18/05/2024
Vicinanza estrema ai fratelli di Castelfidardo Hardcore Crew .
Ci tenevamo a spendere due parole.
Forse siamo degli inguaribili idealisti. Forse non ci adattiamo alle modalità e alle politiche dei tempi correnti. Resta il fatto però, che fino a quando continueremo a parlare di Hardcore, impegnandoci a diffonderlo nelle nostre zone d'interesse, ci batteremo contro le politiche di ghettizzazione che alcune booking del Nord stanno attuando nei nostri confronti.
Questo riguarda sia alcune booking estere, sia alcune booking italiane (non ovviamente quelle booking dallo spirito DIY che si sbattono per organizzare concerti mantenendo vivo lo spirito Hardcore). Sarebbe ora di prendere una posizione, ricordando a questi signori che i tempi della Lega sono passati da un pezzo. L'esclusione che spesso ci ritroviamo a esperire, appartiene spesso a delle politiche aziendali snob e razziste, nonché assolutamente anti professionali. Bisognerebbe ricordare a queste persone che i promoters DIY che mettono in gioco se stessi per organizzare al meglio una data, spesso proposta a prezzi assurdi, non sono dei pupazzi di pezza e non sono degli oggetti da poter usare a casaccio e con disprezzo. La ghettizzazione culturale di alcune regioni non dipende dalla mancanza di passione, coraggio, amore e iniziativa, ma dalla rozzezza e dalla stronzaggine capitalistica di persone che si mettono in bocca dalla mattina alla sera il termine Hardcore salvo pugnalarti alle spalle come il peggiore dei fascisti. La causa della mancanza dei concerti è da attribuirsi molto spesso al lavoro ridicolo delle booking stesse.
Perciò: se qualcuno conosce altri modi per poter arrivare alle band, è pregato di diffondere la notizia. Bisognerebbe creare delle connessioni, una rete d'informazione differente capace di schiudere nuove pratiche. Fino ad ora siamo messi sotto ricatto. Sarebbe ora di cambiare le cose, non c'è nulla da perdere.
Change Your Life.