18/04/2024
"Cara signora, dovrebbe stare più attenta ai compiti di suo figlio: ieri li ha fatti sbagliati"
"Senta signora, dovrebbe seguire di più il bambino: ogni tanto si dimentica libri e quaderni a casa"
"Cara mamma, dovrebbe stargli più dietro: oggi aveva nella cartella un libro di troppo e inoltre ha perso la gomma".. e così via, dal primo giorno di scuola.
Allora, care maestre, vi scrivo una lettera che vale per sempre, per tutte le volte che avete sorriso con sopportazione alle mie risposte, ma senza comprenderle appieno.
Questa è la risposta di una mamma che ha già fatto la scuola elementare e pensava di aver concluso decine di anni orsono.
Di una mamma degenere.
Trovo molto bizzarro che i rimproveri sul quaderno di mio figlio siano indirizzati a me piuttosto che al bambino. Perché su quella seggiolina minuscola il mio fondoschiena abbondante non ci starebbe, e per fortuna a scuola viene lui e non la sua mamma.
È piuttosto buffo che venga richiesto il mio costante intervento per compiti troppo complessi, troppo lunghi, troppo noiosi. Perché vi confesso che quei compiti li so svolgere brillantemente, da genio della classe, ma purtroppo li avete assegnati a lui e non a me.
E mi fa divertire che venga insinuato che non seguo i miei figli perché ogni tanto dimenticano uno dei tre/quattro libri che hanno per ogni materia, talmente complicati che occorre il diploma di scuola superiore per capire quali portare e quando. Io per fortuna ho anche la laurea ma mio figlio no, e in fondo è lui che deve organizzare la propria cartella con i testi che voi avete adottato.
E mi sorprende che venga richiesto a me di fare un lavoro che ho scelto di delegare alla scuola, ossia insegnare a studiare, quando il mio lavoro è tutt'altro.
Perché ritengo che mio compito sia insegnare l'autonomia e l'autostima, ma questo posso farlo solo se i bambini avranno compiti tarati sulle loro possibilità, che siano in grado di svolgere da soli.
Per la loro soddisfazione devono POTERCELA FARE senza la guida costante di un adulto che li indirizzi sempre, costantemente, passo passo.
E se questo non accade è forse perché quello che viene loro richiesto è troppo.
Ma non è solo colpa vostra, care maestre.
Perché ci sono genitori che si prestano quotidianamente, con pazienza e dedizione, a fare scuola con loro, a loro, per loro, e questo vi confonde.
Allora per favore mamme premurose aiutate questa mamma degenere: lasciate che i bambini sbaglino e dimentichino libri e quaderni, ogni tanto!
Perché in questo modo gli insegnanti capiranno quali sono i limiti di un bambino di quella età e potranno modificare le richieste in base alle LORO capacità.
Non spianate la strada troppo in salita, perchè se gli insegnanti vedranno risultati ottimi continueranno ad alzare il tiro, chiedendo sempre di più e ben oltre le loro possibilità.
Lasciate che sbaglino, che siano rimproverati, che paghino per le loro distrazioni, perché solo così saranno orgogliosi di farcela: perché lo avranno fatto da soli e finalmente avranno imparato.
Non credo sia un merito sedersi ogni giorno accanto ai figli e spiegare cosa devono fare e come. Così facendo confonderete gli insegnanti, che di fronte ai prossimi errori di un vero bambino di 7 anni, anziché capire, non troveranno altra soluzione che sgridare la sua mamma.
La sua mamma degenere.