26/08/2024
Tra qualche giorno inizia il secondo capitolo de Il peso della farfalla. E' la decima edizione, una specie di festa che avremmo voluto durasse tantissimo e facesse tornare a Bari tutti gli artisti e gli amici che ci hanno accompagnato in questi anni. Non sono tutti, però ce ne sono un po'...e dopo chissà! Questi sono i primi appuntamenti :
si inizia il 3 settembre con Die Panne, una riscrittura dal testo di Friedrich Dürenmatt, allestita, proprio come racconta il testo, durante una cena. L’interprete, Valentina Bischi, accoglie gli spettatori intorno a un tavolo e ripercorre l’incredibile vicenda del Signor Traps. È proprio durante una cena a cui Traps partecipa solo perché la sua auto è rimasta in panne, che si consuma lo spietato processo cui l’inconsapevole protagonista è sottoposto per gioco e per diletto dai suoi ospiti, tutti giudici e avvocati di fama. Bischi, alternando il ruolo di narratrice a quello di interprete dei diversi personaggi, ci conduce nel racconto di Dürenmatt, tra i cavilli di una legge esercitata senza giustizia, negli abusi di potere espletati con il sorriso sulle labbra, nella finzione di un’accoglienza che si prende gioco del più debole.
Lo spettacolo è per pochi spettatori e si terrà nell’Atelier Malta di Geris, residenza artistica della scultrice Maria Pierno, che ci farà conoscere le sue creazioni e ospiterà la performance proprio nella forma di una cena a cui partecipare per poi chiedersi chi siamo, chi vogliamo essere: il Signor Traps o i suoi carnefici?
Il 6 e 7 settembre la rassegna si sposta alla Vallisa per lo spettacolo Alcune cose da mettere in ordine. Prodotto dal FIT Festival Internazionale di Lugano e dalla compagnia Officina Orsi e ospitato in collaborazione con il Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria, lo spettacolo è ideato da Rubidori Manshaft e scritto dalla stessa con Angela De Mattè. Dopo una lunga ricerca nelle case di cura per anziani, Manshaft ha affidato all’interpretazione di Roberta Bosetti e Giacomo Toccacieli il viaggio interiore di una donna che, superati i sessanta anni, prova a ricucire la memoria della sua vita mescolando i ricordi reali con quelli immaginati, le esperienze vissute con quelle desiderate. Un viaggio, struggente e ironico, che ci tocca tutti nel tentativo di ridisegnare una nuova dimensione umana.
ricordatevi di prenotare a [email protected] Ci vediamo presto presto