Casaeventi il giardino

02/01/2025

21/10/2024

𝐔𝐧 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐞 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚 𝐢𝐧𝐜𝐚𝐧𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐢𝐧 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨. 𝐔𝐧𝐨 𝐬𝐩𝐚𝐜𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐨𝐜𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐮𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐫𝐞𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐞 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐨. Una riflessione poetica, ma senza sconti, su concetti come la famiglia e l’accoglienza che proprio in questi giorni stanno accendendo il dibattito politico e nella società civile.

𝐓𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐞̀ “𝐈𝐥 𝐭𝐫𝐞𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐢”, 𝐢𝐥 𝐫𝐨𝐦𝐚𝐧𝐳𝐨 𝐝𝐢 𝐕𝐢𝐨𝐥𝐚 𝐀𝐫𝐝𝐨𝐧𝐞, 𝐚𝐩𝐩𝐞𝐧𝐚 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐮𝐧 𝐟𝐢𝐥𝐦 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐨𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟒 𝐝𝐢𝐜𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐬𝐮 Netflix 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞𝐫𝐨̀ 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝𝐢̀ 𝟐𝟒 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟏𝟒:𝟎𝟎 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐥𝐚 𝐒𝐚𝐥𝐚 𝐂𝐚𝐝𝐮𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐬𝐬𝐢𝐫𝐲𝐚 𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐥𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐌𝐚𝐝𝐚𝐦𝐚.

Con me ci saranno, oltre alla scrittrice Viola Ardone, il Prof. Marco D’Alberto, Giudice della Corte Costituzionale, che affronterà gli aspetti giuridici delle tematiche contenute nel libro e nel film, e Cristina Comencini, regista della trasposizione filmica, la quale ci racconterà le difficoltà incontrate nel portare la vicenda dalla pagina scritta allo schermo.

Ho sempre creduto che la politica e le Istituzioni abbiano il dovere di confrontarsi con tutti quelli che con la loro arte sappiano metterci di fronte a uno specchio, obbligandoci a interrogarci sulle sfide che una società in continuo cambiamento ci pone. Viola Ardone e Cristina Comencini hanno fatto proprio questo. La prima scrivendo e la seconda raccontando per immagini l’avventura del piccolo Amerigo, che nell’Italia del secondo dopoguerra lascia Napoli e sua madre per un soggiorno in una nuova famiglia in Emilia, ci invitano a domandarci cosa significhi davvero “famiglia”, quale sia il confine tra genitorialità biologica e genitorialità affettiva. Un tema che ha molto a che fare con la legge sulla gestazione per altri che ho duramente contrastato la scorsa settimana in Senato.

Ma ci suggeriscono anche di immaginare modalità nuove per governare fenomeni come quello delle migrazioni, che possono regalare inaspettate ricchezze.

Se volete partecipare, è necessario registrarsi all’indirizzo email
𝗺𝗮𝗿𝗶𝗮𝗱𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮.𝗰𝗮𝘀𝘁𝗲𝗹𝗹𝗼𝗻𝗲@𝘀𝗲𝗻𝗮𝘁𝗼.𝗶𝘁

15/10/2024

𝐏𝐚𝐠𝐡𝐞𝐫𝐞𝐬𝐭𝐞 𝟏𝟖 𝐦𝐢𝐥𝐚 𝐞𝐮𝐫𝐨 𝐢𝐥 𝐛𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐯𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐢𝐧 𝐧𝐚𝐯𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥’𝐀𝐥𝐛𝐚𝐧𝐢𝐚? Sicuramente no. E invece lo ha fatto con i nostri soldi il Governo.

Nella notte di lunedì, infatti, è salpata da Lampedusa alla volta del porto di Shengjin, nel nord del territorio albanese, la nave della Marina Militare “Libia”, con a bordo appena 16 migranti di nazionalità egiziana e bengalese approdati poche ore prima sulle coste lampedusane.

È cominciato, così, uno dei più grandi sperperi di denaro pubblico che la nostra storia recente ricordi, con lo scopo di mettere in funzione il primo centro di accoglienza per migranti giunti sulle coste italiane collocato fuori dal nostro territorio nazionale.

𝐀𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐨𝐭 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐌𝐞𝐥𝐨𝐧𝐢 𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐆𝐨𝐯𝐞𝐫𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐞𝐫𝐚̀ 𝐚𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐚 𝟖𝟎𝟎 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐞𝐮𝐫𝐨. Una montagna di soldi che sarebbero potuti servire a costruire scuole, ospedali, strade etc. Tutto questo per ospitare al massimo 200 disperati scappati tra mille difficoltà da guerre e violenze.

Un numero irrisorio se si tiene conto che soltanto in questi giorni nel centro di prima accoglienza di Lampedusa si trovano oltre 1200 persone, e che stando alle previsioni molte altre ne arriveranno nelle prossime ore grazie alle favorevoli condizioni del mare e del tempo.

Ma è mai possibile che i nostri soldi debbano ve**re sperperati in questo modo? È mai possibile che si continui a scherzare sulla pelle dei migranti con misure fatte a uso e consumo della propaganda?

Quello della gestione dei flussi migratori è un fenomeno complesso, che il Governo dovrebbe impegnarsi a gestire in un’ottica di collaborazione europea, e non già dilapidando risorse preziose in operazioni prive di ogni utilità.

05/08/2024

Ho ricevuto 3 reazioni sul mio post più popolare recente! Grazie a tutti per il vostro costante sostegno. Non ce l'avrei mai fatta senza di voi. 🙏🤗🎉

08/05/2024

17/12/2023

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