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Se a metà settimana ti arriva una telefonata di Konrad Wasik che ti chiede se nel weekend, clima permettendo, ti va di a...
11/11/2024

Se a metà settimana ti arriva una telefonata di Konrad Wasik che ti chiede se nel weekend, clima permettendo, ti va di andare con lui a vedere se si trova un po' di cibo vivo, sposti ogni impegno e ti organizzi…anche se ti anticipa di portarti stivali alti di gomma
e doppi calzini pesanti che c’è da guadare e sporcarsi non solo le mani.
Dire che è stata un’esperienza affascinante e sorprendente è troppo poco.
Mi ha sorpreso in primis la biodiversità che riempie ogni piccolo specchio d’acqua e la quantità enorme di invisibili vite che, nei “nostri habitat” urbani contribuiscono in maniera essenziale a mantenere in vita gli ambienti stessi. Abbiamo approfittato della giornata per creare, con l’indispensabile aiuto da casa per il montaggio e la regia di Annamaria Sannazzaro, un piccolo reportage diviso in due parti, con il quale Konrad mostra luoghi tipici ed ideali e descrive le tecniche migliori per procurarsi cibo vivo a Km quasi 0.
La indubbia fatica è ripagata dalla soddisfazione e dal pensiero di offrire nel vero senso della parola il miglior cibo possibile ai nostri pesci, quello prelevato in natura. Questo tipo di alimentazione favorisce il benessere dei nostri animali e ne favorisce i comportamenti riproduttivi, aumentando notevolmente anche il numero dei nuovi nati.
Konrad mi racconta ad esempio che, per le specie da lui allevate, tale alimentazione comporta un incremento di uova deposte dai Corydoras (sottofamiglia dei Callictidi oggi suddivisa in 7 diversi generi) anche del 400%, nel caso degli Xiphophorus circa del 300%.

Naturalmente la pratica non è in assoluto priva di rischi, visto che stiamo parlando di specchi e corsi d’acqua naturali ed esposti ai patogeni ambientali. Ma, al di la della considerazione che neanche i nostri acquari sono “sterili”, anzi…, bisogna sapere anche
come comportarsi una volta “catturati” gli organismi. Nei reportage sarà possibile osservare anche i passaggi che dalla raccolta portano il cibo in vasca con il racconto dei principali passaggi necessari.

Per chi volesse, prima o dopo la visione, saperne qualcosa in più sulla microfauna presente nei video e nelle foto, di seguito un po' di schede con le principali informazioni sulle specie osservate.

📌TUBIFEX

I tubifex sono vermi acquatici appartenenti al genere *Tubifex*, una famiglia di anellidi oligocheti. Questi vermi sono noti per la loro capacità di vivere in ambienti acquatici a basso contenuto di ossigeno, come fiumi stagnanti, stagni, laghetti e acque dolci in
generale. Il loro habitat ideale include fondali fangosi e ricchi di materia organica in decomposizione, dove si nutrono principalmente di detriti organici e particelle di fango.

Caratteristiche principali dei tubifex:

1️⃣ Aspetto fisico: I tubifex sono vermi sottili e lunghi, che possono raggiungere diverse decine di centimetri di lunghezza. Hanno un corpo segmentato e una colorazione che può variare dal rosso intenso al marrone o al trasparente, a seconda dell'ambiente e della
presenza di ossigeno.

2️⃣ Comportamento: Spesso, i tubifex si raggruppano in grandi masse visibili sulla superficie del fango o nel fondo dell'acqua, dove formano delle strutture filamentose.
Quando vengono disturbati, tendono a ritirarsi rapidamente nel substrato.

3️⃣ Resistenza a condizioni di scarsa ossigenazione: Una delle caratteristiche più note dei tubifex è la loro capacità di sopravvivere in ambienti con livelli di ossigeno molto bassi.
Questa loro adattabilità è dovuta a un meccanismo che permette loro di ottenere ossigeno attraverso la pelle e anche grazie alla presenza di una specie di emoglobina che facilita l'assorbimento di ossigeno.

4️⃣ Riproduzione: I tubifex si riproducono sessualmente e possono formare una sorta di "nido" o "groviglio" in cui avviene la deposizione delle uova. Le uova si sviluppano nel fango e danno origine a nuovi vermi.

