Io Non Rischio 2022 - Arcinazzo Romano

Io Non Rischio 2022 - Arcinazzo Romano Io Non Rischio - Buone pratiche di Protezione Civile
Piazza Fisica e Digitale
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09/03/2024

Anche quest’anno il Gruppo Comunale di Arcinazzo Romano aderisce all’iniziativa “GARDENSIA”-FERMIAMO LA SCLEROSI MULTIPLA CON UN FIORE.
Ci troverete Domenica 10 Marzo 2024, all’uscita della S.Messa delle ore 9.00 e delle ore 11.00.
Saremo presenti anche in caso di pioggia
Offerta minima di 15€
Inoltre è anche possibile prenotarle ai seguenti numeri:
Paolo 3897922917
Lucrezia 3209765759.

13/01/2024
19/11/2023
03/11/2023

Le raccomandazioni operative della Protezione Civile per prevenire eventuali situazioni di emergenza connesse a frane e alluvioni.

27/08/2023

Per chi non avesse colto il significato del post precedente... questa mappa mostra la differenza di temperatura massima prevista domani rispetto ad oggi. In Appennino come potete osservare avremo fino a 16°C di meno, sul resto del territorio regionale del Lazio fino a 10°C.
Non lo diciamo noi, ma i modelli matematici... giudicate voi ;)

24/08/2023

Il 24 agosto 2016 un terremoto di magnitudo 6.0 colpì l’area di Amatrice, creando numerosi danni in buona parte dell’Italia centrale

24/08/2023

Quello che vedete è la zona di Amatrice, prima e dopo il terremoto che il 24 agosto di 7 anni fa devastò la zona: alle 3:36 una scossa di magnitudo 6.0 venne registrata nel territorio di Accumoli a circa 8 chilometri di profondità. Quei 20 interminabili secondi - per chi li ha vissuti - hanno dato il via ad un incubo per il Centro Italia, l’incubo che l'INGV ha definito come la "sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso" e che comunemente è conosciuta come il terremoto di Amatrice.

Per assistere negli sforzi di risposta al disastro, gli scienziati della NASA hanno ottenuto e utilizzato immagini radar della regione più colpita dal terremoto per discriminare le aree danneggiate da quell'evento.

L’entità dei danni causati dal terremoto e dalle successive scosse di assestamento vengono mostrate sulla base dei cambiamenti della superficie terrestre rilevati dal radar.

Le variazioni di colore dal giallo al rosso indicano cambiamenti della superficie terrestre - in termini di deformazione - sempre più significativi.

Ma cosa accadde quella notte? Quali furono le cause del terremoto?
Da un punto di vista geologico possiamo dire che la pen*sola italiana si trova in corrispondenza del margine convergente tra la placca tettonica africana e quella eurasiatica. Il loro scontro ha dato vita a numerose faglie lungo tutta la pen*sola, in particolar modo al centro-sud. Nonostante il contesto alla macro-scala sia quindi compressivo, è possibile che localmente si attivino delle faglie di tipo estensionale: è proprio quello che è accaduto ad Amatrice quella notte. Questo terremoto ha poi attivato altre faglie minori presenti nell’area, dando vita a nuove scosse nei giorni successivi, specialmente nelle aree di Perugia e Macerata.

Questo evento drammatico non è tuttavia un evento sismico “eccezionale”: la posizione a cavallo di due placche fa sì che la zona sia nota agli esperti per la sua pericolosità sismica.

La prevenzione è un’arma importante per far sì che non si ripeta una nuova "Amatrice". Ed è anche in questo contesto che vanno collocate queste immagini radar. L’intento del progetto ARIA (Advanced Rapid Imaging and Analysis), della NASA è proprio quello di costruire un sistema automatizzato per fornire in modo rapido e affidabile dati GPS e satellitari per supportare il monitoraggio e la risposta ai rischi locali, nazionali e internazionali.

