14/12/2021
"La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte". Manca poco all'arrivo della vecchina più simpatica del mondo! Per prepararsi al meglio al 6 gennaio, ecco un articolo che spiega la storia dell'Epifania, la tradizione della Befana e della calza e che raccoglie lavoretti, fiabe, filastrocche, ricette... a tema!
Manca poco all'arrivo della Befana, personaggio amato dai più piccoli e tradizionalmente associato ad una vecchina, con scarpe rotte e abiti vecchi, che giunge, il 6 gennaio, nelle case dei bambini a cavallo di una scopa, per lasciare in dono una calza piena di regali, dolci o carbone. Abbiamo pensato, in questo articolo, di raccogliere tutte le informazioni più importanti sulla figura della Befana e sul giorno dell'Epifania.
L'Epifania è una celebrazione della religione cristiana che si festeggia esattamente 12 giorni dopo il Natale (25 dicembre), ossia il 6 gennaio. Il termine Epifania deriva dal greco antico, in particolare dal sostantivo femminile epifàneia, che vuol dire "manifestazione, apparizione, presenza divina". È, tradizionalmente, la celebrazione che chiude tutte le feste.
La "manifestazione" celebrata in questione è quella di Gesù: il 6 gennaio i cristiani festeggiano la rivelazione del figlio di Dio all'umanità. In questo giorno vi è la visita, l'offerta dei doni e ll'adorazione dei Re Magi, che giungono a Betlemme seguendo la stella cometa.
Nel corso dei secoli la tradizione cristiana si è unita a quella folklorica: è nata così la Befana, che ogni 6 gennaio porta i doni e i dolciumi ai bambini di tutto il mondo, ricordando così l'offerta dei Re Magi a Gesù Bambino. Si dice che la Befana scenda giù per i camini o arrivi dalle cappe, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, e che lasci i suoi regali nelle calze appese dai bimbi. Ma sulla Befana c'è tanto altro da dire.
La Befana è una delle figure più amate della tradizione natalizia italiana. Come recita una famosa filastrocca, questa vecchietta molto simpatica "vien di notte, con le scarpe tutte rotte e il cappello alla romana", volando sopra le città a cavalcioni di una scopa.
Questo personaggio è la somma di tantissime leggende, tradizioni e cerimonie folkloristiche e religiose che si sono sovrapposte nel tempo.
Già nel Neolitico si venerava una divinità femminile, in qualche modo ricollegabile alla Befana, che si materializzava durante il periodo invernale per scacciare via le intemperie, propiziando il ritorno della primavera e il raccolto dell'anno successivo. Successivamente si diffusero i riti legati al mondo contadino e alla fertilità dei campi, dove la donna diviene l'emblema della Madre Terra: ora benigna e generosa, ora crudele e vendicativa.
Secondo varie fonti tra le antesignane della Befana ci sarebbe Diana, la dea romana della caccia, della vegetazione e della luna; così come le divinità minori Satìa e Abundìa, rispettivamente simbolo della sazietà e dell'abbondanza. Altre precorritrici risultano Holda e Perchta, streghe notturne della mitologia nordica; e infine Erodiade, la leggendaria principessa ebraica che è accostata alla Befana soprattutto in alcune zone del Veneto e del Friuli Venezia Giulia.
Ad oggi la festa della Befana si sovrappone alla celebrazione cristiana dell'Epifania, nella quale i Re Magi offrono a Gesù i doni.
Scherzosamente i genitori chiedono, a ridosso dell'Epifania, ai propri figli: "Siete stati buoni o cattivi"? In ballo, infatti, c'è un premio molto amato: la calza della Befana, che, per tradizione, porta dolcetti e regali ai bimbi più buoni e carbone (zuccherato!) a quelli più monelli.
Ci sono anche calze che, oltre ai dolci, contengono anche regali veri e propri, per prolungare l'effetto del Natale.
Ecco una una serie di proposte per gustosissime calze: Calze della Befana per il 6 gennaio.