Utilizzi dei tubifex:

- Come cibo per pesci e altri animali acquatici: Sono una fonte di cibo nutriente per pesci, gamberi e altri animali acquatici, sia in acquari che in ambienti naturali. La loro elevata capacità di moltiplicarsi in condizioni di scarsa ossigenazione li rende particolarmente utili per acquari di pesci tropicali.

- Uso in acquacoltura: I tubifex sono anche impiegati in acquacoltura, dove vengono utilizzati come cibo vivo per pesci giovani o per altri animali acquatici in allevamento.

- Purificazione dell'acqua: a causa della loro dieta, che si basa sulla decomposizione di materia organica, possono anche svolgere un ruolo nell'aiutare a "ripulire" l'acqua, consumando detriti organici e migliorando la qualità dell'ambiente acquatico.

Aspetti ecologici:

I tubifex giocano un ruolo ecologico importante nei loro habitat naturali. Sono decompositori, contribuendo a rompere la materia organica e a riciclare i nutrienti nel loro ecosistema, promuovendo la salute del fondale acquatico e la qualità dell'acqua.

Considerazioni per l'acquariofilia:

In un acquario, i tubifex possono essere un'aggiunta interessante, ma richiedono un ambiente che rispecchi le condizioni di acqua stagnante o a bassa ossigenazione. Alcuni acquariofili li usano anche come parte di un sistema di filtro naturale, poiché il loro
comportamento può contribuire a mantenere l'acqua pulita.

📌Copepodi

I copepodi sono un gruppo di crostacei microscopici che appartengono al phylum degli Arthropoda e alla classe dei Copepoda. Sono tra gli organismi più abbondanti e diversificati negli oceani, ma si trovano anche in acque dolci interne. Nonostante la loro piccola dimensione, i copepodi giocano un ruolo fondamentale negli ecosistemi acquatici, in particolare come parte della catena alimentare marina.

📌Cyclops

Il termine "cyclops" si riferisce a un genere di copepodi d'acqua dolce, ma spesso viene utilizzato in senso più ampio per indicare i copepodi in generale, soprattutto in contesti popolari o informali.

Caratteristiche dei Cyclops:

1️⃣ Dimensioni: La maggior parte dei copepodi è molto piccola, generalmente tra i 0,5 e i 2 millimetri di lunghezza, anche se alcune specie possono essere più grandi.

2️⃣Struttura corporea: Il corpo di un copepode è suddiviso in tre regioni principali:

- Capo (dove si trovano antenne e occhi).

- Torace (con le zampe).

- Addome (che è privo di zampe, o con una forma ridotta).

3️⃣Occhio singolo: La parola "Cyclops" deriva dal mito greco del ciclope, che aveva un solo occhio al centro della fronte. In effetti, molti copepodi, inclusi quelli del genere *Cyclops*, possiedono un occhio unico (un occhio composto) situato sulla parte superiore
della testa. Questo occhio è molto sviluppato e aiuta il copepode a orientarsi e a percepire cambiamenti nell'ambiente circostante, come la presenza di predatori o cibo.

4️⃣ Antenne: I copepodi hanno antenne lunghe e delicate che utilizzano per nuotare e rilevare segnali ambientali. Le antenne anteriori sono molto più lunghe di quelle posteriori e sono fondamentali per il movimento e la locomozione, in quanto il loro battito permette al copepode di muoversi rapidamente nell’acqua.

5️⃣ Alimentazione: I copepodi sono per lo più filtratori o carnivori. Molti si nutrono di fitoplancton, alghe microscopiche o batteri, mentre altri predano zooplancton più piccoli o piccoli organismi come larve di pesci. Alcune specie sono anche parassite di pesci e
invertebrati marini.

6️⃣ Riproduzione: I copepodi si riproducono sessualmente, con le femmine che depongono uova che si sviluppano attraverso vari stadi larvali, fino a diventare adulti. La riproduzione può avvenire per partenogenesi in alcuni ambienti, ma in generale la riproduzione sessuata è la norma.

Comportamento: *Cyclops* è un predatore opportunista, che si nutre di piccoli organismi planctonici. Il suo modo di nuotare, spesso caratterizzato da movimenti rapidi e improvvisi, è uno degli aspetti più riconoscibili di questi animali.

