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Riccardo vello  parla di se e del suo ultimo brano "Morgana"Riccardo vello  chitarrista autodidatta  con alle spalle una...
21/07/2024

Riccardo vello parla di se e del suo ultimo brano "Morgana"
Riccardo vello chitarrista autodidatta con alle spalle una carriera artistica che gli ha permesso di avere spazio nelle radio straniere e di entrare nelle classifiche pubblicate da Radio Airplay, Sorrisi e Canzoni ed Euro indie music chart. Grazie a Pa74 music e Nicola Bartolini Carrassi viene inserito in un DVD Pink Floyd, David Gilmour x Rco Europe, distribuito da Cecchi Gori Group Entertainment, con al suo interno un’esclusiva intervista e il videoclip del singolo SENZA PAROLE, per la regia di STEFANO BERTELLI. Ma oltre a cio' Il videoclip SPEZZA LA MIA ANIMA, per la regia di GIANNI GADALETO, arriva in finale tra i migliori 18 video selezionati su 200 al ROMA VIDEOCLIP INDIE 2018. TELESIA TV passa gli short dei suoi videoclip a rotazione in metropolitane, aeroporti, autobus in tutta ITALIA. Finalista a FIUGGI alla 2° edizione nazionale del nuovo format musicale targato MEDIASET “IBAND" in onda su LA5. Il suo ultimo singolo LOCKDOWN è entrato in classifica EUROINDIE MUSIC CHART e in rotazione internazionale radio e video TV. Nel 2023 esce TU DOVE SEI e nel 2024 esce un brano Morgana il cui nome ci porta indietro nel tempo fino a Merlino il suo rivale …. Ma queste sono favole del passato che il cantautore riporta in un mondo attuale dove la morgana in argomento è una cartomante e strega ma anche una donna con i suoi problemi e la sua fragilita' che si pone di fronte ad un uomo che ha le sue paure e incertezze che tenta di superare cercando il proprio futuro in un mazzo di carte.Il brano è disponibile in versione digitale su tutte le piattaforme musicali

28/04/2024
09/01/2024

salve a tutti , oggi è successo una cosa incresciosa sul mio profilo facebook . L'accaduto mi ha fatto perdere un contatto molto importante per me oltre a un amico molto caro pertanto informo che da questo momento i prossimi che mi faranno lastessa cosa saranno bannati e inseriti nella blacklist .........Vi avviso sono incazzato nero.

04/08/2023

l giorno 8 agosto alle ore 20.30 presso a Stargate Universal Service
Via Abate Gimma 182, Bari, Italy si svolgera' l'evento dal titolo :" Al cinema una notte di mezza estate.""
Saranno proietati una selezione di piccoli film dal FIATICORTI FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CORTOMETRAGGI per passare insieme una sera di mezza estate. Presenta Ettore Canniello, direzione artistica del festival.La parte tecnica è a cura di lucio Babudri .Infocell 339 130 1911

Salve sono qui non per dare notizia di una novita' ma darvi la triste notizia delmusicista e compositore giapponese Ryui...
02/04/2023

Salve sono qui non per dare notizia di una novita' ma darvi la triste notizia delmusicista e compositore giapponese Ryuichi Sakamoto è morto all'età di 71 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro.Lo ha reso noto la sua agenzia, a distanza di qualche giorno dalla scomparsa, avvenuta martedì.
Era considerato uno dei primi sperimentatori tra il sound etnico orientale e il sound elettronico dell'Occidente, Sakamoto aveva ricevuto numerosi riconoscimenti in carriera tra cui il premio Oscar nel 1987 per la colonna sonora del film L'Ultimo imperatore, diretto dal regista italiani Bernardo Bertolucci.

Theme of movie "The Last Emperor"Composed by Ryuichi Sakamoto--------------------------------------"SAKAMOTO PLAYS SAKAMOTO" concertat NHK hall 04/10/1988 Ji...

https://www.youtube.com/watch?v=F569_t2jCioRicordiamo con questo brano un grande del rock'n'Roll
28/10/2022

https://www.youtube.com/watch?v=F569_t2jCio
Ricordiamo con questo brano un grande del rock'n'Roll

1957... #1 US Billboard Hot Country Singles #1 UK Singles Chart #2 US Billboard Hot 100 #8 New Zealand Charts.. Otis Blackwell, a prolific songwriter who wro...

