12/07/2022
FRANCESCO CALIGIURI | NICOLA PISANI
MONASTÈRE ENCHANTÉ - L’ENSEMBLE CRÉATIF
DODICILUNE / IRD
Prodotto dall’etichetta pugliese Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero da IRD e nei migliori store on line da Believe, martedì 12 luglio esce “Monastère Enchanté - L’ensemble Créatif”, nuovo progetto discografico firmato dai sassofonisti e compositori Francesco Caligiuri e Nicola Pisani. Si tratta di una produzione originale del “Locum Sacrum”, festival jazz di Spezzano della Sila in Calabria che si pone come obiettivo la documentazione e la divulgazione della musica antica intrecciata con l’improvvisazione. Il disco propone otto composizioni originali firmate da Caligiuri «brani di rara efficacia ispirati a danze rinascimentali e barocche, come la Ciaccona e la Follia», come spiega il violoncellista Paolo Damiani. «Musica scritta con cura, in cui l’improvvisazione si manifesta in modo discreto, sempre comunque al servizio del disegno complessivo».
I brani – “Sombre mystérieux” (I, II, III, IV), “Folie”, “C'est le bonheur”, “Les fleurs de la tentation” e “Lumière” - sono eseguiti dal quartetto Monastère Enchanté, guidato dallo stesso Caligiuri (sax soprano e baritono, clarinetto basso, recorder) e formato da Michel Godard (serpentone), Paolo Damiani (violoncello) e Luca Garlaschelli (contrabbasso). L’ensemble Créatif, guidato e diretto da Nicola Pisani (sax soprano) con Francesca Donato (voce), Giuseppe Oliveto (trombone, seashell), Checco Pallone (tamburo a cornice, corde pizzicate), Francesco Montebello (percussioni) ed Eugenio Colombo (flauto) propone invece sei altre composizioni. “Che si può fare”, aria dell'opera 8 di Barbara Strozzi (1619/1677), compositrice e cantante, figlia adottiva del letterato e poeta Giulio Strozzi, che scrisse libretti anche per Monteverdi; “Ardo, Sospiro e Piango”, aria tratta dal primo atto del dramma per musica l'Artemisia (1657), musicato da Francesco Cavalli (1607/1676) su libretto di Nicolò Minato (1627/1698); “Our Spanish Love Song” e “Silence” di Charlie Haden (1937/2014) e due composizioni di Henry Purcell (1659/1695), “Strike the Viol” con testo di Nahum Tate (1652-1715) e “O Let Me Weep (The Plaint)”, lungo lamento costruito su un basso ostinato discendente e cromatico (quasi come il lamento finale in Dido and Aeneas) in una forma col da capo seguito da un'ampia coda, con libretto (probabile autore Thomas Betterton) adattato da "Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare. «Tutti i musicisti coinvolti hanno una profonda sensibilità artistica e improvvisativa capaci di far entrare in simbiosi l’antichità, la sacralità e la libertà dell’improvvisazione», precisa Caligiuri.
MONASTÈRE ENCHANTÉ
«Il “monastero incantato” è quello di San Francesco di Paola a Spezzano della Sila, non lontano da Cosenza: luogo fortemente evocativo e dalla magnifica acustica, dove il quartetto ha provato, registrato il disco - bellissimi i suoni del fonico Cosimo Guglielmello - e suonato davanti a un folto pubblico, realmente incantato dalla bellezza delle composizioni e dall’originalità del gruppo, due archi e due fiati. Il tutto è stato progettato e realizzato da un giovane talento di cui è fin troppo agevole prevedere luminosi percorsi, Francesco Caligiuri. Compositore assai preparato e polistrumentista di razza, allievo dell’eccellente Maestro Nicola Pisani, il nostro a soli 30 anni ha già tutti i diplomi di conservatorio possibili, registrato diversi dischi e pubblicato manuali e metodi. Per l’occasione ha coinvolto Michel Godard, straordinario tubista e solista di serpentone (strumento a fiato nato in Francia nel XVI secolo e all’epoca usato come basso nella musica da camera e per sostenere i cori), lo splendido contrabbassista Luca Garlaschelli, a suo agio sia nel walking bass jazzistico che in territori più sperimentali grazie al sapiente uso dell’archetto, e me al violoncello. Francesco suona sax soprano e baritono, clarinetto basso e flauti dolci, tutti con maestria. E ha composto brani di rara efficacia ispirati a danze rinascimentali e barocche, come la Ciaccona e la Follia: musica scritta con cura, in cui l’improvvisazione si manifesta in modo discreto, sempre comunque al servizio del disegno complessivo. Che tutto ciò sia avvenuto in un delizioso paesino di tremila abitanti incastonato tra i monti calabresi, mi ha ricordato la storia di Paolo Fresu e della sua Berchidda: auguro a Francesco la stessa esaltante carriera, anche considerato che il vino di Spezzano non ha nulla da invidiare al celebre vermentino sardo» (Paolo Damiani).
