24/10/2021
Se proprio devo essere ciò che non sono, è bene che io sia altro… "
Non è che io sia particolarmente gentile
è solo che mi da piacere il praticare gesti di gentilezza a casaccio e senza necessariamente averne un ritorno e poi ho seri problemi ad adeguarmi a certi standard attuali come ad esempio, all'arroganza imperante, al menefreghismo che dilaga, all'insensibilita' di molti.
Non è che io sia altruista disinteressato per ca**tà è soltanto che in fondo non ho mai creduto al dogma di uno smodato individualismo egocentrista e prevaricatore e neppure all'applicazione della legge della selezione naturale darwiniana come modello per una società che intenda definirsi civile.
Non è che io sia tendenzialmente riservato, è solo che preferirei vivere in una società fondata più sull'essere che sull'apparire e poi, non condivido la deriva della superficialità ed a maggior ragione quando essa riguardi i sentimenti e mi capita che laddove tutti ambiscano ad un posto al sole seguendo una distorsione effimera del carpe diem, che io preferisca restarmene nella penombra del mio silente anonimato
Non è che io sia troppo empatico è che mi sta a cuore tutto ciò che riguardi gli esseri umani ed i problemi del mondo, finiscono per essere i miei problemi e non posso, non voglio e non mi riesce restare indifferente di fronte a tutto ciò che riguardi uomo e natura.
Non è che io sia poi così tanto convinto che la maggioranza in democrazia abbia sempre ragione perché quando i giusti, i liberi, i meritevoli, i rappresentativi, divengono minoranza silente in un paese, non può che significare che al governo vi sia una plutocrazia autoreferenziale.
Non è che io sia ateo tutt'altro, cerco di curare lo spirito ma è che non comprendo i fanatismi, le guerre fratricide in nome di qualsivoglia tipologia di confessione religiosa. Se poi a tutt'oggi, l'unica religione deve essere quella del profitto che venera il Dio denaro allora, quello non può essere di certo il mio Dio.
Non è che il mondo mi giri attorno, lo so benissimo, tanto più che sono ben conscio che non giri proprio attorno a nessuno. Tutti noi in fondo, non siamo altro che precarie moltitudini di universi paralleli che a volte, come nella rappresentazione grafica della sequenza del dna umano, s'intersecano mentre altre, si allontanano proprio come una marea coi suoi corsi e ricorsi più inerenti ai moti ondosi ed alle fasi lunari che prettamente a riguardo di riferimenti storici peraltro astrusi.
Non è che io ami poi così spesso tutt'altro, lo faccio molto di rado o meglio chiarisco il concetto, amo tutti voi con le vostre fragilità celate dietro all'ostentazione di una sicurezza più presunta che tale, le vostre contraddizioni, la vostra natura fallace che poi è anche la mia, il vostro appartenere ad una generazione reduce da guerre che non ha mai vissuto ma di cui in una certa misura ne porta la croce. Amo il dolore che vi portare dentro senza mai farne parola e che in una qualche misura, m'appartiene. Amo le vostre parole più autentiche che proferite di rado e che sento profondamente mie. Ho amato, amo e sono consapevole di quanto potrei ancora amare ma il mio amore, come il vostro del resto, è merce rara, è un gourmet neanche troppo raffinato per "certi" palati.
Non che io non sia mai stato un numero primo, un leader, un opinion maker, un social influencer, un istrione, un' onnipresente, un saltafossi, un voltagabbana, una banderuola, uno che si barcamenava pur di arrivare, è che forse più semplicemente preferisco non partire affatto se lungo il cammino per la vetta devo calpestare dei cadaveri, preferisco andare controcorrente ed essere aderente a ciò che sono senza per questo dover recitare un copione solo per ingraziarmi a benevolenza di un qualche santo patrono. Essere me stesso, è decisamente il mio più grande limite in questo tempo, limite che tuttavia per coerenza non intendo valicare.
Non è che io sia particolarmente colto anzi comprendo quanto siano ampi i miei limiti e forse proprio per questo motivo, ben "sapendo di non sapere" cerco per quanto possibile di interessarmi e di conoscere tutto ciò che mi incuriosisce del mondo delle arti e della letteratura e nei ritagli di tempo continuo a scrivere le mie stille d'anima con la passione di sempre.
Non è che io soffra di nostalgia, è la nostagia che spesso torna a trovarmi con il suo bagaglio di desideri irrealizzati, sogni infranti, progetti rimasti sulla carta e mai concretizzati. E poi all'album dei ricordi mi manca solo una foto, quelle che ancora non ho ancora avuto ne' modo né tempo di scattare perché attendo ancora... Godot.
Non è che io non sia, è che forse sono soltanto l'eccezione che conferma la regola, l'errore nella sequenza, l'ingranaggio incrinato, il drink sbagliato, l'opera incompiuta, la lettera scarlatta, il cavallo perdente all'ippodromo della vita, il serramento cigolante, la lampada che balugina, un'ombra in una notte illune, il mare d'inverno, il seme sotto la neve. Forse sono semplicemente di passaggio, un impercettibile lampo nella quiete e nulla più…