È bellissimo per tutti bambini ricevere la calza della Befana! È però importante, soprattutto per i più piccoli, che i genitori facciano attenzione e preparare una calza con alimenti sicuri e di qualità. Abbiamo chiesto a Vincenzo Imparato, dentista e odontoiatra, quali dolciumi è possibile mettere nella calza della Befana. Ecco i suoi consigli.
1. Occhio alla qualità. «Quando scegliete le caramelle da mettere nella calza della Befana fate prima di tutto attenzione alla qualità: meglio evitare le calze preconfezionate e scegliere invece prodotti di qualità e il più possibile sani».
2. Evitate gli zuccheri appiccicosi. «È difficile evitare di mettere caramelle all'interno della calza, ma anche in questo caso si può fare una selezione: non abbondate con caramelle gommose e lecca-lecca perché contengono molti zuccheri e coloranti; per di più sono appiccicosi e rischiano di intaccare la salute dei denti».
3. Scegliete gomme sugar-free. «Nella calza potete mettere anche un pacchetto di chewing-gum, ma assicuratevi che siano "sugar free". I bambini potranno metterlo nello zaino e mangiare le gomme in situazioni di "emergenza" in assenza dello spazzolino, magari dopo la merenda a scuola. Ovviamente, sono da evitare qualora si stia parlando di bambini al di sotto dei 5 anni. In ogni caso, il loro consumo è da moderare con attenzione».
4. Il carbone dolce, ma poco. «Secondo tradizione i bambini che non si sono comportati bene durante l'anno riceveranno dalla Befana anche del carbone. In commercio si trova quello dolce e va bene inserirne un pezzettino nella calza. Meglio però non esagerare nelle dosi e fare attenzione alla durezza del prodotto poiché i dentini dei bimbi potrebbero rompersi sgranocchiandolo»
5.
Attenzione ad alimenti piccoli. «Se in casa ci sono bambini di età diverse, bisogna fare attenzione a non mettere a disposizione alimenti pericolosi per i più piccoli, quali i dolciumi con forma sferica simile a quella delle biglie, perle, palline come le caramelle e i lecca lecca:
Dolci ricette della Befana da fare con e per i piccoli
Perché la Befana porta il carbone ai bambini cattivi?
La Befana, come anche Babbo Natale, secondo la tradizione scende dal camino per portare i doni ai bambini, lasciandoli nelle calze appese alla cornice, appunto, del caminetto o nelle scarpe poste lì davanti.
in tempi lontani e di povertà, Babbo Natale e la Befana, non avendo regali, mettevano nelle calze e nelle scarpe il carbone che trovavano nel camino della famiglia che andavano a visitare. Ma non solo carbone. La Befana lasciava aglio, cipolle, rami e buste di sale ai bambini più monelli.
L'abitudine di regalare il carbone è rimasta anche dopo la diffusione della tradizione del moderno Natale. Oggi si dice ancora ai bambini che, se fanno i monelli, Babbo Natale e la Befana porteranno loro soltanto carbone.
L'arrivo della Befana può essere l'occasione giusta per divertirsi insieme ai bambini. Insieme è possibile realizzare calze originali e con materiali di riciclo. Ecco, dal web, alcune idee molto simpatiche.
Calze con la carta dei regali di Natale. Riciclate la carta dei regali costruendo delle calze colorate ed ecologiche. Ritagliate un cartoncino a forma di calza. Poi stendeteci sopra la carta e fissatela ai lati con una pinzatrice.
Con calzini spaiati. Per fare una calza originalissima recuperate vecchi calzini spaiati e cuciteli tra loro. L'effetto sarà un po' "Arlecchino".
Calza con feltro. Ritaglia dal feltro due sagome a forma di calza poi cucitele tra loro oppure fissatele con la colla a caldo. Sempre con la colla potete attaccare dei bottoncini come decorazione.
Calza di biscotti. Preparate una sfoglia di pasta frolla, poi ritagliatela a forma di calza e con quella che avanza fate dei biscottini. Cuocete il tutto. Poi con il cioccolato fuso come colla attaccate i biscotti alla calza e ricoprite con cellophan.
