I discorsi si accavallavano tra loro e urla indistinte, che si tramutavano in discorsi, giungevano all’orecchio di alcuni sprovveduti giunti per caso. Cinque ragazzi, dai 21 ai 65 anni, gridavano la propria disapprovazione contro un’amministrazione comunale, quella castiglionese, che sembrava essersi scordata dei propri cittadini. Abbandonati a se stessi, soli e indispettiti se la prendevano con u
na Giunta che si era venduta per una manciata di voti, promettendo ai poveri abitanti cambiamenti disumani. “Sono delle puttane”, insisteva uno, “puttane che hanno comprato la popolazione, non dando niente in cambio”. C’era chi provava a dissentire, ma osservando la situazione, nessuno riuscì a difendere i poveri regnanti (perché altro non sono) dal proprio misero destino, quello di aver fallito su tante, troppe linee politiche. Abbattuti e con ben poche speranza le menti di quei piccoli giovani iniziarono a pensare un modo che potesse portare ad un cambiamento. E pensa, pensa, pensa, con l’ausilio di qualche goccia di alcol, arrivò la divin illuminazione: creare un blog. Un blog che denunciasse tutto ciò che in questo sputo di paese, che conta solo 15.504 abitanti, non funziona, promuovendo però anche tutti gli eventi del comprensorio, troppo spesso sottovalutati persino dalla popolazione. Non vogliamo far politica, né della semplice demagogia, ma dar voce ai problemi che affliggono la nostra comunità, che ci appartiene per diritto e che per diritto deve essere tutelate da chi il proprio potere lo sfrutta per ben altre cose. Siamo cittadini, essere liberi di pensare e che hanno il sacro santo dovere di cambiare una realtà divenuta ormai insostenibile. Con la speranza che ci aiutate commentando e scrivendo, perché “semo messi male”, un caro saluto.