinati alle pietanze proposte. Nel tardo pomeriggio ritorno a casa, dove la maggior parte dei partecipanti ha pensato bene di portare con sè un souvenir enologico a ricordo della giornata trascorsa spensieratamente. Arrivederci al prossimo viaggio!!!

La pizza: cibo popolare mondialeDal 2017 il 17 gennaio, in occasione del World Pizza Day, si festeggia in tutto il mondo...
25/01/2024

La pizza: cibo popolare mondiale
Dal 2017 il 17 gennaio, in occasione del World Pizza Day, si festeggia in tutto il mondo il riconoscimento di Patrimonio Culturale dell’Umanità da parte dell’UNESCO dell’arte dei “pizzaiuoli napoletani”. La pizza si conferma il prodotto più redditizio e conosciuto del Made in Italy con un fatturato di circa 15 miliardi di euro l’anno. Quasi 2 italiani su tre mangiano la pizza, almeno una volta la settimana, sia a pranzo che a cena, sia a casa che fuori. In Italia sono sorte tantissime pizzerie circa 121.000 da nord a sud e la pizza più richiesta resta “la margherita” che richiama i colori della bandiera italiana, il verde del basilico, il bianco della mozzarella, il rosso del pomodoro. Anche noi dell’Associazione Per …Corsi Enoturistici abbiamo festeggiato il Pizza Day con un buffet di pizze preparate per l’occasione dalla pizzeria CoCò di Caggiano con un ventaglio di sapori e di odori da deliziare i sensi. Naturalmente noblesse oblige, non poteva mancare la pizza con la “zammedda” (pomodoro con buccia e formaggio pecorino), molto apprezzata da tutti i presenti, tipica di Caggiano. L’abbinamento è stato con due vini: il rosato Puglia IGT “Gioia Rosa” 2021 dell’azienda Terre Carsiche 1939 da uve Primitivo e Aleatico e il Pen*sola Sorrentina rosso Doc Gragnano 2022 Otto uve dell’azienda Salvatore Martusciello, nel cui vino concorrono oltre all’Aglianico e Piedirosso, altre uve locali, complessivamente in numero di otto. Ottima la torta al mandarino preparata dal nostro socio Pasquale Lamattina che con ingredienti semplici e genuini continua a deliziare i nostri palati. Al prossimo assaggio!!!

La visita programmata per il prossimo 28 gennaio si arricchisce di un'ulteriore tappa che faremo presso la Distilleria A...
14/01/2024

La visita programmata per il prossimo 28 gennaio si arricchisce di un'ulteriore tappa che faremo presso la Distilleria Antonellis. Sarà una bellissima esperienza nel mondo dei distillati.🍷

🍷Corso di Avvicinamento al Vino🍷Sono aperte le ISCRIZIONI 📝Il programma del corso prevede:🍇LEZIONE 1Fisiologia del gusto...
02/01/2024

🍷Corso di Avvicinamento al Vino🍷
Sono aperte le ISCRIZIONI 📝
Il programma del corso prevede:
🍇LEZIONE 1
Fisiologia del gusto, attrezzi da lavoro, il vocabolario del vino
🍇LEZIONE 2
Il metodo di degustazione
🍇LEZIONE 3
La vite: nozioni di agronomia allevamento e raccolta
🍇LEZIONE 4
L’enologia: dall’uva al vino
🍇LEZIONE 5
Enologia: maturazione ed invecchiamento
🍇LEZIONE 6
I vini speciali: spumanti, liquorosi, aromatizzati.
🍇LEZIONE 7
Classificazione vini, lettura etichetta
🍇LEZIONE 8
La Campania vitivinicola
🍇LEZIONE 9
L’ABC degli abbinamenti
🍇LEZIONE 10
Enoturismo ed accoglienza
Per info e prenotazioni:
📞Marika 347 994 5522
📞Enzo 327 179 8094
📧[email protected]
📍Laltrolato Bar Via Principessa Elena, 24 - Caggiano (SA)

I vini dell’azienda Elena Walch incontrano le tipicità CaggianesiBella serata quella trascorsa venerdì 20 ottobre presso...
25/10/2023