Salve gente dj snoopy vi invita al michelangelo lounge bar per passare una serata alternativa tra poesie e musiche e per...
28/09/2022

Salve gente dj snoopy vi invita al michelangelo lounge bar per passare una serata alternativa tra poesie e musiche e per fine serata una jam session con gli allievi del nino rota

Prosegue la collaborazione tra l'etichetta discografica salentina Dodicilune e il sassofonista barese Roberto Ottaviano....
28/07/2022

Prosegue la collaborazione tra l'etichetta discografica salentina Dodicilune e il sassofonista barese Roberto Ottaviano. Dopo "Un Dio Clandestino" (2008), "Arcthetics. Soffio Primitivo" (2013), "Forgotten Matches. The Worlds of Steve Lacy" (2014), "Astrolabio" (2015), "Eternal Love" (2018) e i due dischi dell’anno per Top Jazz (referendum indetto dalla rivista Musica Jazz) "Sideralis" (2017) e "Resonance & Rhapsodies" (2020), il 31 luglio esce “Charlie’s Blue Skylight”. Nel nuovo progetto discografico, distribuito da distribuito in Italia e all’estero da IRD e nei migliori store on line da Believe Digital e prodotto nella programmazione Puglia Sounds Records 2022 della Regione Puglia (POC Puglia 2007-2013 – Azione Sviluppo di Attività Culturali e dello Spettacolo), Ottaviano incontra nuovamente il pianista inglese Alexander Hawkins rileggendo insieme undici composizioni di Charles Mingus.

«Mingus il beffardo, il bullo, l’arrogante figlio di pu***na, quello avanti a tutti, il guerriero samurai con la sua dinastia da una parte e l’uomo che non dormiva mai con la borsetta piena di psicofarmaci dall’altra… Non so. Per me è sempre stata un’altra questione d’amore», scrive Roberto Ottaviano nelle note di copertina. «Eccessivo, indicibile, in grado di passare dalla seta blue alle orge ecclesiastiche con lo scatto di un giaguaro. Accendere un fuoco e bruciare in fretta tutto, Gospel, Blues, Ellington, Songs, Pitecantropi e uomini multipli come Rahsaan, allucinazioni e psicosi, e poi sedersi con la sua p**a e osservare le fiamme con la tenerezza di un bambino, con gli occhi lucidi. Non potevo che chiedere ad Alexander di condividere con me questa autoterapia d’amore attraverso la luce blue del cielo di Charlie».

Provare a restituire un’idea “cronologica” dell’arte e della personalità di Charles Mingus (Nogales, 22 Aprile 1922 – Cuernavaca, 5 Gennaio 1979), genio della musica del ‘900, sarebbe un’operazione fallimentare. Nel corso della sua storia, Mingus ha sedimentato tali e tante competenze e capacità tecnico musicali così come quelle poetico espressive, parlando un unico linguaggio che ha convogliato tradizione e modernità in un’alchimia che non ha mai avuto a che fare con stili ed etichette, pur comprendendole tutte nel perimetro della Great Black Music. Il succo è che da qualsiasi prospettiva spazio temporale si voglia guardare la sua opera, resta una considerazione sopra tutte le altre; come per Duke Ellington, la presenza mingusiana pervade e attraversa tutta l’essenza del jazz, dalle origini alle forme più libere e attuali. Rendergli omaggio oggi, a distanza di cento anni dalla sua nascita, non costituisce solo una mera celebrazione (questa è una pratica ormai pedissequa), bensì un atto di fede verso ciò che il jazz stesso, attraverso la vita e le testimonianze dei suoi protagonisti, ha promesso e verso cui la sua pratica e diffusione attuale invece tende a derogare, trasformando tutto in un esercizio di maniera.

Attivo sulla scena jazzistica internazionale da quasi quarant’anni, Roberto Ottaviano (Bari, 21 dicembre 1957) ha suonato e inciso con alcuni tra i più importanti musicisti americani ed europei a cavallo tra diverse generazioni. A cinque anni prende lezioni di clarinetto al Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari poi studia sassofono classico a Perugia con Federico Mondelci, armonia e composizione classica con Walter Boncompagni, Giacomo Manzoni e Luigi Nono. Un fortuito incontro con Steve Lacy lo spinge ad approfondire lo studio del sax soprano. In America studia composizione jazz e arrangiamento con Ran Blake, Bill Russo, George Russell collaborando con Buck Clayton, Ernie Wilkins, Benny Bailey, Sal Nistico; poi è membro dell'orchestra di Andrea Centazzo, collabora con Gianluigi Trovesi, Theo Jörgensmann, Franz Koglmann, Carlo Actis Dato, Radu Malfatti, Carlos Zingaro, Franz Koglmann, Georg Gräwe, Ran Blake, Tiziana Ghiglioni. Nel 1983 pubblica il suo primo album ("Aspects") con Giancarlo Schiaffini, Paolo Fresu, Carlo Actis Dato. Nel 1986 costituisce un quartetto con Arrigo Cappellatti. Nel 1988 fonda l'ensemble di ottoni "Six Mobilies", nel 1988 incide un omaggio a Charles Mingus (Mingus - portraits in six colours ), nel 1990 incide "Items from the old earth". Dal 1979 collabora con numerosi musicisti jazz come Dizzy Gillespie, Art Farmer, Mal Waldron, Albert Mangelsdorff, Chet Baker, Enrico Rava, Barre Phillips, Keith Tippett, Steve Swallow, Irene Schweizer, Kenny Wheeler, Henry Texier, Paul Bley, Aldo Romano, Myra Sant'agnello, Tony Oxley, Misha Mengelberg, Han Bennink, Mario Schiano, Trilok Gurtu, Samulnori, Pierre Favre. Suona in moltissimi jazz festival europei e americani. Si esibisce in Germania, Austria, Svizzera, Belgio, Francia, Danimarca, Norvegia, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Jugoslavia, Albania, Romania, Russia, India, Giappone, Messico, Tailandia, Marocco, Algeria, Costa d’Avorio, Senegal, Cameroun, Stati Uniti, Canada, ed ha inciso per Red, Splasc(h), Soul Note, Dodicilune, Hat Art, Intakt, ECM, DIW ed Ogun. Da didatta ha tenuto corsi a Woodstock N.Y., nei conservatori di Città del Messico, Vienna, Groningen, presso le istituzioni culturali di Urbino, Cagliari, Firenze, Roma, Siracusa. Ha fondato il corso Musica Jazz nel Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari e di cui è coordinatore da quasi 30 anni. È autore del libro, "Il sax: lo strumento, la storia, le tecniche” (Muzzio editore, 1989).

