25/11/2023
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Qualche giorno fa abbiamo portato in scena con il Festival Opera de Mari uno spettacolo quale omaggio a Maria Callas nel centenario della sua nascita: la Divina Callas è stata una Donna che ha lasciato un segno nella storia della Lirica e non solo. In molti non sanno/sapevano della violenza da lei subita. Abbiamo dato voce ad alcuni personaggi legati alla Callas per raccontare anche i tratti di una sofferenza taciuta.
DARE VOCE AL SILENZIO è un impegno di ognuno.
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Come ogni anno, il 𝟐𝟓 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 si celebra la 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐃𝐨𝐧𝐧𝐞.
In ordine temporale l’ultimo femminicidio è quello di Giulia Cecchettin, la studentessa universitaria per la cui uccisione è stato arrestato l'ex fidanzato.
Ma in Italia nel 2023 sono 106 le donne uccise, di cui 87 in ambito familiare e affettivo.
106 DONNE: una ogni tre giorni.
Nel mondo ogni anno vengono uccise circa 45 mila DONNE: 5 ogni ora.
Qualche altro numero…
Nel mondo (dati UN Women):
- 1 DONNA su 3 ha subito violenza sessuale o fisica almeno una volta nella vita e
- l’86% vive in Paesi in cui non c’è protezione legale contro la violenza!
In Italia (dati Istat):
- sono quasi 7 milioni le DONNE tra 16 e 70 anni che hanno subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale nella loro vita.
- più di 20 mila le DONNE che nel 2022 si sono rivolte a un centro antiviolenza (dati Rete Dire – Donne in rete contro la violenza)
- oltre 30 mila le chiamate all’1522, il numero antiviolenza e stalking.
Purtroppo i governi investono ancora troppo poco in prevenzione.
Il 𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝗰𝗶𝗱𝗶𝗼 non nasce dal nulla. È una violenza di genere esercitata contro le donne con l’obiettivo di distruggerne la soggettività da più punti di vista: simbolico e psicologico ma anche sociale ed economico. Spesso è alimentato da situazioni più o meno evidenti ma tollerate.
Per questo noi psicologhe e psicologi abbiamo il compito di contribuire a far conoscere i fattori di rischio, a far sì che sia possibile riconoscere i segnali, anche quando poco evidenti, per agire per tempo, al fine di interrompere la spirale di violenza.
Capita, infatti, che alcune donne vittime di violenza provino ambivalenza rispetto a quanto accade loro e alla decisione da prendere; possono avere una visione distorta e/o idealizzata della relazione e questo può impedire loro di essere consapevoli dei segnali di minaccia, di pericolo e di attuare comportamenti protettivi.
Occorre agire su più fronti.
𝙍𝙤𝙢𝙥𝙚𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙨𝙥𝙞𝙧𝙖𝙡𝙚 𝙙𝙞 𝙫𝙞𝙤𝙡𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙛𝙞𝙨𝙞𝙘𝙖, 𝙨𝙚𝙨𝙨𝙪𝙖𝙡𝙚 𝙤 𝙥𝙨𝙞𝙘𝙤𝙡𝙤𝙜𝙞𝙘𝙖 è 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙞𝙗𝙞𝙡𝙚 ed è un vero e proprio 𝙤𝙗𝙞𝙚𝙩𝙩𝙞𝙫𝙤 𝙘𝙪𝙡𝙩𝙪𝙧𝙖𝙡𝙚 per dare ⱽᴼᶜᴱ ᴬᴸ ˢᴵᴸᴱᴺᶻᴵᴼ che intrappola le vittime sin dal primo “agìto subìto”.
𝑫𝒓.𝒔𝒔𝒂 𝑵𝒂𝒕𝒂𝒍𝒊𝒛𝒊𝒂 𝑪𝒂𝒓𝒐𝒏𝒆
𝘗𝘴𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰𝘨𝘢 - 𝘴𝘱𝘦𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘯𝘥𝘢 𝘪𝘯 𝘗𝘴𝘪𝘤𝘰𝘵𝘦𝘳𝘢𝘱𝘪𝘢
𝘈𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪𝘤𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘕𝘰𝘯 𝘝𝘦𝘳𝘣𝘢𝘭𝘦
𝘍𝘰𝘳𝘮𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 𝘦 𝘊𝘰𝘢𝘤𝘩 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘝𝘰𝘤𝘦 - 𝘌𝘴𝘱𝘦𝘳𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘝𝘰𝘤𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘢 𝘈𝘳𝘵𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘢
𝘌𝘴𝘱𝘦𝘳𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘔𝘦𝘥𝘪𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘈𝘳𝘵𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘢 (𝘔𝘶𝘴𝘪𝘤𝘰𝘵𝘦𝘳𝘢𝘱𝘪𝘢 𝘦 𝘈𝘳𝘵𝘦𝘵𝘦𝘳𝘢𝘱𝘪𝘢)
𝐈 𝐃𝐈𝐑𝐈𝐓𝐓𝐈 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐄 𝐃𝐎𝐍𝐍𝐄 𝐒𝐎𝐍𝐎 𝐈 𝐃𝐎𝐕𝐄𝐑𝐈 𝐃𝐄𝐆𝐋𝐈 𝐔𝐎𝐌𝐈𝐍𝐈
• Karl Krauss •