18/11/2024
Giarre . Beccati mentre “lavoravano” su un’auto
rubata. Denunciati tre soggetti dai Carabinieri.
Nell’ambito delle attività di contrasto ai reati, tra cui quelli predatori come furti,
rapine, ricettazione, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di
Giarre hanno denunciato tre persone: un 20enne e un 27enne di Piedimonte
Etneo (CT) e un 44enne di Riposto (CT), ritenuti tutti responsabili del reato di
ricettazione .
L’attività è stata avviata a seguito della segnalazione di un furto d’auto, che ha
spinto la pattuglia del Radiomobile a intraprendere immediatamente le ricerche
del veicolo. Gli operatori hanno concentrato l’attenzione su alcune aree di
Giarre già note come zone dove, qualche volta, i malviventi hanno
abbandonato le autovetture rubate, procedendo quindi ad un’accurata verifica
delle auto in sosta.
Nel frattempo, la Centrale Operativa riceveva dalla compagnia responsabile
della gestione del GPS satellitare, installato sull’autovettura Lancia Y, le
indicazioni per la ricerca, complete delle coordinate esatte del veicolo. Tali
informazioni corrispondevano esattamente alla posizione in cui si trovava la
pattuglia dei Carabinieri, già impegnata nelle ricerche sul territorio.
Nonostante tutto, il veicolo non era immediatamente rintracciabile tra le
numerose auto parcheggiate nella zona. I Carabinieri, però, consapevoli che i
veicoli rubati, a volte, vengono nascosti, anche, all’interno di garage vuoti,
hanno deciso di non fermarsi e di ispezionare, quindi, i box situati nei
sotterranei di una vicina palazzina.
Durante il controllo, i militari hanno notato una saracinesca parzialmente
socchiusa. All’interno del garage, fin da subito, è stata rilevata la presenza di
alcune persone. Procedendo con cautela, i Carabinieri hanno aperto la
saracinesca in sicurezza, scoprendo tre individui intenti ad armeggiare sulla
parte elettronica dell’auto rubata, proprio quella segnalata come oggetto del
furto.
I tre non si sarebbero mai aspettati una sorpresa così sgradita: i Carabinieri li
hanno immediatamente bloccati, chiedendo spiegazioni sulla provenienza della
Lancia Y e sul motivo della loro presenza nel garage. Dopo alcune
giustificazioni fantasiose, il 27enne, trovato all’interno dell’abitacolo con un
dispositivo elettronico per la codifica di chiavi e la centralina d’accensione, ha
ammesso che l’auto era di provenienza furtiva e che il furto era stato
commesso a Linguaglossa (CT).
I tre non si sarebbero mai aspettati una sorpresa così sgradita: i Carabinieri li
hanno immediatamente bloccati, chiedendo spiegazioni sulla provenienza della
Lancia Y e sul motivo della loro presenza nel garage. Dopo alcune
giustificazioni fantasiose, il 27enne, trovato all’interno dell’abitacolo con un
dispositivo elettronico per la codifica di chiavi e la centralina d’accensione, ha
ammesso che l’auto era di provenienza furtiva e che il furto era stato
commesso a Linguaglossa (CT).
A seguito delle perquisizioni, i militari hanno rinvenuto e sequestrato oltre a
delle chiavi modificate e cacciaviti di vario tipo, ulteriori materiali utilizzati per
le attività illecite, tra cui un programmatore di centraline e chiavi codificate,
completo di cavo OBD per il collegamento alle autovetture, e un pennino Wi-Fi.
Questi dispositivi, utilizzati dai malviventi, consentono di manomettere le
centraline elettroniche delle auto, riprogrammando le chiavi di accensione per
creare duplicati non autorizzati. In questo modo, i veicoli possono essere
avviati e rubati bypassando i sistemi di sicurezza originali. All’interno del
garage gli investigatori hanno inoltre trovate due targhe di produzione della
Repubblica Ceca, per le quali sono state avviati i previsti accertamenti per
individuarne la proprietà.
Ulteriori immediate verifiche dei Carabinieri hanno permesso di appurare che
l’auto rubata era stata noleggiata da un turista, al quale era asportata mentre
effettuava un prelievo presso uno sportello ATM nel centro di Linguaglossa.