Il genere *Cyclops* è uno dei più noti tra i copepodi, principalmente perché molte specie di questo gruppo vivono in ambienti di acqua dolce e sono facilmente visibili attraverso un
microscopio. Alcune specie di *Cyclops* sono anche utilizzate in studi scientifici per monitorare la qualità dell’acqua.

Ecologia:

I copepodi sono una parte cruciale delle reti trofiche acquatiche. Essi fungono da cibo per numerosi organismi più grandi, tra cui pesci, balene, gamberi, molluschi e altri invertebrati
marini. La loro abbondanza e diversità li rendono essenziali per il bilancio ecologico degli ecosistemi acquatici.

Inoltre, sono anche indicatori ecologici importanti: la loro presenza o assenza, così come le loro variazioni stagionali, possono fornire informazioni sulla qualità dell'acqua e sui cambiamenti ambientali.

I “Cyclops” sono tra gli organismi più studiati in acqua dolce. La loro abilità di adattarsi a diversi ambienti li rende un gruppo biologico di grande interesse sia in ecologia che in studi di biodiversità.

📌Chironomus

I Chironomus sono un genere di mosche appartenenti alla famiglia dei Chironomidae, noti anche come chironomi o mosche di palude. Sebbene questi insetti assomigliano superficialmente a zanzare, in realtà non appartengono alla stessa famiglia. I Chironomus
sono particolarmente interessanti per la loro ecologia, la loro capacità di adattarsi a vari ambienti e il loro ruolo importante in ecosistemi acquatici.

Caratteristiche Generali

1️⃣Aspetto: I chironomi adulti sono piccoli insetti alati, che spesso si trovano vicino a specchi d'acqua, come stagni, laghi o paludi. Sono simili a piccole zanzare, ma non pungono, poiché non sono dotati di apparato boccale per pungere. Le mosche di Chironomus hanno un corpo snodato e ali lunghe e sottili. Gli adulti sono spesso di colore grigiastro o brunastro.

2️⃣ Lunghezza: Gli adulti di Chironomus sono di dimensioni contenute, con una lunghezza che può variare tra i 5 e i 15 millimetri, ma la loro forma è ben adattata a un ambiente acquatico e umido.

3️⃣ Adulti: Gli adulti di Chironomus sono caratterizzati da un'apparenza simile alle zanzare, con lunghe antenne e ali trasparenti. Non si nutrono di sangue, ma si alimentano principalmente di nettare o non si nutrono affatto, vivendo solo per riprodursi.

4️⃣ Larve: Le larve di Chironomus sono particolarmente interessanti. Hanno un aspetto cilindrico e sono spesso di colore bianco o rossastro. Vivono in ambienti acquatici, principalmente nei fondali di laghi, fiumi e paludi, dove si nutrono di materia organica in
decomposizione, sedimenti e piante. Queste larve sono dotate di una respirazione particolare: possono respirare attraverso una specie di "tuba" che esce dalla parte terminale del loro corpo, che si estende fuori dall'acqua per raccogliere ossigeno.

Ciclo di Vita

Il ciclo di vita di Chironomus passa attraverso quattro fasi principali:

🛑 Uovo: Le femmine depongono le uova in gruppi che galleggiano sulla superficie dell'acqua o si posano su substrati sommersi.

🛑 Larva: Le uova si schiudono in piccole larve che vivono nel fango o nel fondale acquatico. Queste larve sono particolarmente note per la loro capacità di sopravvivere in ambienti a basso contenuto di ossigeno, dove altri organismi non riescono a prosperare.
La larva di Chironomus si nutre di detriti organici, alghe e batteri presenti nell'acqua.

🛑 Pupa: Dopo alcune settimane, le larve si trasformano in pupe, che galleggiano nell'acqua, pronti a emergere come adulti.

🛑Adulto: Una volta completato il processo di pupazione, gli adulti emergono dall'acqua.
Gli adulti vivono solo per un periodo relativamente breve (di solito solo pochi giorni), durante i quali si accoppiano e depongono le uova per dare inizio a un nuovo ciclo.

Ecologia e Ruolo Ambientale

Ruolo Ecologico: Le larve di Chironomus sono fondamentali per gli ecosistemi acquatici, poiché contribuiscono al riciclo della materia organica. Nutrendo di detriti e sostanze in decomposizione, aiutano a mantenere puliti i fondali acquatici. Inoltre, le larve di Chironomus sono una fonte di cibo per numerosi predatori, tra cui pesci e invertebrati acquatici.

