Fondachelli Fantina, 19 Marzo 2020
San Giuseppe, Festa del papà. 💙
🔖San Giuseppe giusto e Santo
Nelle braccia portava lo spirito santo
E con il santo ci ha dato l'amore
Nelle braccia portava nostro Signore.
Restiamo a casa. È importante. È un dovere.
Noi #ragazzi di Una Domenica in paese teniamo alle nostre tradizioni. Sono la nostra identità; il nostro orgoglio. Cogliamo l’occasione per augurare a tutti i papà e a tutti coloro che portano il nome di Giuseppe I nostri più calorosi AUGURI 💙
I nostri auguri sono rivolti anche a dei papà
Speciali, a quei papà, impegnati oggi più che mai in questa emergenza sanitaria. Ai #medici #infermieri #farmacisti a tutto il personale sanitario. A quei papà che lavorano nei supermercati, o piccole botteghe alimentari. A voi ancora Auguri e GRAZIE! 🙏🏻🇮🇹❤️
📝 SPINCI I SAN GIUSEPPI
🔸 1 kg di farina 00
🔸 circa 1 L d’acqua tiepida
🔸 1 cubetto di lievito di birra
🔸 1 cucchiaio di zucchero
Lasciar lievitare per 3-4 h 🕰
✨Versione salata:
🔺 5 filetti di acciughe dissalate
🔺 100 g di lattuga
✨ Versione dolce
🔹 4 cucchiai di zucchero semolato
🔹1-2 mele a dadini
🔹 zucchero per coprire
Sta arrivando Dicembre, è periodo di stime. Di come siano andate le annate, se i raccolti sono stati cospicui, oppure no. Se il vino è buono, se basterà. Se L’orto ha dato i suoi frutti. I campi ormai sono quasi vuoti, tarderà qualcuno a seminare fave o piselli, che ritroverà nell’anno nuovo ormai. La tramontana risale il Patrì, il freddo si fa sempre più sentire. È tempo di camini accesi, di comignoli fumanti e magari qualche fiocco di neve. Nelle case di un tempo intanto iniziava il fermento, le massaie oltre che badare ai figli e alla casa iniziavano a schiacciare qualche chilo di nocciole per poter fare qualche dolce, i mariti invece stavano attenti, attenti se il giorno fosse stato propizio, se le correnti d’aria fredda andassero nel verso giusto, beh se lo era, il sacrificio andava fatto. Un evento che interessava tutta la famiglia, una grande festa, un’ attenzione particolare agli sprechi, nulla veniva buttato, tutto trasformato o meglio conservato. In fondo si sa, del maiale non si butta via niente!
A voi il pensiero di "cneu" (Antonino Caliri ) uno dei saggi nonni di Fondachelli Fantina ❄️🌬🌫❣️
....To be continued
Queste nocciole andranno pur raccolte, giusto? Noi utilizziamo i “cavegni” sono dei cestini fatti a mano, è un gioco di intrecci, trame e saperi tramandati. I materiali vengono ricavati dalle nostre campagne e boschi; parliamo di canne, ulivo, olmo! Pazientemente trattati, ammorbidendone le fibre con acqua, in modo da facilitarne l’intreccio! Perché non vieni a trovarci? Magari imparerai a farli! 😎
🌿🎋🌳
#fondachellifantina #unadomenicainpaese #cavegni #artigianato
IL PANE
Il pane è vita, è comunione, è famiglia. Acqua, farina, lievito, un pizzico di sale tra le cose più semplici ma allo stesso tempo essenziali. A Fondachelli Fantina molti sono i vecchi forni a legna ancora in uso. Ogni settimana il rituale si ripete, la sera prima si rinfresca il lievito madre “a livattea”, la mattina seguente alle prime luci dell’alba si procede con l’impasto, un contenitore in legno “a majilla” accoglie il tutto. Dall’impasto liscio e compatto, si ottengono i pani, che verranno messi a “letto” caldo e confortevole per la fase della lievitazione. Mentre il pane riposa, avvolto da candide lenzuola e calde coperte, si accende il forno! Questa piccola grotta in mattone rosso, dove legna di nocciolo, castagno o quercia riscaldano l’anima buia, fiamme dorate escono dalla bocca, fin quando “a ciappa” non diventi bianca; lì si vede la maestria, l’esperienza delle anziane massaie, che si apprestano a rimuovere i carboni ardenti ed infornare! È fatta! Passano i minuti, il pane cresce, prende colore, allora lo girano per facilitarne una cottura omogenea. Si richiude, passa il tempo, lo si sforna! Bello come le rose! Son pronte ciambelle dorate e profumate!🥖