04/08/2024
LA PEONIA IL MEDICO DEGLI DEI
(Pæonia (Peonia L., 1753)
"Una miniera di petali si spalanca nella luce del cielo: è fiorita la peonia".
(Fabrizio Caramagna)
La peonia è sinonimo di stima, rispetto, nobiltà, eleganza ed un augurio per una lunga vita. In Oriente è simbolo di fortuna e di un matrimonio felice. In Europa è detta anche rosa senza spine ed è simbolo delle storie d’amore romantiche. Si regala la peonia il dodicesimo anno di matrimonio, anche in segno di eternità. Nella mitologia greca Peon, medico degli dei e allievo di Esculapio, curò Plutone da una ferita usando proprio radici di peonia. Il dio, per ringraziarlo, donò a Peon l’immortalità trasformandolo in un fiore: la peonia.
E' l'unico genere della famiglia delle Peoniacee (Paeoniaceae) e comprende specie erbacee perenni anche con radici tuberose alte fino a 1 m, e arbusti a foglie caduche alti fino a 2 m, con coloratissime e profumate fioriture.La peonia, rosa senza spine, odalisca nuda e voluttuosa, celebrata in tutta la letteratura europea, dai grandi fiori rosa, rossi e bianchi, il fiore dai carnosi frutti, è un genere comprensivo di diverse specie erbacee perenni e arbusti rustici di cui se ne contano circa 33 varietà, fiore legato alla leggenda di Peone, figlio di Asclepio, dio della medicina, salvato da Ade, dio greco dell’oltretomba, dalle ire del suo stesso padre che lo voleva morto. Si sa che tra gli dei non sempre scorre buon sangue e i legami di parentela, più o meno stretti, non rappresentavano un ostacolo alla realizzazione di vendette personali. Vi starete chiedendo cosa fosse successo tra padre e figlio, quale fu la colpa così grave del figlio Peone da suscitare tale ire? La colpa di Peone fu quella di guarire Ade, colpito da Eracle sceso negli inferi per catturare Cerbero. Peone, curò così bene Ade che “l’amorevole babbo” ebbe un rigurgito di invidia così forte che Ade dovette tramutarlo in una bellissima pianta detta per l’appunto peonia. È confortante sapere che in alcune occasioni anche dagli inferi può arrivare la salvezza.
BOTANICA
Pianta erbacea, perenne, alta fino a 60 cm, presenta radici tuberose e fusto flessuoso semplice, con foglie grandi, consistenti e tripartite più volte di colore verde di sopra, più pallide e glauche nella pagina sottostante. Il fiore della peonia è terminale, molto grande, circa 10 cm di diametro, con petali di color rosa porporino, aperti su un ciuffo centrale di stami di colore giallo dorato e facilmente caduchi se raccolti. I frutti raggruppati sono costituiti da un involucro vellutato verde, di forma allungata detti follicoli, contengono numerosi semi di colore inizialmente rosso, poi successivamente diventano neri. È una pianta molto ricercata, anche se dopo l’operazione di trapianto occorre aspettare circa 3-4 anni per ottenere la nuova fioritura. È una piantina a rischio di estinzione allo stato selvatico, poiché la sola raccolta dei fiori impedisce la formazione dei semi e quindi la produzione di nuove piante. È spesso coltivata in giardino, ove però si preferiscono le specie più esotiche come quelle a fiore doppio. La peonia è una pianta che predilige i pendii montani rocciosi, dove si presenta raccolta a piccoli gruppi.
Cresce dal piano sino a 1800m di altitudine e fiorisce tra Maggio e Giugno.
COLTIVAZIONE
La peonia da sempre viene coltivata come pianta ornamentale, data la sua bellezza. Sono piante facili da coltivare, gradiscono esposizione a pieno sole o mezz’ombra, suolo ben concimato con sostanze organiche, neutro o leggermente acido, possibilmente privo di calcare, fresco nei mesi estivi, si giovano di una pacciamatura con letame bovino ben maturo. Si moltiplicano a fine autunno per divisione dei vecchi cespi. La fioritura nuova è da attendersi dopo il terzo anno dal trapianto.
LINGUAGGIO DEI FIORI
Nel linguaggio d’amore dei fiori la peonia in contrasto con la sua opulenza e magnificenza dionisiaca, è simbolo di Vergogna e Timidezza.
