01/11/2024
Verrà il tempo in cui l'uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l'uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto...
(Leonardo da Vinci)
Per te stesso, l'ambiente e gli animali scegli un alimentazione etica e consapevole, scegli Veg!
Gli allevamenti intensivi hanno un impatto devastante sotto tutti i punti di vista: etico, ambientale e salutista.
- Per ottenere solo 1kg di carne occorrono 15400 litri di acqua (un impronta idrica venti volte maggiore a quella dei cereali);
- Promuovono la deforestazione (il 60% della deforestazione dell'Amazzonia tra il 2000 e il 2005 è avvenuto a causa dell'allevamento di bovini);
- Sono tra i primi posti tra le causa di riscaldamento globale con il 18% delle emissioni globali di gas serra (superando l'intero settore dei trasporti che ne produce il 13,5%);stando all’ultima analisi dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, inoltre, le voci più «pesanti» dell’inquinamento da particolato PM 2,5 sono il riscaldamento e gli allevamenti intensivi di animali, rispettivamente con il 38% e il 15,1%. I veicoli sono al quarto posto con il 9%, precedute dall’industria con l’11,1%".
- Gli animali sono spesso tenuti in condizioni devastanti, sotto somministrazione di ormoni e antibiotici, i quali poi finiscono nel nostro piatto o bicchiere, arrivando alla lunga a concorrere nelle bambine alla comparsa precoce del menarca e alle antibiotico resistenze;
- La correlazione tra prodotti animali e le cosiddette "malattie del benessere" (ipercolesterolemia, cardiopatie, diabete, osteoporosi, tumore ecc.) è da tempo dimostrata;
- Concorrono alla riduzione della biodiversità animale, attraverso la selezione delle specie più produttive, e vegetale, attraverso le colture intensive necessarie per la produzione dei mangimi a base di soia, mais, ecc.
- I polli attualmente usati negli allevamenti intensivi sono solo di due specie i cui geni sono stati manipolati al fine di aumentarne la produttività: broiler e galline ovaiole. Un pollo broiler cresce, rispetto ad un pollo normale, più del doppio nella metà del tempo (100 gr al giorno anziché 25 gr);
- Negli allevamenti avicoli i pulcini vengono debeccati, una pratica che ne brucia il becco con un ferro arroventato, i maschi delle galline ovaiole soppressi in vari modi (asfissiati in sacchi di plastica o tritati vivi), i broiler vengono rinchiusi e stipati in stanzoni senza la possibilità di muoversi, le ovaiole (di allevamento in gabbia) chiuse in gabbie della superficie di 4,32 decimetri quadrati, circa la grandezza di un foglio A4 (superficie che di solito resta invariata nell’allevamento a terra in cui cambia solo la mancanza della gabbia), la luce quasi perennemente accesa allo scopo di alterarne i ritmi e aumentarne la produzione. A entrambe le specie vengono spesso somministrate vitamine e antibiotici e la mortalità è molto elevata, sia per le scarse condizioni igieniche che portano lo svilupparsi di numerose patologie, sia per le deformazioni che si verificano nel caso dei broiler per la crescita frettolosa e spropositata;
- La quantità di latte munto da una mucca allevata con metodi intensivi (che per l'occasione viene ingravidata artificialmente seriamente e a cui poi verranno strappati via tutti i cuccioli per evitarne l'allattamento) è 10 volte superiore a quello prodotto in condizioni naturali, a causa di ciò l'animale sviluppa la mastite, un'infiammazione delle mammelle che genera pus e sangue che inevitabilmente finiranno anche nel latte munto;
- Il quantitativo di cellule somatiche (pus) e di germi per litro di latte è regolato da una direttiva della Comunità Europea, secondo la quale in un millilitro di latte possono essere presenti fino a 400.000 cellule somatiche e circa 100 milioni di germi (Direttiva Europea 92/46/CEE recepita dal DPR 14.01.1997 N.54);
- Ricapitolando:
* in un bicchiere di latte si può trovare di tutto: antibiotici, farmaci di vario genere, pesticidi utilizzati per la produzione di mangime accumulatisi nei tessuti adiposi dell'animale, pus, sangue, ecc.
* per produrre solo 1kg di carne di manzo occorrono: 20 mq di foresta, 15.400 litri d'acqua, 15,8 kg di Co2 (vengono emessi), 15 kg di cereali.
FONTI:
• FAO, Global food losses and food waste, FAO, Roma, 2011
• FAO, Livestock’s long shadow. Enviromental issuesand options, FAO, Roma, 2006
• FAO, The state of food and agriculture 2013, FAO, Roma, 2013
• FAO, World Livestock 2011. Livestock in food security, FAO, Roma, 2011
• FOER J. S., Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?, Ugo Guanda editore, 2010
• POLLAN M., Il dilemma dell’onnivoro, Adelphi edizioni, 2006
• WATER FOOTPRINT NETWORK [on-line], URL: http://www.waterfootprint.org/?page=files/home
• The Vegan calculator [on-line], URL: http://thevegancalculator.com/