Alexander Hawkins è un compositore, pianista, organista e leader di numerose band. Lavorando in una vasta gamma di contesti creativi, il suo mondo sonoro unico è forgiato dalla costante ricerca di conciliare l'amore per l'improvvisazione libera con un profondo fascino per la composizione e la struttura. Si dice che la sua scrittura rappresenti "una fondamentale riaffermazione della composizione all'interno della musica improvvisata" e che la sua voce sia una delle "più vividamente distintive ... nel jazz moderno". Come pianista, è stato descritto come "notevole... in possesso di un'abilità tecnica sbalorditiva e di un'immaginazione feconda sia come musicista che come compositore". Per quanto riguarda il suo modo di suonare l'organo, il critico Brian Morton ha recentemente commentato che "interessante suonatore di Hammond nell'ultimo decennio e oltre, Hawkins ha già esteso ciò che si può fare sullo strumento”. È un solista ma appare anche in gruppi che vanno dal duo (con artisti del calibro di Evan Parker, John Surman, Han Bennink, Hamid Drake, Sofia Jernberg e Tomeka Reid), fino ai grandi ensemble. Il suo quartetto co-guidato con la cantante Elaine Mitchener "probabilmente [stabilisce] un nuovo standard per la musica improvvisata con le canzoni"; mentre Togetherness Music, pubblicato da Intakt Records nel gennaio 2021, è stato definito "[un] capolavoro che può stare accanto alle migliori opere di Mitchell, Braxton o Parker". Hawkins è stato - e continua ad essere - ascoltato dal vivo e registrato con una vasta gamma di leader contemporanei di tutte le generazioni, inclusi artisti del calibro di Joe McPhee, Wadada Leo Smith, Marshall Allen, Mulatu Astatke, Michael Formanek, Rob Mazurek, Chad Taylor, Taylor Ho Bynum, Harris Eisenstadt, Nicole Mitchell, Matana Roberts, Esperanza Spalding, Jonny Greenwood, Angelika Niescier e Shabaka Hutchings, tra molti altri. Per oltre un decennio, è stato anche notato per le sue esibizioni nelle band del leggendario batterista sudafricano Louis Moholo-Moholo. Si è anche esibito due volte come parte del Sonic Genome di Anthony Braxton, oltre a fare tournée e registrare con l'Anthony Braxton Standard Quartet.

Nel 2012 è stato scelto come membro della prima edizione del programma "Soundhub" della London Symphony Orchestra per giovani compositori. È stato ampiamente incaricato, da artisti del calibro della BBC, di festival come il London e Berlin Jazz Festivals e di gruppi di musica contemporanea come il Riot Ensemble. È stato nominato "strumentista dell'anno" ai Parliamentary Jazz Awards 2016. Nel 2018 è stato eletto borsista della Civitella Ranieri.

Le apparizioni in concerti lo portano nei principali club, concerti e festival in tutto il mondo.

L’etichetta pugliese Dodicilune è attiva dal 1996 e dispone di un catalogo di oltre 300 produzioni discografiche (cd, vinili, dvd) di artisti italiani e stranieri. Grazie a Ird e Believe i dischi sono distribuiti in Italia e all'estero nei migliori negozi di musica, nelle principali catene (Feltrinelli, Fnac, Ricordi, Mondadori, Melbookstore) e su 60 piattaforme di download/streaming digitale in circa 80 paesi in tutto il mondo (iTunes, Spotify, Deezer, AppleMusic, Amazon, Qobuz, Tidal).

