Volumetricavision Djset

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Volumetricavision Djset MISCELA MOLTO PREGIATA DI CROCCANTI VINILI E DI EVENTUALI GROOOOOOVES FROM VLADIVOSTOK E DYNTORNI!
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★VolumetricaVision★ DjSet

Veneratore del Groove e della Black Music in microsolchi, assiduo accumulatore seriale di Laccati, umile pastore della Dancefloor, accolito patito dell'armonia analogico, miscelatore fanatico del giradischi e rotativo, ricercatore stakanovista di sonorità e vibe che gravitano attorno al mondo Black: Funky-Soul-Disco-Rap-R&B-Roots-Afrobeat-Ethiojazz & Rare Grooves! VOLUM

ETRICAVISION è stata anche una trasmissione radiofonica in onda tutti i lunedì sulle frequenze di Radio Veronica.
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shake your body and Spingimento Soul!

05/11/2024

👉Sabato 9 novembre👈
👉per la prima volta ai piatti del

🌴 Mura Cattolica 🌴 a

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👉 inVinile 📀

🚀 Start 22.30

31/10/2024
“Tenetevela, vi prego! Ha tutti i vizi e non voglio rivederla!”.Con queste poche parole, scritte nel 1913 al Direttore d...
29/10/2024

“Tenetevela, vi prego! Ha tutti i vizi e non voglio rivederla!”.

Con queste poche parole, scritte nel 1913 al Direttore del manicomio di Ville-Evrard, la signora Louise Cervaux, vedova Claudel, condannò la figlia Camille a trascorrere gli ultimi trent’anni della sua esistenza in stato di reclusione forzata, resa ancora più triste dall’oblio che, poco a poco, scese su di lei.

Dimenticata da tutti, non avrebbe mai più rivisto la mamma e la sorella, mentre soltanto il fratello Paul, nell’arco di tre decadi circa, le avrebbe fatto visita una decina di volte, senza però trovare il tempo o la voglia nemmeno di recarsi al suo funerale.

Camille morì il 19 ottobre del 1943 nella più totale solitudine, di fame e stenti, perché nella Francia di quei tempi, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, se il cibo scarseggiava per i “sani di mente”, figuriamoci se si trovava per i “fous”, i pazzi.

La bara, accompagnata da due persone di servizio, fu inumata in una tomba anonima sormontata da una croce recante un semplice numero. Dopo pochi anni i suoi resti mortali sarebbero stati trasferiti in un ossario comune.

Questa fu la miserevole fine di una donna speciale che, secondo la descrizione fatta dal fratello, in gioventù “aveva una bellezza, un’energia, un’immaginazione e una volontà eccezionali”.

Camille Claudel nacque l’8 dicembre del 1864 in un villaggio della Champagne, dove il padre Louis lavorava come funzionario comunale, mentre la madre s’occupava di mandare avanti il ménage familiare, crescendo i tre figli all’insegna dei valori tradizionali: lavoro, parsimonia, fatica, ubbidienza.

In questo quadro d’insieme, ben poco tempo restava per le dimostrazioni d’affetto, specie da parte materna. Il babbo invece riuscì a cogliere e valorizzare l’inclinazione naturale che Camille dimostrò di possedere fin da bambina per la scultura.

Tutto ciò che vedeva, leggeva e immaginava, la spingeva infatti a modellare quelle che, in principio, erano semplici statuine in argilla.

Lo scultore Alfred Boucher, richiesto di un parere dal signor Claudel, comprese il genio che animava quella ragazzina e consigliò al padre di farla “monter vers la Capitale”, perché soltanto a Parigi, a quei tempi centro della vita artistica e culturale di tutta Europa, avrebbe potuto studiare e diventare una vera artista.

Ecco dunque che nel 1881 la famiglia si trasferì nella “Ville Lumière”, dove Camille iniziò a seguire lezioni di modellato presso l’atelier dello stesso Boucher e poi, quando quest’ultimo si trasferì in Italia, nello studio di Auguste Rodin, scultore già di notevole fama.

Di 22 anni più vecchio di lei, brutto, tarchiato e legato a una donna che gli aveva regalato un figlio, ma con la quale non aveva voluto sposarsi, Rodin rimase folgorato dalla bellezza, dal talento e dal temperamento dell’allieva, che in poco tempo diventò la sua più stretta collaboratrice, la musa e l’amante.

Per i successivi dieci anni i due lavorarono a quattro mani in una sorta di fusione artistica, professionale, amorosa e passionale.

A partire dal 1893 però, Camille iniziò a prendere le distanze dal maestro, perché esasperata dai giudizi dei critici che non smettevano di accostare i suoi lavori a quelli di Rodin: lei ormai voleva rivendicare la propria autonomia e la raggiunta maturità artistica.

Quel brusco allontanamento le permise di assicurarsi le prime commesse personali, consentendole di far conoscere al grande pubblico le sue opere presso importanti esposizioni nazionali e internazionali.

“Le Dieu envolé”, “La Petite Chatelaine”, “la Valse”, “Contemplation”, “le Premier Pas”, “Clotho”, ma soprattutto “l’Age Mûr“ sono solo alcune delle bellissime opere in marmo o bronzo realizzate da Camille Claudel in quegli anni di febbrile lavoro, tormentati però dalle ossessioni di cui iniziò a soffrire.

L’amore che aveva provato per Rodin si trasformò in profondo risentimento nei suoi confronti tanto che, sospettando che quest’ultimo volesse impossessarsi delle sue realizzazioni artistiche, ne distrusse alcune inscenando una specie di “esecuzione” e finendo poi per isolarsi nel proprio studio, in mezzo a disordine e sporcizia.