I vini dell’azienda Elena Walch incontrano le tipicità Caggianesi
Bella serata quella trascorsa venerdì 20 ottobre presso la Masseria Valisena di Caggiano. Come da programma, l’Associazione Per Corsi Enoturistici ha organizzato un incontro conviviale, tema della serata: “I vini dell’azienda Elena Walch di Termeno (Bz) incontrano le tipicità Caggianesi”. L’azienda è una delle realtà più importanti del territorio Bolzanino, con le sue vigne ubicate nei pressi del Lago Caldaro e sulle colline di Termeno. La prima, denominata vigna Castel Ringberg dall’omonimo Castello, costruito dagli Asburghi austriaci (1620) in stile rinascimentale, come castello di caccia, oggi è la sede di una osteria, di un punto vendita e delle due cantine dove i vini maturano. E’ la vigna più importante dell’azienda ad un’altezza di circa 350 m.s.l.m nel cuore della zona vinicola dell’Alto Adige, gode di un clima mite e grandi escursioni termiche, con terreni calcarei che esaltano la qualità e i profumi dei vini. L’altro vigneto denominato vigna Kastelaz si trova a Termeno a circa 360 m s.l.m su terrazzamenti, dando origine a paesaggi mozzafiato, in questa vigna si producono il Merlot e il Gewurztraminer. I vini di questa azienda si distinguono per carattere ed eleganza, mostrando freschezza, profumi freschi e fruttati per i bianchi, complessi e piuttosto morbidi i rossi. Numerosi sono i vitigni coltivati, tipici del territorio. Noi abbiamo scelto il Sauvignon e il Pinot Nero. Abbiamo degustato il Sauvignon Alto Adige Doc 2022, un vino lucente, giallo paglierino, i profumi intensi di frutta tropicale, fiori ed erba di campo lo rendono interessante, struttura elegante, con acidità e sapidità ben bilanciate, nonostante sia di annata. Il Pinot Nero Alto Adige Doc 2021, vino dal colore rosso rubino vivo, di buona struttura, si caratterizza per profumi di frutta a bacca rossa, ciliegie, lamponi ed una nota speziata di pepe, tabacco, buona la struttura, sapido e giustamente tannico. L’abbinamento è stato preparato con pizze prodotte dalla pizzeria Co.Cò , da formaggi freschi e di media stagionatura prodotti dal caseificio Pucciarelli, con la variante di confettura di fichi e di cipolla dell’azienda “La Caggianese”. Dulcis in fundo, torta alle mandorle elaborata da Pasquale Lamattina ed una Kasekuchen dolce di origine tedesca prodotto dalla sig.ra Teresa Maraia in abbinamento ad un vino passito artigianale. Arrivederci al prossimo convivio!!!

Visita nei territori del TaburnoL’Associazione Per … Corsi Enoturistici conclude le iniziative del mese di settembre con...
28/09/2023

Visita nei territori del Taburno
L’Associazione Per … Corsi Enoturistici conclude le iniziative del mese di settembre con la visita in cantina. Questa volta è stata scelta una cantina del beneventano in località Torrecuso, siamo nel Parco Regionale del Taburno – Camposauro, un ridente paese ai piedi del Monte Taburno, zona del miglior Aglianico e Falanghina della provincia, da cui deriva la DOCG Taburno Aglianico o Aglianico del Taburno. Si ricorda che la provincia di Benevento è la prima produttrice di vino regionale, con il 50% della produzione vitivinicola campana. Partiti di buon mattino siamo arrivati sul posto abbiamo fatto visita alla cantina Il Poggio, dove il proprietario ci ha illustrato tutto il processo di accettazione delle uve e di trasformazione, dai fermentini in acciaio alle botti di legno divise in tonneaux da 500 l. e le barrique di 225 L. La cantina produce diversi vini da vitigni tipici del luogo, Aglianico, Falanghina, Coda di volpe, Fiano, Greco, nelle varie tipologie ed invecchiamento. Di questa cantina abbiamo assaggiato il vino coda di volpe bianco, bel vino, complesso, con caratteri di morbidezza, ma non tralasciando la sua innata acidità. Siamo andati poi presso l’agriturismo Torrevento poco distante, dove abbiamo consumato il pranzo, prodotti a km 0, magistralmente cucinati dalla titolare Patrizia Iannella che ci ha accolti insieme al marito Giorgio, quest’ultimo ha svolto il ruolo di coordinatore della sala. Prima di iniziare il pranzo siamo stati coinvolti in una degustazione di olio da loro prodotti, con varietà Ortice, Racioppella, Ortolana, di ottima fattura. Durante il pranzo abbiamo degustato vini di produzione dell’azienda, iniziando con un vino rosè igp Campania rosato Aglianico, un buon vino, poi siamo passati al rosso “Janico” Sannio aglianico doc, un vino di pronta beva ed infine col dessert uno spumante falanghina dolce. Il pranzo si è concluso col caffè, un liquorino della casa e grappa. Giornata trascorsa all’insegna del relax per tutti, arrivederci al prossimo mese con stimolanti iniziative e nuovi viaggi.

