02/06/2024
Spettacolo divertentissimo. Ingresso libero. Venerdi 7 giugno ore 21.00 si terrà, nella piazzetta di fronte la chiesa di Pianzano, lo spettacolo teatrale “La Bottega del Caffè” con protagonisti gli allievi dell’Accademia Da Ponte di Vittorio Veneto:
“Questa Commedia ha caratteri tanto universali, che in ogni luogo ove fu ella rappresentata, credevasi fatta sul conio degli originali riconosciuti. […] I miei caratteri sono umani, sono verisimili, e forse veri, ma io li traggo dalla turba universale degli uomini, e vuole il caso che alcuno in essi si riconosca. Quando ciò accade, non è mia colpa che il carattere tristo a quel vizioso somigli; ma colpa è del vizioso, che dal carattere ch'io dipingo, trovasi per sua sventura attaccato.”
Queste le parole dello stesso Goldoni, quando descrive la “Bottega del Caffè" che ha caratteri universali che vivono al di là del tempo e dello spazio e viaggiano fino ad arrivare a noi, sì perché gli stessi caratteri li incontriamo ancora oggi attorno a noi, vicino a noi, e dentro di noi…
Lo spettacolo racconta il vizio umano che non ha tempo che, cambia costume, cambia nome, cambia luogo, ma resta ancor oggi vicino a noi con noi. E noi non possiamo fare altro che accettarla, riderci sopra e berci un caffè.
La vicenda è ambientata in campiello veneziano, in cui s’intrecciano molte azioni ad un tempo e dove ogni personaggio ha interessi e caratteristiche diversi; eppure ogni soggetto ha un rapporto con gli altri.
L’ingenuo Eugenio ha la passione del gioco d’azzardo, fino a trascurare la moglie Vittoria. Si lascia così truffare da Flaminio Ardenti, nascosto sotto il falso nome di Conte Leandro, astuto baro e amante della bella “ballerina” Lisaura. La vicenda è complicata dall’equivoco coniugale in cui incorre Eugenio, che aiuta la mendicante Placida, in cerca del marito Flaminio. L’onesto, Ridolfo , il caffettiere, un uomo onesto e discreto accompagnato dal suo aiutante Trappola, contribuisce a risolvere le liti matrimoniali di Eugenio e Flaminio. Sullo sfondo si delinea la figura del maldicente Don Marzio che, con le sue chiacchiere, alimenta dissidi e incomprensioni, un maldicente, che inquieta tutti e annoia chiunque. Nessuno si salva della malalingua.
Con gli allievi dell’Accademia Da Ponte.
Regia di Silvio Pasqualetto e Francesca Zava.