Facciamo un passo indietro.
Probabilmente non hai mai sentito parlare di A Game Of Nerds prima di Lacrime di Sangue e ancor più probabilmente avrai pensato “ma si è il solito live da 10 giocatori al parco”.
Per questo ho deciso di fare un passo indietro.
Prima ancora di dirti chi sono i singoli componenti del nostro staff, voglio raccontarti perché è nato Lacrime Di Sangue.
- Quando ho deciso di organizzare Lacrime di Sangue, una delle tematiche su cui abbiamo deciso di incentrare l'evento è la competitività, ovvero delineare lo sviluppo della trama e il progresso dello svolgimento dell'evento anche e soprattutto attorno al concetto che le azioni dei personaggi possono e anzi dovrebbero andare a compromettere il giocato previsto dai loro compagni.
Attenzione però:
Questo non significa esclusivamente mettere in discussione la sopravvivenza e la situazione economica e sociale degli altri personaggi, ma sopratutto andare a tangere il metagiocato che questi avevano previsto per il proprio gioco e sul quale possibilmente avevano costruito i propri piani e le proprie aspettative.
In fondo è una cosa che facciamo tutti. Il cosiddetto “film”. Tu crei un Cavaliere che ha una dama da proteggere e ti crei il film di te, nel gioco che salvi la tua dama da tutto e tutti. E fai azioni nel gioco per ottenere questi risultati. Equipaggiamenti migliori, pozioni, accordi con politici e autorità per la sua protezione. Tutto...Previsto.
Quello che voglio inserire in questo “mondo fragola” è che il film del cavaliere inevitabilmente vada incontro a delle vere difficoltà non preparate dallo staff.
Sempre proseguendo nell'ipotesi del cavaliere: Un altro giocatore potrebbe per scopi puramente personali: ottenere il famoso equip, pozioni etc. Oppure anche solo per poter poi manipolare il Cavaliere. Decidere di uccidere questa Dama. A questo punto il Cavaliere inizierà a giocare fuori dal seminato, uno stimolo ben diverso di gioco rispetto a quanto preventivato e che di conseguenza andrà a creare quello stato di diffidenza e paranoia che è poi alla base dell'atmosfera di Lacrime di Sangue.
Il lavoro dello staff a questo punto qual è?
Creare delle meccaniche che rendano possibile ed equilibrato questo tipo di gioco di modo che i partecipanti abbiano le medesime opportunità e possibilità. E che a determinare la riuscita e la crescita del personaggio, sia di fatto lo sforzo e la riuscita del proprio giocato.
Parliamoci chiaro.
Questo tipo di gioco, nel corso degli anni, ha trovato diverse critiche: eccessiva complessità delle meccaniche di gioco, spinta al cercare di “vincere” ad ogni costo, perdita dell'interpretazione dei personaggi e delle scene per massimizzare i risultati ottenuti durante gli scontri e le sfide, in modo simile al giocato di un videogioco.
Questo ha portato alla formazione di un nuovo paradigma per quanto riguarda il gioco di ruolo dal vivo, con la quasi totale assenza di un regolamento, l'impossibilità dei partecipanti di “morire” a meno che non lo vogliano, e l'assicurazione data dal sistema di “gioco” stesso di ogni partecipante di portare a compimento le scene e le storie del proprio personaggio.
Questo sistema, che taluni sono arrivati a definire “superiore” al paradigma della competizione e secondo cui dovrebbe sostituire integralmente, non trova il nostro favore per diversi motivi: si va infatti a eliminare la componente ludica di tali eventi e l'incertezza che il proprio giocato possa avere termine o meno secondo i propri progetti, ovvero la componente della sfida.
In poche parole: Tale paradigma non è neanche più definibile come gioco di ruolo, quanto più recitazione teatrale sperimentale.
Pertanto per Lacrime Di Sangue non è adatto.
La posizione che prendiamo come staff è quella che semplicemente esistono diversi tipi di gioco per tutti i gusti, e se ami il gioco di questo tipo, potrai trovare in Lacrime di Sangue un gioco che attende alle tue aspettative. Che non è un miscuglio dei due stili, ma è anzi, puramente orientato alla crescita in gioco e non al Film.
Per farlo ci siamo posti diversi obiettivi:
- Permettere a un giocatore non esclusivamente l'interpretazione di un personaggio all'interno di un contesto simulato, ma anche un modo per dimostrare a sé stessi di possedere le capacità mentali, sociali e di volontà per poter sopravvivere all'interno di un contesto tutto sommato ostile (seppur simulato), e possibilmente anche di sviluppare tali capacità sia all'interno dell'ambiente simulato che in quello “reale”.
- Creare un ambiente con determinate caratteristiche e sfide in modo da permettere ai partecipanti di dimostrare di essere in grado di superare determinati ostacoli che normalmente non incontrerebbero, di avere idealmente le capacità di sopravvivere a determinate situazioni e di portarsi al limite allo scopo di migliorarsi tramite il mettersi alla prova ed il confronto con altre persone il cui rapporto può variare in maniera non dissimile alla vita reale, il tutto comunque all'interno di un sistema protetto; tutto questo, ovviamente, con tutto l'insieme di emozioni e sensazioni che si dovrebbe provare quando si è all'interno di situazioni critiche o di competizione.
Ricapitolando: Se quello che ti aspetti è un gioco con un mondo “vivo” che non è composto da macchiette ma da personaggi veri e che reagiscono costruttivamente alle sfide poste non solo dalla trama ma anche da, per l'appunto i personaggi. Allora Lacrime di Sangue fa proprio per te.