Tolleranza a Bassi Livelli di Ossigeno:
Le larve di Chironomus sono particolarmente resistenti a condizioni di scarsa disponibilità di ossigeno, che le rendono uno degli organismi più abbondanti in ambienti dove altri animali non sopravvivono. La loro capacità di adattarsi a vari livelli di ossigeno nelle acque stagnanti li rende un indicatore ecologico importante per monitorare la salute di ambienti acquatici.

Indicatori di Inquinamento:
Poiché le larve di Chironomus possono sopravvivere in ambienti con bassi livelli di ossigeno, la loro abbondanza in un dato ambiente può essere un segnale di eutrofizzazione o inquinamento organico. La presenza e la densità delle larve possono essere utilizzate per valutare la qualità dell'acqua, poiché un'elevata
concentrazione di Chironomus è spesso associata a livelli elevati di nutrienti e a una scarsa qualità dell'acqua.

Predatori: Le larve sono una parte importante della dieta di molti predatori acquatici, inclusi pesci, anfibi e altri invertebrati. Gli adulti, pur essendo brevi viventi, sono anch'essi una risorsa alimentare per alcuni predatori aerei, come uccelli e altri insetti.

Uso nei Campi di Ricerca

Bioindicatori: A causa della loro sensibilità alle condizioni ambientali e alla qualità dell'acqua, i chironomi sono spesso utilizzati in studi ecologici come bioindicatori. Ad esempio, un'abbondanza anomala di queste larve potrebbe indicare un problema di inquinamento o di alterazione del flusso di ossigeno in un ecosistema acquatico.

Studi sulla biodiversità: I chironomi sono anche utilizzati per studiare la biodiversità e la salute degli ambienti acquatici. La diversità di specie di Chironomus in un dato corpo idrico
può fornire informazioni utili sul tipo di habitat e sulla qualità dell'acqua.

I Chironomus sono un gruppo affascinante di insetti che svolgono un ruolo vitale negli ecosistemi acquatici. Sebbene spesso ignorati a causa della loro piccola dimensione e della loro vita breve come adulti, le loro larve sono ecologicamente significative e aiutano
a mantenere l'equilibrio naturale degli ambienti acquatici, contribuendo al ciclo della materia organica e servendo come risorsa alimentare per altri animali. Inoltre, sono utili come indicatori ecologici, aiutando i ricercatori a monitorare la qualità dell'acqua e l'inquinamento in vari habitat.

📌Le Daphnia

Le Daphnia (spesso chiamate anche "pulci d'acqua") sono un genere di piccoli crostacei d'acqua dolce, appartenenti alla famiglia delle “Daphniidae” e al sottogruppo degli “Arthropoda”. Questi organismi sono ben noti per la loro capacità di vivere in una vasta
gamma di ambienti acquatici, dai laghi e stagni a corsi d'acqua più lenti e paludi. Le Daphnia sono di grande importanza ecologica, sia per il loro ruolo nelle reti trofiche acquatiche, sia per la loro capacità di servire da **bioindicatori** della qualità dell'acqua.

Caratteristiche Generali

1️⃣ Dimensioni: Le Daphnia sono crostacei microscopici che di solito misurano tra i 0,2 e i 5 millimetri di lunghezza, anche se alcune specie possono raggiungere dimensioni maggiori. Sono trasparenti o leggermente opache, il che le rende facilmente visibili sotto un microscopio.

2️⃣Struttura del corpo:

- Corpo: Le Daphnia hanno un corpo seghettato e compresso lateralmente, che le rende facilmente riconoscibili. Il corpo è generalmente suddiviso in un **torace** con zampe e un
**addome**.

- Testa e occhi: La testa è protetta da un carapace (una sorta di guscio trasparente) che non avvolge completamente il corpo, lasciando libere le appendici. L'aspetto caratteristico della Daphnia è il grande **occhio semplice**, che è molto visibile e che la aiuta a
percepire i cambiamenti nell'ambiente.

- Antenne: Le Daphnia hanno lunghe antenne, che utilizzano per nuotare e per captare segnali chimici nell'acqua. Le antenne posteriori sono particolarmente sviluppate e funzionano come rudimenti di organi locomotori che le permettono di muoversi
rapidamente nell'acqua.