Calza con tessuto non tessuto. Il tessuto non tessuto è un materiale che si presta a semplici lavoretti perché è facile da ritagliare
I più piccoli adorano le filastrocche e genitori e insegnanti possono approfittare del 6 gennaio per far cantare o recitare ai bambini allegri versi sulla vecchietta più simpatica del mondo.
Ecco alcune filastrocche in rima, poesie antiche e moderne, canzoncine sulla Befana.
"Accadde alla Befana" (di Maria Loretta Giraldo)
Mentre andava la befana
nella casa di un bambino,
s'impigliò con la sottana
sopra il bordo del camino.
Per lo strappo il grosso sacco
le sfuggì, cadde di sotto,
non restò nemmeno un pacco
che non fosse tutto rotto.
"Che disastro, che disdetta"
sotto il cielo cupo e bigio,
mormorava la vecchietta.
"Ci vorrebbe un bel prodigio".
Poi, facendo un gran sorriso,
verso il cielo volse gli occhi
ed il sacco, all'improvviso,
fu ancor pieno di balocchi.
"Che un bambino attenda invano
non sia mai, parola mia"
disse la befana, piano.
Poi riprese la sua via.
"Alla Befana" (di Mario Giusto)
O Befana, Befanina,
non passare tanto in fretta,
non scordar la mia casina,
non scordar la mia calzetta!
Al cicchetto ho preparato
un pugnel di fave e fieno,
un canestro ti ho lasciato
di cicchetti tutto pieno.
Tu, venendo a notte fonda,
quando dormo e penso a te,
la mia calza fai ben tonda;
sarò lieto come un Re!
"Chi sarà?" (di Teresa Zaccuri)
Toglie addobbi agli alberelli,
ai presepi i pastorelli,
lascerà dietro una scia
tutta di malinconia.
Ma ai bambini più piccini
donerà calze e dolcini.
È, da sempre, la più anziana.
Chi sarà? Ma è la…
"Era sempre lei" (di Alessandro Galante Garrone)
Nonna, ai tuoi tempi c'era la Befana?
E la nonna sorride e dice: "Sì
Se mi ricordo! L'alba era lontana,
era ancor notte, non spuntava il dì:
ma presto andavo accanto al focolare
dov'era la mia calza ad aspettare…"
Mamma, ai tuoi tempi la Befana c'era?
E la mamma sorride e dice: "Si.
Era d'inverno, ma come primavera
mi pareva che fosse quel bel dì…
Mi alzavo quasi all'alba, in tutta fretta
e correva a cercar la mia scarpetta…"
E passa il tempo, il mondo avanti va:
e la Befana antica è ancora qui;
per i monti valli e isole e città
ritorna come un tempo, in questo dì;
è sempre lei, non può mutare più
perché c'è sempre al mondo gioventù.
Ecco una fiaba sulla Befana da raccontare ai bambini:
La scopa della Befana è arrabbiatissima: «Sono stanca!», mormora tra sé e sé. «Ogni anno la stessa storia: vengo caricata di regali pesantissimi, volo tutta la notte in giro per il mondo e alla fine mi ritrovo tutta spelacchiata, con delle brutte occhiaie e i reumatismi!».
Così la scopa va dalla Befana e le dice: «Cara mia, sai cosa ti dico? Quest'anno, per portare i regali ai bambini, comprati un aspirapolvere perché io. . . sciopero!».
«Ma non puoi, tu sei la mia fedele aiutante! Solo tu conosci tutte le strade del cielo!» risponde preoccupatissima la Befana.
«Non m'interessa, sono arcistufa di fare tutta questa fatica. Vado a dormire!» le risponde la scopa, e in un attimo si è già infilata dentro al ripostiglio per riposare in pace.
Sconsolata, la Befana va al centro commerciale e acquista un aspirapolvere. Tornata a casa si mette a studiarlo, ma non ha tanta voglia di leggere le istruzioni per l'uso: quell'aggeggio, modernissimo e luccicante, le mette un po' di timore.
Poi si fa coraggio e lo prova: ci sale sopra, lo accende e tenta di partire.
