02/02/2020
Treccani omaggia Tutti Fenomeni con un'analisi tutt'altro che banale 😲🍋
🎤 I poeti morti non tagliano il pane
Non portano il cane, non hanno tatuaggi
I poeti vivi hanno gli aggettivi
Per gratificare i nuovi primitivi
"Aggettivo" è un sostantivo maschile che viene dal latino tardo "adiectivum (nomen)", derivato di "adicĕre", ovvero aggiungere, traduzione del greco "ἐπίϑετον (ὄνομα)". È una parte del discorso che esprime gli attributi di qualità, quantità, ecc. della persona o della cosa indicata dal sostantivo a cui è riferita; si hanno pertanto aggettivi qualitativi (come "bello", "rosso"), aggettivi quantitativi ("molto", "poco"), aggettivi possessivi ("mio", "tuo") e così via. Nella grammatica gli aggettivi si distinguono comunemente in qualificativi e indicativi; gli indicativi a loro volta comprendono i possessivi, i dimostrativi, gli indefiniti, gli interrogativi e i numerali.
In "Valori aggiunti" di Tutti Fenomeni, il narratore critica i poeti contemporanei, rei di utilizzare troppi aggettivi e parole ricercate solo per compiacere i lettori ("i nuovi primitivi"). L'io narrante rivendica quindi una superiorità della poesia del passato su quella contemporanea: lo stesso stile di vita dei poeti del passato, lontani dalle piccolezze della vita quotidiana ("non tagliano il pane / Non portano il cane, non hanno tatuaggi") è molto diverso da quello dei contemporanei, quelli che si aggrappano a un'aggettivazione superflua che nasconderebbe il vuoto dei loro versi. Nella seconda strofa il narratore parla di se stesso e dichiara di voler incidere dischi brutti per "piacere a tutti": sembra affermare così che per raggiungere il grande pubblico sia costretto a sacrificare la sua arte, a rinunciare alla densità di significato per gratificare quei nuovi primitivi che apprezzano gli aggettivi dei poeti vivi. Sul finale, l'io narrante si rivolge a una seconda persona singolare (che potrebbe essere lo stesso ascoltatore) per metterla in guardia dalla bruttezza del mondo ("Voglio infliggerti pene senza senso / Per metterti in guardia da questo mondo orrendo"), chiudendo però con una nota di speranza nel cambiamento ("Andiamo a fare il mondo bello").
Demoni bussano alla porta* della nuova settimana, lasciateli entrare e mettete su la nostra playlist su Spotify: bit.ly/TreccaniPlaylist
*Il verso "Demoni alla porta, baby, facci entrare" è una citazione di "Fiori del male" della Dark Polo Gang, a sua volta una citazione de "I fiori del male" di Charles Baudelaire, poeta morto che non ha tatuaggi.