Nel marzo del 1913, a una settimana esatta dal decesso del padre che le mandava ancora aiuti di nascosto, il resto della famiglia decise di chiederne l’interdizione, ordinando il ricovero nel manicomio da cui non sarebbe mai più uscita.

Nel 1988, a 45 anni dalla morte, una splendida Isabelle Adjani, nel film “Camille Claudel”, avrebbe finalmente reso il giusto omaggio a questa grande artista, diffondendo la conoscenza della sua opera e della tristissima vicenda umana che l’aveva vista come protagonista.

Accompagna questo scritto un’immagine di Camille Claudel all’età di 25 anni circa.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Camille_Claudel

 🐈🐾😋
28/10/2024

🐈🐾😋

28/10/2024
28/10/2024

"Uno straccetto rosso, come quelloarrotolato al collo ai partigianie, presso l'urna, sul terreno cereo, diversamente ros...
28/10/2024

"Uno straccetto rosso, come quello
arrotolato al collo ai partigiani
e, presso l'urna, sul terreno cereo,

diversamente rossi, due gerani.
Lì tu stai, bandito e con dura eleganza
non cattolica, elencato tra estranei
morti:

Le ceneri di Gramsci...
Tra speranza
e vecchia sfiducia, ti accosto, capitato
per caso in questa magra serra, innanzi

alla tua tomba, al tuo spirito restato
quaggiù tra questi liberi. (O è qualcosa
di diverso, forse, di più estasiato

e anche di più umile, ebbra simbiosi
d'adolescente di sesso con morte...)

E, da questo paese in cui non ebbe posa
la tua tensione, sento quale torto
- qui nella quiete delle tombe - e insieme
quale ragione - nell'inquieta sorte

nostra - tu avessi stilando le supreme
pagine nei giorni del tuo assassinio."

27/10/2024
LA GUERRA DEL VOLUMELa "Guerra del volume" si riferisce alla tendenza crescente nella produzione musicale a dare priorit...
23/10/2024

LA GUERRA DEL VOLUME

La "Guerra del volume" si riferisce alla tendenza crescente nella produzione musicale a dare priorità al volume rispetto alla gamma dinamica, spesso a scapito della qualità del suono. La gamma dinamica è la differenza tra le parti più silenziose e più rumorose di una traccia. La compressione di questa gamma consente ai produttori di rendere la musica più rumorosa, ma spesso si traduce in una perdita di profondità, chiarezza e impatto emotivo.

La "guerra" è iniziata alla fine del XX secolo, quando i produttori si sono resi conto che le tracce più rumorose risaltavano di più alla radio e nelle classifiche musicali. Ciò ha portato all'uso della compressione dinamica per aumentare il volume complessivo delle registrazioni. Mentre alcuni generi, come il pop e l'hip-hop, hanno abbracciato questo suono più forte e incisivo, altri, in particolare il rock e la musica classica, hanno sofferto di una perdita di gamma dinamica. Il risultato è spesso un suono piatto e senza vita che manca di sfumature ed eccitazione.

È interessante notare che le moderne piattaforme di streaming come Spotify e Apple Music ora cercano di normalizzare il volume delle tracce per fornire un'esperienza di ascolto coerente. Ciò significa che le tracce eccessivamente rumorose non vengono automaticamente favorite, il che potrebbe potenzialmente segnalare la fine della Loudness War. Alcuni ingegneri del mastering e artisti stanno spingendo per un ritorno a una gamma dinamica più ampia, sostenendo la qualità del suono rispetto al volume puro.

In conclusione, mentre la Loudness War ha ampliato i confini di quanto forte possa essere la musica, è avvenuto a scapito della dinamica musicale e del piacere dell'ascoltatore. Sia gli audiofili che i produttori stanno ora riconsiderando questo approccio, concentrandosi sulla fornitura di un'esperienza sonora più equilibrata e di alta qualità che rispetti la dinamica della registrazione originale.

Uscito oggi il singolo in anteprima dei Cymande, (storico gruppo Brit Funk degli anni 70 stracampionato nel mondo hip ho...
16/10/2024

Uscito oggi il singolo in anteprima dei Cymande, (storico gruppo Brit Funk degli anni 70 stracampionato nel mondo hip hop).

Chasing an empty dream - dall'album Renascence che uscirà il 31 gennaio 2025 dopo 10 anni dall'ultimo album pubblicato.
Yo!

Provided to YouTube by BMG Rights Management (UK) Ltd.Chasing An Empty Dream · CymandeChasing An Empty Dream℗ 2024 Cymande Ltd under exclusive licence to BMG...

16/10/2024
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13/10/2024

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This video was produced in support of the release of Jeff Phelps' "Magnetic Eyes" LP in 1985. The song is called "Hear My Heart" with vocals by Antoinette M...

Thanks MAF Marotta Acustica Festival 🚀🤟
11/10/2024

Thanks MAF Marotta Acustica Festival 🚀🤟

08/10/2024

MAF Marotta Acustica Festival 2024! ❤️🚀

04/10/2024

È interessante constatare, nell'incontrare artisti di altri paesi, come siano spesso persone carine, interessanti, modeste e disponibile, per nulla egoriferite, mentre quando si incontrano artisti italiani, spesso e volentieri sono piccoli e sgradevoli morgan fotocopia.💅🤳

funny le f***y che fanno i fab 4!
30/09/2024

funny le f***y che fanno i fab 4!

LYRICS (elyrics.net)----------------------------------------------------SheepdogStanding in the rainBullfrogDoing it againSome kind of happiness is measured ...

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