26/11/2024
Essere un maestro vuol dire svegliarsi durante la notte e cercare disperatamente un foglio e una penna per appuntarsi quella coreografia che hai sognato; vuol dire passare intere giornate a cercare i costumi adatti a quella coreografia e quando pensi di averlo trovato “no aspetta! Nella coreografia c’è quel passaggio che forse con questo vestito non riusciranno a fare” e ricomincia la ricerca.
Essere un maestro vuol dire entrare a scuola di danza e lasciare fuori dalla porta tutti i problemi o preoccupazioni della giornata;
vuol dire mettere l’anima in quella sala;
vuol dire sudare durante ogni lezione per far capire bene ai propri allievi come si fa quello o l’altro passo.
Il maestro fa progetti a lungo termine e fa programmi per ogni lezione; pensa sempre ai suoi allievi “questo video devo farlo vedere ai ragazzi; questo libro devo portarlo in sala; ragazzi guardate questo film a casa, sentite questa musica”.
Il Maestro rinuncia ad altri lavori che gli vengono proposti perchè “come faccio con le lezioni?”.
Il Maestro non vuole troppi ringraziamenti…gli basta vedere la gioia dei suoi allievi quando entrano in sala e inizia la lezione, la volontà di provare e riprovare la coreografia finché non viene come l’aveva pensata.
Il Maestro vuole emozionarsi, come ogni anno, al saggio di fine anno quando i suoi allievi dimostrano a tutti quanto hanno imparato durante l’anno e che tutta la fatica delle prove ha portato ad un bellissimo risultato.
Il Maestro non fa tutto questo per sè ma per i suoi allievi, e non vuole che i suoi allievi facciano tutto questo per lui…vuole che lo facciano per loro stessi.
Così avrà trasmesso loro una passione…
così avrà raggiunto il suo scopo. (Cit.)