SIMON LUCA & L’ENORME MARIA“Mastico Asfalto ”2022 – MPRCD099 – M.P. & RecordsSimonluca, (Alberto S. Favata) nasce a Piac...
15/07/2022

SIMON LUCA & L’ENORME MARIA
“Mastico Asfalto ”
2022 – MPRCD099 – M.P. & Records
Simonluca, (Alberto S. Favata) nasce a Piacenza e all'inizio degli anni ‘60 si trasferisce a Milano. Al
liceo fonda il suo primo gruppo ‘I Semplici’.
Dal ’66 al ’70 , con il produttore Aldo Pagani, inizia una fruttuosa e importante collaborazione. incide
alcune cover e poi inizia a scrivere i brani di alcuni primi ‘singoli’ con lo pseudonimo di Alberto Oro.
Dopo un ’magico’ viaggio negli USA nel ’69, compone e realizza all’inizio del’70, sempre con Aldo Pagani il suo primo album, "Da tremila anni” finalmente con il nome di SimonLuca.
In questo album troviamo alcuni musicisti degli Stormy Six, Nando De Luca, Tullio De Piscopo e alcuni degli arrangiatori italiani e stranieri di maggiore rilievo. L’album viene molto ben accolto dalla
critica.
Nel 1971 fonda una band storica "SimonLuca & L'Enorme Maria" radunando attorno a sé molti tra i
più talentuosi giovani musicisti milanesi. Per brevità solo alcuni dei nomi, ma se ne potrebbero aggiungere molti altri: Alberto Camerini, Fabio Treves, Ricky Belloni, Gigi Belloni, Marco Ferradini, Eugenio Finardi, Donatella Bardi, Lalla ed Eloisa Francia, Lucio Fabbri e…con questa straordinaria formazione, nel 1972, pubblica l'album "Per proteggere l'enorme Maria" del quale ricorre quest'anno il
cinquantennale!!!
Nel 1973 la formazione di "SimonLuca e L'Enorme Maria" cambia con Claudio Bazzari, Ronnie
Jackson e Claudio Ciampini alle chitarre, Gigi Belloni al basso, Flaviano Cuffari alla batteria e la cantante Flavia Baldassarri e con questa formazione SimonLuca pubblica il suo terzo album, "E la mia
mente?".
Nella veste di compositore e arrangiatore SimonLuca scrive e collabora con artisti come:
Mina, Milva, Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Bruno Lauzi, Dik Dik, Marco Ferradini, Rosanna Fratello,
Paolo Mengoli, Mal, Anna Identici e tanti altri. Compone musiche e jingle per varie campagne pubblicitarie pluripremiate, per film e sceneggiati televisivi e cinematografici.)
Come nel progetto del suo fondatore, Simonluca & l'Enorme Maria, unico esperimento di «open
group» in Italia, nasce per essere una sorta di laboratorio creativo di esperienze musicali diverse, dal
quale maturano poi artisti che intraprendono con successo un percorso personale.
Il CD esce per M.P. & Records, distribuito da G.T. Music Distribution, edizioni Micio Poldo e KY Publishing.
Immagine di copertina di Caterina Calea.
Artwork e grafica di Ondemedie.
Prodotto da Alberto Simonluca Favata, con produzione esecutiva di Marco Leo e direzione artistica
di Mario Camerini.
Album Teaser: https://www.youtube.com/watch?v=-rdhW_30WhY
Simon Luca & L'Enorme Maria:
Simonluca: voce
Marco Leo: chitarre
Edoardo Maggioni: pianoforte e tastiere
Cesare Pizzetti: contrabbasso
Peppe Burrafato: batteria
Lalla Francia: cori, voce su "Sopra i raggi della luna"
Simona 'Jammin' Bovino: cori
Veronica Canestrari: cori, voce su "Fupri dal fango"
Ivan Padul: cori
Jordan Brown: cori
e con la partecipazione di:
Fabio Treves: armonica a bocca su "Credo"
Claudio Bazzarri: chitarra elettrica su "Confini"
Amedeo Bianchi: sassofono su "Fuori dal fango" e "Sopra i raggi della luna"
TRACKLIST :
1) Credo (4:41)
2) Mastico asfalto (4:08)
3) Confini (4:53)
4) Fuori dal fango (4:49)
5) Numeri prigionieri (4:28)
6) Sopra i raggi della luna (4:39)
7) Verso l'infino (4:36)
In uscita il 14/07/2022, per la M.P. & RECORDS, distribuzione G.T. MUSIC DISTRIBUTION,
edizioni musicali MICIO POLDO/KY PUBLISHING.

A 50 anni da "Per proteggere l'enorme Maria"Simon Luca e il suo super gruppo tornano a impreziosire la musica italiana con "Mastico Asfalto", un album di ec...

