19/03/2024
1584 - IVAN IL TERRIBILE
Il 18 Marzo, nell'anniversario della sua morte a Mosca, all'età di cinquantatré anni, dopo trentasette anni di regno, si ricorda lo Zar di tutte le Russie Ivan IV Groznyj, cioè "Tempestoso" o "Tonante", meglio conosciuto in Italia col nome di Ivan IV il Terribile (1530-1584).
I. LE ORIGINI
Ivan Vasilievič era nato il 25 Agosto del 1530 ed era figlio del granduca Basilio III (1479-1533). La sua personalità segnò un'impronta indelebile nella storia della Russia coeva e dei tempi a seguire. Uomo di grandi talenti, molto colto per i tempi, passionale, squilibrato, crudele, non fu compreso dai contemporanei e per lo più nemmeno dagli storici più recenti. Le contraddizioni del suo carattere si possono spiegare in gran parte con le condizioni dell'infanzia e dell'adolescenza: a tre anni aveva perso il padre e a otto la madre, Elena Glinskaja (†1538). Dopo la morte della madre, il governo era passato alla Duma dei boiari. Fra essi infieriva la lotta fra i partiti dei Šuiskij e dei Belskij e, in mezzo a tali discordie, nessuno badava al giovane Ivan.
Crescendo, aveva iniziato, come fuga dall'oppressione del palazzo, a compiere frequenti pellegrinaggi, anche lontani, e a dedicarsi alla caccia. Tra i servitori che lo accompagnavano, aveva trovato uomini fedeli e devoti.
II. IL PRIMO REGNO: LA REGGENZA
Come il padre Basilio III (1479-1533) e il nonno Ivan III il Grande (1440-1505), Ivan IV era stato un grande sovrano, il primo a darsi il titolo di Zar. Col sostegno della prima sposa, Anastasija Romanovna Zachar'ina (†1560), aveva riformato lo Stato e l'esercito.
Sotto il suo regno fu utilizzata per la prima volta la definizione di Mosca come la "Terza Roma".
Sin dal 1543, a quattordici anni d'età, aveva fatto assassinare il principe Šuiskij; poi, aveva esiliato altri boiari e, in breve, essi avevano iniziato a temere il giovane principe. In realtà, il governo era rimasto a lungo nelle mani dei principi Glinskii, parenti di Ivan per parte della madre. Tuttavia, in quegli anni egli si era abbandonato a una vita molto sregolata: alcuni boiari erano giustiziati per suo ordine e l'incostanza del carattere si era mostrata nel fatto che alcuni dei giustiziati avevano goduto poco tempo prima del suo favore.
III. LO ZAR E LE SUE GUERRE
Nel 1547 si era svegliato nel principe Ivan il senso della grandezza del suo potere e della sua responsabilità. Il 16 Gennaio era stato solennemente incoronato dal metropolita Macario (1482-1563) nella cattedrale dell'Assunzione di Mosca, assumendo il titolo di Zar, e nel mese di Febbraio aveva sposato la giovane boiarina Anastasia Romanovna Zacharina (1530-1560).
Nell'estate dello stesso anno un grande incendio scoppiato a Mosca e una ribellione del popolo contro i principi Glinskij erano parsi al giovane zar i segni del castigo di Dio per la sua trascuratezza nei doveri di regnante. Si era allora circondato di un "consiglio eletto", sotto la cui influenza aveva preso forma la politica russa dei decenni seguenti.
Vi erano state in quegli anni varie riforme politica interna, nel sistema militare e nell'organizzazione dell'amministrazione locale. Ioltre, la guerra contro i Tartari aveva visto la Russia conseguire vari trionfi: nel 1552, tutto il regno di Kazan′ era stato annesso al regno moscovita e Ivan aveva parte in prima persona all'impresa. Nel 1556 era stata presa anche Astrachan e, così, lo zar era impadronito di tutto il corso del Volga, un'arteria commerciale di primaria importanza.
L'attenzione era stata volta quindi al Canato di Crimea: dopo un'incursione su Očakov, il principe Višneveckij, atamano dei cosacchi del Nipro, si era sottomesso allo zar.
In quegli stessi anni, Ivan il Terribile si era rivolto alla Livonia, con'obiettivo di aprirsi una finestra sull'Europa. La questione del Baltico aveva fatto nascere una rottura fra Ivan e il "consiglio eletto", i cui membri non volevano impegnarsi bella guerra nel Baltico, sal momento in cui appariva già prossimo il trionfo nel Mar Nero. Ivan non aveva ceduto e nel 1558 aveva dato inizio alla guerra livonica, che sulle prime segnò una serie di successi per le armi russe. Le città della Livonia si erano rapidamente arrese e la Russia aveva potuto trarre beneficio commerciale dallo sbocco sul Baltico, ma alcune città avevano preferito sottomettersi alla Polonia-Lituania o alla Svezia e in breve la guerra di Livonia aveva trascinato la Russia in una guerra con la Polonia (1562) e in seguito anche con la Svezia (1567). Dopo i successi aveva così conosciuto anche le sconfitte, che avevano provocato malcontenti nel "consiglio eletto" e in generale fra i boiari. Il tradimento di alcuni boiari, tra cui il Kurbskij, aveva portato lo zar a un nuovo piano di politica verso i boiari, noto sotto il nome di opričnina: fingendo di voler abdicare, aveva sollevato il popolo contro I boiari ed era stato perciò portato a rinunciare all'abdicazione, ottenendo in cambio poteri assoluti, che aveva usato per abbattere il potere dei boiari.
Conclusa una buona pace con la Polonia-Lituania (1570), la Russia aveva subito un attacco a sorpresa dalla Crimea, giunto fino a incendiare Mosca (1571).
Dopo anni di guerre e continui rivolgimenti, lo zar era riuscito a riprendere le posizioni sul fronte orientale.
IV. MORTE E SUCCESSIONE
Ivan il Terribile morì all'improvviso, — mentre stava giocando a scacchi con la guardia del corpo — forse avvelenato dal consigliere Boris Fëdorovič Godunov (1551/1552-1605). Tra i due era sorto dell'astio, qualche giorno prima, quando lo zar era stato scoperto nel tentativo di stuprare la propria nuora Irina, sorella di Godunov.
Avendo ucciso lui stesso il proprio figlio Ivan Ivanovič (1554-1581), a seguito di un eccesso d'ira nel corso di una lite, a Ivan IV succedette il figlio minore Fëdor I (1557-1598), che però era un mentecatto e sarebbe stato una marionetta prima nelle mani dello zio materno Nikita Romanovič Zachar'in-Jur'ev (†1586), poi del cognato Boris Godunov, che alla sua morte si sarebbe impossessato del regno.
V. BIBLIOGRAFIA
— AA.VV., "Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti", Istituto dell'Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani degli Alfieri (1877-1961), 1929-1937:
- Ivan Vladimirevič Vernadskij (1887-1973), voce "Ivan IV, detto il Terribile, granduca di Mosca e zar di tutta la Russia", nel Vol. 20 (1933).
— Nicolaj Valentinovič Riasanovskij (1923-2011), "Storia della Russia dalle origini ai giorni nostri", Oxford University Press, 1962-1998, Bompiani, 1984-1992.
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[Nell'immagine: a sinistra, Ivan il Terribile immaginato dal pittore russo Viktor Mikhaylovič Vasnetsov (1848-1926); a destra, carta geopolitica dell'enciclopedia Treccani, raffigurante l'espansione dello Stato moscovita nel XVI Secolo]
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