CREDENZE POPOLARI
Alla peonia venivano attribuite proprietà magiche ed era componente essenziale del magazzino di ogni strega o stregone di turno. Sulle navi aveva il potere di fermare le tempeste in corso. Efficace contro ogni demone e sortilegio, scacciava gli incubi notturni e posta sul guanciale oppure portata al collo come collana, favoriva sogni piacevoli. Si narra che le sue proprietà la rendono efficace contro i serpenti e gli animali feroci, e se somministrata ai neonati prima di iniziare la poppata, sarebbe cresciuto buono e di animo gentile. Un’altra delle credenze popolari, dice che se le ragazze avessero fatto uso della peonia per dodici giorni consecutivi, le loro guance sarebbero diventate dello stesso colore del fiore. Ciò sarebbe successo anche mescolando i fiori all’acqua del bagno. La portavano sempre con sé anche quelle ragazze di “facili costumi” perché pare avesse delle doti anticoncezionali molto potenti. Da ultimo una delle credenze, riteneva che le corone di peonia poste al collo dei bambini avessero avuto una dentizione in dolore. Ma per l’appunto parliamo di “credenze popolari”.
CENNI STORICI
La peonia è una pianta antichissima, sembra che la loro esistenza sulla terra risalga a circa 100.000 di anni fa. Questa affermazione è confermata dai semi della pianta, tipici delle piante primitive, ovvero per la presenza di un piccolo embrione, circondato da endosperma avvolto da una spessa cuticola. Questo consente all’embrione di rimanere vitale per parecchi anni finché le condizioni esterne non sono propizie alla germinazione. Etimologicamente parlando il nome della peonia deriva dal medico greco Paeon, che la usò per guarire le ferite di Ade. Una variante del mito voleva che per Latona, la futura madre di Apollo e Artemide, si prevedesse un parto difficile. Peone, medico degli dei, le fece bere il succo di una pianta sconosciuta che cresceva in abbondanza presso le pendici del monte Olimpo. Latona generò felicemente i due gemelli sentendo svanire i dolori il resto della storia era analogo a la precedente storia raccontata all’inizio, solo che Peone fu tramutato in un fiore che esisteva già. Storicamente, dato il legame con un medico, le si attribuirono diverse proprietà curative. Lo Pseudo Apuleio sosteneva che la peonia fosse un rimedio efficace contro la pazzia, bastava appendersela al collo. Altri medici nell’antichità la usavano per curare l’epilessia dei bambini. Radici e petali, della peonia, venivano consigliati per curare asma e gotta, ma Teofrasto esortava a cogliere semi e radici soltanto di notte per evitare di essere sorpresi dal picchio che la riteneva a lui consacrata. Il malcapitato poteva essere accecato dall’uccello che si sarebbe sentito depredato delle sue proprietà. Plinio il Vecchio era più incline a ritenere la peonia legata a Peone e per questo le spetto il nome del medico degli Dei.
CURIOSITA' DALL'ORIENTE
Molto diversa dalla peonia Occidentale è l’opulenta peonia Orientale, per il quale i cinesi ricamarono una leggenda. La leggenda narra dell’imperatrice Wu Tutian che era talmente dispotica, da pretendere di imporre la sua volontà anche sugli alberi e sui fiori, così un giorno ebbe la magnifica idea di imporre ai fiori di sbocciare tutti simultaneamente così, tanto per renderle omaggio. Di tutti solo la Peonia si rifiutò di fiorire. Inutile raccontarvi che la bisbetica imperatrice ordinò che tutti gli esemplari del Catai fossero sradicati e trapiantati sui monti ricoperti di neve. La peonia accetto il suo castigo e quando giunse il momento fece sbocciare il fiore più bello che si fosse mai visto. L’imperatrice dovette rassegnarsi a revocare l’esilio, e a restituire alla peonia il titolo regale che le spettava.
Da sempre nell’antica Cina come anche in Giappone, possedere peonie è privilegio della famiglia imperiale e dei mandarini, ancora oggi è considerato il fiore più pregiato simbolo di Nobiltà e raffinatezza.
PROPRIETA'
La peonia officinalis è coltivata da secoli, anche se fondamentalmente è una pianta molto tossica. Ricca di paenolo, paeniformina, olio essenziale, flavonoidi e tannini, era ritenuta antiepilettica. Oggi però la si ritiene solamente un antispasmodico-sedativo, utile nei disturbi nervosi e calmante della tosse canina, un tempo veniva impiegata per la produzione di sciroppi contro l’asma. I fiori vengono usati in composti ad uso esterno per fistole, ragadi anali ed emorroidi. Pur se pianta protetta, è velenosa: se parti di essa vengono ingerite i sintomi che produce sono vomito, nausea e dolori addominali, congestione degli organi pelvici e debolezza. Nelle donne in stato di gravidanza può causare l’ab**to.