FRANCESCO CALIGIURI | NICOLA PISANIMONASTÈRE ENCHANTÉ - L’ENSEMBLE CRÉATIFDODICILUNE / IRD Prodotto dall’etichetta pugli...
12/07/2022

FRANCESCO CALIGIURI | NICOLA PISANI
MONASTÈRE ENCHANTÉ - L’ENSEMBLE CRÉATIF
DODICILUNE / IRD

Prodotto dall’etichetta pugliese Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero da IRD e nei migliori store on line da Believe, martedì 12 luglio esce “Monastère Enchanté - L’ensemble Créatif”, nuovo progetto discografico firmato dai sassofonisti e compositori Francesco Caligiuri e Nicola Pisani. Si tratta di una produzione originale del “Locum Sacrum”, festival jazz di Spezzano della Sila in Calabria che si pone come obiettivo la documentazione e la divulgazione della musica antica intrecciata con l’improvvisazione. Il disco propone otto composizioni originali firmate da Caligiuri «brani di rara efficacia ispirati a danze rinascimentali e barocche, come la Ciaccona e la Follia», come spiega il violoncellista Paolo Damiani. «Musica scritta con cura, in cui l’improvvisazione si manifesta in modo discreto, sempre comunque al servizio del disegno complessivo».

I brani – “Sombre mystérieux” (I, II, III, IV), “Folie”, “C'est le bonheur”, “Les fleurs de la tentation” e “Lumière” - sono eseguiti dal quartetto Monastère Enchanté, guidato dallo stesso Caligiuri (sax soprano e baritono, clarinetto basso, recorder) e formato da Michel Godard (serpentone), Paolo Damiani (violoncello) e Luca Garlaschelli (contrabbasso). L’ensemble Créatif, guidato e diretto da Nicola Pisani (sax soprano) con Francesca Donato (voce), Giuseppe Oliveto (trombone, seashell), Checco Pallone (tamburo a cornice, corde pizzicate), Francesco Montebello (percussioni) ed Eugenio Colombo (flauto) propone invece sei altre composizioni. “Che si può fare”, aria dell'opera 8 di Barbara Strozzi (1619/1677), compositrice e cantante, figlia adottiva del letterato e poeta Giulio Strozzi, che scrisse libretti anche per Monteverdi; “Ardo, Sospiro e Piango”, aria tratta dal primo atto del dramma per musica l'Artemisia (1657), musicato da Francesco Cavalli (1607/1676) su libretto di Nicolò Minato (1627/1698); “Our Spanish Love Song” e “Silence” di Charlie Haden (1937/2014) e due composizioni di Henry Purcell (1659/1695), “Strike the Viol” con testo di Nahum Tate (1652-1715) e “O Let Me Weep (The Plaint)”, lungo lamento costruito su un basso ostinato discendente e cromatico (quasi come il lamento finale in Dido and Aeneas) in una forma col da capo seguito da un'ampia coda, con libretto (probabile autore Thomas Betterton) adattato da "Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare. «Tutti i musicisti coinvolti hanno una profonda sensibilità artistica e improvvisativa capaci di far entrare in simbiosi l’antichità, la sacralità e la libertà dell’improvvisazione», precisa Caligiuri.

MONASTÈRE ENCHANTÉ
«Il “monastero incantato” è quello di San Francesco di Paola a Spezzano della Sila, non lontano da Cosenza: luogo fortemente evocativo e dalla magnifica acustica, dove il quartetto ha provato, registrato il disco - bellissimi i suoni del fonico Cosimo Guglielmello - e suonato davanti a un folto pubblico, realmente incantato dalla bellezza delle composizioni e dall’originalità del gruppo, due archi e due fiati. Il tutto è stato progettato e realizzato da un giovane talento di cui è fin troppo agevole prevedere luminosi percorsi, Francesco Caligiuri. Compositore assai preparato e polistrumentista di razza, allievo dell’eccellente Maestro Nicola Pisani, il nostro a soli 30 anni ha già tutti i diplomi di conservatorio possibili, registrato diversi dischi e pubblicato manuali e metodi. Per l’occasione ha coinvolto Michel Godard, straordinario tubista e solista di serpentone (strumento a fiato nato in Francia nel XVI secolo e all’epoca usato come basso nella musica da camera e per sostenere i cori), lo splendido contrabbassista Luca Garlaschelli, a suo agio sia nel walking bass jazzistico che in territori più sperimentali grazie al sapiente uso dell’archetto, e me al violoncello. Francesco suona sax soprano e baritono, clarinetto basso e flauti dolci, tutti con maestria. E ha composto brani di rara efficacia ispirati a danze rinascimentali e barocche, come la Ciaccona e la Follia: musica scritta con cura, in cui l’improvvisazione si manifesta in modo discreto, sempre comunque al servizio del disegno complessivo. Che tutto ciò sia avvenuto in un delizioso paesino di tremila abitanti incastonato tra i monti calabresi, mi ha ricordato la storia di Paolo Fresu e della sua Berchidda: auguro a Francesco la stessa esaltante carriera, anche considerato che il vino di Spezzano non ha nulla da invidiare al celebre vermentino sardo» (Paolo Damiani).