L’ENSEMBLE CRÉATIF
«Ospitalità. La vita del musicista è fatta di viaggi e di ospitalità, la mia vita non fa eccezione. In questa musica gli intrecci tra ospite e ospitante sono numerosi e ingarbugliati. Il luogo. La “sala di rappresentanza del Comune di Spezzano della Sila” all’interno del Convento di San Francesco di Paola è un luogo magnifico adatto alla musica e alla concentrazione, non c’ero mai stato prima e penso che anche per i miei compagni sia stata la prima volta ad essere ospitati in questo luogo. I compositori. Francesco Cavalli, Barbara Strozzi, Henry Purcell, Charlie Haden hanno tutti scritto musica. Immagino che, a parte i primi due, gli altri si siano incontrati qui per la prima volta ospitandosi a vicenda. Per i più pignoli chiarisco che Francesco Cavalli è stato il maestro di Barbara Strozzi. È necessario aggiungere che le composizioni erano originalmente pensate dai differenti autori in un contesto sonoro molto diverso, il ruolo dell’arrangiatore Nicola Pisani è stato quello di scegliere e assemblare queste musiche in modo organico e funzionale al progetto: in tutto e per tutto una forma di nuova composizione (con – porre, cioè mettere insieme). I suonatori. Me medesimo, Nicola Pisani, Francesca Donato, Giuseppe Oliveto, Checco Pallone, Francesco Montebello hanno tutti storie molto diverse. Al di fuori delle etichette e dei curriculum (jazz, rock, improvvisazione, popolare, barocco) in questo caso le diverse personalità artistiche si sono incontrate e ospitate l’un l’altro in uno spazio sonoro che ha accolto le diverse sensibilità. Gli strumenti. L’organico composto da voce, sax soprano, flauti, trombone, strumenti a pizzico, tamburello percussioni è quantomeno atipico se poi si aggiunge che il flauto è il più delle volte il contralto e che a un certo punto fa la comparsa una conchiglia suonata come una tromba è qualcosa di inaudito (non udito). L’equilibrio tra le varie componenti sonore è stato magico» (Eugenio Colombo).
FRANCESCO CALIGIURI
Cosentino, classe 1991, Francesco Caligiuri si è diplomato in sassofono al Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, per poi avviarsi allo studio delle tecniche di arrangiamento, composizione e improvvisazione jazz. Docente di Musica d’insieme Jazz presso il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, predilige il sax baritono e partecipa attivamente a diverse formazioni cameristiche, classiche e jazz. Negli anni si è perfezionato, tra gli altri, con Michel Godard, Marco Sanninni, Paolo Damiani, Matt Brewer, Miguel Zenon, Ben Wendel, Logan Richardson, Franco D’Andrea, Marcello Piras. Dal 2012 si è esibito in diversi teatri e festival internazionali (Talos Festival, Italiana kulturbruke am rehein VI, Roccella Jazz, Reggio in Jazz, Peperoncino Jazz Festival, Casa del Jazz, Siena Jazz festival, Notte dei Ricercatori, Ferrara Busker Festival, Lucca Comics and Games, Bande a Sud solo per fare qualche nome) collaborando, tra gli altri, con Louis Sclavis, Michel Godard, Guo Gan, Nicola Pisani, Marco Sannini, Dino Massa, Luca Garlaschelli, Paolo Damiani, Eugenio Colombo, Pino Minafra e “La Banda”, Guido Morini, Tommaso Rossi, Mario Marzi, Achille Succi, Giovanni Falzone, Matt Brewer, Logan Richardson, Franco D’Andrea, Amy Coleman, Serena Brancale, Brunori SAS, Nada, Giovanardi, Manuel Agnelli. È leader di molti progetti discografici editi con etichette italiane ed estere e dirige molti ensemble jazzistici con musicisti nazionali ed internazionali. Per l’etichetta Dodicilune ha già pubblicato "Olimpo" (2017), "Renaissance" (2019) e “Arcaico Mare” (2020). Ha scritto un trattato sulla Musica d’insieme e sull’arrangiamento per diversi ensemble Jazzistici, un libro che scopre i segreti dell’Interplay e una fiaba musicale che unisce musica antica e jazz.
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NICOLA PISANI
Docente di Musica d’insieme jazz al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, Nicola Pisani si è perfezionato in Jazz e direzione con Bruno Tommaso, in Musica Contemporanea con Vinko Globokar, in canto corale e direzione con Marcel Couraud. Primo premio assoluto al Concorso Internazionale di Stresa 1991, nel corso degli anni ha inciso per etichette italiane (Splasch, Dodicilune, Lieto Colle, Squilibri) e straniere (Ogun, Leo Record, Losen Record, Yvp ed Enja). Ha collaborato con John Surman, Pino Minafra, Andrea Centazzo, Michel Godard, Paolo Damiani, Sergey Kuryokhin, Steve Lacy, Keith Tippet, Louis Sclavis e con alcune produzioni Rai. Ha diretto e composto per le orchestre Dolmen, MultiJazz, Minafric, Assemblage, Tromso University, ICO - Bari, Orchestra Nazionale dell’AMJ, Orchestra Nazionale Docenti di Conservatorio, M.A.O. Orchestra. Suona in tutta Europa, USA, Argentina, Marocco, Arabia Saudita. Ha tenuto stage su Improvvisazione e Conduction in Italia, Danimarca, Norvegia, Estonia e Cipro. Coordinatore scientifico del 1° I.P. Erasmus in U.E. sull’Improvvisazione per i Conservatori di Cosenza, Tromso (N), Esbjerg e Aahrus (DK), Tallin (ES), Nicosia (CY), Vienna (A). È stato Presidente dell’A.M.J, fondatore del sindacato musicisti SIAM-CGIL, coordinatore della Conferenza Nazionale Docenti Jazz – AFAM. Nel marzo 2022 ha pubblicato “Cypriana”, concerto per voce solista, voce recitante, jazz/traditional ensemble e coro (Dodicilune).
L’etichetta pugliese Dodicilune è attiva dal 1996 e dispone di un catalogo di oltre 300 produzioni discografiche (cd, vinili, dvd) di artisti italiani e stranieri. Grazie a Ird e Believe i dischi sono distribuiti in Italia e all'estero nei migliori negozi di musica, nelle principali catene (Feltrinelli, Fnac, Ricordi, Mondadori, Melbookstore) e su 60 piattaforme di download/streaming digitale in circa 80 paesi in tutto il mondo (iTunes, Spotify, Deezer, AppleMusic, Amazon, Qobuz, Tidal).