Secondo Domenico Chiefari, il suo maggiore successo risiede nell'aver potuto trasformare il suo hobby in professione. Sfoderando una notevole carica d’energia, con il suo studio a Locarno il fotografo di origini calabresi è riuscito ad affermarsi nel mestiere dei suoi sogni.
Oggi presso il Fotostudio Fotoearte, situato nel Palazzo Panorama di Locarno, ferve l’attività. La diciannovenne Alessandra è arrivata qui con una valigia piena di vestiti e materiale per il trucco, cullando la speranza di compiere quello che potrebbe essere il primo passo verso il tanto sospirato universo delle passerelle. Domenico vuole aiutarla a farsi strada realizzando un biglietto da visita sotto forma di book per le agenzie: dieci foto studiate per attirare l’attenzione del mondo della moda. Il prezzo – 590 franchi – appare moderato. Tuttavia il fotografo non può garantire una carriera. Al contrario: gli è già capitato di soffocare sul nascere le fantasticherie di giovani clienti speranzosi. «Io non voglio ingannare nessuno, tanto più che in Ticino le opportunità sono molto scarse, e Milano – come centro mondiale della moda – è già abbastanza forte.» Alessandra non si lascia scoraggiare e posa per lo shooting sfoggiando i suoi abiti preferiti.
Durante la sessione fotografica squilla spesso il telefono. Le richieste di clienti come la mamma che vuole delle foto di suo figlio, oppure i futuri sposi che desiderano impreziosire il giorno più bello con le foto più belle, sono all'ordine del giorno. Anche in questi casi, Domenico lavora in maniera professionale. «Preferisco realizzare i ritratti a casa dei committenti, nel loro ambiente abituale, perché risultano più naturali. Da parte loro, i servizi fotografici per matrimoni comportano una pianificazione accurata, con uno studio meticoloso dello svolgimento del programma e un sopralluogo preliminare.»
Domenico Chiefari è entusiasta del suo lavoro, e si vede. Mentre parla con i clienti, da prova di pazienza e professionalità. La fotografia è un’arte visiva che richiede una buona dose di senso estetico e creatività. Le foto di Domenico coinvolgono l’osservatore. Guardandole, a nessuno verrebbe in mente che dietro alla competenza odierna si cela un ragazzino che parecchi anni fa iniziò a perfezionare il suo hobby utilizzando una macchina fotografica ricevuta dal nonno che l’aveva ritrovata per caso facendo ordine, e in seguito – da autodidatta – ne fece la sua professione.
Il 50enne padre di tre figli ripercorre con giustificato orgoglio il suo percorso di vita: dapprima gessatore in Calabria, poi manovale muratore 17enne con permesso stagionale nel Liechtenstein, infine gessatore diplomato a Mels, nel Canton San Gallo. Con il suo primo vero stipendio si comprò l’attrezzatura fotografica in Svizzera, e durante il servizio militare in Italia arrotondò il soldo scattando foto dei suoi commilitoni, racconta Domenico. Nel 1999 fu costretto a lasciare il lavoro sui cantieri a causa di problemi di salute. Il destino, ma anche e soprattutto sua moglie Stefanie, originaria della Valle del Reno, divennero allora le sue guide virtuali verso il Ticino. Lavorando come venditore, Domenico riuscì a costruirsi una piccola rete di clienti nel Locarnese, e nel 2001 decise di «fare finalmente quello che voleva».
Debuttò con un piccolo negozio di fotografia a Muralto, ricevendo paradossalmente più incarichi dal Canton San Gallo che dal Ticino, soprattutto per matrimoni. In seguito si trasferì in uno studio più spazioso. Nel Locarnese la famiglia di cinque persone ha definitivamente trovato una nuova casa. «È come se avessi vinto al lotto, tanto nel lavoro quanto in famiglia», commenta felice Domenico, che ha la doppia cittadinanza svizzera e italiana. 19 anni dopo il trasloco in Ticino, tutte le difficoltà iniziali sono ormai superate. Ciò nonostante, anche oggi la vita non è sempre facile. «Come in altri rami economici, anche nel mio settore si investe sempre meno. I segmenti di lusso, fra i quali rientra anche la fotografia professionale, devono far fronte a un regresso degli affari.»
«A ciò si aggiunge la concorrenza italiana, che oggi è enorme. Anche per i matrimoni, sovente i consumatori si accontentano delle soluzioni più vantaggiose offerte da fotografi dilettanti che lavorano in nero», constata Domenico Chiefari. E con i prezzi, calano rapidamente anche le aspettative in materia di qualità. In Ticino si celebrano circa 2000 matrimoni all'anno, e per una decina di essi gli sposi richiedono i servizi di Fotoearte. Il lavoro ripetitivo secondo schemi sempre uguali non trova spazio nella filosofia di Domenico, che ha un atteggiamento aperto anche verso i nuovi media, e con «Ticino Design» cerca di ravvivare il mercato ticinese e il mondo dell’online. «Tuttavia, nella Svizzera italiana la combinazione “Immagine-Pubblicità-Vendita” non funziona ancora, oppure forse è già sorpassata», afferma. «I valori sono cambiati.»
Per fortuna, nonostante tutto esistono ancora esteti della fotografia che con le loro immagini vogliono – e sanno – esprimere armonia, pace, luce e soggetti speciali colti in un istante speciale.