L’ENSEMBLE CRÉATIF
«Ospitalità. La vita del musicista è fatta di viaggi e di ospitalità, la mia vita non fa eccezione. In questa musica gli intrecci tra ospite e ospitante sono numerosi e ingarbugliati. Il luogo. La “sala di rappresentanza del Comune di Spezzano della Sila” all’interno del Convento di San Francesco di Paola è un luogo magnifico adatto alla musica e alla concentrazione, non c’ero mai stato prima e penso che anche per i miei compagni sia stata la prima volta ad essere ospitati in questo luogo. I compositori. Francesco Cavalli, Barbara Strozzi, Henry Purcell, Charlie Haden hanno tutti scritto musica. Immagino che, a parte i primi due, gli altri si siano incontrati qui per la prima volta ospitandosi a vicenda. Per i più pignoli chiarisco che Francesco Cavalli è stato il maestro di Barbara Strozzi. È necessario aggiungere che le composizioni erano originalmente pensate dai differenti autori in un contesto sonoro molto diverso, il ruolo dell’arrangiatore Nicola Pisani è stato quello di scegliere e assemblare queste musiche in modo organico e funzionale al progetto: in tutto e per tutto una forma di nuova composizione (con – porre, cioè mettere insieme). I suonatori. Me medesimo, Nicola Pisani, Francesca Donato, Giuseppe Oliveto, Checco Pallone, Francesco Montebello hanno tutti storie molto diverse. Al di fuori delle etichette e dei curriculum (jazz, rock, improvvisazione, popolare, barocco) in questo caso le diverse personalità artistiche si sono incontrate e ospitate l’un l’altro in uno spazio sonoro che ha accolto le diverse sensibilità. Gli strumenti. L’organico composto da voce, sax soprano, flauti, trombone, strumenti a pizzico, tamburello percussioni è quantomeno atipico se poi si aggiunge che il flauto è il più delle volte il contralto e che a un certo punto fa la comparsa una conchiglia suonata come una tromba è qualcosa di inaudito (non udito). L’equilibrio tra le varie componenti sonore è stato magico» (Eugenio Colombo).

FRANCESCO CALIGIURI
Cosentino, classe 1991, Francesco Caligiuri si è diplomato in sassofono al Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, per poi avviarsi allo studio delle tecniche di arrangiamento, composizione e improvvisazione jazz. Docente di Musica d’insieme Jazz presso il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, predilige il sax baritono e partecipa attivamente a diverse formazioni cameristiche, classiche e jazz. Negli anni si è perfezionato, tra gli altri, con Michel Godard, Marco Sanninni, Paolo Damiani, Matt Brewer, Miguel Zenon, Ben Wendel, Logan Richardson, Franco D’Andrea, Marcello Piras. Dal 2012 si è esibito in diversi teatri e festival internazionali (Talos Festival, Italiana kulturbruke am rehein VI, Roccella Jazz, Reggio in Jazz, Peperoncino Jazz Festival, Casa del Jazz, Siena Jazz festival, Notte dei Ricercatori, Ferrara Busker Festival, Lucca Comics and Games, Bande a Sud solo per fare qualche nome) collaborando, tra gli altri, con Louis Sclavis, Michel Godard, Guo Gan, Nicola Pisani, Marco Sannini, Dino Massa, Luca Garlaschelli, Paolo Damiani, Eugenio Colombo, Pino Minafra e “La Banda”, Guido Morini, Tommaso Rossi, Mario Marzi, Achille Succi, Giovanni Falzone, Matt Brewer, Logan Richardson, Franco D’Andrea, Amy Coleman, Serena Brancale, Brunori SAS, Nada, Giovanardi, Manuel Agnelli. È leader di molti progetti discografici editi con etichette italiane ed estere e dirige molti ensemble jazzistici con musicisti nazionali ed internazionali. Per l’etichetta Dodicilune ha già pubblicato "Olimpo" (2017), "Renaissance" (2019) e “Arcaico Mare” (2020). Ha scritto un trattato sulla Musica d’insieme e sull’arrangiamento per diversi ensemble Jazzistici, un libro che scopre i segreti dell’Interplay e una fiaba musicale che unisce musica antica e jazz.
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NICOLA PISANI
Docente di Musica d’insieme jazz al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, Nicola Pisani si è perfezionato in Jazz e direzione con Bruno Tommaso, in Musica Contemporanea con Vinko Globokar, in canto corale e direzione con Marcel Couraud. Primo premio assoluto al Concorso Internazionale di Stresa 1991, nel corso degli anni ha inciso per etichette italiane (Splasch, Dodicilune, Lieto Colle, Squilibri) e straniere (Ogun, Leo Record, Losen Record, Yvp ed Enja). Ha collaborato con John Surman, Pino Minafra, Andrea Centazzo, Michel Godard, Paolo Damiani, Sergey Kuryokhin, Steve Lacy, Keith Tippet, Louis Sclavis e con alcune produzioni Rai. Ha diretto e composto per le orchestre Dolmen, MultiJazz, Minafric, Assemblage, Tromso University, ICO - Bari, Orchestra Nazionale dell’AMJ, Orchestra Nazionale Docenti di Conservatorio, M.A.O. Orchestra. Suona in tutta Europa, USA, Argentina, Marocco, Arabia Saudita. Ha tenuto stage su Improvvisazione e Conduction in Italia, Danimarca, Norvegia, Estonia e Cipro. Coordinatore scientifico del 1° I.P. Erasmus in U.E. sull’Improvvisazione per i Conservatori di Cosenza, Tromso (N), Esbjerg e Aahrus (DK), Tallin (ES), Nicosia (CY), Vienna (A). È stato Presidente dell’A.M.J, fondatore del sindacato musicisti SIAM-CGIL, coordinatore della Conferenza Nazionale Docenti Jazz – AFAM. Nel marzo 2022 ha pubblicato “Cypriana”, concerto per voce solista, voce recitante, jazz/traditional ensemble e coro (Dodicilune).