3️⃣ Alimentazione: Le Daphnia sono **filtratori** e si nutrono di **fitoplancton** (come le alghe microscopiche) e altre particelle organiche sospese nell'acqua. Le loro antenne anteriori sono usate per spingere l'acqua attraverso il loro corpo, dove i filtri, situati nelle appendici toraciche, catturano il cibo.

4️⃣ Movimento: Le Daphnia nuotano in modo caratteristico, eseguendo movimenti di tipo "a scatti" (battendo le antenne posteriori in rapidi colpi), che le aiutano a spostarsi rapidamente nell'acqua. Quando sono disturbate o quando avvertono la presenza di predatori, possono compiere movimenti improvvisi per fuggire.

Ciclo di Vita e Riproduzione

Il ciclo di vita delle Daphnia è caratterizzato da un'alternanza tra riproduzione sessuale e asessuale. Questo processo le rende particolarmente adatte a sopravvivere in ambienti instabili e soggetti a variazioni di temperatura e qualità dell'acqua.

🛑Riproduzione asessuale (partenogenesi): Durante periodi favorevoli, come l'estate, le Daphnia si riproducono principalmente per **partenogenesi**, una forma di riproduzione asessuale che consente alle femmine di produrre uova non fecondate che si sviluppano direttamente in nuovi individui. Questi nuovi esemplari sono femmine e possono produrre a loro volta altre uova senza la necessità di un maschio. Questo processo porta a una rapida proliferazione della popolazione.

🛑 Riproduzione sessuale: Quando le condizioni ambientali diventano sfavorevoli (ad esempio, quando l'acqua si riscalda o si riduce l'ossigeno), le Daphnia avviano la riproduzione sessuale. In questo caso, le femmine producono uova fecondate, che sono
più resistenti e possono sopravvivere anche durante l'inverno o durante periodi di scarsità di cibo. Le uova vengono rilasciate in uno stato dormiente, pronto a schiudersi quando le condizioni diventano più favorevoli.

🛑 Uova dormienti: Le uova prodotte sessualmente, conosciute come **uova dormienti**, sono particolarmente resistenti. Possono rimanere in stato di quiescenza per lunghi periodi, anche durante l'inverno, e schiudersi solo quando l'ambiente diventa favorevole
(ad esempio, quando le acque si riscaldano o l'acqua scorre di nuovo dopo una secca).

Ecologia e Ruolo Ambientale

🛑Parte della catena alimentare: Le Daphnia sono una delle principali fonti di cibo per molti predatori acquatici, tra cui piccoli pesci, gamberi, anfibi, e altri invertebrati acquatici.
A loro volta, le Daphnia consumano il fitoplancton, che a sua volta è composto da organismi fotosintetici come le alghe. Pertanto, le Daphnia svolgono un ruolo cruciale nella Regolazione delle popolazioni di fitoplancton e nella trasferimento di energia lungo la
catena alimentare acquatica.

🛑 Bioindicatori della qualità dell'acqua: Le Daphnia sono organismi utili per monitorare la qualità dell'acqua, poiché sono sensibili ai cambiamenti nell'ambiente. Le modifiche alla temperatura, alla salinità, alla concentrazione di ossigeno disciolto e alla presenza di inquinanti possono influenzare direttamente la loro riproduzione, la crescita e la sopravvivenza. Alcune specie di Daphnia sono utilizzate in **test ecotossicologici** per valutare la contaminazione delle acque da metalli pesanti, pesticidi e altre sostanze chimiche tossiche.

Le Daphnia sono crostacei microscopici fondamentali per la salute degli ecosistemi acquatici. Contribuiscono al bilancio trofico degli ambienti acquatici, agendo come filtratori di particelle organiche e come fonte di cibo per molti organismi più grandi. Sono proprio le
loro capacità di adattarsi rapidamente a cambiamenti ambientali e la loro sensibilità alla qualità dell'acqua le rendono preziosi indicatori ecologici.