Mare e Monti a confrontoSerata di grande interesse e partecipazione quella trascorsa venerdì settembre. presso la Tenuta...
25/09/2023

Mare e Monti a confronto
Serata di grande interesse e partecipazione quella trascorsa venerdì settembre. presso la Tenuta di Marika Valisena nell’agro di Caggiano. L’Associazione Per … Corsi Enoturistici nell’ambito delle iniziative programmate, ha organizzato una serata conviviale che ha visto protagonista il vino Fiano di due diverse zone, con due tipologie di vinificazione ed affinamento. Il primo vino degustato è stato un Fiano del Taburno Dop annata 2021 dell’azienda La Rivolta di Torrecuso BN, vino di ottima fattura dal colore paglierino, luminoso, profumi fruttati, di pesca e frutta tropicale, come ananas, note di erbe aromatiche, salvia, timo, al gusto, piacevole, fresco, avvolgente, con finale di bocca sapido. Si è rivelato un buon partner l’abbinamento con un risotto ai frutti di mare, non male anche con una frittura di alici e merluzzetti. L’altro vino XA Paestum Fiano IGT 2019 Tempa di Zoe di Bruno De Conciliis, cilentano quindi, nato dalla selezione delle migliori uve Fiano provenienti da tre diverse aree: collina dal tipico terreno argilloso – calcareo detto flysch, dall’entroterra e vicino al mare, queste tre zone, donano complessità e struttura al vino. Mentre il primo vino è stato vinificato e matura in silos di acciaio, il secondo viene lasciato circa 12 mesi in botte e altri 12 mesi di affinamento in bottiglia. XA, alla vista si è mostrato giallo paglierino dorato e lucente, al naso profumi citrini, mela, nocciola, odori di macchia mediterranea come ginestra, biancospino …, speziato e minerale. Al gusto si confermano la complessità, la mineralità e la sapidità, finale di bocca lievemente astringente. Pur essendo un vino bianco si conserverà per un po’ di tempo grazie all’azione dell’alcol e del tannino dato dalla botte di legno. Il vino si è abbinato bene alla frittura di alici e merluzzetti. Dulcis in fundo, abbiamo degustato due torte confezionate dal nostro pasticciere di fiducia Pasquale Lamattina, una torta caprese e una torta alla frutta degnamente abbinate con del Fiano, demi – sec, da lui stesso prodotto. Al prossimo assaggio!!!

03/08/2023
03/08/2023

Con i due ultimi incontri del 24 e 31 luglio si è concluso il programma annuale delle iniziative organizzate dall’ Associazione Per … Corsi Enoturistici. L’Associazione osserverà un periodo di vacanza, si riprenderà a settembre con nuove idee ed interessanti percorsi sensoriali. Le due serate hanno visto protagonisti due tipologie di vini: i rosati e i bianchi, vini di pronta beva, non impegnativi, molto apprezzati dai presenti per i loro colori, profumi e per la loro struttura leggera. Nella serata del 24 luglio abbiamo assaggiato due rosati: il “Testarossa” Terre Aquilane IGP Rosato 2022 , Montepulciano in purezza, dell’Azienda Pasetti, in provincia dell’Aquila in Abruzzo. Il vino ha destato simpatia ed apprezzamento per il suo colore cerasuolo vivo, con sentori di ciliegia, lampone, fragola e frutti di bosco. Al palato fresco, di buona acidità e sapidità non spigolose, ma con giusta morbidezza. Finale di bocca floreale che ricordava la rosa. Altro rosato degustato, il “Calafurìa” di Tormaresca – Antinori, rosato, IGP Salento 2022, vino interessante, piacevole, delicato, fresco, elegante, con una sua personalità. Nasce dal vitigno Negroamaro, uva rappresentativa del Salento. Il vino degustato aveva un colore rosa tenue, al naso spiccavano note fruttate, agrumate, floreali. Al gusto piacevolmente fresco e sapido. I due vini sono stati abbinati ad una serie di salumi della ditta Grippo Pasquale di Caggiano. La serata del 31 luglio invece, ha visto come protagonisti due vini bianchi: il “De Vite” della Tenuta J.Hofstatter di Termeno (BZ) , vigneti delle Dolomiti IGT 2022, costituito da una cuvée di più vini: Sauvignon, Muller Thurgau e Pinot bianco, è un vino dal colore paglierino con riflessi verdognoli, mostra un bel ventaglio di profumi all’olfatto che richiamano la vaniglia, l’erbaceo, la mela verde. Al gusto giustamente equilibrato, con note finali citrine. Dal Trentino, ci siamo spostati poi in Calabria a Cirò marina (Kr) presso l’azienda Ippolito 1845, la più antica cantina della Calabria. Abbiamo degustato “Il Pecorello” Calabria IGT bianco 2022, un vino in purezza, ricco di profumi che vanno dagli agrumi, frutta a polpa gialla e tropicale, non manca la sua mineralità e sapidità, due bei vini. Lo chef Pasquale (in arte Bubù) , si è superato preparando un primo piatto di pasta “mezze maniche” ai profumi dell’orto con provola di Agerola, ottima pietanza che ha trovato nei commensali motivo di riflessione per l’abbinamento. Ci rivedremo a settembre con lo stesso spirito della convivialità e dell’amicizia che non devono mai mancare. Buona estate!!!

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