29/11/2022
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🎵🔊COMUNICATO DI LANCIO STREET PARADE SABATO 17 DICEMBRE🔊🎵
Dopo due anni di pandemia e una gestione sociale e sanitaria disastrosa; dopo una guerra ancora in corso che vede tutti i governi sposare posizioni sempre più guerrafondaie e autoritarie; dopo i diritti e le garanzie sociali che vengono a mancare sempre di più, ci troviamo in un momento storico in cui l'interesse del neo governo insediato è incentrato sull'attacco a qualsiasi esperienza di autorganizzazione e socialità non conformi a interessi di consumo e profitto.
Infatti, con il nuovo decreto antirave, il 434-bis, attualmente in discussione alle camere, si criminalizzano i free party: caso eclatante il Witchtek di Modena, dato in pasto ai media tramite la solita disinformazione e sciacallaggio aggravata dalle dirette televisive presenti sul posto.
Non ci meraviglia questo attacco: i free party nascono come momenti di aggregazione e riappropriazione di spazi abbandonati da privati e istituzioni, delle vere e proprie cattedrali nel deserto, ecomostri che hanno esaurito la loro funzione di profitto a vantaggio di pochi.
Per la loro stessa natura, i rave si muovono fuori dai confini della legalità istituzionale, perché si configurano come esperienze di costruzione di safe places che si basano su un'idea di communitas che si regge sull'autogestione, sulla lotta e sulla condivisione. Questo attacco diretto da parte del governo sembra essere un mero tentativo di utilizzare i free party, e quindi di strumentalizzarli, come un canale d'accesso per poter colpire ogni forma di dissenso e di organizzazione dal basso. Non a caso, nel suo essere vago, questo decreto permette al governo Meloni di attaccare e reprimere non soltanto i rave, ma anche occupazioni abitative, spazi occupati, mobilitazioni sociali, contestazioni studentesche e qualsiasi altra forma di lotta.
L’intenzione delle istituzioni di ostacolare l’organizzazione di eventi che pongono socialità e divertimento al centro delle proprie pratiche è palesato anche dall’ostruzionismo riservato, questa estate, a più festival indipendenti e storici in Campania.
Sebbene questi festival si muovessero nel campo della legalità, sono stati annullati per l’ingerenza di prefetture e questure che hanno impedito a migliaia di persone di partecipare a eventi musicali e ricreativi, mobilitando più reparti delle forze dell’ordine e invocando leggi che richiamano il ventennio fascista.
Anche le amministrazioni cittadine non sono esenti da questi atti repressivi: dopo aver venduto le città alla gentrificazione e al turismo senza controllo, a svantaggio di chi le città le vive, continuano ad attaccare spazi collettivi di aggregazione fuori dalle logiche di mercato, come dimostra la nuova ordinanza "anti movida" del comune di Napoli.
Il modo in cui le istituzioni si assicurano che queste politiche vengano applicate è attraverso il dispiegamento massiccio di forze dell'ordine e la repressione per mezzo di perquisizioni di massa, arresti preventivi e custodie cautelari per chi organizza free party, così come per chi organizza picchetti e scioperi o per chi contesta un sistema d'istruzione sempre più elitario, competitivo e asservito alle logiche dello sfruttamento capitalistico.
L'attacco agli spazi di aggregazione è un attacco alle nostre esigenze umane di socialità, al nostro benessere mentale. Dal momento in cui lo spazio è il luogo fisico nel quale si dislocano le relazioni di potere della società, e dal momento in cui siamo sempre tutt* dei corpi inseriti in uno spazio, questo attacco è anche un attacco ai nostri corpi.
Le politiche di questo governo reazionario, infatti, si muovono anche attraverso il controllo dei nostri corpi: le donne che vedono messo in discussione il diritto all'aborto, la comunità lgbtqi+ repressa perché fuori dalle logiche eteronormate, oppure le persone migranti che vengono respinte e usate come capro espiatorio per nascondere l'enorme crisi sociale ed economica che è già in atto, non solo mirano e orientare il malcontento popolare sempre verso nuovi nemici (come avvenne con il DASPO per gli ultras qualche anno fa), ma rispondono alla stessa logica di controllo, contenimento, prevenzione e calcolo.
È per questi motivi che a Napoli la contestazione si sta muovendo su più fronti: invece di dividerci, crew tekno, sound dub e reggae, centri sociali, collettivi, artist* e tutte le persone attaccate da queste politiche repressive locali e nazionali si stanno unendo per contestare questo decreto.
Non resteremo a guardare! Contro questo governo fascista e neo-liberista e contro il sistema capitalistico e patriarcale, risponderemo in maniera ancora più forte.
INVITIAMO TUTTI SABATO 17 DICEMBRE PER UNA STREET PARADE CITTADINA ALL'INSEGNA DELLA MUSICA! SIAMO TUTTU DEVIATI!
55 Sound System
Alien_KML
Armazem Sound Sistema
Arci Avellino
Asilo Filangieri
Assembramentah
Avionica Avellino
Bassina DnB
Broken System
CSOA Officina99
Cartel De Sinalota
Civico 7 Liberato
Collettivo Autorganizzato Universitario
Comitato Villa Giaquinto
Cprs Comitato Popolare per la Rinascita di Soccavo!
Crazy Dub Salerno
Damm
Ex OPG
Family Tree DnB
Fe Zion Sound System
Frente Murguero Campano - M'abbrucia o frente
Giardino Liberato Di Materdei
Giovani contro Meloni
Gruppo Anarchico Francesco Mastrogiovanni
Hardcore Heroes Pirate
Insurgencia
Janassen Salerno
Komet Sound System
Krisis Sound System
Laboratorio politico Iskra
Lions'steppa
LSN éQUIPE
LoSKA
Madonna d''e rose
Mensa Occupata
Millepiani - Laboratorio Sociale
Mezzocannone Occupato
NaDir Direzione Opposta
Nameless Sound System
Non Una Di Meno
Puppetz Underground Concept
Q6X Sound System
Rockers Calore
Santa Fede Liberata
Scugnizzo Liberato
SKabb - Collettivo
Sgarrupato
SKART - Abbelliamo
Squadra di calcio popolare Spartak San Gennaro
Sun System HI-FI
Sunweed Sound System
Vinyl Box
Yantra Sound System
Zero81
Zona Randagi Projeckt