🛑Eutrofizzazione: Le Daphnia sono anche importanti per comprendere i processi di **eutrofizzazione** nei corpi idrici. L'eutrofizzazione è un processo che porta alla crescita eccessiva di alghe a causa dell'alta concentrazione di nutrienti come il fosforo e l'azoto. Le Daphnia aiutano a contenere la crescita del fitoplancton (soprattutto delle alghe), agendo come "filtri naturali" ma in condizioni di eutrofizzazione estrema, possono morire o essere
ridotte in numero, il che contribuisce a un peggioramento della qualità dell'acqua.

Allevamento e uso in Ricerca

Le Daphnia sono ampiamente utilizzate in laboratorio per studi ecologici e tossicologici, nonché per ricerche sul comportamento animale, sulla biologia evolutiva e sulla fisiologia.
A causa della loro rapida riproduzione, della facilità di allevamento e della loro sensibilità ai cambiamenti ambientali, sono modelli ideali per studi in ecologia acquatica.

Inoltre, le Daphnia magna, una delle specie più grandi di Daphnia, è spesso utilizzata negli esperimenti di laboratorio per testare la tossicità di sostanze chimiche e per la valutazione dell'inquinamento idrico.

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IN QUESTA PUNTATA
La nostra Annamaria é stata promossa ospite grazie all'arruolamento forzato e sottopagato di Pamy Sailor Mars.
Questo manipolo di eroine (etimologia legata alle loro capacità stupefacenti) si é spinto nel biotopo abruzzese di Monculo Battipanni per descrivere una nuova specie alloctona."

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07/07/2024

Un grazie a tutto lo staff di DaniReef per aver condiviso con noi, arricchendolo di contenuti, il weekend di Acquasocial 24. Ci rivediamo presto...per cominciare il 27 luglio per "MagnaRomagna"

Partecipa al grande ritorno del MagnaRomagna n.56! Un evento aperto a tutti gli appassionati di acquari, con foto, discussioni e curiosità

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03/07/2024

Grazie a tutti i nuovi arrivati! Felici di avervi tra noi!

Francesco della Rocca, Gian Luca Sanna, Ferruccio Lamberti, Fabiola Galbucci, Luigi Russo, Francesco Postiglione, Daniele Nardini, Stefano Prota, Davide Scarliga Merluz Bellini, Andrea Beltramini, Laura Barone, Alessandra Maglio, Luigi Crisci, Luca Emolo, Jose Cianni, Francesco Ordegno, Paolo Perotti, Giusy Lascala, Vincenzo Iannacone, Maria Callegari, Deborah Ondanomala, Nicola Mori, Daniele Petrillo, Massy Furna, Fabrizio Pucci, Cinzia Ena, Mario Coculo, Beatrice Baraldi, Silvia Domenichini, Antonio Antonacci, Gennaro Del Core, Francesco Giannoccaro, Andrea Fina

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Un grande ringraziamento ai nuovi follower! Siamo felicissimi di avervi tra noi!

Christian Bellia, Carlo Dell'Acqua, Andrea Pazzaglia, Fabio Stefanelli, Mirco Ziferro, Sarah Viscusi, Lorenzo Maugeri, Edoardo Silvestre, Kevin Stockton, Maurizio Renai, Josè Luis Morejon Vitali, Preda Alexandru, Matteo Casaretto, Francesco Wolfangrongo Giovannelli, Nicola Cornaglia, Daniel Pokorny, Claudio Di Giorgi, Alessandro Tambasco, Rajiv Masillamoni, Matteo Daniele, Peppe Spadola, Massimiliano Marastoni, Giampietro Tolio, Roberto Zirolia, Federico Viti, Marco Talucci, Andrea Cadore, Andrea Martini, Franco Saullo, Francesco Romano, Nicusor Toma, Emiliano De Luca, Daniele Meraglia, Stefano Bendotti, Mario Donida Maglio, Antimo Puca, Tonj Amadei, Angelo Tolu, Gaetano Della Rocca, Antonio Castiu, Arianna Angrisano, UJ Shrimp, Giovanni De Riso, Samuele Salotti, Manlio Dovizio, Marco Battista Ferraris, Gianluca Quarto, Tommaso Parrini, Mario Aliperti, Genny Frenna

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Per contattare AIB: Associazione Italiana Betta
www.https://www.aibetta.it/

https://www.youtube.com/watch?v=0sLENn1D-gw&t=45s

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link per visitare AIC https://www.facebook.com/groups/463826821676822

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