L’etichetta pugliese Dodicilune è attiva dal 1996 e dispone di un catalogo di oltre 300 produzioni discografiche (cd, vinili, dvd) di artisti italiani e stranieri. Grazie a Ird e Believe i dischi sono distribuiti in Italia e all'estero nei migliori negozi di musica, nelle principali catene (Feltrinelli, Fnac, Ricordi, Mondadori, Melbookstore) e su 60 piattaforme di download/streaming digitale in circa 80 paesi in tutto il mondo (iTunes, Spotify, Deezer, AppleMusic, Amazon, Qobuz, Tidal).

In uscita il 28 giugno 2022 il duetto inedito di Piero Ciampi,10 julio, 2022 Off  By GAZZETTINO ITALIANO PATAGÓNICOincis...
10/07/2022

In uscita il 28 giugno 2022 il duetto inedito di Piero Ciampi,
10 julio, 2022 Off By GAZZETTINO ITALIANO PATAGÓNICO
inciso nel 1967 insieme alla cantante Lucia Rango.

Link al brano https://youtu.be/a07PLzscMWw

La voce di Piero Ciampi rivive nella versione del brano Non chiedermi più, incisa nel 1967 insieme alla cantante Lucia Rango, con l’arrangiamento curato da Elvio Monti e mai pubblicata fino ad oggi. Il brano, rimasto inedito per oltre 50 anni, è infatti contenuto nella ristampa dell’album Lucia Rango Show, curata dall’etichetta Anni Luce, in uscita in sole 300 copie su vinile ein digitale su Bandcamp https://anniluce.bandcamp.com martedì 28 giugno con il titolo di “Lucia Rango canta Piero Ciampi”.

La ristampa, che esce in un’edizione da collezione contenente foto e materiali originali, costituisce un documento storico preziosissimo per tutti gli appassionati di Ciampi e della musica italiana in generale. Il disco contiene 15 brani, di cui 12 firmati proprio da Ciampi, tutti cantati dalla Rango. Tra questi, il duetto che non venne mai incluso nel master finale del disco. La canzone (reinterpretazione di un brano presente nel primo 33 giri di Ciampi, Piero Litaliano) è inoltre il primo e unico brano a due voci mai inciso dal cantautore livornese.

Nel 1967 Ciampi ha già registrato una manciata di 45 giri e il suo primo LP, senza incontrare però il favore di pubblico e critica. Il lirismo dolente delle sue canzoni, insieme a una personalità complessa, gli hanno precluso la giusta attenzione nell’industria discografica del tempo. L’incontro con la giovane cantante Lucia Rango, con la quale nasce un rapporto di reciproca stima, diventa quindi per Piero una piccola scommessa per far arrivare i propri brani a un pubblico più ampio. Ciampi scrive appositamente per lei alcune canzoni che Lucia interpreterà nel suo primo e unico 33 giri, Lucia Rango Show, insieme a brani già incisi da Piero e per l’occasione riarrangiati dal Maestro Monti.

Ma, nel corso delle registrazioni dell’album, succede qualcosa di inatteso. Alla fine di quella sessione di registrazione – dichiara Lucia – inaspettatamente, a Piero è venuta voglia di cantare: non avevamo programmato di incidere una canzone insieme. Così è nata la versione a due voci di “Non chiedermi più”, che però non è stata inclusa nel master finale del disco.