L'aspirapolvere emette un rombo tremendo e sembra impazzito: fa delle curve pericolose e velocissime, tanto che alla Befana vengono i capelli viola dalla paura. Schiaccia dei pulsanti a casaccio tentando di fermarlo ma, senza accorgersene, preme il pulsante "Super aspirazione".
Che disastro! In un attimo tutti i regali vengono risucchiati, ma sono troppi e l'aspirapolvere non ce la fa, s'inceppa e… BUM! esplode.
La Befana si ritrova per terra: la gonna è tutta stropicciata, i mutandoni sono bruciacchiati e le calze si sono riempite di buchi.
A quel punto, decide di fare una proposta alla sua unica, vera e insostituibile aiutante: la scopa.
«Cara amica, facciamo così: aiutami a consegnare i regali e, quando avremo finito, andremo a riposarci ai Carabi. Cosa ne dici?».
«Mmmm» risponde la scopa, «Va bene, quest'idea mi piace un sacco!».
E così ogni anno, il 7 gennaio, su una delle spiagge più belle del mondo si possono vedere la Befana e la scopa che riposano beate.
Ma che fine ha fatto l'aspirapolvere? Dorme nel ripostiglio. . . in attesa di rendersi utile alle prossime pulizie di primavera!
LEGGI ANCHE: Fiaba della Befana, la scopa in sciopero
Befana, ricette gustose
La Befana di casa si è messa la lavoro buttando nel pentolone zucchero, tanto, carbone vegetale e polvere rosa. Ne sono usciti tanti carboncini per la calza. Volete provarci anche voi? È magico e veloce da preparare coi bambini. Forza, al lavoro Befane! Ecco la ricetta del carbone dolce dell'Epifania.
Ingredienti.
200 g di zucchero semolato
200 g di acqua
qualche goccia di limone
1 cucchiaio di alcool puro
1 cucchiaio abbondante di albume
100-120 g di zucchero a velo
4-5 pastiglie di carbone vegetale in polvere o altro colore
un termometro per dolci.
Procedimento.
Versate in una pentola (non antiaderente) acqua e zucchero semolato, mettete sul fuoco, non troppo alto e mescolate, portando lentamente ad ebollizione.
Nel frattempo preparate la ghiaccia: montate l'albume con lo zucchero a velo, il limone e l'alcool fino a ottenere un composto molto s**o (se il composto risultasse non abbastanza compatto aggiungete dello zucchero a velo). Unite infine il colore, uniformando il composto. Preparate uno stampo (ad esempio da plumcake oppure una scatola di cartone) rivestendoli con carta da forno. Controllate lo sciroppo di zucchero: se avete un termometro da dolci a disposizione dovete raggiungere la temperatura di 142°, altrimenti quando lo zucchero comincia a imbiondire significa che è tempo di unire la ghiaccia, mescolando vigorosamente con una frusta su fuoco basso. Il composto comincerà a crescere lentamente, versate nello stampo. Si gonfierà e poi dopo un minuto si sgonfierà (un po' come un soufflè). Coprite e lasciate raffreddare, quindi tagliate a cubotti. Il vostro carbone è pronto!
CONTINUA A LEGGERE: Befana, la ricetta del carbone dolce
Il tuo bambino adora i muffin? Ecco una ricetta golosa per preparare, il giorno della Befana, dei muffin con glassa al cioccolato!
Ingredienti.
240 grammi di farina,
un cucchiaino di lievito in polvere,
mezzo cucchiaino di sale,
90 grammi di zucchero,
un uovo,
un ottavo di litro di latte,
tre cucchiai di olio,
glassa al cioccolato,
marzapane,
cioccolatini (a scelta).
Procedimento.
Metti farina, lievito, sale e zucchero in una ciotola. Apri un uovo e mescola insieme al latte e all'olio. Posiziona la farina a fontana e mescola tutti gli ingredienti insieme. Metti l'impasto negli stampini e Inforna a 180°C per 20 minuti. Ora prendi la glassa al cioccolato, il marzapane e i cioccolatini e decora.