16/07/2022
《[...] "Non penso sia vero, nevòdo – disse lo zio – perché i lazzaretti funzionano, e la quarantena pure. E non si fa eccezioni: tutto quel che proviene via mare si ferma là.
Nessun contagio può arrivare, non siamo più come due secoli fa; è il 1575! vuoi che Venezia che ha tutti i dottoroni dello Studio Patavino venga impestata come codesti paesi arretrati qua?”
A Venezia invece la peste stava mietendo vittime in abbondanza: la si aspettava dal mare e giunse dai monti: arrivò da Trento, portata da alcuni pellegrini che erano morti dopo aver impestato un buon numero di passanti in città e molti abitanti delle cittadine in cui avevano alloggiato.
A Rialto esplose il 21 luglio del ’75 e fu subito una moria.
Le campane suonavano a morto in continuazione, i medici non riuscivano nemmeno a visitare tutti i malati, e chi trasportava e seppelliva, i pizzegamorti¹ con le loro campanelle alle caviglie divennero abituali e temuti frequentatori delle calli e dei campi. Si arrivò ad avere penuria di calce viva, e chi poteva partiva, sperando di salvarsi e in realtà spesso contribuendo alla diffusione della peste stessa. Si ordinavano processioni, messe di suffragio, e più se ne svolgevano e più il morbo infuriava.》
Da: "In nome de lo Messer Santo Marco".
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¹ i "pizzegamorti" erano gli addetti al trasporto dei cadaveri, quelli che ne "I promessi sposi" sono chiamati monatti.
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La pestilenza di metà Cinquecento non fu meno importante e terribile di quelle di metà Trecento e di metà Seicento: a Venezia provocò la morte di circa un terzo della popolazione, malgrado le misure di quarantena nei due lazzaretti.
La medicina non aveva ancora elaborato una spiegazione dei meccanismi di trasmissione dei fenomeni endemici, tuttavia i medici a Venezia avevano osservato fin dalla pestilenza del 1348 una stretta correlazione tra l’insorgenza delle epidemie e gli arrivi delle navi provenienti dalle rotte di Levante.
In bilico tra danno economico e beneficio sanitario si era scelto anche nel 1577 in modo pragmatico la via del contenimento, ma la peste arrivò effettivamente da Nord.
Ufficialmente fu portata da alcuni pellegrini, Matteo Farcinatore e Lucia Cadorina, che erano entrati in città il 25 giugno ed erano morti dopo aver alloggiato a casa di tale Vincenzo Franceschi di Campo San Marziale a Cannaregio. (Fonte: Cornelio Morello scrivano dei Provveditori alla Sanità e altre fonti coeve).
P***e efficacia, in questo modo, la prevenzione e l'isolamento.
In modo molto "moderno" le due procedure erano divise: sull’isola di Santa Maria di Nazareth, volgarizzato in Nazaretum prima e Lazzaretto poi, si isolavano i malati conclamati.
Nel Lazzaretto Nuovo, cosrtuito nel 1468 sull’isola della Vigna Murata vicino al canale di Sant’Erasmo, trascorrevano la quarantena i sopravvissuti al morbo e i sospetti di aver contratto la malattia prima del loro rientro alla vita normale in città.
Isolamento valido per gli uomini ma anche per le merci,sottoposte a un'operazione chiamata "sboro".
La lana grezza doveva essere lavata, manipolata e poi esposte all’aria per 40 giorni, altre merci avevano trattamenti diversificati.
Per esempio il Proclama a stampa dei Provveditori di Sanità del 9 novembre 1576 recita:
"... tutte le operazioni di sboro delle robe infette dentro i “cassoni” in legni riempiti di acqua salsa, per la durata di 5 giorni...”
(rif. Biblioteca Nazionale Marciana, ms. Donà dalle Rose n181, f. 2
La quarantena divenne una esperienza possibile, nel caso di morbi epidemici, calcolata nella normale tempistica di viaggio.
Malgrado tutto ciò la Peste di fine '500 lasciò appunto sul terreno un terzo della popolazione di Venezia.
Cessata che fu la pestilenza, il Senato deliberò che come ex voto fosse eretta una chiesa (il Redentore) e venne istituita una festa da celebrare la terza domenica di luglio.
Tuttora è una delle feste più sentite dai Veneziani, assieme al 25 Aprile (San Marco) e la festa della Madonna della Salute il 21 novembre (in ricordo della peste del 1630).
In foto (da Wikipedia): la Chiesa del Redentore, del Palladio, con il ponte votivo che viene allestito ogni anno in occasione della festa.)