La scoperta del master originale del brano è avvenuta, circa tre anni fa, grazie alle lunghe ricerche della giornalista Lucilla Chiodi (Musica Jazz) e al suo incontro con Lucia Rango, ritiratasi dalla scena musicale subito dopo la pubblicazione dell’album Lucia Rango Show.

Avevo deciso di intervistare Lucia Rango – racconta Chiodi – per far luce sul suo album, ormai introvabile e di cui c’erano pochissime informazioni. Sapevo anche dell’esistenza del duetto, ma non che esistessero ancora i nastri originali. La Rango mi ha confidato che li aveva conservati, ma non sapeva in che condizioni fossero dopo tanti anni e, soprattutto, se contenessero il brano in questione, non avendo mai avuto modo di ascoltarli.

Tuttavia, quello che Lucilla ha potuto constatare mentre i nastri giravano sul revox è stato sorprendente: non solo si erano perfettamente conservati, ma la voce di Piero era lì, in quel duetto rimasto inascoltato per oltre 50 anni. In accordo con Lucia, ha intrapreso il progetto di recupero di questi materiali, affidandone la ristampa ad Anni Luce, una nuova etichetta dedicata al recupero di registrazioni inedite o dimenticate dell’età dell’oro della musica italiana.

Che a distanza di decenni vi siano ancora segreti ben custoditi nella produzione ciampiana, non è un fatto che deve stupire. L’aura di ineffabilità e mistero che circonda la figura di Piero Ciampi, infatti, è qualcosa con cui biografi, giornalisti e semplici appassionati fanno i conti da sempre. A questo bisogna aggiungere la difficoltà, ad oggi, di incontrare testimoni ancora in vita di quel periodo.

Per tutte queste ragioni, “Lucia Rango canta Piero Ciampi” e lo svelamento del duetto inedito vanno ad aggiungere un piccolo tassello a un mosaico complesso, restituendo a tutti gli amanti di questo immenso artista la fotografia di un momento che, altrimenti, sarebbe andata perduta per sempre.

Per acquisto Vinile e/o digitale: https://anniluce.bandcamp.com

“Lucia Rango canta Piero Ciampi” LP deluxe + digital download esclusivo su Bandcamp [Anni Luce – AL01]

Lato A

1 Samba per un amore (P. Ciampi – E. Monti)

2 Non chiedermi più (Litaliano – R. Ciampi – G.F. Reverberi)

3 Il tuo volto * (P. Ciampi – E. Monti)

4 Stasera resta qui (P. Ciampi – E. Monti)

5 Fino all’ultimo minuto (Litaliano – G.F. Reverberi)

6 E dai (Leman – Pelleus)

7 Primavera a Roma (P. Ciampi – E. Monti)

Lato B

1 Ti ho sognato* (P. Ciampi – E. Monti)

2 L’angelo (Leman – Pelleus)

3 Quando il giorno tornerà (Litaliano – G.F. Reverberi)

4 In una strada qualunque (R. Sciamanna – E. Monti)

5 Qualcuno tornerà (Litaliano – R. Ciampi)

6 Hai lasciato a casa il tuo sorriso (Litaliano – G.F. Reverberi)

7 Sono stanca (P. Ciampi – E. Monti)

8 Non chiedermi più (duetto con Piero Ciampi) (Litaliano – R. Ciampi – G.F. Reverberi)

Orchestra Elvio Monti

* con I Cantori Moderni di Alessandro Alessandroni

Registrato presso gli studi Dirmaphon, Roma, maggio 1967 – a eccezione di Il tuo volto e Ti ho sognato, registrati nel 1966. I brani Il tuo volto e Ti ho sognato sono stati pubblicati originariamente dall’etichetta Durium su disco 45 giri (CNA 9225, 1966). Tutti i rimanenti brani sono stati originariamente pubblicati da Edizioni Discografiche Sibilla sul disco LP 33 giri Lucia Rango Show (TLP 102, 1967), a eccezione del brano ‘Non chiedermi più’ (duetto con Piero Ciampi) pubblicato qui per la prima volta. I brani Samba per un amore e Fino all’ultimo minuto sono stati pubblicati anche dall’etichetta Meazzi su disco 45 giri (M 01318, 1967).

Progetto curato da Lucilla Chiodi.

Prodotto da Andrea Marutti e Fabio Carboni

Riversamento nastri: Fabrizio De Carolis

Mastering audio: Andrea Marutti

Foto di Lucia Rango su copertina libretto: Franco Angeli

Foto di Piero Ciampi su obi strip: Uliano Lucas

Progetto grafico e impaginazione: Anni Luce

Traduzioni: Mattia Merlini e Bradford Bailey

Grazie a Stefano Gilardino e Luciano Cantone.

Tutte le foto compaiono per gentile concessione di Lucia Rango e Archivio Uliano Lucas.

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