03/12/2024
Per tutti gli amanti de "Il Piccolo Principe", sapete che “La Rosa” non era solo un personaggio qualsiasi? Questo simbolico personaggio si ispira a Consuelo Suncín, salvadoregna, moglie di Antoine de Saint-Exupéry. Una donna considerata controversa: per alcuni, una figura rivoluzionaria e avanti rispetto ai tempi, per altri, una donna dal comportamento "scandaloso" (così riportano alcuni libri).
Figlia di un generale proprietario di piantagioni di caffè, Consuelo ottenne a 18 anni una borsa di studio per imparare l’inglese negli Stati Uniti, un’impresa notevole per quell’epoca, quando uscire di casa da sola era malvisto. Si sposò con un presunto militare messicano che, come si scoprì dopo, era in realtà un venditore di vernici. Consuelo divorziò poco prima che il marito morisse in un incidente ferroviario.
Rimasta vedova, determinata e intraprendente, si trasferì in Messico con una lettera di raccomandazione e chiese un incontro con José Vasconcelos (il celebre politico e scrittore messicano). Dopo averla fatta attendere per due ore, Vasconcelos la ricevette con queste parole: “Una donna bella, giovane e vedova non ha bisogno di lavorare, può vivere dei suoi incanti.” Consuelo, tuttavia, insistette per un secondo incontro. Sebbene Vasconcelos non le offrì il lavoro, la aiutò a iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza, si innamorò di lei e tra i due nacque un amore appassionato.
Vasconcelos la portò a Parigi, dove Consuelo conobbe Enrique Gómez Carrillo, un celebre prosatore guatemalteco, considerato il più grande scrittore latinoamericano dell’epoca. Consuelo lasciò Vasconcelos e sposò Gómez Carrillo. Quest’ultimo, distrutto, dedicò pagine amare nelle sue memorie, accusandola di avere una "vocazione scandalosa".
Dopo essere rimasta nuovamente vedova, questa volta con un’ingente eredità, Consuelo, giovane, bella e ricca, si recò a Buenos Aires per liquidare i beni del marito defunto. Qui incontrò Antoine de Saint-Exupéry, e tra i due fu amore a prima vista. Antoine la invitò a volare con lui, un’esperienza ricca di imprevisti che, secondo Saint-Exupéry, gli fece pensare: "Credo che mi abbia addomesticato” (vi ricorda qualcosa?).
Si sposarono contro la volontà della famiglia dello scrittore, che non sopportava il fatto che Consuelo fosse straniera e di origini indigene. La società francese, profondamente classista, la disprezzava. La famiglia di Saint-Exupéry era inoltre fortemente antisemita, e per loro quel matrimonio era persino peggiore di un’unione con una donna ebrea. L’unica alleata di Consuelo fu sua suocera, che disse: “Se mio figlio la ama, la amo anch’io.”
Consuelo e Antoine vissero 13 anni di matrimonio intenso, segnati dai frequenti viaggi di lui, dalla sua passione per la vita bohemien e dalle sue molteplici infedeltà (“Va’ a vedere le rose, così capirai che la tua è unica al mondo.” Vi suona familiare?). Consuelo, affetta da asma come “La Rosa”, trovava difficile essere la moglie di un pilota, ma, come disse lei stessa, “essere la moglie di uno scrittore era un vero martirio.”
Nonostante le loro liti, erano profondamente legati. Antoine la descrisse come unica e fragile, da proteggere sotto una campana di vetro. La società francese tentò per anni di minimizzare il ruolo di Consuelo nella vita di Saint-Exupéry, ma oggi è ampiamente riconosciuto che senza la sua influenza, "Il Piccolo Principe" non sarebbe mai stato scritto.