27/06/2023

In arrivo messaggi di allerta sui telefoni di chi si trova in Italia: ecco cos'è il sistema IT-alert, che si attiva in caso di gravi emergenze o catas

26/06/2023

📲 Hai sentito dire che ti entra nel telefonino per spiarti e tracciare ogni tuo movimento?
Spoiler alert: non è vero 🤷🏻‍♀️

Incendi boschivi estate campagna protezione civile15 giugno 2023
16/06/2023

Incendi boschivi estate campagna protezione civile
15 giugno 2023

La nuova campagna per prevenire il rischio di incendi boschivi in estate del Ministero della Protezione Civile e le Politiche del Mare.

17/05/2023

📆 Giovedì 18 maggio
🔔🔴 Allerta ROSSA meteo-idro in Emilia-Romagna
🔔🟠 Allerta ARANCIONE in Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Marche
🔔🟡 Allerta GIALLA in sette regioni
🔍 Consulta il bollettino nazionale per conoscere il livello e le zone di allerta 👉 bit.ly/AllertaMeteoIdro

20/02/2023

📖 I sinkholes sono fenomeni che possono dare origine a grandi voragini nell’arco di poche ore.
❓Lo sapevi? Nel 2002 l'Ispra - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha avviato il "Progetto Sinkhole" con l'obiettivo di realizzare il primo censimento dei fenomeni naturali di sprofondamento, in aree di pianura, a scala nazionale 👉 bit.ly/ProgettoSinkhole

17/02/2023
06/02/2023

In queste ore soccorritori e mezzi provenienti dall’Italia e da tanti Paesi stanno confluendo in Turchia per aiutare la popolazione colpita dal terremoto. Ecco come funziona il Meccanismo Europeo di protezione civile in emergenza 👇

06/02/2023



DEVASTANTE TERREMOTO IN TURCHIA

La Placca Anatolica, una bestia nera.

Il terremoto avvenuto questa mattina in Turchia si è verificato su una struttura tettonica ben conosciuta, la EAF, East Anatolian Fault (faglia est anatolica).

Questo enorme sistema di faglie trascorrenti, insieme al sistema "gemello" posizionato più a Nord (NAF - north anatolian fault), rappresano i due binari lungo la quale la Placca anatolica lentamente si sposta, nel suo movimento di rotazione antioraria.
A nord infatti è bloccata dalla placca euroasiatica, a est / sud-est viene spinta dalla placca araba e a sud / sud-ovest c'è la subduzione della placca africana, che quindi le si deforma sotto.

Da un punto di vista geodinamico, vicino alla zona del terremoto di oggi, è presente un punto triplo, ovvero dove tre differenti placche tettoniche si incontrano, ovvero il punto triplo di Maras, che mette in contatto le placche Anatolica, Euroasiatica e Araba.
Un altro punto triplo, che mette nuovamente in contatto le tre placche citate, è presente più a nord, lungo sempre l'allineamento della faglia est anatolica ed è rappresentato dal punto triplo di Karliova.

Questa descrizione sopra, in maniera più breve possibile, spiega l'assetto geodinamico della Placca Anatolica, e quindi della Turchia, che ne fa uno dei posti a più alta pericolosità sismica del mondo.
Notare l'immagine allegata nei commenti, dove in Turchia si notano i colori più accesi (dove sono maggiori le accelerazioni al suolo previste) proprio in corrispondenza dei lineamenti tettonici sopra indicati (EAF - NAF).

La faglia NAF infatti è responsabile del distruttivo terremoto turco di Erzincan del 1939, magnitudo momento 7,8, come quello di oggi, provocò circa 32.000 morti. Al momento tra Turchia e Siria si contano circa 700 morti.

Per chi si chiede cosa voglia dire un magnitudo momento 7,8, l'energia liberata è 1000 volte superiore rispetto, ad esempio, al terremoto che colpí l'emilia il 29 maggio 2012.

Grazie al nostro collaboratore e geologo Giulio Torri

Indirizzo

Piazza Santa Lucia
Agosta
00020

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